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mercoledì 26 novembre 2014

Tarda il parere del Ministero dei Beni Culturali sul 3° Megalotto della S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica di aver inviato una e-mail certificata al Ministro dei Beni Culturali, delle Attività Culturali e del Turismo, alla Segreteria del Vice Ministro, all’Ufficio di Gabinetto, alla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte contemporanee, ed alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Attraverso questa missiva, l’Associazione ricorda che «in data 9 agosto 2014, con annuncio sul Corriere della Sera e sul Quotidiano della Calabria, è stato comunicato al pubblico che l'ulteriore documentazione di approfondimento relativa al progetto definitivo del Megalotto 3 della S.S. 106 Jonica, consegnata alle autorità ambientali competenti in data 8 agosto 2014, era consultabile sul sito del ministero dell’Ambiente» mentre poi «il progetto è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente, con colpevole ed inspiegabile ritardo, in data 25 agosto 2014».

L’Associazione lamenta che «ad oggi, dalla data di pubblicazione (che ricordiamo essere del 25/08/2014 e non 9/08/2014), il Ministero dei Beni Culturali non ha emesso il suo parere in merito al Progetto Definitivo nonostante siano decorsi i tempi a sua disposizione per la formulazione di questo (90 giorni)».

Pertanto, l’Associazione ritiene concreto il rischio che tali ritardi possano, insieme ad altri eventuali ulteriori ritardi del Ministero dei Beni Culturali, comportare «uno slittamento della procedura vanificando le promesse di quanti, in questi mesi, hanno assicurato che entro il mese di Dicembre il Progetto sarebbe stato approvato dal CIPE e quindi reso cantierabile entro l'estate del 2015».

L’Associazione, in ultimo, ha ricordato al Ministro che «proprio ieri sera sulla S.S.106 in Calabria si è consumata l’ennesima tragedia: due fratelli, rispettivamente di 48 e 49 anni, sono deceduti a causa dell’ennesimo incidente sulla tristemente nota “strada della morte”» esortandolo, quindi, a fare in modo che «il parere del Ministero dei Beni Culturali possa essere ottenuto nell’immediato».

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