SUI TERRENI CONTAMINATI DALL’ARSENICO
CALA IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
Quello che per l’Associazione è l’aspetto più importante
della vicenda è stato ormai chiarito:
la presenza di arsenico nei terreni dell’alto jonio cosentino non comprometterà
la realizzazione dell’ammodernamento della strada Statale 106 e non determinerà
nuovi intollerabili ritardi sull’avvio dei lavori sui quali già pesano
irresponsabilità e volontà politiche diffuse.
Diventa
marginale, a questo punto, capire le regioni per cui una vicenda così incredibie
ed inquietante non abbia riscontrato un grosso clamore ed una forte
indignazione nel territorio dell’alto jonio cosentino. Eppure, un'estesa
letteratura scientifica ha ormai provato che l'esposizione cronica all'arsenico ha effetti multipli sulla salute.
Occorre ricordare che l'arsenico, e
molti dei suoi composti, sono veleni particolarmente potenti che uccidono e danneggiano in modo gravissimo il sistema digestivo
ed il sistema nervoso, portando l'intossicato alla morte per shock. Composti
contenenti arsenico sono cancerogeni e, in particolare, sono implicati nella
patogenesi del carcinoma della vescica, nel carcinoma mammario e di alcune neoplasie
dell'apparato tegumentario.
È necessario sperare che i
fantomatici ambientalisti dei RASPA,
di cui è portavoce Tullio De Paola (proprietario terriero da sempre contrario
all’opera), siano informati di tutto ciò. Inoltre, di tutto ciò, sarebbe bene informare anche l’ex
Presidente della Coldiretti Pietro Molinaro: quello che a maggio del
2018 organizzò una manifestazione con 10 trattori per dire che era contrario al
Megalotto 3…?
Non
solo!!!
Sarebbe opportuno informare di ciò
anche quanti, negli ultimi 6 anni, hanno avuto modo di parlare di “devastazione
ambientale” ogni qual volta si parlava del progetto del Megalotto 3. Sostenendo che l’Opera non era necessaria perché
occorreva semplicemente realizzare un raddoppio della S.S.106 esistente che è
semplicemente impossibile.
Restano, infine, aperte tutta una
serie di domande inutili le cui risposte sono, ovviamente, altrettanto inutili!
Per
esempio: è vero o non è vero che le tracce di arsenico sopra la soglia prevista
per legge da riferirsi a fenomeni antropici sono state rilevate in terreni di
proprietà pubblica? In caso affermativo: è
vero o non è vero che sono interessate da questo gravissimo fenomeno di
inquinamento anche aree SIC?
È vero o non è vero che l’arsenico è
presente anche in terreni di proprietà privata? In caso affermativo: come è possibile che vi è una
tale situazione in una proprietà il cui titolare non ne sia a conoscenza?
Inoltre, ammesso che ciò sia vero, ma chi sono questi proprietari?
E
poi se tutto ciò è incredibilmente vero: si
può sapere se le aree interessate dalla presenza di arsenico sono facilmente
accessibili o meno? Quale è l’entità della “devastazione ambientale” a
questo punto oggettivamente conclamata oltre a conoscere quali misure si
intendono intraprendere per avviare la bonifica di questi terreni ed in che
tempi?
È vero o non è vero, infine, che
l’arsenico è stato anche rinvenuto in dei “terreni agricoli” su cui sono state
piantate delle coltivazioni, anche attraverso l’utilizzo di ingenti risorse
europee, la cui produzione rischia di finire sulle tavole di tanti cittadini
ignari di tutto ciò?
A questo punto occorrerebbe anche
capire come mai sul tema non sono per niente sensibili il “Movimento 5 Stelle −
Italia”, “Potere al Popolo − Italia”, “Sinistra Italiana − Calabria”, “Italia
Nostra” di Trebisacce, ecc. ecc. ovvero tutti quei soggetti che non esitarono
un attimo a firmare il famigerato “APPELLO DI ADESIONE ALLA MOBILITAZIONE CONTRO
IL 3° MEGALOTTO DELLA S.S.106" promosso mercoledì 9 maggio 2018 al Museo
Nazionale Archeologico della Sibaritide e firmato dall'Avv. Rinaldino
Chidichimo.
Ancor
meno sensibili appaiono pezzi dello Stato che hanno costruito la loro carriera
politica sulla tanto sbandierata “onestà” (evidentemente poco praticata), e
sull’accostamento Calabria = ‘Ndrangheta. Gli stessi che al primo soffio di
kalashnikov nella piana di Sibari gridano “a lupo, a lupo” e poi su un fatto del genere non si sentono neanche fiatare…
Insomma,
ai più curiosi che, su un tema così inutile, vogliono andare a fondo, posso
solo dare un consiglio: andate a Ferrara. Lì troverete centinaia di “Turisti”
che per lo più di gente che non è mai
stata in Calabria, che non conoscono la strada Statale 106 e che è del tutto
ignari di aver mai firmato un’osservazione contraria al Progetto di
ammodernamento della strada Statale 106 tra Sibari e Roseto.
Loro, certamente, sapranno
cosa dire…
12 Novembre 2019
Nessun commento:
Posta un commento