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giovedì 28 luglio 2016

Domenico Ciccarello è la quindicesima vittima della S.S.106 in Calabria nel 2016


In 7 mesi 15 vittime: continua nell’indifferenza delle istituzioni la strage di stato sulla S.S.106

DOMENICO CICCARELLO È LA QUINDICESIMA VITTIMA DELLA S.S.106 IN CALABRIA NEL 2016 
  
UNA STRADA CHE PROVOCA MORTI CON UNA FREQUENZA PUNTUALE E PRECISA E CHE ORMAI RAPPRESENTA UNA VERGOGNA PER UNA SOCIETÀ CIVILE ED INSIEME UNA VERGOGNA E LA PIÙ GRANDE STRAGE DI STATO DELLA STORIA REPUBBLICANA 

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto, alle 16:30 circa di ieri pomeriggio, a seguito di uno scontro tra una Seat Toledo ed una volante dei carabinieri sulla S.S.106 a Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria. Nel sinistro ha perso la vita Domenico Ciccariello di 62 anni, la moglie che era al suo fianco è risultata leggermente ferita e sotto shock mentre sono quattro i carabinieri feriti nell’incidente e, per fortuna, senza gravi conseguenze.

Domenico Ciccarello è la quindicesima vittima della S.S.106 nell’anno 2016 dopo Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo di 66 anni deceduta il 6 febbraio a Rossano, Francesco Gaetano di 62 anni deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS), Maria Cristina Brancatisano di 53 anni deceduta il 15 maggio a Montebello Jonico (RC), Pasquale Scarano di 67 anni deceduto il 16 maggio a Brancaleone (RC), Vittorio Leotta di 25 anni e Deborah Ranieri di 21 anni deceduti il 22 maggio a Sant'Andrea dello Jonio (CZ), Dmytro Lazarenko di 27 anni deceduto il 29 maggio a Ferruzzano (RC), Francesco Manoiero di 20 anni deceduto il 04 Giugno a Catanzaro Lido, Francesco Antonio Tarantino di 61 anni deceduto il 22 Giugno a Simeri Crichi (CZ), Giuseppe Varlaro di 22 anni deceduto il 5 luglio a Cassano All’Ionio e Francesco De Salvo di 61 anni deceduto il 17 luglio a Rossano (CS).

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” precisa che sulla famigerata “strada della morte” nel 2016 abbiamo in media una vittima ogni 13,9 giorni. Inoltre sono 6 le vittime in provincia di Reggio Calabria, 4 in provincia di Catanzaro, 1 in provincia di Crotone e 4 in provincia di Cosenza a dimostrare il fatto che sulla famigerata “strada della morte” purtroppo si muore ovunque. Numeri che dovrebbero far riflette ed indurre tutte le Istituzioni dello Stato ad una azione sinergica ed immediata per la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria.

L’Associazione pertanto intende denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica.  Lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire risorse affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti infrastrutturale necessario per la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso.

Non è più possibile che ancora oggi nel 2016, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una “strada” che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come è intollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto.

L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Ciccariello, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta una vergogna per una società civile ma è anche la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 28 Luglio 2016

mercoledì 27 luglio 2016

Scetticismo e prudenza in merito alle dichiarazioni di Renzi sulla S.S.106



Il Premier assicura l’avvio dei lavori sulla S.S.106 ma senza indicare alcuna data certa

SCETTICISMO E PRUDENZA IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DI RENZI SULLA S.S.106

L’ASSOCIAZIONE È SCETTICA CIRCA LE DICHIARAZIONI RILASCIATE IERI DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUI LAVORI DI AMMODERNAMENTO DELLA S.S.106 ED ATTENDE LE PROSSIME SETTIMANE PER CAPIRE COSA ACCADRÀ NEI FATTI 

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è stata molto attenta a tutte le dichiarazioni che sul tema dell’ammodernamento della S.S.106 sono state rilasciate dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Quest’ultimo, il 10 marzo scorso, aveva garantito “lo sblocco del progetto entro luglio”, anche se così – come abbiamo più volte spiegato nei giorni scorsi – non è stato dal momento che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha rinviato l’approvazione del progetto a data da definire.

Nel suo discorso ufficiale il Presidente Renzi inizia quasi subito dalla S.S.106 affermando “io so però che l’altra volta nel dirvi del 22 dicembre avevo preso anche un altro impegno: quello sulla 106. e allora posso ben dire che […] con Graziano (Del Rio), ne abbiamo parlato, l’opera…i progetti sono ritornati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici la settimana scorsa e quindi di conseguenza siamo nelle condizioni di poter chiudere anche quella delicata e intricata vicenda burocratica per poter far partire i lavori anche sulla 106”.

In linea con le dichiarazioni ufficiali anche quelle rese poco dopo ai giornalisti: "Prima che finiscano i lavori qui, parte la 106. Per lo meno dal punto di vista procedurale bisogna....... Perché poi questo è l'unico modo.... Poi naturalmente dipenderà da come va, però sono un miliardo e due di lavori. Il miliardo e duecento milioni va sciolto al CIPE adesso, stanno sistemando le cose perché è un'assurdità avere quest'opera e non farla partire". L’Associazione non può che accogliere gli impegni del Presidente Matteo Renzi con grande piacere ma intende far rilevare che in merito ai tempi ed alle volontà reali di approvare il progetto ed avviare i lavori una certa cautela dovrebbe essere quanto meno opportuna. 

