L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con
dolore è sgomento della morte di Salvatore Mammone, 77 anni, rimasto coinvolto nell'incidente stradale che
si è verificato venerdì 29 ottobre alle 18:30 circa alla periferia nord di
Roccella Jonica sulla S.S.106. Probabilmente l’incessante pioggia ha reso viscido
l’asfalto ed ha permesso all’auto di perdere il controllo ribaltandosi
rovinosamente vicino al guard rail. Subito trasportato al pronto soccorso
dell'Ospedale di Locri Salvatore non sembrava versare in gravi condizioni,
sembrava che se la sarebbe cavata con qualche giorno di prognosi ed invece,
purtroppo, non è sopravvissuto: è deceduto nella serata di ieri. Salvatore era
un tassista e prestava servizio alla stazione ferroviaria.
Salvatore Mammone è la ventunesima vittima della S.S.106 nel 2015
ed è l’ottava nella provincia di Reggio Calabria, prima di lui Matteo Brigandì (38
anni), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36), Antonio Pugliese (24),
Paolo Foti (59), Giovanni Zappavigna (57), Bandi Maddalena (72), Claudio
Modafferi (33). Nelle province più colpite seguono Crotone con sette vittime:
Ilaria Geremicca (22 anni), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso
Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Giuseppe Alosa (60), Giampiero Scalercio (55);
anni, 11 settembre 2015 - Cirò Marina
(KR); Catanzaro con quattro vittime: Maria Grillone (61 anni), Francesco Paparo
(24), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45); e Cosenza con una vittima: Gaetano
Aiello di 80 anni. Sulla famigerata “strada
della morte” in Calabria, dall’1 gennaio 2015, si muore in ogni provincia e,
purtroppo, si registra in media una vittima ogni 14 giorni.
L’Associazione intende ribadire e
sottolineare che tutto ciò
rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica
italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo
da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti
responsabilità politiche: il Governo nazionale e regionale, la classe
parlamentare calabrese a Roma, le amministrazioni locali e provinciali, le
forze sindacali. Tutti, nessuno
escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali sono moralmente
responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.
È grave ciò che accade da sempre
sulla S.S.106 ma è gravissimo il
silenzio e l’indifferenza delle istituzioni che non riescono ad affrontare e
risolvere con determinazione e volontà la strage infinita delle vittime e dei
feriti sulla tristemente nota “strada della morte”: mentre in altri
luoghi del Paese già dotati di infrastrutture si continua ad investire nella
realizzazione di nuove opere che non servono qui in Calabria si lasciano morire
i cittadini nel silenzio di un sistema viario che versa in condizioni comatose!
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
pertanto nel rilanciare l’invito a tutti gli onesti cittadini di Calabria a
partecipare alla Campagna “NO S.S.106
– NO VOTO” per ribadire che fino a quando non avremo l’ammodernamento
della S.S.106 non intenderemo
partecipare alla vita democratica di uno Stato assassino che uccide i calabresi
sulla “strada della morte” esprime i più sinceri e sentiti sentimenti
di vicinanza e cordoglio alla Famiglia Mammone, ai parenti ed gli amici tutti.
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