SALVINI, L’ABATE, SAPIA, FORCINITI E… IL
BUIO SULLA NUOVA S.S.106..!
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
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Nell’ambito
dell’iniziativa di ieri al Museo di Sibari dal titolo “Infrastrutture Legalità
e Lavoro per sbloccare la Calabria” organizzata
dalla FILLEA CGIL (Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno,
dell’Edilizia, delle industrie Affini ed estrattive), l’intervento più atteso,
quello del Segretario Generale della FINLEA Nazionale Alessandro Genovesi, è anche stato il più significativo del
momento che stiamo vivendo.
In
pratica neanche il rappresentate più alto del ramo del sindacato più impegnato
ed interessato all’avvio dei lavori del 3° Megalotto è informato su una
ipotesi, anche lontana, di crono programma dei lavori. Quando iniziano i lavori..? Nessuno sa niente….
Eppure, la realizzazione di
quest’Opera dovrebbe essere d’importanza fondamentale: sia per ragioni di sicurezza (l’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106 – ODV), lo rivendica da anni; sia per ragioni
economiche (come ieri è stato ben evidenziato nell’iniziativa della FILLEA
CGIL.
Il problema vero è rappresentato dal
totale e profondo disinteresse che, il Governo da una parte ed i nostri
parlamentari locali dall’altra, hanno
dimostrato nei confronti di questo importante progetto negli ultimi 14 mesi.
Vado sinteticamente ad elencare le principali cause di ciò che sta accadendo.
Innanzitutto
è bene precisare che da quando l’On. Danilo Toninelli è stato designato Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti non
ha, ancora ad oggi, nominato un Dirigente Generale: si dice che ciò
avverrà in questo mese e, bisogna dirlo, occorre davvero sperare che ciò accada
(meglio tardi che mai).
Sarà,
infatti, proprio questa figura quella che dovrà definire il crono programma
dell’Opera sperando che non scelga di
occuparsi prima del Terzo Valico dei Giovi (fortemente sostenuta e seguita dai
parlamentari della Lega), e della Catania-Siracusa (fortemente sostenuta e
seguita dai parlamentari del M5S siciliani).
A questo punto occorre chiedersi: ma
a cosa è servito lo sblocca Italia..? La risposta è semplice: fino ad oggi, nei fatti, è stato utile a chi è
riuscito a sbloccare solo certi cantieri... Non è un caso che Salvini, proprio l’altro ieri, era nel
suo Veneto proprio per inaugurare la Pedemontana Veneta…
Per
questa ragione occorre prendere atto che paghiamo al momento due problemi. Il primo è dovuto al totale disinteresse
dei parlamentari del territorio. Elisa Scutellà è ancora ad oggi non
pervenuta… L’Abate, Sapia e Forciniti – come è noto – insieme a Morra sono
addirittura contrari all’Opera, quindi, è difficile immaginare che sollecitino
il Ministro affinchè il Progetto possa partire al più presto…
Il secondo è dovuto ad una
opposizione che attraverso i parlamentari calabresi in entrambi i rami del
Parlamento dovrebbero avanzare interpellanze ed interrogazioni urgenti (li
invito pubblicamente a farlo), affinché
si chieda al Ministro il crono programma dei lavori del 3° Megalotto della
S.S.106 al fine di far capire al responsabile del Ministero delle
Infrastrutture che l’Opera è di forte interesse per la comunità calabrese ma,
anche e soprattutto, quali saranno i tempi che ci porteranno all’avvio del
Progetto.
Nell’articolata
complessità di tutto ciò che riguarda l’avvio dei lavori del Megalotto 3 resta,
in ultimo, una sola certezza: il
disinteresse della rappresentanza parlamentare del territorio eletta il 4 marzo
e le diverse priorità che in materia di infrastrutture ha fin qui espresso il
Governo Giallo-Verde possono consentirci di affermare che abbiamo
sostanzialmente perso un anno. Su questo dato sono anche disposto ad un
confronto pubblico con chiunque…
Tuttavia,
quello che spero non è un dibattito con qualcheduno che tenterà di difendere
l’indifendibile ma auspico, invece,
che le forze parlamentari di minoranza elette in Calabria possano al più presto
avanzare al Governo un congruo numero di interrogazioni ed interpellanze che
riescano finalmente a far ottenere la verità sulla realizzazione di un’Opera
che – è bene ricordarlo – non è da tutti apprezzata.
06 Giugno 2019
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