Grande insoddisfazione sul progetto della Nuova 106: ormai i
cittadini lo conoscono
LE GRAVI RESPONSABILITÀ DELLA POLITICA CHE ANCORA TIENE IN PIEDI I
DIRIGENTI DELL’ANAS IN CALABRIA
L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO BASTA VITTIME SULLA
STATALE 106 CHIEDE DA ANNI LA RIMOZIONE DEGLI ATTUALI DIRIGENTI DI ANAS SPA IN
CALABRIA RESPONSABILI DI QUESTO PROGETTO
Immaginate un bambino che da anni
sta male: ha la febbre, ha la tosse, non riesce in alcun modo a guarire. Entrambi
i genitori soffrono e ritengono che il responsabile sia il farmacista che
non fornisce i medicinali necessari a guarire il loro figlio dal pessimo stato
di salute in cui versa. Poi c’è lo zio: con un megafono in mano, è sul
balcone ed urla a squarciagola che va tutto bene, afferma che il
bambino gode di un’ottima salute. Infine, c’è il nonno, seduto in
un angolo, lasciato in disparte, ormai da anni mentre blatera che il problema
vero è il medico. “È lui – afferma – il vero responsabile perché non ha capito
cosa ha il bambino e prescrive farmaci che non servono”. Nonostante la
sua saggezza, non lo ascolta nessuno.
Questa è la grande famiglia di
Corigliano-Rossano, la terza città della Calabria, riunita ieri al centro d’eccellenza.
Sempre più numerosa, sempre più consapevole di un progetto di ammodernamento
della Statale 106 tra Sibari e Coserie che, più si conosce, e più non piace. Non
piace solo ai proprietari terrieri interessati dal passaggio del tracciato. Non
piace praticamente a tutti. “È indigeribile!”.
Così se la candidata a sindaco On.
Pasqualina Straface chiarisce in modo netto che chiederà una revisione di
questo progetto poiché non è ammissibile che l’attraversamento sull’area urbana
di Corigliano preveda un “ponte” di oltre un chilometro il Sindaco Flavio
Stasi dichiara che nella prossima conferenza dei servizi già convocata per il
prossimo maggio il Comune di Corigliano-Rossano darà un parere negativo sul
progetto.
Un progetto che è stato
letteralmente bocciato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e che non si
capisce quanto costerà. Nel 2021 costava 471 milioni di euro. Nel
2022 il costo era salito a 560 milioni di euro mentre nel 2023 il costo del
progetto di fattibilità tecnico economico è stato fissato a 975 milioni di euro
più IVA. Praticamente più del doppio del costo stabilito 3 anni fa… E c’è
da dire che non siamo ancora nelle condizioni di avere un progetto definitivo
esecutivo che, semmai dovesse rispettare tutte le prescrizioni necessarie ad
ottenere la verifica di ottemperanza, salirebbe certamente almeno a 2 miliardi.
Un progetto, infine, di 32 chilometri
diviso in 2 lotti. E quando è stato chiesto di vincolare la realizzazione dell’opera
al finanziamento ed all’approvazione di entrambi i lotti (al fine di non
lasciare sul territorio incompiute), l’Anas Spa ha risposto testualmente:
“Le risorse per la realizzazione del progetto sono autorizzate ai sensi
dell’art. 1, comma 51, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”. Significa,
semplicemente, che il vincolo non lo mettono…
Così il Consiglio Direttivo dell’Organizzazione
di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” assiste interdetto ormai
da anni a questo scempio e si chiede: ma cosa altro deve accadere prima
che tutta la classe politica dirigente di Corigliano-Rossano chieda e pretenda
la rimozione dei dirigenti di Anas Spa in Calabria, responsabili di questo disastro..?
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” – 27 aprile 2024
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