L’Associazione apprezza la volontà dei Sindaci di
costituirsi nel ricorso al Tar a tutela delle comunità
UN PEZZO DI TERRA NON VALE LA
VITA DI UNA PERSONA SULLA S.S.106
PAPASSO, CARLOMAGNO, BETTARINI E MAZZIA SE SEMPRE
COERENTI, CHIARI, SERI ED A COSTANTE DIFESE DELL’INTERESSE GENERALE DEI LORO
COMUNI E DELLA CALABRIA
Il Direttivo dell’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con grande soddisfazione la
volontà dei Sindaci di Cassano Ionio, Gianni Papasso, di Cerchiara di Calabria,
Antonio Carlomagno, di Francavilla Marittima, Franco Bettarini e di Roseto Capo
Spulico, Rosanna Mazzia di affidare
un idoneo incarico legale a tutela degli interessi delle loro Comunità per
costituirsi nel ricorso al Tar Calabria presentato contro la delibera
Cipe n. 41 da Rinaldo Chidichimo,
Italia Bosco, Santa Caterina Bosco, Teofilo Blefari Melazzi, Anna Acciardi,
Antonio Laschera, Vincenzo Lacanna, Profeta Cristofero, Maria Tucci, Bruno
Tucci, Vittoria Rizzo, Saverio Gaudio, Anna Maria Russo e Alessandro Veneziano.
Il Direttivo ritiene che questo atto concorre ancora
di più ad individuare con estrema chiarezza gli amministratori che sono
favorevoli al Progetto del 3° Megalotto e che in tutte le sedi
istituzionali preposte hanno operato al fine di ottenere risultati vantaggiosi
per l’Opera e per le loro Comunità assumendo un atteggiamento propositivo e
coerente che oggi gli consente di poter essere annoverati tra quanti hanno
lavorato al miglioramento complessivo dell’importante infrastruttura che ammodernerà
la S.S.106 tra
Sibari e Roseto.
Il Direttivo apprezza la coerenza, la chiarezza, tutti
gli atti istituzionali, la serietà, la costante difesa dell’interesse generale
dimostrata da sempre con i fatti dai Sindaci di Cassano Ionio, Cerchiara di
Calabria, Francavilla Marittima e Roseto Capo Spulico.
Il Direttivo non apprezza i sindaci che mediante un
uso distorto della comunicazione si ergono con arroganza e presunzione a
rappresentanti di un Territorio che falsamente rappresentano contrario
all’Opera mentre manifestano pubblicamente il loro dissenso con la fascia
tricolore addosso e neanche 20 persone presenti e tra queste, la gran parte,
costituita da proprietari terrieri che difendono legittimante i propri
personalissimi interessi.
Il Direttivo non apprezza i sindaci che offendono i
cittadini calabresi affermando di non essere contrari all’opera mentre con atti
ed azioni precise si adoperano per mettere in discussione la realizzazione
dell’Opera anche attraverso la convocazione di Consigli Comunali aperti solo agli
interventi di amici proprietari terrieri nel dispregio assoluto del rispetto
della democrazia, della legalità e delle istituzioni.
Il Direttivo non apprezza i sindaci che restano nel
silenzio
della loro incongruenza e lasciano affogare nella furbizia la loro coscienza
mentre galleggiano in attesa che altri decidano un qualsiasi risultato che, nel
bene o nel male, possa sempre tornare utile alle proprie misere logiche
politiche.
Il Direttivo dell’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” condivide la metafora utilizzata dai
Sindaci di Cassano, Cerchiara, Francavilla e Roseto quando rappresentano il
momento attuale come un “teatrino a cui abbiamo assistito” purtroppo per anni e
che oggi – finalmente – consente a tutti i cittadini calabresi interessati alla
realizzazione di un Opera di interesse generale di comprendere quanti hanno
interpretato il ruolo di chi pretende più sicurezza sulla strada, progresso,
lavoro e futuro per le nuove generazioni e
chi, purtroppo invece, ha deciso solo di interpretare il ruolo di difensore
degli interessi personali di pochissimi fingendo altro, fingendo male.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 18 Novembre 2017
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