Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 pronta
a chiedere una “condanna esemplare”
SULL’AUTOVELOX
DI SIMERI CRICHI SARÀ PRESENTATO UN RICORSO PRESSO LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI
DELL’UOMO
L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO TETELERÀ
I DIRITTI DI TUTTI I CITTADINI
ß COMUNICATO
STAMPA à
La sentenza
del giudice di pace che ha accolto il ricorso di un cittadino sull’autovelox
installato sulla strada Statale 106 nel Comune di Simeri Crichi merita una
riflessione profonda. I fatti: il giudice, accogliendo il ricorso
presentato da un cittadino ha determinato illegittima la contravvenzione in
quanto effettuata sulla corsia opposta a quella dove è installato l’apparecchio
e ha condannato il Comune a rifondere il cittadino multato.
L’autovelox
installato sulla strada Statale 106 nel Comune di Simeri Crichi nei mesi scorsi
è balzato agli onori della cronaca allorquando, nel mese di dicembre 2019, si è
appresa la notizia che erano state emesse 9.628 sanzioni.
Praticamente un record internazionale degno di primato tanto da sollevare dubbi
legittimi nell’opinione pubblica circa le reali finalità dello strumento che era
stato installato per prevenire incidenti, feriti e vittime.
Nell’ambito della contesa giuridica
– fatto gravissimo – il cittadino, attraverso il suo legale, è riuscito a far
emergere che il decreto prefettizio seppure autorizzava con parere favorevole l’installazione
il sistema di controllo della velocità al Km 194+225 lato sinistro lungo la
statale 106 non prevedeva in alcun modo che potessero essere multati i veicoli
che viaggiavano sulla corsia di destra e, per questa ragione, il ricorso è
stato accolto dal giudice di pace di Catanzaro.
L’Organizzazione di Volontariato “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica pertanto che nei prossimi giorni chiederà
copia della sentenza al fine di avviare con i propri partner legali di
Studio 3A un ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con l’intendo
di intraprendere un’azione legale di rilievo internazionale al fine di ottenere
una condanna esemplare che possa divenire da monito a quelle Amministrazioni
Comunali che pur di fare cassa utilizzano in modo inopportuno il tema della
sicurezza stradale.
È davvero
stucchevole che molti Sindaci e diversi Comuni invece di denunciare l’Anas Spa
per lo stato comatoso e vergognoso in cui versa la strada Statale 106 coinvolgendo
le Prefetture e le Forze dell’Ordine al fine di risolvere le diverse criticità
presenti sulla “strada della morte” nei loro comuni pensino, invece, a far
cassa sulle spalle dei cittadini adottando sistemi atti a sanzionare gli automobilisti
con la scusa della “sicurezza stradale”.
A tal proposito nelle prossime
settimane “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” renderà noti gli ulteriori
sviluppi in merito ad una azione che adesso diventa necessaria per tutelare
tutti i diritti dei cittadini calabresi da sempre costretti a viaggiare
su una strada che versa in condizioni pietose e, come se non bastasse, sono
anche vessati da quanti, in nome di una finta e sbandierata “sicurezza stradale”
da Enti e Istituzioni che pur di fare cassa non esitano ad intraprendere azioni
dubbie o, come in questo caso, illegittime.
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106”- 14 gennaio 2021
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