L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” apprezza e condivide le parole espresse ieri – durante
i funerali delle quattro vittime dell’incidente stradale avvenuto lunedì
scorso, lungo la strada statale 106 jonica nel territorio del Comune di Crotone
– dal parroco Don Franco Leonetti nella sua omelia rivolgendosi a quanti, ai
più diversi livelli di responsabilità, non hanno finora consentito
l’ammodernamento della statale jonica 106: “Fino a quando sarete duri di cuore e fino a quando non vi
accorgerete di questa strada della morte? Queste morti sono anche sulla vostra coscienza. Potrete sfuggire alla
giustizia ma non a Dio al quale dovrete rendere conto un giorno”.
Sulla strada Statale 106, dal primo gennaio 2015 ad oggi, abbiamo
una vittima ogni 15 giorni. Lunedì scorso a Crotone abbiamo avuto sulla
S.S.106 4 vittime: sono le ultime
delle 650 che sulla “strada della morte” abbiamo contato dal 1996 ad oggi
e che insieme ai 9.000 sinistri ed ai 24.000 feriti rendono di fatto la strada
Statale 106 jonica in Calabria la
strada più pericolosa d’Italia secondo i dati Istat.
I lavori del 3° Megalotto della
S.S.106 tra Sibari e Roseto sono bloccati per problematiche prettamente
burocratiche. L'opera, già appaltata,
finanziata per 1,5 miliardi di euro, e inserita nell'allegato all'ultima
finanziaria approvata, sta avendo un iter procedurale complesso e lunghissimo.
Senza l’avvio del 3° Megalotto che collegherà il tratto Sibari Roseto con il
tratto Taranto – Rocca Imperiale (da tempo ammodernato), sarà impossibile
pensare all’ammodernamento della S.S.106 da Sibari in giù.
L’attuale Ministro Delrio non ha mosso un dito per evitare che il
progetto evitasse un passaggio al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
assolutamente non necessario e che comporterà un notevole ritardo dei tempi di
cantierizzazione dell'opera con grave
danno per l'intera Regione Calabria e per la sicurezza degli automobilisti
calabresi che vedranno ancora per diversi mesi (o anni), il loro diritto alla
mobilità negato.
Al Ministro alle Infrastrutture Delrio intendiamo precisar che tutto
ciò non è sopportabile e non ammette nessuna giustificazione da parte
di una Istituzione dello Stato che non ha esitato – seppure da pochi mesi in
carica – a concentrare tutti i suoi sforzi nella realizzazione della
Venezia-Torino ciclabile.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con serietà
e fermezza invita il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio a chiedere
scusa ai calabresi per la mobilità indecente che lo Stato che egli rappresenta
garantisce ad oggi sulla S.S.106 e per i ritardi dovuti all’avvio dei lavori
del 3° Megalotto della S.S.106 e dimostri
il suo alto senso dello Stato dimettendosi domani in Calabria.
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