L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” accoglie con meraviglia l’ennesimo
intervento sulla stampa dell’ennesimo amministratore dell’alto jonio che
lamenta l’impossibilità di incontrare il ministro alle Infrastrutture Graziano
Delrio per conoscere le intenzioni del Governo sulla Nuova S.S.106, per ottenere le solite promesse che
poi puntualmente non saranno mantenute e per avere una pacca sulla spalla e
qualche titolo sui giornali.
Inutile
ricordare che fino ad ora i sindaci hanno
provato in tutti i modi a incontrare di persona il ministro pensando peraltro
che ciò avrebbe contribuito alla realizzazione di chissà quali miracoli
(…): lo hanno fatto interessando il vice-ministro socialista alle
Infrastrutture Nencini, i parlamentari del Pd che fanno parte del Governo, poi
chiedendo aiuto al neo sottosegretario Gentile, ecc. ma non c’è stato niente da
fare perché non è servito a nulla.
Si
evince anche da ciò la debolezza di idee e di pensiero dei sindaci dell’alto
jonio che sulla questione, per la verità, sanno pochissimo e di tanto in tanto si
ricordano dell’esistenza del progetto della Nuova S.S.106 (almeno a loro la
memoria non manca …), e sono però allo scuro di quanto sta accadendo e, nello
specifico, della possibilità che possa essere riaperta da qui a pochissimo (si
parla di un mese), la
Conferenza dei Servizi sul 3° Megalotto Sibari-Roseto che, giusto
per ricordarlo, è stata
definitivamente chiusa il 28 luglio del 2014.
È evidente che ciò implicherebbe un
notevole allungamento dei tempi sull’inizio dei lavori ed è proprio per
questo che sulla questione ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto è calata una cortina di silenzio davvero inquietante.
Ancora
più inquietanti sono le azioni che i sindaci intendono intraprendere per
protestare contro i ritardi 3° Megalotto della S.S.106 e che qui riportiamo: “un presidio ad oltranza del ministero e, nel
frattempo. di convocare un consiglio inter-comunale straordinario per riportare
all’attenzione il grave e insoluto problema della S.S. 106”. Aggiungiamo: con l’ennesimo dibattito
inutile in cui si dice tutto il contrario di tutto.
In
pratica i sindaci dell’alto jonio non riescono a schiodarsi dall’idea che serva
per forza un’azione verbale (incontro con Delrio), o fisica (protesta al
Ministero), senza riuscire minimamente a raccogliere una proposta lanciata per
l’esattezza nel febbraio del 2015 dalla nostra Associazione che prevede semplicemente e squisitamente una
azione politica: una delibera di
consiglio comunale congiunta in cui tutti gli otto comuni rappresentano non
solo i disagi che sussistono immutati nei loro territorio per colpa della “strada
della morte” ma deliberano il loro disagio politico istituzionale rispetto ai
ritardi sul progetto con la pretesa di avere una data chiara e certa per
l’inizio dei lavori.
L’Associazione
è cosciente che alla base di ogni processo evolutivo dell’uomo ci sia un
cambiamento. Per questa ragione auspichiamo fortemente che i sindaci dell’alto
jonio (che sul tema hanno perso un anno…), possano finalmente cambiare idea ed
evolversi decidendo di accettare una volta per tutte la nostra proposta e
scegliendo di convocare
immediatamente (massimo tra una settimana), i consigli comunali per andare ad
una delibera congiunta da inviare non solo al Ministro Delrio ma anche e
soprattutto al Governo, al Cipe ed a tutti i parlamentari calabresi in vacanza
a Roma.
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