In merito ai tempi il Presidente Renzi non ha definito alcuna data certa. Per non parlare del vero problema che da almeno due anni condiziona fortemente il “blocco” del progetto: la burocrazia. Il Governo riuscirà veramente a far prevalere la volontà di approvare ed avviare il lavori nel breve termine sulle forti resistenze messe in campo da quei burocrati che fino ad oggi – fatti alla mano – hanno avuto senza alcuna ombra di dubbio la meglio su quanti volevano l’approvazione dell’opera e l’avvio dei lavori?

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene che la metà di settembre sia un termine utile per capire quali siano le reali intenzioni e la volontà del Governo in merito all’approvazione ed all’avvio dei lavori dell’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto. Pertanto, ci riserviamo di attendere e di valutare ciò che avverrà già nelle prossime settimane con la speranza che alle dichiarazioni possano al più presto seguire finalmente i fatti.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 27 Luglio 2016

lunedì 25 luglio 2016

Arriva Renzi: quali nuovi impegni sulla S.S.106 prometterà ai calabresi?



Traditi dalle solite promesse del Presidente del Consiglio di turno che usa la S.S.106 per ottenere voti

ARRIVA RENZI: QUALI NUOVI IMPEGNI SULLA S.S.106 PROMETTERÀ AI CALABRESI?

ASSOCIAZIONE PRONTA AD UN FORTE IMPEGNO MEDIATICO IN FAVORE DEL NO AL PROSSIMO REFERENDUM SE IL CIPE NON APPROVERÀ IL 3° MEGALOTTO DELLA S.S.106 ENTRO LA METÀ DI SETTEMBRE: STANCHI DELLE SOLITE PROMOSSE, ORA I FATTI!  


Il 10 marzo scorso il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo intervento al cantiere dell'ultimo diaframma della Salerno-Reggio Calabria, a Mormanno (CS), dichiarò testualmente: “a luglio lo sblocco dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106”. Domenica 1 maggio, invece, confermò quanto riferito a Mormanno ospite nella trasmissione “L’Arena” di Giletti su Rai Uno.

Fin qui le promesse. Purtroppo tradite. Il 15 luglio, infatti, in seno all’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il progetto di ammode rnamento del 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria, oltre un miliardo di euro di lavori e, soprattutto, un intervento che va ad attenuare l’incidentalità e la mortalità stradale su una delle più pericolose arterie viarie d’Italia, non solo non è stato approvato ma è stato rinviato “a data da definire”.

Eppure le coperture finanziarie per l’opera sono disponibili da anni. Il progetto ha ottenuto l’approvazione di tutti gli Enti che, sull’opera, per effetto della legge Obiettivo dovevano esprimersi. La conferenza dei servizi è stata ufficialmente chiusa il 28 luglio del 2014. L’unico passaggio che manca è l’approvazione del CIPE tramite una delibera che sancisca la pubblica utilità dell’opera che, ad oggi, non c’è e, ciò che è peggio, non ci sarà.

L’Associazione è sorpresa, ancora di più, della puntualità con la quale il Presidente del Consiglio si presenta in Calabria: il 10 marzo, ovvero, circa tre mesi prima delle importanti elezioni amministrative in Calabria ed oggi a tre mesi circa dall’elezione per il Referendum costituzionale.  Le amministrative di giugno hanno visto il Pd sconfitto quasi ovunque in favore del M5S. In Calabria, invece, dove il movimento di Grillo non esiste, a vincere la partita è stato il centro-destra (Cosenza e Crotone parlano chiaro). Una prova, questa, che evidenzia quanto i calabresi siano poco sensibili alle promesse e molto più attenti ai fatti.

Domani – c’è da esserne certi – il Presidente Renzi assumerà altri impegni sulla S.S.106. Certamente lo farà anche in vista del prossimo imminente voto referendario che proprio il Presidente del Consiglio ha legato – attraverso le sue dichiarazioni – non tanto al contenuto stesso del Referendum, che ambisce a modificare la costituzione, ma ad un sondaggio di gradimento sul Governo che, nel caso di una vittoria del no, si dimetterebbe.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto comunica che se entro la metà di settembre non sarà approvata con una delibera CIPE la nuova S.S.106 non esiterà a esprimere il proprio favore per il NO al Referendum costituzionale del prossimo ottobre: saremo impegnati attraverso ogni nostro canale di comunicazione nella promozione di un voto che possa definitivamente sciogliere un Governo che sul tema della S.S.106 ha tradito ogni promessa.

Auspichiamo che i politici che domani accoglieranno il Presidente Renzi possano riferire la posizione dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” al fine di rappresentare non solo il pessimo giudizio che fino ad oggi esprimiamo palesemente sull’operato del Governo Renzi in materia di S.S.106, ma anche e, soprattutto, quanta delusione ed indignazione ha provocato nei cittadini calabresi il suo tradimento circa l’impegno assunto a marzo scorso per lo sblocco dei cantieri del 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 25 Luglio 2016

venerdì 22 luglio 2016

Il Gruppo "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" supera i 50.000 iscritti


Record per il principale organo di informazione dell’Associazione “Basta Vittime Sulla S. S.106”

IL GRUPPO “BASTA VITTIME SULLA S.S.106 SUPERA I 50.000 ISCRITTI

DOPO TANTO SILENZIO FINALMENTE UNA PIZZA VITUALE VIVA, PARTECIPATA ED ATTENTA SUI PROBLEMI DELL’INTERA STRADA STATALE 106 JONICA IN CALABRIA.

