Il dibattito di mercoledì
pomeriggio a Trebisacce voluto fortemente dall’europarlamentare calabrese del
M5S Laura Ferrara con l’intendo di aprire un dibattito con quanti non vogliono
l’attuale progetto della S.S.106 e che a differenza dell’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106” sono stati invitati ha prodotto il risultato
voluto: una serie di castronerie
prive di alcuno studio serio ed attendibile dove – slide e grafici alla mano –
si dimostra che un nuovo progetto che prevede il raddoppio della S.S.106
esistente nell’alto jonio è meno costosa ed ha un minor impatto ambientale.
L’europarlamentare del nulla – perché oltre a non sapere di cosa
parla non ha ottenuto nulla per la
Calabria evidenziando nel caso specifico superficialità,
impreparazione e pressapochismo – dovrebbe sapere almeno tre cose che purtroppo
ignora:
La prima: il progetto che lei
vorrebbe far approvare ai cittadini è già stato approvato dai Comuni (ovvero
dai sindaci che rappresentano la maggioranza dei cittadini residenti nell’alto
jonio cosentino), dal Governo regionale (che rappresenta la maggioranza eletta
dai cittadini Calabresi atteso che l’opera NON è assolutamente d’interesse
territoriale), e dai ministeri dell’Ambiente, dei Beni culturali e delle
Infrastrutture. Quindi un progetto
approvato da tutti già c’è!
La seconda: è stato ampiamente dimostrato dal proponente che è Anas
Spa che il raddoppio dell’esistente è molto più costoso della realizzazione di
un tracciato ex-novo atteso che il raddoppio dell’esistente implica costi di
distruzione, smaltimento ed esproprio estremamente onerosi.
La terza: non serve il genio della lampada per capire che sul piano
dell’impatto ambientale il raddoppio del tracciato esistente rappresenterebbe
una catastrofe. Perché se da un lato avremmo diverse abitazioni con un
balcone che affaccia sulle quattro corsie della nuova S.S.106 dall’altra – come
l’alluvione dei giorni scorsi a Locri ci ha insegnato – avremmo una nuova
infrastruttura soggetta alla distruzione dei fiumi e del mare. Mentre – sempre nella
locride – la Nuova S.S.106
che la Ferrara
ignora, non ha subito neanche un danno perché è stata opportunamente costruita
in collina esattamente come si voleva costruire la nuova S.S.106 nell’alto
jonio.
Tuttavia, ciò che colpisce l’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non è solo l’incapacità politica, l’impreparazione
e la totale superficialità con cui l’eurodeputata del nulla del M5S parla della
nuova S.S.106 ma il fatto che il movimento politico che rappresenta si
appiattisce sulle posizioni di chi non vuole l’opera nell’alto jonio e finge,
invece, di volerla sostenendo che però ne serve una diversa che prevede il
raddoppio della S.S.106 esistente: stiamo parlando di quei potentati che pur di non far avviare l’opera hanno
fatto di tutto non escludendo di inviare sul progetto delle osservazioni al
Progetto Definitivo dove emergeva che la somma dei “cittadini interessati
alla tutela del territorio” con i “turisti” è pari al 73% e di
queste ben il 67% arrivano da Ferrara e Provincia mentre i Format del
100% delle osservazioni erano riassumibili in tutto in 5 tipologie.
Roba non solo da far “accapponare
la pelle” ma grave a tal punto che il segretario della CIGL Sposato ha
giustamente sostenuto nella conferenza stampa di venerdì che su questi fatti che hanno determinato la
fine della realizzazione della S.S.106 (altro che “si va verso la
revisione del progetto!”), dovrà esprimersi la procura della repubblica che
potrebbe certamente ascoltare i turisti di Ferrara per capire se veramente
hanno scritto quelle osservazioni e, soprattutto, potrebbero ascoltare l’eurodeputata
del nulla per capire se parla di un progetto che conosce e che ha studiato oppure
se, invece, discute di un’opera importantissima senza però conoscerne…..nulla!
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