Il Direttivo dell’Associazione considera la morte del
ragazzo una sconfitta per l’Itera Calabria
LA MORTE DI RAFFAELE CI AIUTI A
RIFLETTERE SULLA S.S.106
INSIEME ALLA LEGITTIMA RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI
SULLA “STRADA DELLA MORTE” È FONDAMENTALE RISPETTARE IL CONDICE DELLA STRADA,
LA VITA PROPRIA E QUELLA DEGLI ALTRI. SOLO COSÌ CIÒ CHE È ACCADUTO A RAFFAELE
NON CAPITERÀ AD ALTRI
Il
Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ricevuto, negli ultimi
giorni, centinaia di messaggi da
parte di amiche ed amici del giovane Raffaele Gnutti, che ha perso la
vita sulla S.S.106, in un tragico incidente avvenuto sulla S.S.106 nel comune
di Cropani.
Emerge
il profilo di “un ragazzo d’oro”, “sempre disponibile”, “gentile e solare” che
lascerà, in chi lo ha conosciuto, un ricordo “indelebile perché era un ragazzo
umile, sensibile ed educato come pochi”. Ancor più commoventi i commenti dei
suoi compagni di scuola del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Catanzaro Lido. La perdita di questo ragazzo è una
sconfitta per l’intera Calabria.
Il Direttivo dell’Associazione intende
denunciare ancora una volta il pessimo operato che da decenni l’Anas ha svolto
sull’intera S.S.106 dove ha consentito che potesse accadere di tutto senza
alcun controllo: legittimando
accessi abusivi e fuori norma, tollerando la realizzazione di opere che
aumentano la pericolosità della strada e realizzando interventi che non hanno
elevato lo standard di sicurezza stradale rendendo la S.S.106 più insidiosa.
Per questa ragione non trovano eco e
riscontro mediatico i tanti investimenti ordinari e straordinari che da circa
un anno la nuova dirigenza di Anas in Calabria ha messo in campo per la realizzazione di interventi, questa volta di
vera messa in sicurezza, che però sanano solo pochi tra tanti problemi che,
occorre ribadirlo, molto spesso sono determinati dall’indifferenza, dal
menefreghismo e dall’incuria che nei decenni scorsi la stessa Anas ha avuto
verso la “strada della morte”.
Il
Direttivo dell’Associazione, tuttavia, accanto a ciò, ritiene necessaria una
attenta ed importante riflessione sulla necessità di dover maturare una nuova
consapevolezza e, quindi, una nuova coscienza: sulla famigerata e tristemente nota S.S.106 occorre rispettare le
regole del codice della strada, guidare con responsabilità e con prudenza.
Il
Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” evidenzia che nei mesi
scorsi sono stati diversi i sopralluoghi effettuati sulla S.S.106 a Cropani anche
con l’Anas e siamo certi che queste azioni porteranno al più presto ad
interventi ed investimenti di messa in sicurezza. Accanto a ciò però è
necessario che vi sia un atteggiamento diverso da parte di chi guida. L’impegno deve essere quello di evitare
che ciò che è accaduto a Raffaele possa succedere ad altri.
Restiamo
convinti che ciò significa non solo continuare a lottare per una legittima ed
importante rivendicazione di quei diritti che sulla “strada della morte” sono
negati da decenni di lassismo, incuria, irresponsabilità, negligenza e
menefreghismo ma, soprattutto, è necessario rispettare le regole del codice della strada e, in particolare,
rispettare la propria vita e soprattutto quella degli altri.
Il Direttivo dell’Associazione è
idealmente vicina alla Famiglia Gnutti, ai parenti agli amici ed alla comunità
di Cropani colpita dal dolore per la tragica perdita del caro Raffaele: noi non
lo dimenticheremo mai insieme alle altre tante, troppe vittime della S.S.106 in
Calabria.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 14 Agosto 2018
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