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martedì 13 ottobre 2015

Non partecipiamo alla vita democratica di uno Stato assassino. No S.S.106 – No Voto!



QUARTA LETTERA APERTA AI CALABRESI: NON PARTECIPIAMO ALLA VITA DEMOCRATICA DI UNO STATO ASSASSINO! NO S.S.106, NO VOTO!
di Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


L’impietoso rapporto della Confcommercio sulla dotazione infrastrutturale, vede l’Italia al 17° posto in Europa mentre la Calabria è al 211° posto staccata – addirittura! – da 167 posizioni dalla Lombardia che è al 44° posto. Tutto ciò – afferma Confcommercio – ha delle conseguenze sull’inefficienza logistica: se la Calabria avesse avuto una rete infrastrutturale più consona insieme alle altre regioni del Mezzogiorno e, quindi, se l’Italia avesse avuto ad esempio lo stesso indice Lpi (logistic performance index), della Germania dello scorso anno, avrebbe avuto 42 miliardi di euro in più sul PIL (prodotto interno lordo).

Nella scorsa settimana è stata presentata una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio da parte dei senatori Molinari, Caridi, Vacciano, Pepe, Bencini, Simeoni e Mastrangeli. Nella interrogazione i senatori evidenziano come l’attuale Governo abbia deciso “in Calabria, delle 68 opere previste nel DEF 2014” di confermarne nel DEF 2015 “soltanto 3, 2 ricomprese nell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (il macrolotto 4, secondo stralcio, Rogliano-Altilia, e lo svincolo di Laureana di Borrello) e l’altra costituita dal macrolotto 3 Sibari-Roseto capo Spulico sulla strada statale 106 Jonica”.

Scrivono i senatori che “si è passati dalla previsione dei quasi 19 miliardi di euro di investimenti del 2014 a poco più di 1,4 miliardi previsti su 3 sole opere per il 2015”. Gli stessi aggiungono che “il progetto esecutivo del macrolotto 3 Sibari-Roseto capo Spulico, concluso l’iter procedurale con il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici del 30 luglio 2015, continua ad essere all’attuazione del CIPE” e chiedono “di sapere quali siano i motivi che continuano a bloccare la cantierabilità dell’opera impedendo quei lavori di ammodernamento necessari a prevenire la perdita di ulteriori vite umane”.

Ovviamente non possiamo che ringraziare questi senatori per la loro prezioso operato che ci consentirà – vogliamo sperarlo – di apprendere presto quali sono le motivazioni che il peggior ministro alle infrastrutture della storia d’Italia illustrerà nel merito della risposta che dovrà dare ai senatori interroganti con la speranza che prima o poi una risposta – qualunque essa sia – possa esserci.

Certo, colpisce che l’interrogazione sia maturata in Senato (un luogo che proprio oggi verrà finalmente privato di molte delle sue funzioni), e non alla Camera dove i deputati contano molto di più ma sono tutti evidentemente interessati ad altro oppure sono impegnati a promuovere delle mozioni che sono “aria fritta”: inutili come l’operato della Santelli e di Occhiuto che potevano essere esaltati solo da chi come Antonio Stasi è “giovane di FI” e quindi inesperto a tal punto da non sapere che la mozione non serve a nulla e non capisce (o peggio, ignora), che l’interrogazione avrebbe avuto ben altro rilievo. La domanda, però è altra: ma questi “onorevoli” di cosa si occupano? A cosa sono realmente interessati?

Per esempio i deputati calabresi sono informati del fatto che sabato 10 ottobre intorno alle 10:00 sulla S.S.106 nei pressi di Copanello nel comune di Stalettì in provincia di Catanzaro si è verificato un doppio impatto? Il primo riguarda un camioncino che ha perso il controllo, forse a causa del manto stradale bagnato, finendo la sua corsa sul guard-rail all’interno della galleria. Nei pressi della discoteca Rebus, invece, in direzione Catanzaro, un’auto si è scontrata con un furgoncino per cause in corso di accertamento. Per fortuna solo feriti ma certamente non passerà inosservata una anomalia: quello che lascia rabbrividire è che gli incidenti si registrano sempre nelle stesse due curve e chi ha di competenza la sicurezza della strada o fa finta di non capire la gravità della situazione oppure non la comprende proprio.

Eppure circa un mese fa, proprio in quelle due curve, abbiamo assistito all’incidente mortale nel quale ha perso la vita un giovane regista catanzarese poco più che quarantenne. C’è forse da rivedere il manto autostradale? Bisogna intervenire con un asfalto sdrucciolevole e relativa pulizia dei bordi della strada? Sono a conoscenza, i nostri parlamentari, del fatto che in quelle curve sono molti quelli che purtroppo hanno perso la vita in un “incidente”?

Ed ancora: i deputati calabresi sono a conoscenza dell’ennesima vittima della S.S.106 in Calabria? Sanno, costoro, che Giampiero Scalercio, carabiniere di 50 anni in servizio presso la Stazione di Cirò Marina, è deceduto dopo 19 giorni trascorsi in ospedale a lottare per sopravvivere e per ritornare a casa dove ad attenderlo c’era una moglie e due figli di 27 e 24 anni?

Giampiero ritornerà a casa domani mattina ma solo per dare ai propri cari l’ultimo saluto.

Domani a Cirò Marina avranno luogo i funerali del militare che è la ventesima vittima della S.S.106 in Calabria dall’1 gennaio 2015 dopo Claudio Modafferi (di 33 anni), Giuseppe Alosa (60 anni), Maddalena Bandi (72 anni) ,Matteo Brigandì (38), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36) Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Ilaria Geremicca (22), Maria Grillone (61), Francesco Paparo (24), Giovanni Zappavigna (57), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45) e Gaetano Aiello (80). Una vittima ogni 14 giorni.

Allora è fondamentale onorare anche la memoria dell’ultima vittima dell’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 decidendo, con vigore ancora più intenso, nella nostra battaglia di civiltà “NO S.S.106 – NO VOTO”: affinché il numero maggiore di calabresi possa decidere liberamente di non votare per le elezioni governative.

Non sussistano in Calabria le condizioni per partecipare alla vita democratica di uno Stato assassino che uccide i calabresi sulla S.S.106 tramite l’indifferenza, l’irresponsabilità e l’incapacità di agire per porre un rimedio concreto alla più grande Strage di Stato della storia italiana attuando un programma serio e determinato di ammodernamento e messa in sicurezza della “strada della morte”.

No S.S.106 – No Voto!

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