La giovane ragazzi di 30 anni ha perso la vita in un
incidente avvenuto mentre si recava a lavoro
LUCREZIA, QUATTORDICESIMA VITTIMA DELLA
S.S.106 NEL 2017
UNA STRADA CHE PROVOCA VITTIME CON UNA FREQUENZA
PUNTUALE E PRECISA, CHE
È UNA VERGOGNA PER UNO STATO INCAPACE DI AVVIARE UN
AMMODERNAMENTO A 4 CORSIE NECESSARIO E NON PIÙ RINVIABILE PER SALVARE VITE
UMANE
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto
l’ennesimo incidente mortale
avvenuto, questa mattina intorno alle 6:30, a seguito di uno scontro frontale
tra un furgone e l’auto in cui viaggiava la giovane vittima. Il sinistro, le
cui cause sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine, è avvenuto sulla
S.S.106 a Villapiana ed ha provocato tre feriti di cui uno gravissimo
trasportato in ospedale con l’elisoccorso.
Nel tragico
sinistro ha perso la vita Lucrezia Brunacci di 30 anni, una giovane ragazza di
Trebisacce, che questa mattina
percorreva la famigerata e tristemente nota “strada della morte” per recarsi a
lavoro in una struttura dove rivestiva il ruolo di Operatore Socio Sanitario. Lucrezia,
è la quattordicesima vittima della S.S.106 in Calabria dal primo gennaio del
2017 fino ad oggi.
L’Associazione
pertanto evidenzia l’ennesimo incidente avvenuto sulla “vecchia” S.S.106 a
Villapiana nel tratto in cui è stato già approvato l’ammodernamento a 4 corsie
con spartitraffico centrale e di cui esistono da anni i finanziamenti per la
realizzazione di un’Opera che garantirebbe maggiore sicurezza e denuncia
l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare questa
autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia
della nostra Repubblica.
Lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi
sulla S.S.106 è incapace di investire risorse affinché possa essere sviluppato
un cospicuo piano di investimenti infrastrutturale necessario per la messa in
sicurezza subito e l’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da
illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera
che versa peraltro in uno stato comatoso.
Non è più
possibile che ancora oggi nel 2017, alcuni sindaci ed amministratori, pochi cittadini
legati ai propri personalissimi interessi insieme a qualche parlamentare che si
spende, senza alcuna vergogna, nell’offesa
dell’interesse generale e collettivo favorendo interessi privati peraltro in
certi casi di oscura natura possano determinare lo stallo di una “strada” che
miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così
come è intollerabile che la
Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello
attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 salvo poi –
nei fatti – tradire ogni impegno assunto.
L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Brunacci,
ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e
cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima
della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo in silenzio davanti all’ennesima vittima che
poteva essere evitata! Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio
davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria
ed in Italia. La “strada della
morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta una vergogna per una
società civile ma è anche la più grande Strage di Stato della storia della
Repubblica italiana.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 17 Novembre 2017
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