“L’Eclatante protesta” del primo cittadino di
Amendolara ottiene la partecipazione di 20 persone
CIMINELLI IN CATENE INSIEME A 4 GATTI!
ALLA SINGOLARE INIZIATIVA DI CIMINELLI NON OLTRE 20
PERSONE. ASSENTI TUTTI I SINDACI DELL’ALTO JONIO. PUGLIESE: «LO SPETTACOLO INSCENATO OGGI DAL PRIMO CITTADINO DI
AMENDOLARA NON MERITA ALCUN COMMENTO!»
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende informare la comunità
calabrese, con la serietà che da sempre ci contraddistingue, sull’esito complessivo
della “eclatante protesta” che questa mattina ha inscenato il sindaco di
Amendolara Antonello Ciminelli.
Come
si evince dalle foto erano presenti non più di 20 persone e tra questi non
c’era nessun sindaco dei comuni dell’alto jonio cosentino. Ciò dimostra ancora una volta quanto siano marginali le motivazioni
del primo cittadino di Amendolara rispetto alla volontà della sua comunità e
dell’intera Calabria di ottenere l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e
Roseto.
L’Associazione,
infine, ricorda ancora una volta che il Sindaco di Amendolara avrebbe potuto
modificare o migliorare il tracciato quando ciò era possibile. Non ha fatto nulla nelle sedi e nei
momento opportuni e forse proprio grazie a questo suo mancato agire avremo un
validissimo progetto che arricchirà ed abbellirà i pianori di Amendolara con
una moderna 4 corsie.
«La
pseudo protesta – dichiara Fabio Pugliese – inscenata oggi dal primo cittadino
di Amendolara indica quanto sia ormai inesistente
il senso delle istituzioni e dello Stato in alcuni sindaci della Calabria.
Ho rispetto per il Sindaco di Amendolara e non mi unisco al coro di quanti sui
social hanno bocciato la sua iniziativa qualificandola come “folcloristica”».
«Oggi
– continua Pugliese – abbiamo assistito ad uno “spettacolo” che ci consente di
comprendere le reali ragioni per le quali la Calabria è l’ultima
regione d’Italia. Quanto accaduto questa mattina ad Amendolara per adesso non
merita alcun commento. Auspico che il
Presidente della Regione Calabria On. Mario Oliverio prenda atto dell’accaduto
e con la grande serietà che lo contraddistingue possa decidere di ritenere
irricevibile ogni istanza avanzata da chi rappresenta motivazioni ed esigenze
che stanno a cuore a circa 20 persone».
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