L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a
seguito delle innumerevoli segnalazioni che sono pervenute da iscritti e
lettori a seguito di un articolo apparso su “L’Eco dello Jonio” dal titolo "Cariati, sul
ponte si gioca a scaricabarile" intende evidenziare delle inesattezze al fine di
garantire una buona informazione.
Nell’articolo, infatti, si legge che è "stato
un regalo di cui non si sentiva proprio la necessità, quello della quasi
chiusura al traffico del ponte sul torrente Molinello, in pieno centro abitato
a Cariati", ed, inoltre, che sarebbe stato il Comune di Cariati a
rivolgersi “all'Anas e al Ministero delle
Infrastrutture il quale, di rimbalzo sollecita lo stesso ente ad intervenire".
Riteniamo
che ciò stride fortemente con la realtà che è ben diversa.
Infatti è il Compartimento della Viabilità per la Calabria dell’Anas Spa ad
affermare per iscritto, in una sua comunicazione, che “a seguito della
segnalazione pervenuta dal Presidente dell’Associazione “Basta Vittime sulla
Strada Statale 106” si evidenzia che il Ponte Molinello presenta diffusi e
vistosi fenomeni di degrado delle superfici murarie di intradosso delle campate
a sesto ribassato in forma di svuotamento dei giunti di malta, di
lesioni e rotture localizzate, oltre alla corrosione in molti punti delle
ringhiere e dei montanti verticali in ferro tubolare a protezione marginale del
manufatto”.
Appare
evidente, quindi, che c’era eccome la necessità della “quasi chiusura al
traffico” di un Ponte che rischia semplicemente di crollare.
Tanto è vero che la nota continua spiegando che “è stata redatta la perizia
dei lavori urgenti di mitigazione dei fenomeni di polverizzazione e
disgregazione delle superfici murarie e di prima messa in sicurezza del
Ponte Molinello. Tale perizia, insieme al verbale di urgenza è stata inoltrata
alla Direzione Generale di Anas Spa per la copertura della spesa e
l’autorizzazione dei lavori”.
In
questa situazione di forte pericolo strutturale del Ponte Molinello pertanto –
conclude la nota – si è “resa necessaria con decorrenza immediata e fino a
nuove disposizioni legate all’esecuzione dei predetti lavori la necessità di
istituire un senso unico alternato regolamentato da un impianto semaforico con
un limite massimo di velocità di 30 Km/h e divieto di sorpasso allo scopo di
ridurre le sollecitazioni dinamiche dovute al continuo passaggio di mezzi
pesanti lungo il manufatto stesso”.
Così
come è bene chiarire che è stata in prima istanza solo e soltanto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” ad aver inviato al Signor Prefetto di Cosenza e per conoscenza
alla Direzione Generale dell’Anas Spa, al Compartimento di Catanzaro dell’Anas
Spa, al Dipartimento delle Infrastrutture Direzione Generale per le
Infrastrutture Stradali, al Comune di Cariati ed alla Procura della Repubblica
di Cosenza ben due istanze: la prima in data 5 e la seconda in data 20
novembre.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”,
infine, intende chiarire che la presente nota è inviata a tutti gli organi di
stampa con cui collaboriamo da sempre con straordinaria correttezza e stima
solo e soltanto per il rispetto
assoluto della verità dei fatti ma anche della Nostra Associazione, degli
Iscritti e, soprattutto dei lettori.
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