Il Comitato Scientifico – Centro Studi
Analisi e Ricerca dell’O.d.V. rettifica il dato riportato
I DATI
DELL’ISTAT SONO ERRATI: 21 LE VITTIME NEL 2021 SULLA STATALE 106
SERVONO ALMENO 500 MILIONI DI EURO SUBITO PER INTERVENTI DI
ORDINARIA E STRAORDINARIA MANUTENZIONE E PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA
URGENTE. BISOGNA MUOVERSI!
Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106” insieme al Comitato Scientifico comunica che i
dati trasmessi nei giorni scorsi sulle prime pagine dei giornali calabresi e su
tutti i siti web di informazione dall’Istat, dovrebbero far riflettere sulla
incapacità conclamata, ancora oggi nel 2022, di poter essere precisi nonostante
i potenti mezzi informatici e tecnologici a disposizione degli apparati
amministrativi e governativi.
È stato riportato che i sinistri nel 2021 sono stati
2.587 mentre le vittime 85. Sulla Statale 106, la più pericolosa, avrebbero
perso la vita, secondo l’Istat, ben 18 persone. Infine, viene giustamente messo
in risalto il fatto che, rispetto al 2020, ovvero l’anno del lockdown, l'aumento
dei morti in Calabria per incidenti stradali è raddoppiato a confronto con il
dato nazionale. Il problema è legato all’imprecisione del dato: questo
aspetto rappresenta un fallimento totale per l’Istat.
In verità sulla Statale 106 nel 2021 purtroppo
hanno perso la vita 21 persone: Anna Maria
Concetta Cutuli (64 anni), il 2 aprile a Cassano All'Ionio (CS), Kawsu Ceesay (26
anni) il 7 giugno a Corigliano-Rossano (CS), Maria Mammone (87 anni), il 26
giugno a Santa Caterina dello Jonio (CZ), Valentino Pò (80 anni), l’8 luglio a
Bovalino (RC); Altea Morelli (17 anni) e Raffaele Misuraca (19 anni), il 17
luglio Corigliano-Rossano (CS), Vittorio Paone (28 anni), il 24 luglio a Stalettì
(CZ), Domenico Malacrinò (55 anni), il 27 luglio a Bocale di Reggio Calabria
(RC), Ferdinando Marzano (87 anni), il 12 agosto a Camini (RC), Michela Praino (20
anni), Eleonora Recchia (21 anni), Acrem Ajarì (18 anni), il 14 agosto a Cassano
All'Ionio (CS), Francesco Cannistrà (31 anni), il 15 agosto a Montepaone (CZ), Silvestro
Romeo (52 anni) il 29 agosto a Riace (RC), e sua moglie Giusy Bruzzese (45 anni),
è deceduta il giorno dopo presso l’ospedale di Reggio Calabria, Massimiliano
Ceccarelli (47 anni) e Antonio Costantino (48 anni), il 27 settembre a Sellia
Marina (CZ), Cesarina Antonia Muto (58 anni) è deceduta il 29 settembre a seguito
dell’incidente avvenuto il 16 settembre a Cutro (KR), il Comandante dei Vigili
di Roccella Jonica Alfredo Fregomeli (45 anni), è deceduto il 4 ottobre a seguito
dell’incidente avvenuto il 29 agosto a Riace (RC), Antonino Emanuele Laganà (22
anni), l’11 ottobre a Pellaro di Reggio Calabria (RC), Antonio Capristo (73
anni), è deceduto il 15 novembre a seguito dell’incidente avvenuto il 29
ottobre a Corigliano-Rossano (CS).
Questa ricostruzione reale è necessaria non solo per onorare la memoria di tutte le vittime della Statale 106 nell’anno 2021 ma anche e, soprattutto, per fare alcune necessarie e doverose riflessioni.
La prima, drammatica, riguarda il fatto che nel 2020
(l’anno del Covid), le vittime sulla Statale 106 a seguito del lockdown sono
state 13. Seppure il numero è molto basso confrontato con il dato nazionale riportato
dall’Istat per il 2020 è addirittura più del doppio. Nel 2021 le vittime della
Statale 106 sono state 21 e, quindi, il dato reale è certamente almeno il
doppio rispetto a quello relativo al dato nazionale mentre la tendenza
sull’anno 2022 è drammaticamente peggiore se consideriamo che già oggi sulla
Statale 106 abbiamo, purtroppo, 26 vittime.
La seconda riflessione riguarda il numero di
incidenti e dei feriti. L’Istat dice che nel 2021 ne abbiamo avuti 236, con 437
feriti. Sono certamente molti di più. Anche perché se l’Istat riporta il dato
sulle vittime nel 2021 con un errore del 15% è molto probabile che c’è un
errore sugli incidenti e sui feriti almeno uguale. Questo però significa
che nella realtà abbiamo certamente avuto almeno 280 incidenti e 510 feriti…
La terza riflessione riguarda l’assoluta pericolosità
della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria che, è
ormai un dato cristallizzato e dimostrato dai numeri dell’Istat: “quasi
il 40% di tutti gli incidenti avvenuti sulle strade calabresi nel 2021” riporta
l’Istat “sono riconducibili a tre cause: velocità troppo elevata, mancato
rispetto delle regole di precedenza e guida distratta”. Questo significa che
nel 60% che rimane le cause sono diverse e, sulla Statale 106, quante vittime
sono colpa della strada?
Certamente non poche se è vero che Il periodo
dell’anno in cui si sono registrati più incidenti è quello tra maggio e
settembre, in coincidenza della maggiore mobilità dovuta alle vacanze estive (strada
inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico), e la maggior parte
degli incidenti con l’indice di mortalità più elevati avviene di notte quando
la visibilità sulla famigerata e tristemente nota “trappola della morte” in
Calabria è ridotta veramente al minimo anche perché le linee orizzontali
e di mezzerie sono ormai quasi scomparse in molte parti della Statale 106 come
ci segnalano decine e decine di cittadini ogni settimana.
Tutto ciò dovrebbe, quindi, imporre una urgente azione
per la messa in sicurezza dell’attuale tracciato della Statale 106: servono
almeno 500 milioni di euro subito per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione
e per interventi di messa in sicurezza urgente. Bisogna muoversi! Anche perché –
come riportano i dati dell’Istat – a perdere la vita sono soprattutto i giovani:
“la maggior parte delle vittime si concentra nelle fasce d’età 15-29 anni (7,1
per 100mila abitanti) e 45-64 anni (5,0 per 100mila abitanti)”.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale
106”- 2 Dicembre 2022
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