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sabato 31 ottobre 2015

Salvatore Mammone, 21 vittima dell’olocausto sulla S.S.106 nel 2015




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con dolore è sgomento della morte di Salvatore Mammone, 77 anni,  rimasto coinvolto nell'incidente stradale che si è verificato venerdì 29 ottobre alle 18:30 circa alla periferia nord di Roccella Jonica sulla S.S.106. Probabilmente l’incessante pioggia ha reso viscido l’asfalto ed ha permesso all’auto di perdere il controllo ribaltandosi rovinosamente vicino al guard rail. Subito trasportato al pronto soccorso dell'Ospedale di Locri Salvatore non sembrava versare in gravi condizioni, sembrava che se la sarebbe cavata con qualche giorno di prognosi ed invece, purtroppo, non è sopravvissuto: è deceduto nella serata di ieri. Salvatore era un tassista e prestava servizio alla stazione ferroviaria.

Salvatore Mammone è la ventunesima vittima della S.S.106 nel 2015 ed è l’ottava nella provincia di Reggio Calabria, prima di lui Matteo Brigandì (38 anni), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36), Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Giovanni Zappavigna (57), Bandi Maddalena (72), Claudio Modafferi (33). Nelle province più colpite seguono Crotone con sette vittime: Ilaria Geremicca (22 anni), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Giuseppe Alosa (60), Giampiero Scalercio (55);  anni, 11 settembre 2015 - Cirò Marina (KR); Catanzaro con quattro vittime: Maria Grillone (61 anni), Francesco Paparo (24), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45); e Cosenza con una vittima: Gaetano Aiello di 80 anni. Sulla famigerata “strada della morte” in Calabria, dall’1 gennaio 2015, si muore in ogni provincia e, purtroppo, si registra in media una vittima ogni 14 giorni.

L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il Governo nazionale e regionale, la classe parlamentare calabrese a Roma, le amministrazioni locali e provinciali, le forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.

È grave ciò che accade da sempre sulla S.S.106 ma è gravissimo il silenzio e l’indifferenza delle istituzioni che non riescono ad affrontare e risolvere con determinazione e volontà la strage infinita delle vittime e dei feriti sulla tristemente nota “strada della morte”: mentre in altri luoghi del Paese già dotati di infrastrutture si continua ad investire nella realizzazione di nuove opere che non servono qui in Calabria si lasciano morire i cittadini nel silenzio di un sistema viario che versa in condizioni comatose!

L’Associazione  “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto nel rilanciare l’invito a tutti gli onesti cittadini di Calabria a partecipare alla Campagna “NO S.S.106 – NO VOTO” per ribadire che fino a quando non avremo l’ammodernamento della S.S.106 non intenderemo partecipare alla vita democratica di uno Stato assassino che uccide i calabresi sulla “strada della morte” esprime i più sinceri e sentiti sentimenti di vicinanza e cordoglio alla Famiglia Mammone, ai parenti ed gli amici tutti.

giovedì 29 ottobre 2015

Sul 3° Megalotto della S.S.106 basta con le parole! Chi veramente la vuole passi ai fatti!





In riferimento al 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto nei giorni scorsi l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” attraverso il proprio presidente Ing. Fabio Pugliese ha illustrato con dovizia di particolare le ragioni per le quali l’importante infrastruttura non è stata ancora approvata dal CIPE. L’Associazione, ribadisce che l’opera non sarà più realizzata ed aggiunge che insieme alle motivazioni bene descritte da Pugliese concorrono anche le scelte di quanti a vario titolo nell’alto jonio si sono prodigati ed ancora oggi continuano imperterriti affinchè questo disastroso risultato possa essere raggiunto.

Per queste ragioni l’Associazione APPREZZA il comunicato della FILLEA – CGIL in cui si ritiene che nessuno debba rimanere “silente e fermo rispetto all’ennesimo disimpegno del Governo nazionale nei confronti della Calabria e dei suoi cittadini”. Pur apprezzando la nota e l’impegno della CGIL che riconosciamo da sempre vivo sul tema dell’ammodernamento della S.S.106 in Calabria e nell’alto jonio restiamo in attesa di azioni concrete e pratiche che diano seguito alle parole contenute nel comunicato che auspichiamo non resti solo confinato alla stampa altrimenti il sindacato più vicino ed attento al problema rischierebbe di seguire il Presidente del Consiglio Renzi sulla via dei proclami che i cittadini – compresa la nostra Associazione – non gradiscono e stigmatizzano.

L’Associazione, inoltre, APPREZZA anche l’ennesima interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio in merito ai lavori di ammodernamento della statale 106 da parte del Senatore On. Antonio Gentile. Certo, stupisce che ancora ad oggi non siano pervenute le risposte del Ministro alle interrogazioni precedenti e, ancora di più, stupisce e deprime la totale assenza di prese di posizione sull’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio da parte degli onorevoli Deputati calabresi (tutti!), nonché del PD calabrese che pur essendo il maggior partito di governo resta traumaticamente in silenzio rispetto alla più grave sottrazione perpetrata ai danni della Calabria nell’ultimo secolo.

