L’Avv. Rinaldo Chidichimo primo firmatario di un ricorso
che vuole la revoca della Delibera CIPE
RICORSO AL TAR CONTRO L’AMMODERNAMENTO
DELLA NUOVA S.S.106
EMERGONO LE REALI VOLONTÀ DI QUANTI, FINO AD OGGI,
HANNO SOSTENUTO DI “NON ESSERE CONTRARI ALL’OPERA” MA SOLO ALL’ATTUALE
PROGETTO: SONO PRIVATI CHE DIFENDONO LEGITTIMAMENTE I LORO TERRENI E CHE NELLE
ULTIME SETTIMANE E NEGLI ULTIMI ANNI SONO STATI FIANCHEGGIATI DA ALCUNI AMMINISTRATORI
CHE NEI FATTI HANNO ANTEPOSTO L’INTERESSE PARTICOLARE ALL’INTERESSE COLLETTIVO
Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
nelle scorse settimane ha appreso – tramite la stampa – della volontà, peraltro
più volte ribadita, dell’Avv. Rinaldo Chidichimo e di altri proprietari
terrieri, di presentare ricorso al TAR in riferimento alla Delibera CIPE che
sancisce l’approvazione dell’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra
Sibari e Roseto, un’opera necessaria
per far diminuire i sinistri, le vittime ed i feriti ma anche per lo sviluppo
di un territorio ed una regione che oggi – in termini economici – è ultima in
Europa.
Non è quindi una notizia che è
stato presentato – con puntualità – un ricorso al TAR firmato da
Rinaldo Chidichimo, Italia Bosco, Santa Caterina Bosco, Teofilo Blefari
Melazzi, Anna Acciardi, Antonio Laschera, Vincenzo Lacanna, Profeta Cristofero,
Maria Tucci, Bruno Tucci, Vittoria Rizzo, Saverio Gaudio, Anna Maria Russo e
Alessandro Veneziano.
Sono gli stessi proprietari terrieri che in questi ultimi anni hanno
promosso osservazioni nei confronti del progetto che – caso strano –
risultavano identiche nei contenuti
con quelle inviate (pari ad oltre il 90%), da molti cittadini non residenti in
Calabria e tra questi – lo ricordiamo – il 68% erano Turisti di Ferrara.
Sono gli stessi proprietari terrieri che in questi ultimi anni hanno sempre
legittimamente difeso i propri terreni interessati dall’esproprio ma hanno anche sostenuto di non essere
contrari all’Opera ma solo all’attuale progetto che – a loro dire –
deturpa il paesaggio e comporta costi elevati.
Il Direttivo dell’Associazione pertanto ritiene doveroso comunicare,
all’intera comunità calabrese, che vi
è un elemento di grande novità che si evince dal ricorso al TAR presentato dai
suddetti proprietari terrieri e che merita una riflessione.
Attraverso il ricorso
al TAR, infatti, viene chiesta dai ricorrenti, la revoca della Delibera CIPE che approva il 3° Megalotto della S.S.106. Questo dato è molto importante
perché ci permette di affermare ciò che il Direttivo dell’Associazione sostiene
da sempre: siamo di fronte ad un
gruppo di persone che nei fatti sono da tempo solo contrarie alla realizzazione
dell’Opera.
Se l’intendo era quello di modificare il progetto per migliorarlo avrebbero
potuto ricorrere al TAR non solo motivando le ragioni per le quali l’attuale
tracciato – a loro giudizio – danneggia le loro proprietà (azione legittima e
contenuta nel ricorso), ma avrebbero potuto indicare con tenacia proposte
alternative e possibili di modifica alla Delibera CIPE invece di chiederne la revoca.
Il Direttivo dell’Associazione è convinto che questa iniziava insieme alla
“eclatante protesta” del Sindaco Ciminelli (che si è addirittura incatenato
sulla S.S.106 nei giorni scorsi per qualche minuto, guarda caso, alla presenza
di alcuni tra i proprietari terrieri che hanno firmato il ricorso al TAR),
insieme ai comuni di Trebisacce e Villapiana rischiano di essere determinanti al fine di provocare ritardi per
l’avvio dell’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto.
Tutto ciò per il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” è un bene: finalmente
conosciamo le reali intenzioni di quanti – privati e amministratori – hanno
lavorato in questi ultimi anni, con impegno e determinazione, affinché
l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto non venisse mai avviata
nell’interesse esclusivo e particolare di quei privati che da sempre – con ogni
mezzo – nei fatti non vogliono un’Opera strategica e fondamentale per la Calabria.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 15 Novembre
2017
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