L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" dalla sua nascita promuove ogni informazione sulla S.S.106 jonica in  Calabria poiché ciò è determinante per conoscere ed individuare i problemi generali e particolari ed insieme le soluzioni possibili riguardanti la famigerata “strada della morte”. “Non ci sono passi oscuri quando le informazioni sono chiare. L'informazione migliora la vita! A volte, l'informazione, ti salva la vita!”, è scritto nel sito ufficiale dell’Associazione www.bastavittime106.it

L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" per informare i cittadini calabresi utilizza prevalentemente i social network. In Facebook, dove esiste ormai da circa due anni il famoso Gruppo "Basta Vittime Sulla S.S.106": fondato dall’Ing. Fabio Pugliese il 7 maggio 2014, consente a chiunque di accedere alle più recenti e sempre aggiornate informazioni riguardanti la Statale 106. Il Gruppo è pubblico e, dopo la richiesta di iscrizione e l'avvenuta approvazione, consente a chiunque di poter partecipare generando una iterazione.

Il Gruppo da ieri ha raggiunto e superato i 50.000 iscritti stabilendo un risultato storico anche perché, insieme al numero degli iscritti, stupisce sempre di più il numero sempre in crescita di chi oltre ad essere iscritto nel gruppo partecipa, condivide i contenuti, commenta, segnala incidenti o anomalie ecc.

Fino a qualche anno fa – dichiara Fabio Pugliese – nessuno parlava del più grande problema della Calabria: una intera costa attraversata da una sola strada lunga 415 chilometri ed abitata da cittadini che preferivano restare in silenzio, quasi fosse uno sbaglio parlare di questa enorme vergogna che occorreva nascondere. La S.S.106 era un problema di cui si preferiva non parlare tranne quando si verificava un incidente mortale (a volte neanche in quelle occasioni), in una sorta di speciale rassegnazione in cui più o meno tutti e ciascuno aveva deciso di calarsi.

Oggi – conclude Pugliese – i tempi sono cambiati e certamente non per merito mio ma grazie ad una pizza virtuale costituita da tantissimi uomini e donne divenuta un vero e proprio luogo di aggregazione per chi all’indifferenza e la rassegnazione preferisce l’azione che porta ai tanti cantieri oggi esistenti lungo la S.S.106 ed alla speranza di poter vedere presto l’avvio dei lavori per l’ammodernamento della tristemente nota “strada della morte”

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 22 Luglio 2016

giovedì 21 luglio 2016

Auguri ad Angelo Sposato nuovo Segretario Regionale della CGIL Calabria




Il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, i componenti del Direttivo e tutti gli iscritti esprimono sincere congratulazioni ed insieme i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Segretario Regionale della CGIL Calabria Angelo Sposato, atteso da importanti sfide nel mondo del lavoro tra le quali spicca la battaglia per l’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio cosentino.

Siamo certi che oggi, ancora di più, la CIGL sarà tra i nostri principali alleati e siamo convinti che dimostrerà come sempre, ancora una volta, un grande senso di responsabilità, svolgendo, insieme agli altri sindacati, ai cittadini, ai lavoratori ed al mondo dell’associazionismo un ruolo importante nella trasformazione e nello sviluppo infrastrutturale della nostra Regione.

La notizia dell’elezione a Segretario Regionale della CGIL Calabria di Angelo Sposato è un evento positivo e rassicurante per l’Associazione che è consapevole ed ha apprezzato il lavoro e la dedizione dimostrata in questi anni per l’avvio dei lavori della Nuova S.S.106 nell’alto jonio cosentino e poi perché siamo convinti che nel corso della sua segreteria ci sarà lo spazio per sinergiche collaborazioni e importanti momenti di confronto

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

Sulla Nuova S.S.106 totale sintonia tra l’Associazione e l’Assessore regionale Musmanno



Telefonata tra l’Assessore Musmanno ed il Presidente Pugliese: chiarito ogni equivoco intesa perfetta

SULLA NUOVA S.S.106 TOTALE SINTONIA TRA L’ASSOCIAZIONE E L’ASSESSORE MUSMANNO

PREOCCUPAZIONI SUI RITARDI, EVITARE ULTERIORI PERDITE DI TEMPO, APPROVAZIONE COMPLESSIVA DEL PROGETTO E COMUNE CONVINZIONE SULL’IMPORTANZA STRATEGICA DELL’OPERA TRA L’ASSOCIAZIONE E L’ASSESSORE REGIONALE MUSMANNO.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto che nel pomeriggio di ieri l’Assessore Roberto Musmanno ha contattato telefonicamente il nostro Presidente Fabio Pugliese. La lunga chiacchierata si è resa necessaria poiché l’Assessore ha tenuto a precisare che non ha mai proposto – in seno al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 15 luglio scorso – l’avvio dei lavori solo per la “prima tratta” del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto.

Il Presidente Fabio Pugliese, anche a nome del Direttivo dell’Associazione, ha accolto con favore la verità dei fatti stigmatizzando quanto erroneamente riportato in modo non veritiero da alcuni addetti ai lavori ed ha colto l’opportunità di esprimere all’Assessore Musmanno il giudizio dell’intera Associazione circa il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sulla Nuova S.S.106 nell’alto jonio cosentino.

