PUGLIESE: «POLITICA E SINDACATO
RESPONSABILI DI QUELLO CHE ACCADRÀ»
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
In
un Paese civile, in una Regione normale, di fronte ad un investimento
importante, di 1.335 milioni di euro, per la realizzazione di un’Opera ritenuta
d’importanza strategica nazionale, la Politica con la “P” maiuscola ed il
Sindacato con la “S” maiuscola, dovrebbero
essere molto attenti ad ogni fase che riguarda questo importante processo.
Anche
perché – è bene ricordarlo - il progetto di ammodernamento della strada Statale
106 da Sibari a Rosetto Capo Spulico è stato e, per certi versi, continua ad
essere, avversato da una sparuta
minoranza di cittadini che auspica e spera che la realizzazione dell’Opera
possa fermarsi per sempre.
Al
momento l’Opera è stata inaugurata e, quindi, avviata per la sua realizzazione che
avverrà tra 2.271 giorni continuativi con ultimazione prevista il 9 agosto del
2026. Salvo sospensioni dei lavori e
deroghe che potrebbero avvenire solo in tre circostanze: mancanza di soldi;
errori e vizi di carattere procedurale; problemi riscontrati e denunciati dalla
direzione lavori.
In
merito alle coperture economiche legate all’Opera basterebbe leggere il contratto sottoscritto tra l’Anas
Spa ed il Contraente Generale per capire se possono esserci problemi. Allo
stesso modo, bisognerebbe leggere il
verbale di consegna dei lavori per capire se vi sono già in questa fase
degli errori e dei vizi di carattere procedurale (ma non solo…). Mentre occorre
avere fiducia nei funzionari dell’Anas per quanto riguarda la direzione dei lavori ed, in particolare, nella loro
incorruttibilità: perché servirà molta onestà affinché i lavori vengano
realizzati nel miglior modo possibile…
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” il 22 maggio – dopo l’inaugurazione
dell’inizio dei lavori del ministro delle infrastrutture Paola De Micheli
(Partito Democratico), ha inoltrato una formale richiesta all’Ingegnere di Anas
Spa Direttore di Progettazione e Realizzazione Lavori chiedendo semplicemente di poter ottenere degli atti pubblici
relativi ad un’opera pubblica e, quindi, pagata con i soldi dei cittadini.
Nello
specifico ha chiesto di poter ottenere una
copia del contratto e degli atti aggiuntivi connessi sottoscritti in fase di
approvazione del progetto esecutivo; la copia del Verbale di Consegna dei Lavori; tutte le specifiche attività
evidentemente programmate che saranno eseguite fino al 31 dicembre 2020 oltre
ad eventuali ulteriori adempimenti autorizzativi da perfezionare.
Naturalmente,
queste richieste, nascono dall’esigenza di capire e studiare i processi legati
alla realizzazione dell’Opera al fine di esercitare un’azione di controllo che
l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene necessaria. Peraltro svolta da cittadini volontari.
Non pagati o retribuiti da nessuno. La risposta a questa richiesta è
giunta lunedì scorso e l’Anas Spa –
mediante il proprio servizio clienti (…..) – non ha fornito alcuna documentazione
richiesta dall’Associazione.
L’Associazione,
pertanto, ha subito provveduto ad informare di tutto questo l’Assessore alle infrastrutture
della Regione Calabria, il Presidente del Consiglio Regionale ed il Capogruppo
del Partito Democratico in seno al Consiglio Regionale oltre a tutti i
parlamentari calabresi della Camera e del Senato. Tutti, nessuno escluso, certamente sprovvisti dei documenti
richiesti dall’Associazione.
Così come – sprovvisti di questa
importante documentazione – è certamente il Sindacato che in questo momento – con la compiacenza di certa
politica – è saldamente impegnata solo a spartirsi la torta sulle assunzioni
(quindi, sulle clientele), di ditte e lavoratori che nei prossimi anni saranno
impegnati nella realizzazione dell’Opera.
Restano, quindi, due fatti precisi.
Il
primo: c’è un’Associazione che chiede di poter ottenere e visionare degli atti
pubblici che riguardano la realizzazione di un’Opera pubblica ma non li
ottiene. Questo fatto è grave perché evidenzia
mancanza di trasparenza e, quindi, si presta ad ogni ragionevole dubbio
circa la correttezza delle procedure (e non solo), eseguite da quanti a vario
titolo hanno delle responsabilità.
Il
secondo: semmai dovessero configurarsi dei problemi in corso di realizzazione
dell’Opera dovuti a difetti o errori procedurali (o burocratici), tali da imporre delle sospensioni,
le responsabilità morali e politiche
certamente sarebbero da ascrivere solo ed unicamente all’Assessore alle
Infrastrutture della Regione Calabria, al Presidente della Regione Calabria,
all’intero Consiglio Regionale ed a tutti i Deputati e Senatori calabresi
che, insieme ai Sindacati, sono distanti anni luce dai processi complessi
legati alla realizzazione di questo importante Progetto.
L’Associazione,
questo non lo dimenticherà: e nel caso in cui dovesse accadere ciò che nessuno
di noi si augura, ricorderà ai
cittadini calabresi i fatti, le responsabilità precise ed i nomi di chi – con
il silenzio – ha scelto di non occuparsi di ciò che noi abbiamo denunciato oggi…
10 Giugno 2020