FERMATE QUESTO SCEMPIO PER AMOR DI PATRIA.
FABIO PUGLIESE SCRIVE A ZINGARETTI, RENZI E FRATOIANNI
COMUNICATO STAMPA
NOTA: Comunicazione inoltrata questa
mattina tramite posta certificata agli indirizzi istituzionali dei Segretari
On. Nicola Zingaretti (PD), On. Matteo Renzi (Italia Viva), On. Nicola
Fratoianni (Liberi e Uguali), e per conoscenza agli On. Parlamentari calabresi Enza
Bruno Bossio, Ernesto Magorno, Nico Stumpo, Antonio Viscomi e Silvia Vono.
Egregi On.
Zingaretti, On. Renzi e On. Fratoianni,
sono il Presidente
dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, un sodalizio di
volontariato nato in Calabria da molti anni per chiedere l’ammodernamento e la
messa in sicurezza della famigerata e tristemente nota “strada della morte”.
A tal proposito mi
corre l’obbligo di informarVi che proprio quest’anno, covid-19 permettendo,
dovrebbero finalmente iniziare le prime attività propedeutiche alla
realizzazione del 3° Megalotto della S.S.106 “Jonica”: si tratta di un
intervento di ammodernamento della strada Statale 106 compresa tra Roseto Capo
Spulico e Sibari, 1.335 milioni di euro per circa 40 chilometri di strada. Un
iter procedurale che è iniziato nel 1999 ed oggi, dopo più di 20 anni, non è ancora
del tutto terminato…
Come mai così tanto
tempo…?
Per chi come me ha
seguito e studiato approfonditamente e direttamente tutti i processi complessi
legati all’iter procedurale di questa infrastruttura una prima e fondamentale
risposta può essere senza dubbio questa: la Commissione VIA-VAS del Ministero
dell’Ambiente.
Pierpaolo Pasolini
il 14 novembre del 1974 scrisse una lettera sul Corriere della Sera rimasta
nella storia: “Io So. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi”.
Bene, io invece, so
ed ho prove e indizi, che anche Voi potreste verificare nel parere emesso dal
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 15 luglio 2016 protocollo n.40/16. Qui,
infatti, nelle complessive 72 pagine del documento, viene ripercorsa la storia
di un’Opera che sarebbe dovuta costare poco più di 1.000 milioni di euro salvo
poi arrivare all’incredibile costo di 1.482 milioni di euro e poi, considerata
questa enormità che SOLO la mia Associazione ebbe il coraggio ed il senso
civico di sollevare e di far rilevare a tutte le Istituzioni coinvolte, fu
ridimensionato per raggiungere il costo comunque esorbitante di 1.335 milioni
di euro.
Nel suddetto parere
si evince quanto sia stata determinante la Commissione VIA-VAS del Ministero
dell’Ambiente nell’aumento del costo dell’Opera.
Bene, io so che i
componenti della commissione VIA-VAS sono di nomina politica e, quindi,
raccomandati nel caso migliore oppure espressione di “menti raffinatissime”
rigorosamente legate alla criminalità organizzata, quella vera, che li piazza
lì con la compiacenza della peggiore politica per fare gli interessi di chi
vuole che le Opere pubbliche in Italia costino sempre di più al fine di
ingrassare corruzioni e mafie. E tutto ciò, sia chiaro, in virtù di un
paventato rispetto dell’ambiente che ha del paradossale se consideriamo che per
salvaguardare la natura si decide di allungare una galleria con tutto ciò che
questo comporta in termini di aumento dei costi e di impatto ambientale….
Io so. Ma non ho le
prove. Non ho nemmeno indizi. Ma è così!
Per questa ragione
resto inorridito di fronte alle indiscrezioni uscite su “Il Sole 24 Ore”
secondo cui nel “Decreto Rilancio” uno dei provvedimenti previsti dovrebbe
essere quello di consentire ad Ministro dell’Ambiente Costa del M5S di far
entrare finalmente in funzione la nuova Commissione VIA (nominata da lui un
anno fa), eliminando il Comitato istruttorio che lo stesso Ministro non
riuscirebbe a nominare a causa del Covid 19.
Premesso che la
nomina del Comitato – a tutto voler concedere – il Ministro avrebbe potuto
farla contestualmente alla nomina della Commissione e dunque ben prima della
crisi, mi chiedo e Vi chiedo: che c’entra il Covid con la mancata nomina di un
Comitato? Possibile che invece di pensare agli interessi veri in gioco, il
Ministro dell’Ambiente chiede al Governo di inserire in questo “Decreto
Rilancio” una richiesta del genere?
Se il problema del
Ministero dell’Ambiente, in un momento in cui il prezzo del petrolio e del gas
sono ai minimi storici e che non ci saranno forse più soldi per finanziare le
rinnovabili, invece che fornire la propria idea di futuro è quello di sbloccare
la nomina della Commissione VIA-VAS che non riesce far partire, allora questo
non sarà un “Decreto Rilancio”, ma la diligenza da assaltare stile finanziaria
della Prima Repubblica.
Illustrissimi
Onorevoli, io temo che nella realtà si è deciso di inserire lo sblocco delle
nomine della Commissione VIA-VAS perché questa è funzionale ad una serie di
ruberie che saranno certamente fruttuose per la criminalità organizzata che ha
già intuito lauti guadagni dagli investimenti fortissimi previsti sull’economia
green, sulle scuole ed ospedali nuovi, sulle infrastrutture stradali, ecc. ecc.
Non basta riaprire,
bisogna rifondare.
Per questo Vi
chiedo di riflettere sulla possibilità non solo di fermare questo scempio per
amor di Patria bloccando la Commissione VIA-VAS ma vado oltre auspicando che
questa istituzione inutile e dannosa venga soppressa per sempre!
Nella civile
Germania, uno Stato che non ha l’inquietante debito pubblico dell’Italia e che
per questo ha potuto aiutare i propri cittadini erogando direttamente sui loro
conti bancari enormi quantità di denaro a fondo perduto quando una
infrastruttura viene considerata di “interesse strategico nazionale” viene
progettata, approvata ed appaltata dal loro Ministero delle Infrastrutture e
basta!
Solo in Italia, invece,
si è creato un sistema perverso per cui un’opera pubblica considerata appunto
di “interesse strategico nazionale” debba poi essere bloccata per anni dalla
Commissione VIA-VAS con un duplice risultato sempre identico e preciso: quello
di posticiparne l’avvio dei lavori per anni ed, insieme, aumentarne notevolmente
il costo dell’opera pubblica in funzione di una presunta salvaguardia ambientale.
Non basta riaprire,
bisogna rifondare.
Fermate questo
scempio per amor di Patria.
Ing. Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione
“Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 11 Maggio 2020