Alla fine della conversazione, a seguito del chiarimento avvenuto, sono emerse importanti e positive certezze. Innanzitutto la completa e totale sintonia tra l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” e l’Assessore Roberto Musmanno rispetto alle forti preoccupazioni sulla grave situazione determinatasi, a seguito del parere espresso nei giorni scorsi dall’Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per i possibili ritardi sull’avvio dei lavori dell’opera.

L’assoluta necessità di seguire attentamente la conclusione dell’iter procedurale a cui il progetto, da qui in avanti, sarà sottoposto al fine di superare rapidamente le difficoltà connesse all’approvazione definitiva del progetto e scongiurare ulteriori deleteri ed inutili  rinvii in riferimento all’avvio dei lavori di realizzazione dell’opera che deve essere realizzata nella sua completezza.

La chiara, evidente ed incontestabile appartenenza ideale del cittadino, prima ancora dell’Assessore, Roberto Musmanno alla giusta causa di buon senso che la Nostra Associazione porta avanti. Anche l’Assessore Musmanno, così come il nostro sodalizio, è impegnato – seppure da una posizione diversa  e certamente più prestigiosa – a lavorare assiduamente affinché sulla S.S.106 siano avviati al più presto investimenti per l’ammodernamento e per la messa in sicurezza del tracciato.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto coglie l’occasione per apprezzare l’impegno non solo dell’Assessore ma anche del Presidente della Regione Calabria che ieri ha incontrato il Ministro Delrio. Auspichiamo fortemente che tutte le forze positive di questa Calabria possano unirsi in una battaglia di civiltà, di progresso e di sviluppo necessaria affinché sia avviata una infrastruttura strategica e fondamentale per la vita dei cittadini che purtroppo sono costretti a percorrere la “strada della morte” e per il futuro della nostra regione.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 21 Luglio 2016

mercoledì 20 luglio 2016

Pugliese: «Sulla Nuova S.S.106 persa una grande occasione, chiare le responsabilità ora serve una mobilitazione»



Ieri la seduta del Pre-CIPE: avrebbe potuto essere quella che approvava il progetto della Nuova 106

PUGLIESE: «SULLA NUOVA S.S.106 PERSA UNA GRANDE OCCASIONE, CHIARE LE RESPONSABILITÀ ORA SERVE UNA MOBILITAZIONE»
SOLO UNA GRANDE E PARTECIPATA MANIFESTAZIONE A ROMA PUÒ RILANCIARE LE AMBIZIONI DELLA CALABRIA DI POTER VEDERE FINALMENTE L’INIZIO DEI LAVORI SULLA S.S.106. ORA TOCCA AI SINDACATI ED A TUTTI NOI CHE DOVREMO AFFIANCARLO

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a seguito della convocazione della riunione preparatoria del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), avvenuta ieri 19 luglio 2016 alle ore 18.00, presso la sala 32 della sede di Via della Mercede 9, a Roma intende ribadire la propria delusione circa la mancata approvazione del progetto della Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto.

Sui fatti è intervenuto il presidente dell’Associazione Fabio Pugliese il quale sostiene che «sulla Nuova S.S.106 è stata persa una grande occasione. Se il Consiglio Superiore avesse approvato il progetto il 15 luglio ieri l’opera sarebbe stata inserita nell’ordine del giorno del prossimo CIPE e nel giro di massimo 10 giorni avremmo avuto la tanto attesa delibera di pubblica utilità che avrebbe sancito l’avvio dei lavori».

«Purtroppo – continua Pugliese - non è stato così. “Entro luglio lo sblocco della S.S.106” aveva garantito il Premier Matteo Renzi il 10 marzo scorso nella sua ultima visita in Calabria appena qualche mese prima delle amministrative. Ora c’è il rischio che lo stesso venga a fine mese a promettere ai calabresi l’avvio dei lavori per novembre o dicembre. Magari a raccontarci che i lavori partiranno ad ogni costo anche se solo per i primi 18 chilometri (con tutto che ciò è praticamente impossibile perché il progetto deve essere necessariamente approvato nella sua interezza), e tutto ciò al fine di ottenere i voti per il referendum di ottobre». 

«Non voglio soffermarmi troppo sulle responsabilità di quanto è accaduto: assenza totale ed ingiustificabile dei parlamentari calabresi mai interessati all’opera, sindaci che in qualche caso hanno lavorato per il proprio “orticello”; sindacati che hanno avuto troppa fiducia delle promesse della politica calabrese che sono state palesemente tradite».

«Ora bisogna vedere – afferma Pugliese - se alle promesse di mobilitazione (da tutti sbandierata), seguiranno i fatti: non credo, in tutta onestà, che serva una mobilitazione in Calabria ma sono convinto che occorre andare a Roma e, soprattutto, sono assolutamente dell’idea che una protesta è necessaria adesso, entro fine luglio e non dopo l’estate quando sarà ormai troppo tardi».

