L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” intende riflettere sulle condizioni disastrose in cui versa la viabilità della più povera
regione europea: la
Calabria. La principale arteria di collegamento della Regione con
il resto del paese, l'autostrada A3
Salerno - Reggio Calabria, è bloccata poiché si è verificato un
incidente sulla quinta campata del Viadotto “Italia” dove erano in esecuzione i
lavori di predisposizione della demolizione dell’impalcato. A causa del crollo
dell'impalcato l'infrastruttura è stata
posta sotto sequestro e ancora oggi il tratto di autostrada interessato rimane
chiuso e il traffico è dirottato su un percorso alternativo attraverso la viabilità locale non idonea a
sopportare un tale incremento.
Tra queste figura la S.S.106, strada che collega
Taranto con Reggio Calabria, fondamentale per i collegamenti tra la Calabria, la Puglia e l'autostrada A14,
oltre che per il trasporto interno fra l'area della Sibaritide, il Crotonese,
lo Ionio Catanzarese, la
Locride, e il versante sud-orientale dell'Aspromonte. La S.S.106 jonica calabrese è, secondo i dati
Istat, la strada più pericolosa d’Italia. L'ammodernamento della
seconda arteria più importante della Calabria
sta attraversando un periodo di stasi. I lavori del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto sono
bloccati per problematiche prettamente burocratiche. L'opera, già
appaltata, finanziata, e inserita nell'allegato all'ultima finanziaria
approvata, sta avendo un iter procedurale complesso e lunghissimo. A seguito
dell’istruttoria seguita dal Ministero delle Infrastrutture questa opera è
stata presentata al CIPE a febbraio del 2015 ed aspetta da allora solo una delibera
che preveda l’avvio del progetto definitivo e, quindi, la partenza dei lavori.
L'approvazione del progetto definitivo da parte del CIPE è l’atto che di fatto
può dare inizio all’esecuzione effettiva dell’opera. Si paventa, invece, la
necessità di inviare il progetto anche al Consiglio Superiore dei Lavori
Pubblici, cosa assolutamente non
necessaria e che comporterebbe un notevole ritardo dei tempi di
cantierizzazione dell'opera con grave danno per l'economia dell'intera Regione
Calabria e delle aspettative occupazionali e dell'indotto delle aree
interessate.
La situazione della SS 106 è ulteriormente aggravata dai problemi
strutturali del Ponte Molinella di Cariati. Qui già da dicembre 2014 è
stato istituito un senso unico alternato dall’Anas per problemi di stabilità
della struttura. Il ponte si trova nel centro abitato di Cariati (una cittadina
di 6.000 abitanti circa), e non può
essere aggirato in nessun modo dai tanti autoarticolati che giornalmente
percorrono la S.S.106
in Calabria. Anche in questo caso,
ridosso della stagione estiva, si verificheranno notevoli disagi, non
solo per i turisti ma anche e, soprattutto, per il vicino ospedale di Cariati,
per forze dell’ordine, per i commercianti, e più in generale per tutto il traffico veicolare presente sulla
costa jonica calabrese.
Nel ribadire il più ampio
sostegno ai senatori del Nuovo Centro Destra che costituiscono l’unica forza politica parlamentare che
si è determinata a scrollare il Governo ed in particolare il Ministro
alle Infrastrutture Delrio ad agire subito per evitare che i disagi per la
nostra Calabria siano maggiori con l’avvicinarsi della stagione estiva
intendiamo stigmatizzare i comportamenti del neo-ministro alle infrastrutture che sulla S.S.106 non ha mai speso
neanche una sola parola e riteniamo vergognoso che una regione come la Calabria, già con enormi
problemi economici, si veda isolata completamente dal resto del Paese, proprio
in prossimità della stagione turistica.
Tutto ciò convince la Nostra Associazione
di quanto l’operato del Ministro
Delrio metta in evidenza la sua evidente politica di danneggiamento nei
confronti della Calabria e, soprattutto, la sua capacità di far
nascere, grazie al suo pessimo operato per quanto attiene l’ammodernamento
della S.S.106 tra Sibari e Roseto, sentimenti di antipolitica e di
allontanamento verso le Istituzioni dello Stato da parte dei tanti cittadini
delusi di Calabria.
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