Un anno fa il tragico incidente a Santa Caterina dello
Ionio: cosa hanno fatto le istituzioni?
NON DIMENTICHIAMO LORENA, VITTORIA,
FRANCESCA E PASQUALE
L’ASSOCIAZIONE IMPEGNATA AFFINCHÈ CIÒ CHE È ACCADUTO
AI 4 RAGAZZI DI BADOLATO NON ACCADA MAI PIÙ
AD ALTRI NONOSTANTE L’OSTRACISMO DI ALCUNE INSTITUZIONI
INCAPACI DI DARE RISPOSTE AI CITTADINI CHE PRETENDONO PIÙ SICUREZZA IN UN
TRATTO DI S.S.106, TRA DAVOLI E MONASTERACE, MOLTO PERICOLOSO
La notte del 21 agosto del 2016
sulla strada Statale 106 a Santa Caterina dell’Ionio un tragico incidente
provocava la morte di quattro giovani ragazzi: Lorena Lopilato di 24 anni,
Vittoria Lopilato di 23 anni, Francesca Bressi di 23 anni e Pasquale Papaleo di
25 anni. Le famiglie di questi quattro giovani, la comunità di Badolato e, più
in generale, l’intera comunità regionale rimase scossa dall’accaduto e
partecipò ai funerali dei ragazzi – il 25 agosto scorso – nello stadio comunale
di Badolato alla presenza del Presidente della Regione Calabria e dei Sindaci
dell’Unione del Versante Ionico Catanzarese.
L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106”, nata con l’intendo di far diminuire vittime e feriti
sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”, il 28 settembre del
2016, promosse nella sede dell’Unione del Versante Ionico Catanzarese, una
iniziativa invitando tutti i sindaci. L’iniziativa, che aveva la finalità di
proporre delle azioni concrete ed immediate affinché quanto accaduto potesse
non ripetersi, fu partecipata solo dal Sindaco di Badolato, quello di Pazzano,
e poi dal Presidente dell’Unione e dal Presidente dei Sindaci dell’Unione. In pratica tutti assenti.
Il 14 novembre del 2016, nell’ambito
di un incontro prefettizio, l’Associazione accolse con soddisfazione il
nullaosta del Prefetto, dell’Anas Spa e della Polizia Stradale per
l’installazione di due autovelox: uno al Km 152 nel comune di Badolato e
l’altro al Km 144 nel comune di Santa Caterina dello Ionio. Con meno soddisfazione, invece, abbiamo
accolto la pretesa dell’Unione del Versante Ionico Catanzarese di avere
ulteriori installazioni (tra cui il sorpassometro), in alcuni tratti
dove peraltro l’indice di incidentalità e mortalità stradale non ha valori
importanti. In pratica servono solo a
fare cassa.
L’impegno dell’Associazione, ha
fatto sì che a fine novembre del 2014 nella Delegazione del Comune di Badolato
alcuni sindaci incontrassero l’Assessore Regionale ai Trasporti Prof. Roberto
Musmanno che ritornò, sempre per merito dell’Associazione a Badolato, a gennaio
2017 insieme al Capo Area Anas Spa della Calabria Ing. Giuseppe Ferrara. Entrambi assicurarono, per iniziare,
piccoli ma significativi interventi che sono stati realizzati: pulizia del
bordo stradale, asfalto del manto stradale, sostituzione guard-rail, ecc.
Sempre a gennaio, il Prefetto,
con una nota inviata all’Unione del Versante Ionico Catanzarese invitava con
“la massima sollecitudine” l’Ente a voler provvedere affinché venissero
installate le due postazioni autovelox concordate a novembre ma, in risposta,
riceveva un nuovo “piano della
sicurezza” in cui l’Unione proponeva di nuovo ulteriori inutili postazioni per
fare cassa sulle spalle dei cittadini e speculare sulle grandi tragedie
avvenute nel tratto Davoli – Monasterace.
L’Associazione ricorda le
vittime dell’incidente del 21 agosto scorso a Santa Caterina dello Ionio così
come ricorda un giovane ragazzo di 20 anni che, ancora oggi, è in coma a
seguito di un incidente stradale che oltre a lui ha coinvolto altri tre ragazzi
per fortuna rimasti illesi. L’incidente, avvenuto proprio a Santa Caterina dello
Ionio il 6 agosto scorso, per fortuna non ha comportato la perdita di altre
giovani vite ma è avvenuto al Km 144 della S.S.106. Dove i sindaci dell’Unione, che sono sempre i primi a partecipare ai
funerali con la fascia tricolore al petto, avrebbero dovuto installare da mesi
un autovelox.
Spiace, quindi, dover constatare quali siano le
ragioni per le quali il tratto di S.S.106 tra Davoli e Monasterace sia uno dei
più pericolosi in Calabria: questa è una responsabilità precisa ascrivibile
agli amministratori locali che di fronte al tema hanno dimostrato – per quanto
amaramente constatato dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale
106” – una indifferenza senza eguali, una incapacità totale nel riuscire a dare
delle risposte anche minime ai cittadini e, soprattutto, una sensibilità ed una
maturità necessaria nei confronti di un problema che meritava attenzione ed
impegno ma anche serietà e responsabilità istituzione che, nei fatti come è
dimostrabile, non c’è stata.
L’Associaizione “Basta Vittime Sulla Strada Statale
106” continuerà con impegno la propria battaglia affinché quanto accaduto a
Lorena, Vittoria, Francesca e Pasquale non accada mai più ad altri con la
consapevolezza di non godere del sostegno delle amministrazioni locali e con la
certezza che questa battaglia, seppure osteggiata dall’Unione del Versante
Ionico Catanzarese, merita di essere intrapresa perché giusta, perché civile e,
soprattutto, perché necessaria.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 21 Giugno 2017
Nessun commento:
Posta un commento