«Purtroppo, temo che i sindacati non riescano a percepire il momento ed a cogliere l’attimo così come credo che non serva una mobilitazione solo dei sindacati, solo dell’associazionismo, solo dei sindaci ecc. Credo che sia necessaria una mobilitazione complessiva, larga e partecipata: tutti dobbiamo sostenere il sindacato con la nostra presenza e pretendendo che al loro fianco ci siano i sindaci, la Regione Calabria, i lavoratori, ecc. Solo se noi decideremo di pretendere ciò che ci spetta riusciremo ad ottenerlo. Se continueremo, invece, a credere alle promesse della politica non accadrò mai nulla».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 20 Luglio 2016

martedì 19 luglio 2016

Mario Oliverio è solo e chi gli è accanto non è preparato per aiutarlo a sbloccare i lavori per la S.S.106




Impossibile avviare il progetto solo nella sua prima parte: i costi del diventerebbero insostenibili

MARIO OLIVERIO È SOLO E CHI GLI È ACCANTO NON È PREPARATO PER AIUTARLO A SBLOCCARE I LAVORI PER LA S.S.106
  
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SCRIVE A DELRIO, DIMOSTRA DI ESSERE SOLO IN UNA BATTAGLIA CHE DOVREBBE VEDERE AL SUO FIANCO TUTTI I PARLAMENTARI CALABRESI CHE IN VERITÀ SONO ASSENTI E NEL MERITO DELLA CONOSCENZA DEL PROGETTO LA REGIONE CALABRIA DIMOSTRA LACUNE ENORMI FORMULANDO PROPOSTE ASSURDE


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha molto apprezzato la lettera che il Governatore della Regione Calabria On. Gerardo Mario Oliverio ha inviato al Ministro Delrio a seguito di quanto è accaduto il 15 luglio scorso nell'Assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. L’Associazione, tuttavia, evidenzia il mancato riferimento alle vittime della S.S.106 argomento, questo, che cede il posto “alle aspettative di rilancio della Calabria nel settore delle infrastrutture lineari”, alle “ricadute occupazionali sul territorio”, ed allo “sviluppo dell'intera economia della Regione”.

L’elemento sul quale però l’Associazione intende soffermarsi – insieme all’assenza di tutti i parlamentari calabresi al Consiglio Superiore – è quello legato all’intervento dell’Assessore Musmanno in seno al Consiglio Superiore dello scorso 15 luglio che apprezziamo nella misura in cui era appassionato e sincero ma che lascia tutti noi increduli in merito ai contenuti.

Dalla lettura del verbale dell’assemblea del 15 luglio, infatti, si evince come il primo tratto (i 18 dei circa 38Km complessivi costituenti l’opera), siano stati ritenuti, da parte del Consiglio, adeguati dal punto di vista tecnico e pertanto non necessitanti di ulteriori approfondimenti progettuali. Così come è evidente che i tecnici incaricati hanno esaminato il progetto del Megalotto 3 nella sua interezza (dal km 0 al km 38), e su questo hanno formulato le loro osservazioni.

Eppure, l’Assessore Musmanno, ha proposto – anche incalzato da qualche sindaco dell’alto jonio – l’avvio del primo tratto (primi 18Km in pianura), ritenuti dal punto di vista progettuale adeguati. In realtà bastava leggere il verbale o conoscere il progetto per capire che non esistono soluzioni progettuali che comprendono l’esecuzione di tratti funzionali d’opera non bilanciati dal punto di vista della gestione delle materie e non esiste, quindi, il progetto definitivo del primo tratto di 18 km. La compatibilità ambientale dell’opera è infatti garantita solo se si realizzano tutti i 38 km o se si definiscono tratti funzionali equilibrati dal punto di vista del bilancio delle terre e quindi comprensivi di tratti montani del tracciato che, poiché interessati dallo scavo delle gallerie, producono materiale utile per la costruzione dei rilevati della parte della piana di Sibari (appunto i primi 18 km dell’opera).

L’Associazione resta basita di fronte alla leggerezza dell’Assessore che – evidentemente così preso dalla necessità di pretendere l’avvio dei lavori dell’opera – trascura che ciò implica che il progetto sia approvato nella sua interezza al fine di garantire che lo scavo delle gallerie della seconda tratta (i restanti 20 chilometri), possano produrre i 3 - 4 milioni di metri cubi di materiale necessari a realizzare il rilevato in pianura della prima tratta che diversamente dovrebbero essere necessariamente prelevati da cave con un incremento di costo considerevole. Non solo, ma iniziare la prima tratta in modo disgiunto dalla seconda tratta prevede che alla realizzazione della seconda tratta si somma un ulteriore costo: il conferimento in discarica del materiale scavato per la realizzazione delle gallerie. Il tutto con un aumento dei costi molto considerevole.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto auspica che le diverse Istituzioni “impegnate” nella pretesa dell’avvio dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106 possano prima di tutto iniziare al più presto un cammino di conoscenza e di piena consapevolezza del progetto e dopo possano incalzare il Governo affinché l’opera sia avviata al più presto e bene evitando un ulteriore passaggio presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che – per come si evince nelle ultime ore – pare sarebbe “obbligatorio” ma non lo è affatto e che certamente farebbe slittare l’avvio dei lavori almeno alla fine del 2018. 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 19 Luglio 2016

domenica 17 luglio 2016

La Nuova S.S.106 non parte? Chiedete a Papasso, al Governo ed ai parlamentari calabresi!




Disattesa la promessa di Renzi (A luglio lo sblocco della S.S.106) progetto rinviato a data da destinarsi

LA NUOVA S.S.106 NON PARTE? CHIEDETE A PAPASSO, AL GOVERNO ED AI PARLAMENTARI CALABRESI!  
  
