L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106”, con il suo Presidente Ing. Fabio Pugliese era
presente ai lavori del Consiglio Regionale di ieri che ha visto l’approvazione all’unanimità dell’Ordine
del giorno “sulla cantierizzazione dei
lavori sulla S.S. 106”.
Questa le reazioni di Pugliese
che afferma subito di essere «soddisfatto per una approvazione di un Ordine del
Giorno che richiede al Governo italiano l’avvio urgente dei lavori per la Nuova S.S.106 e, più in
generale, l’inizio dell’ammodernamento della “strada della morte” in Calabria.
«In realtà – continua Pugliese –
ritengo che insieme ai soliti e, se vogliamo, banali motivi per i quali la Regione Calabria chiede subito
l’inizio dei lavori ci sono, a mio
avviso, almeno tre motivi principali per cui era importante richiedere al
Governo l’avvio urgente della Nuova S.S.106».
«Il primo: perché dalla
presentazione del progetto (febbraio 2014), sono pervenute sul progetto una
serie di osservazioni che, fatta eccezione per le osservazioni pervenute dai Comuni
(in pratica meno di 5), presentavano due anomalie: il 27% delle osservazioni
preveniva dalla Calabria mentre il 73% dal resto d’Italia e di queste ultime
addirittura il 67% provenivano da Ferrara e Provincia. Inoltre l’insieme di
queste osservazioni presentava un altro dato anomalo: l’intero pacchetto,
ovvero il 100%, di queste osservazioni si riassumeva in 5 formati di
“osservazioni fotocopia” che si distinguevano, in termini di contenuti, di
pochissimo l’una dall’altra ed avevano, peraltro, lo stesso ciclostile. È vero
che queste osservazioni anche grazie alle Associazioni, ai Sindaci dei comuni
interessati (che ne hanno preso le dovute distanze), e della Regione Calabria
non sono poi state prese in considerazione ma è altrettanto vero che per la Legge Obiettivo i
Ministeri hanno dovuto contro dedurle causando mesi e mesi di ritardo per dire
che l’opera, in sostanza, non provocava in verità nessun “disastro ambientale”».
«Il secondo: perché
dalle diverse relazioni dei sindacati, della Confindustria, del rapporto
Svimez, ecc. sono diverse ed autorevoli le fonti che ci spiegano che “senza infrastrutture non c’è attività
produttiva che tenga – sia industriale, turistica, culturale, agricola, ecc. –
e senza attività produttiva non può esserci lavoro”. In altri termini, le
infrastrutture vengono indicate come le condizioni imprescindibili per ogni
sviluppo nella nostra Calabria. Quindi, è impossibile fare a meno della Nuova
S.S.106».
«Il terzo: ho
voluto lasciarlo per ultimo perché credo sia in assoluto il più importante!
Perché credo che la politica doveva dare finalmente una risposta unitaria
(quindi senza distinzioni di carattere politico-ideologico), alle tante, troppe
vittime ed ai feriti della S.S.106 in Calabria. Si tratta nel primo caso di
tanti, troppi figli di Calabria che su quella fetta d’asfalto hanno perso ciò
che ogni uomo ha di più caro: la vita. Mentre nel secondo caso si tratta di
quanti sono rimasti traumatizzati, spesso lo restano per una vita intera, da un
incidente ida cui ne sono usciti illesi davvero per miracolo».
«Ringrazio – conclude Pugliese –
tutti gli onorevoli consiglieri della Regione Calabria che ieri hanno approvato
all’unanimità l’ordine del giorno ed in particolare vorrei ringraziare l’On. Giuseppe
Giudiceandrea (Democratici Progressisti), e l’On. Giovanni Arruzzolo (Nuovo
Centro Destra), per le loro posizioni esternate in Consiglio poiché esse sono davvero
in linea con le esigenze del popolo calabrese».
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