Il
gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”, organo ufficiale di informazione sui
social network dell’Associazione omonima, nel pomeriggio ha superato i 35.000 iscritti. Un risultato
storico ed incredibile raggiunto da una Associazione che attraverso il web ha
intrapreso una battaglia di civiltà che si pone un obiettivo molto chiaro:
l’urgente e necessaria messa in sicurezza della S.S. 106 ed il suo
ammodernamento.
Questo
risultato si unisce agli altri che non sono certamente da meno: basti pensare,
infatti, che nel solo 2015 il gruppo ha ottenuto in totale 301.292 mi piace,
99.426 condivisioni e 2.982 commenti mentre il Blog dell’Associazione ha
pubblicato 223 post ottenendo 430.546
visualizzazioni (in media ogni post ottiene 1.930 visualizzazioni). Sempre
nel solo 2015 sono stati 188 sono gli articoli usciti sui giornali calabresi
mentre il sito web dell’Associazione ha ottenuto poco meno di 100.000 visite.
Se nel motore di ricerca Google si scrive “basta vittime 106” si otterranno circa
248.000 risultati.
Dietro
a questi numeri si nasconde il ritrovato
interesse e la grande attenzione della comunità calabrese sui diversi e
svariati problemi che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della
morte” ma anche una strategia mediatica sviluppata esclusivamente sul
web e progettata dal Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese che è un
ingegnere informatico con competenze e conoscenze in marketing e comunicazione
digitale.
Viviamo
in una terra "abbandonata" e che non sentiamo più nostra dove la S.S.106 diventa l’emblema di
quanto, i grandi problemi d’interesse generale, restano avvolti nel disinteresse di una certa classe politica
calabrese miope e disinteressata. Ciò impone di dover tenere alta
l’attenzione sulla “strada della morte” anche perché il silenzio e l'ignoranza
rischiano di portarci ad affossare completamente i nostri diritti.
Guard
rail non a norma, segnaletica a volte contraddittoria e spesso non rispettabile
nella pratica. I limiti di velocità di 30 km/h sono o dimenticati o messi per
evitare future diatribe legali viste le condizioni del manto stradale. Incroci
a raso continui, ponti dell'era fascista, linee continue per decine di km senza
soluzione di continuità. Nessuna via di fuga, carreggiate al limite della
praticabilità per una strada a doppio senso di marcia. E chi più ne ha più ne
metta. I nostri politici assenti. E noi a piangere giovani vite spezzate. Quanti morti potevano e dovevano essere
evitate attraverso l’impegno di tutti e soprattutto attraverso l’impegno di
coloro che sono i responsabili della sicurezza delle strade statali?
Il
gruppo e l’associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” è tutto questo e per
questo motivo giorno dopo giorno continua a crescere. Ogni iscritto, infondo, è
un “folle”, un sognatore cosciente che occorre andare piano perché oltre a non
essere ammodernata , essendo l'unica strada che abbiamo e che collega la costa
ionica, sulla S.S.106 passa di tutto e poi perché chi va piano va sano e va
lontano! Molto lontano: infatti la Calabria è avanti in ogni
cosa…
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