UN GOVERNO CHE PROMETTE E PUNTUALMENTE TRADISCE OGNI PROMESSA D’AMMODERNAMENTO, UNA CLASSE PARLAMENTARE CALABRESE ASSENTE E DISINTERESSATA LE RAGIONI PER LE QUALI LA NUOVA S.S.106 NON PARTE

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene surreale quanto accaduto a Roma lo scorso 15 luglio in seno all’importante Assemblea convocata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dove erano assenti tutti (nessuno escluso), i parlamentari calabresi appartenenti ad ogni partito e movimento politico. Ciò offende, senza alcun dubbio, la memoria di tutte le vittime della S.S.106 prima ancora che la dignità dei cittadini calabresi che li hanno eletti per rappresentare i loro interessi in seno alle istituzioni.

Ancor più surreale è stata la posizione del Governo. Presenta 72 pagine piene del nulla più assoluto in cui le uniche cose chiare sono le seguenti: il Governo Renzi continua a prendere in giro ed a mortificare i calabresi; questo progetto “inserito nel I° Programma delle Infrastrutture strategiche con una delibera Cipe del 2001” ancora oggi  - dopo quindici anni ed un iter procedurale degno di una repubblica delle banane – non è stata ancora definita una data certa prevista per l’avvio dei lavori.

Inaccettabili le motivazioni dell’ennesimo rinvio “a data da destinarsi”. L’Associazione, infatti, resta a dir poco basita dal momento che dopo infinite valutazioni da parte dei ministeri – a questo punto infarciti di tecnici, funzionari e dirigenti evidentemente incompetenti ed inadeguati – si apprende che le ragioni per le quali non è ancora possibile l’avvio dei lavori sono due: i costi non perfettamente definiti (…), e le scelte progettuali non conformi alle prescrizioni del CIPE pervenute sul progetto nel 2007.

Queste motivazioni mortificano la dignità e l’intelletto di tutti i cittadini calabresi perché lasciano intendere che quanti hanno lavorato ad un progetto così complesso non hanno inteso definire “perfettamente” i costi dell’opera (quindi  li hanno approssimati?), e nello stesso tempo hanno progettato  un’opera senza tenere conto delle prescrizioni di cui, invece, dovevano necessariamente tenere conto (quindi hanno improvvisato?).

L’Associazione, inoltre, dalla Regione Calabria avrebbe tanto desiderato una forte critica nei confronti del Governo e poi una, ancora più forte, nei confronti dell’assente classe parlamentare calabrese (tutta per intero). Non è accaduto. Così come l’Associazione avrebbe preteso lo stesso atteggiamento dai sindaci delle comunità dell’alto jonio presenti a Roma. Niente, silenzio assoluto.

L’unico che è intervenuto è stato il Sindaco di Cassano All’Ionio Gioanni Papasso il quale non ha speso una sola parola contro il Governo, neanche una nei confronti di tutti i parlamentari calabresi assenti ma ha “interessato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio” della questione a lui più cara: “il fatto che sia nel progetto preliminare, che in quello definitivo era previsto uno svincolo che collegava il centro urbano di Sibari alla S.S. 106, che nel corso di una recente conferenza di servizio per una prescrizione del Ministero dell’Ambiente, è stato cancellato”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” continuerà a lottare per l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico così come continuerà a contrastare il Governo delle chiacchiere del Presidente Matteo Renzi, l’assenteismo ingiustificabile di tutti i parlamentari calabresi ed i sindaci che di fronte all’interesse generale ed alle difficili ed incomprensibili problematiche legate all’avvio dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106 continuano a guardare – con altissimo senso di irresponsabilità – al proprio orticello.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 18 Luglio 2016

Il Prof. Francesco De Salvo è la quattordicesima vittima della S.S.106 in Calabria nell'anno 2016




Il tragico impatto nella notte di domenica 17 luglio e per fortuna il bilancio non è stato peggiore

IL PROF. FRANCESCO DE SALVO È LA QUATTORDICESIMA VITTIMA DELLA S.S.106 IN CALABRIA NELL’ANNO 2016  
  
UNO STATO CHE PROMETTE E PUNTUALMENTE POI TRADISCE OGNI PROMESSA DI AMMODERNAMENTO, UNA CLASSE PARLAMENTARE CALABRESE ASSENTE E DISINTERESSATA ALLA BASE DELLA STRAGE DI STATO DA SEMPRE ESISTENTE SULLA 106

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto a seguito di uno scontro avvenuto nella notte di domenica 17 luglio sulla S.S.106 a Rossano. Nel sinistro ha perso la vita il Prof. Francesco De Salvo di 61 anni, nato a Francavilla Marittima e residente a Rossano dove insegnava all’Istituto Tecnico Industriale. L’auto del Prof. De Salvo si è impattata – per ragioni ancora al vaglio delle Forze dell’Ordine – contro un autobus di linea colmo di gente e, per fortuna, il bilancio dell’incidente non è stato ancora più grave.

Francesco De Salvo è la quattordicesima vittima della S.S.106 nell’anno 2016 dopo Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo di 66 anni deceduta il 6 febbraio a Rossano, Francesco Gaetano di 62 anni deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS), Maria Cristina Brancatisano di 53 anni deceduta il 15 maggio a Montebello Jonico (RC), Pasquale Scarano di 67 anni deceduto il 16 maggio a Brancaleone (RC), Vittorio Leotta di 25 anni e Deborah Ranieri di 21 anni deceduti il 22 maggio a Sant'Andrea dello Jonio (CZ), Dmytro Lazarenko di 27 anni deceduto il 29 maggio a Ferruzzano (RC), Francesco Manoiero di 20 anni deceduto il 04 Giugno a Catanzaro Lido, Francesco Antonio Tarantino di 61 anni deceduto il 22 Giugno a Simeri Crichi (CZ) e Giuseppe Varlaro di 22 anni deceduto il 5 luglio a Cassano All’Ionio.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” precisa che sulla famigerata “strada della morte” nel 2016 abbiamo in media una vittima ogni 14 giorni. Inoltre sono 5 le vittime in provincia di Reggio Calabria, 4 in provincia di Catanzaro, 1 in provincia di Crotone e 4 in provincia di Cosenza a dimostrare il fatto che sulla famigerata “strada della morte” purtroppo si muore ovunque.

