Nei giorni scorsi abbiamo appreso
notizie circa i diversi investimenti previsti dal Piana Pluriennale Anas
2015-2019. Si tratta di 20 miliardi di euro per le infrastrutture e di questi
1,5 sono destinati alla S.S.106. Su
internet è stata pubblicato il video della conferenza stampa di
presentazione (sito Ministero delle Infrastrutture): 38 minuti e 42 secondi in cui imperversa il nulla assoluto.
Armani, che a Ciucci non è degno neanche di legare i lacci delle
scarpe, ha indetto una conferenza stampa per non comunicare niente! Non
ha detto quanti soldi impegnerà anno per anno (dal 2015 fino al 2019): avremmo
voluto sapere quanti dei 1500 milioni di euro previsti per la S.S.106 saranno impegnati da
Anas Spa nel 2016, nel 2017, nel 2018 e nel 2019! Avremmo voluto capire se i 970 milioni già disponibili per il 3°
Megalotto della S.S.106 sono compresi in questi 1500 milioni di euro oppure
sono un’altra cosa! Avremmo voluto sapere se questi 1500 milioni di
euro saranno impiegati per iniziare l’ammodernamento della S.S.106 nella nostra
regione oppure se, invece, intende investirli per la pulizia dell’erbetta al
bordo di una strada che in Calabria si estende per 415 chilometri.
Quello che però non è stato detto
nella conferenza stampa e che nel CIPE del 6 agosto scorso il Governo ha deciso di
realizzare il 3° lotto costruttivo dell’opera ferroviaria del “Terzo valico dei
Giovi”, con un costo di 607 milioni
di euro in Liguria; di
assegnare circa 76 milioni di euro
per i porti di Genova, Trieste e La Spezia; di
destinare al collegamento autostradale Bre.Be.Mi 260 milioni di euro; di
approvare il progetto definitivo del collegamento ferroviario Arcisate-Stabio (in Lombardia), del costo aggiornato di
261 milioni di euro e che nel CIPE del 16 ottobre ha determinato la Copertura finanziaria del concorso al risanamento
della finanza pubblica della Regione Sicilia e la Riqualificazione
dei Porti di Bari; mentre è sempre rimasto fuori l’ammodernamento del
3° Megalotto della S.S.106 nonostante l’iter procedurale era concluso già al 30
luglio con il parere favorevole (e peraltro non vincolante), del Consiglio
Superiore dei Lavori pubblici.
In buona sostanza, per restare
alla S.S.106, accade ciò che Armani aveva già da tempo anticipato in una
intervista sul numero 42 del 2015 dell’Espresso quando disse che sulla “strada
della morte” l’intendo è quello di “mettere in sicurezza con la manutenzione
straordinaria i tratti che hanno più bisogno”. Quindi si passa dall’eliminazione dell’ammodernamento del 3°
Megalotto della S.S.106 che avrebbe collegato Sibari a Roseto ed avrebbe
finalmente sancito l’inizio della Nuova S.S.106 in Calabria già
ultimata e presente in Puglia ed in Basilicata all’ennesima rovinosa e disastrosa
distribuzione a pioggia di denari che forse serviranno a “tappare” le falle di
una arteria viaria che versa in uno stato comatoso da ormai circa un secolo.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto
evidenzia le responsabilità di una azienda, l’Anas Spa, che da oggi ha scelto
di non realizzare il 3° Megalotto della S.S.106 insieme ad un Governo che ha da
sempre dimostrato nei fatti una volontà politica chiara nel non voler iniziare
in Calabria la Nuova S.S.106;
l’incapacità e la mancanza di peso politico di tutti i rappresentanti politici
calabresi che, a tutti i livelli, non sono riusciti ad ottenere infrastrutture
che, invece, altre regioni hanno ottenuto; l’immobilismo ed il silenzio di
quegli amministratori locali che davanti all’ennesimo scippo invece di
intraprendere azioni eclatanti hanno scelto il silenzio.
Ricorderemo tutto ciò quando sulla “strada della morte” sarà
purtroppo versato altro sangue per l’irresponsabilità, il menefreghismo e
l’incompetenza di questi signori!
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