L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” ha partecipato lo scorso sabato all’iniziativa “L’Educazione
Stradale: con quali strade sicure?” organizzata nell’aula magna dell’Istituto
Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Villapiana Lido.
L’incontro è stato partecipato
dagli studenti, è stato moderato da Michele Grande (Presidente del Consiglio
del Comune di Villapiana), ed hanno relazionato sul tema l’Ing. Alfonso
Costanza (Dirigente dell’I.C. “Giovanni Pascoli” di Villapiana), Rosa Falabella
(Assessore alla Formazione del Comune di Villapiana), Fabio Puglise (Presidente
Ass. “Basta Vittime Sulla S.S.106”), e Andrea Brunetti (Comandante della
Polizia Municipale di Villapiana). Al dibattito sono poi intervenuti l’Avv. Paolo
Montalti (Sindaco di Villapiana), Ispettore Graziano Madile (Comandante della
Polstrada di Trebisacce), e poi gli insegnanti e gli studenti intervenuti.
«L’Associazione che presiedo –
afferma Fabio Pugliese – è stata molto lieta di partecipare ad una iniziativa
importante e seria che ha l’obiettivo di far capire ai più giovani come occorre
comportarsi sulla strada e, più in generale, sulla S.S.106 che è la strada più
pericolosa d’Italia. Però è stata una iniziativa utile anche per i più grandi perché
li ha spinti ad una resipiscenza circa i comportamenti scorretti che
quotidianamente si commettono sulla famigerata “strada della morte”».
«Quella di Villapiana – continua Pugliese
– è stata una bella iniziativa figlia di quella Buona Scuola di cui hanno
bisogno i giovani ed io sono rimasto molto colpito non solo dalla preparazione
del Dirigente Scolastico Ing. Costanza in materia di sicurezza stradale ma
anche della passione che ha speso nell’organizzazione dell’iniziativa e poi,
soprattutto, della passione con la quale i ragazzi hanno seguito i lavori e dei
loro interventi pregevoli e ricchi di spunti».
«A Villapiana – conclude Pugliese
– ho conosciuto un bell’esempio di Cultura con la “C” maiuscola, quella che
riesce anche ad educare i ragazzi ed è al servizio delle istituzioni e, soprattutto,
della civiltà calabrese che deve avere sempre l’ambizione di poter migliorare
anche attraverso una buona pratica di guida che deve mirare al rispetto delle
regole e dell’incolumità propria e degli altri».
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