L’Associazione intende altresì denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106, questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica.  Lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti che possa provvedere ad una messa in sicurezza subito ed all’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso.

Non è più possibile che ancora oggi nel 2016, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come è intollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto.



L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia De Salvo, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 17 Luglio 2016

mercoledì 13 luglio 2016

I Sindaci a Roma per la Nuova S.S.106: se sbagliano loro, paghiamo noi!




I Sindaci chiamati ad una azione di responsabilità: accettare il progetto per scongiurare altri ritardi

I SINDACI A ROMA PER LA NUOVA S.S.106: SE SBAGLIANO LORO, PAGHIAMO NOI!
  
IL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI DISCUTERÀ IL PROSSIMO 15 LUGLIO IL PROGETTO DELLA NUOVA S.S.106 INSERITO ALL’ULTIMO POSTO NELL’ORDINE DEL GIORNO. SI RISCHIANO, SULL’AVVIO DEI LAVORI, ANCORA ALTRI VERGOGNOSI RITARDI

Il 15 luglio 2016 è convocata a Roma, in Via Nomentana 2, presso la biblioteca del Ministero delle Infrastruttura l’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Tra gli argomenti all’ordine del giorno c’è anche la S.S.106 Jonica compresa tra Sibari (Km. 365+159), e Roseto Capo Spulico (Km 400+000), meglio nota come 3° Megalotto. All’Assemblea sono stati invitati a partecipare anche tutti i sindaci dell’Alto Jonio cosentino e la Regione Calabria.

È bene precisare – questo è determinante anche al fine di far capire la verità a chi legge – che tra i diciotto punti previsti all’ordine del giorno (quindi, della seduta), quello relativo alla Nuova S.S.106 nell’Alto Jonio è esattamente il diciottesimo. Cioè l’ultimo! Questo è bene evidenziarlo per far capire l’inesistenza assoluta di una qualsiasi pressione politica circa l’approvazione di questo importante progetto che viene scavalcato dalla Orte-Mestre (secondo punto all’ordine del giorno dopo l’introduzione del Presidente), e da una serie di questioni inutili ed irrilevanti che neanche conviene citare data la loro scarsa importanza.

Quello che i sindaci ignorano, tuttavia, è questo: sono stati convocati ad una Assemblea Generale che seppure approverà il progetto della S.S.106 tra Sibari e Roseto comunque prevede sull’opera stessa una spending review che porterà il progetto approvato in seno alla Conferenza dei Servizi chiusa il 28 luglio del 2014 per un importo di 1.460 milioni di euro ad un progetto appunto più contenuto di 1.160 milioni di euro.

È chiaro che i circa 300 milioni di euro in meno sono tagli effettuati su elementi dell’opera che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” aveva già a suo tempo bollato come “inutili” e “superflui” mentre altri tagli (per la verità pochi e irrilevanti), probabilmente potevano essere evitati. Così come è certo che questa scelta è figlia di tre elementi caratterizzanti: 1) l’inesistente peso politico della nostra classe politica parlamentare che è disinteressata ai problemi veri della nostra regione e, quindi, non è capace di incidere anche perché non è unita e compatta nella difesa dell’interesse generale della Calabria; 2) il momento storico che attraversa il nostro Paese che dal punto di vista economico è ancora in piena crisi; 3) dal mancato interesse che i sindaci dell’Alto Jonio cosentino soprattutto nell’ultimo anno hanno dimostrato nei confronti dell’opera (anche qui è bene ribadire che non sono uniti e che, quindi, se pure c’è stata qualche eccezione comunque non è risultata determinante perché bisognava essere uniti tutti e così non è stato).

Così il 15 luglio c’è il rischio che i malcapitati potrebbero essere i cittadini. Perché se i sindaci capiranno quali sono i problemi economici che vive il Paese in questo periodo, se comprenderanno l’inesistente apporto fornito alla causa dai nostri parlamentari a Roma ed, in ultimo, capiranno gli errori che anche loro hanno commesso (insieme, come gruppo), ed alla fine accetteranno il progetto certamente avremo l’avvio dei lavori del 3° Megalotto entro l’anno. Se invece, come teme l’Associazione, ciò non avverrà perché qualche sindaco inizierà a battersi per il proprio svincolo o per l’allungamento della galleria è certo che questo progetto sarà rinviato a data da destinarsi con buona pace di chi – e sono tanti – sperano che l’opera venga avviata immediatamente.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è certa solo di una cosa: i cittadini sapranno nomi e cognomi dei sindaci che si assumeranno la responsabilità di dire anche una sola parola contro questo progetto. Perché è giusto che i cittadini sappiano chi sono i responsabili (tutti i responsabili), dei ritardi relativi all’avvio dei lavori di questa opera fondamentale per la vita degli automobilisti e per lo sviluppo ed il progresso della Calabria.  

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 13 Luglio 2016

venerdì 8 luglio 2016

Lettera aperta a tutti gli iscritti al Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”.



