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mercoledì 8 ottobre 2014

Pugliese scrive a Peter Gomez: «Perché Il Fatto Quotidiano non parla delle vittime della S.S. 106?»






Gentile Direttore,
ho avuto modo di leggere sul Prestigioso quotidiano da Lei diretto l’articolo di oggi (a pagina 13), dal titolo “Statale Jonica, il lato oscuro dell’appalto” a firma di Daniele Martini.

Premesso che trovo straordinariamente banale la sintesi dei fatti presentata nell’articolo (poiché le vicende relative all’Ammodernamento del Megalotto 3 della S.S. 106 in Calabria sono decisamente più complesse di quelle descritte), intendo fortemente sgombrare il campo da ogni idea di presunte “oscurità” circa la realizzazione dell’infrastruttura in oggetto!

Infatti, il preliminare (di cui si parla nell’articolo), dopo la presentazione a Sibari avvenuta nel febbraio del 2014 fu oggetto di osservazioni (pervenute peraltro dai Comuni e, quindi, dai territori), che hanno imposto delle integrazioni che di fatto hanno alterato il preliminare comportando un aumentato dei costi del progetto migliorandolo e, soprattutto, rendendolo capace di avere un minore impatto ambientale sul territorio.

Tale percorso ha coinvolto i cittadini ma soprattutto le istituzioni: 8 Comuni una Regione e tre Ministeri (Ambiente, Beni Culturali e Trasporti). Inoltre, ha visto riunioni su riunioni e svariate conferenze dei servizi prima di arrivare a quello che, nell’articolo di Martini, viene dipinto, appunto, banalmente come un progetto “troppo costoso”.

Così come è bene precisare che il 90% dei costi in eccesso rispetto al preliminare sono stati guarda caso investiti proprio nei “15 chilometri tra Trebisacce e Roseto Capo Spulico” dove nell’articolo che contesto è riportata una delle pochissime notizie esatte: ovvero che questo tratto presentava e presenta delle criticità ambientali che di fatto sono state (così è avvenuto), salvaguardate mediante l’adozione di soluzioni che hanno comportato degli investimenti più onerosi.

Infine, mi permetta di esprimerLe tutto il mio rammarico circa l’interesse manifestato dal Prestigioso quotidiano da Lei diretto alle vicende dell’ammodernamento del Megalotto 3.

Avrei gradito, infatti, che lo stesso interesse “Il Fatto Quotidiano” lo avesse destinato alla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana: la strada Statale 106 ionica calabrese, ovvero, la famigerata “strada della morte”.

Perché non credo che il problema della S.S. 106 in Calabria è legato ai costi che lo Stato dovrà sopportare per l’ammodernamento del Megalotto 3 ma credo, invece, che il problema è legato alle oltre 600 vittime, ai 9.000 incidenti ed ai circa 24.000 feriti che questa arteria viaria ha provocato dal 1996 ad oggi!

Perché il Prestigioso quotidiano da Lei diretto non parla di questo?

Cordialmente
Fabio Pugliese
Presidente Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


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