L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” sul proprio sito internet ufficiale, ha da sempre
presente un’area dal titolo “L’Angolo
della Memoria”. È un luogo virtuale dove ricostruire la memoria ed il
ricordo delle tante, troppe vittime attraverso un elenco completo ed ufficiale di
chi ha perso la vita sulla "strada della morte" in Calabria.
L’elenco delle vittime della
S.S.106 presente sul nostro sito web ovviamente non è completo: per questo
motivo confidiamo nell’aiuto di tutti
affinché ognuno possa contribuire tramite una segnalazione ad una ricostruzione
sempre più precisa e completa di tutte le vittime della S.S.106 in
Calabria.
Vogliamo quindi raccontare quanto
accaduto ieri. Teresa è nata a Campana (CS), vive e lavora ormai da anni a
Bologna, dopo aver visitato il nostro sito web è entrata “nell’Angolo della
Memoria” ed ha voluto segnalarci un terribile
incidente avvenuto a Cariati (CS), nel lontano 1 marzo del 1983.
In quel terribile incidente persero la vita cinque giovani di 19
anni di cui quattro, Caterina Iacovino, Elisabetta Greco, Achiropita Spataro e
Mario Parrotta erano di Mandatoriccio mentre uno, Francesco Potenza, era proprio di Cariati.
Teresa, raggiunta telefonicamente
dal presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese che ha voluto ringraziarla
per questa sua importante segnalazione, ha spiegato, con commozione, che ricorda bene quanto accaduto in quel
lontano 1983 poiché quei “cinque angeli” erano suoi compagni di classe al
Professionale di Cariati.
La Nostra Associazione
è convinta che nella battaglia per il superamento della triste e tragica
vicenda della S.S.106 in Calabria è fondamentale
la condivisione delle esperienze e delle conoscenze ed è necessario far
fronte comune per essere tutti uniti
per far valere i nostri diritti e per far crescere una nuova coscienza pubblica
su questa tragedia continua. Nulla
più della memoria che non deve e non può essere persa è più importante.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ringrazia
Teresa ed, insieme, quanti hanno collaborato e continuano ad aiutarci a
ricostruire una memoria che, diversamente, andrebbe perduta: il suo gesto ha commosso anche noi che
gli siamo riconoscenti perché oggi, grazie a lei, quei cinque angeli, non
saranno mai più dimenticati e resteranno per sempre parte della nostra memoria
collettiva.
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