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dal primo giorno della sua nascita ha sempre cercato di studiare e di analizzare ogni aspetto della S.S.106 ed è giunta ad una conclusione – peraltro dimostrabile con prove certe – molto chiara: questa importante arteria viaria è pericolosissima.

Innanzitutto è mal concepita, quindi, costruita male. L’elemento di pericolosità più importante (basta chiederlo a qualsiasi tecnico), è proprio questa. Poi non è adatta a sopportare gli attuali volumi di traffico: è rimasta sempre più o meno uguale negli ultimi 50 anni ma le auto che la percorrono sono molte di più di quelle che questa strada può sopportare. La manutenzione ordinaria e straordinaria lascia a desiderare. Guard-rail non a norma, segnaletica a volte contraddittoria e spesso non rispettabile nella pratica. I limiti di velocità spesso scelti non in modo oggettivo ma per evitare future diatribe legali viste le condizioni della sede stradale. Incroci a raso spesso fuori dalla norma e non autorizzati, ponti dell'era fascista, linee continue per decine di km senza soluzione di continuità. Nessuna via di fuga, carreggiate al limite della praticabilità per una strada a doppio senso di marcia, l’attraversamento nei centri abitati. E chi più ne ha più ne metta.

Per questo motivo l’Associazione sostiene che ulla S.S.106 si paga anche quando non si sbaglia!

Diverse perizie – che l’Associazione possiede – evidenziano e provano quanto, diverse vittime, non possono e non devono essere considerate come il frutto di un semplice incidente ma piuttosto come il frutto dell’irresponsabilità di chi non ha eseguito il proprio dovere! Queste vittime saranno per sempre sulla loro coscienza: perché si tratta di decessi che potevano e dovevano essere evitati attraverso l’impegno di tutti e soprattutto attraverso l’impegno di coloro che sono i responsabili della sicurezza delle strade statali.

Tuttavia, se sulla S.S.106 si paga anche quando non si sbaglia figuriamoci quando si sbaglia!

Un’altra certezza che caratterizza questa strada è che l’Associazione può dimostrare, infatti, è questa: la S.S.106 è oggettivamente così tanto pericolosa che non ti perdona nulla. Al primo sbaglio si paga!

Sulla S.S.106 qualsiasi sbaglio è fatale. Però tra i tanti che si possono commettere il peggiore in assoluto è quello di superare il limite di velocità esageratamente oltre il dovuto. Questo, in assoluto, è lo sbaglio peggiore perché nel caso migliore rende chi lo commette un suicida mentre nel caso peggiore lo rende un assassino! Un assassino è questo: un automobilista che pur sapendo che la S.S.106 è molto pericolosa supera il limite di velocità parecchio oltre il dovuto e sbaglia uccidendo un innocente.

Infine, c’è ancora un’altra certezza. Occorre considerare, ed in questo bisogna essere realisti, che è più difficile intervenire sui singoli comportamenti di chi guida, visto che gli automobilisti sono milioni, che sulla infrastruttura. Sulla strada invece si può e si deve intervenire con interventi immediati di messa in sicurezza e poi definitivi di ammodernamento! Questo è quello che serve per ridurre notevolmente il rischio anche se non lo elimina del tutto, questo è chiaro.

Allora propongo di ribadire un concetto:  la nuova 106 un diritto, il rispetto delle regole, sempre e comunque, un dovere!

Così come propongo di iniziare a dire la verità: sulla S.S.106 i nostri politici sono assenti, disinteressati, miopi…Grazie a loro viviamo in una terra "abbandonata" e che, spesso, non sentiamo più nostra. Così ogni volta che c’è una vittima sulla S.S.106 nel Nostro Gruppo c’è sempre qualcuno che proprio contro i politici esprime giudizi a dir poco gradevoli. C’è addirittura chi si augura che sulla S.S.106 possa morire qualcuno di loro oppure un loro parente e viene subito cancellato il commento perché la morte non sia augura mai a nessuno!

Una cosa però deve essere detta: i politici, i politici, i politici…. Ed i calabresi? Fino a quando decideranno di non fare la loro parte? Fino a quando continueranno a credere che basta delegare i politici o, addirittura peggio, all’Associazione: ci penseranno loro a risolvere i problemi. “A me che me ne frega?!?” Fino a quando continueranno a pensare che i problemi della S.S.106 dipendono solo dai politici e non da noi stessi, da te che stai leggendo!

Allora bisogna decidere.

Bisogna decidere di prendere coscienza del vortice che ci circonda ed iniziare a capire che quella della S.S.106 è la NOSTRA BATTAGLIA! È la battaglia di tutti….

Solo quando questo accadrà finiremo, ne sono certo, di piangere giovani vite spezzate.

Non nascondiamoci dietro le difficoltà o l’indifferenza ma usciamo fuori ed ognuno, per come può, contribuisca nel suo piccolo a fare in modo che qualcosa cambi. Cambiamo il nostro modo di guidare per iniziare e poi cambiamo anche il nostro modo di “partecipare” e di “vivere” in questa Calabria che dobbiamo cominciare a sentire “casa nostra” e non, invece, una donna da stuprare….

Usciamo fuori dalle nostre menti chiuse, ritroviamoci in questo Gruppo che è sempre più una piazza virtuale sulla S.S.106 e diamo ciò che possiamo affinchè possa cambiare tutto…tutto quello che non è cambiato MAI!

Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”