Iniziati ieri i lavori di messa
in sicurezza e di riparazione del Ponte Molinella sulla S.S.106 a Cariati dopo
sette mesi di attesa. Si tratta di un intervento di 300.000 euro che riuscirà a
fare manutenzione su un ponte praticamente mai toccato dalla sua costruzione e
poi con evidenti carenze in termini di sicurezza prontamente denunciate dall’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che a novembre scorso fece emergere
chiaramente sia al Ministero alle Infrastrutture che all’Anas Spa la totale
assenza di sicurezza presente su un ponte che peraltro in passato ha provocato
tragici incidenti causando vittime e feriti.
Il presidente dell’Associazione
Ing. Fabio Pugliese sui lavori dichiara subito «grande soddisfazione per l’avvio
dei lavori che ora devono necessariamente avere come obiettivo primario ed
urgente la rimozione del senso unico alternato il prima possibile».
«Non nascondo – continua Pugliese
– la grande soddisfazione che deriva dall’aver contribuito con l’Associazione
che ho l’onore di presiedere all’avvio di un lavoro che cancellerà
definitivamente la vergogna e l’ingiustizia di un “ponte maledetto” che ha
causato, perizie alla mano, la vita di due giovani ragazzi ed, insieme, la
vergogna di un processo che andò in prescrizione molto probabilmente per
salvare dalle proprie responsabilità chi (o quanti), non avevano fatto come
dovevano il proprio dovere. Ora giustizia è fatta e, soprattutto, da domani, a
lavori ultimati, potremo finalmente percorrere quel Ponte con la certezza di
non dover essere noi le vittime».
«Credo che la coincidenza divina –
continua Pugliese – che vede l’inizio dei lavori sul Ponte nel giorno del
compleanno di Claudio Mazzitello (vittima sul Ponte insieme a Giuseppe Trento),
sia un caso che può dare fiducia ed entusiasmo ad una Associazione che da
quando è in vita ha dato vita all’avvio di cantieri ovunque! Non capire che
tutto questo non è un caso ma è frutto del nostro lavoro e, soprattutto, opporsi
a tutto ciò con motivazioni ridicole è da irresponsabili e non merita alcun commento».
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