Pertanto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” confida nella possibilità di tramutare le volontà e le prese di posizione sulla stampa da parte del sindacato e della politica in azioni concrete e forti per l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto: serve l'unione di tutte le forze sane di questa regione che ambiscono a rendere più civile, sviluppata e progredita la nostra Calabria. Battiamoci per riavere ciò che ci hanno tolto e che rappresenta un nostro diritto possibilmente uniti!

lunedì 26 ottobre 2015

La CISL si rimangia la parola: “non abbiamo mai detto che il 3° Megalotto della S.S.106 si farà”.




Il segretario della Filca – CISL Mario Venulejo è intervenuto sulla stampa domenica 18 ottobre affermando che un imprecisato “dipartimento del Ministero” avrebbe garantito che il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto sarebbe stato approvato “salvo imprevisti dell’ultimo minuto” entro la fine di ottobre 2015 nell’ambito del prossimo CIPE atteso che l’iter procedurale “è quasi competo”. Lo stesso segretario della CISL è ritornato sulla stampa nei giorni scorsi affermando che (cito testualmente), “da Roma non abbiamo notizie ufficiali o atti formali che dicano che l’opera sia stata depennata. Da questo a dire che la CISL garantisce che l’opera si faccia è una cosa che non abbiamo mai detto”. Voglio informare Venulejo, anche dopo aver parlato con l’Architetto Roberto Ardigò – che segue l’istruttoria del progetto per conto del CIPE e che ringrazio per la sua disponibilità – che ad oggi il progetto è di difficile esecuzione a causa di una serie di criticità.

Innanzitutto il 3° Megalotto non gode del finanziamento necessario per la sua realizzare nella sua “interezza ed unicità” così come indicato in un vincolo posto dal Ministero dell’Ambiente sbucato fuori all’ultimo minuto. Avevamo sperato che il Governo anche dopo i proclami di luglio (seguiti al rapporto Svimez che vede la Calabria ultima in Europa, addirittura peggio della Grecia), avesse inserito nella legge di stabilità del 2016 i 500 milioni di euro che mancano ma, invece, abbiamo visto solo e soltanto nuovi tagli che evidenziano ancora una volta il “grande” impegno di tutti i nostri parlamentari calabresi a Roma. Pertanto c’è da sperare che il Governo faccia prevalere quanto scritto nella delibera CIPE n. 103 del 2007 che prevedeva l’approvazione del progetto per “stralci funzionali” e non nella sua interezza anche perché non è chiaro come sia possibile che un vincolo del Ministero dell’Ambiente possa surclassare una delibera del CIPE. In questo caso il problema sembrerebbe risolto poiché si potrebbe avviare immediatamente l’opera nel suo primo stralcio atteso che sono disponibili i 960 milioni di euro necessari per iniziare i lavori.

Scrivo sembrerebbe perché anche questa via pare non sia possibile visto e considerato che – per quanto riferito dall’Arch. Ardigò – nell’istruttoria del progetto l’Anas Spa non avrebbe definito gli stralci funzionali con chiarezza e, quindi, non abbiamo una chiara corrispondenza tra le finanze disponibili e lo stralcio individuato dal Proponente che si vorrebbe realizzare e tutto ciò, ovviamente, nonostante ci consegna la convizione sempre più forte di vivere in una “Repubblica delle banane” mette drammaticamente l’opera nella posizione di non poter essere mai approvata dalla Corte dei Conti che dovrà esprimere un parere sulla fattibilità economica del progetto.

Infine abbiamo un terzo incredibile problema: l’indeterminatezza del progetto atteso che sembrerebbe che seppure il 3° Megalotto sia passato per ben tre Ministeri ed un lunghissimo e logorante iter procedurale che – lo sottolineo per Venulejo che lo ignora – è ormai definitivamente concluso in più di una parte presenterebbe delle carenze di tipo progettuale che non consento ai tecnici del CIPE di poterlo approvare nella fase istruttoria.

Il CIPE, ovviamente, non “boccia” i progetti ma non li approva ed è evidente ed ovvio che le risorse sul progetto non restano bloccate a vita ma di certo saranno giustamente impiegate verso altri progetti che, a differenza del 3° Megalotto, sono ritenute prioritarie per il Governo.

Tutto ciò non solo per informare Venulejo e la CISL che essendo da poco impegnati nella battaglia per l’avvio del 3° Megalotto della S.S.106 nell’alto jonio invocano “unità” e ritengono che non c’è bisogno di polemiche dopo aver bollato l’Associazione che ho l’onore di presiedere come un sodalizio che si lascia sfuggire a facili (cito testualmente), “poco probabili” dichiarazioni ma per far comprendere appunto a Venulejo ed alla CISL la realtà della situazione nella sua immensa complessità oltre alla gravità di quanto sta accadendo poiché tutto ciò sottende in modo assoluto alla volontà forte del Governo di non voler avviare i lavori di questa importante (ma solo per noi!), infrastruttura.

Per questa ragione non solo voglio ricordare a Venulejo ed alla CISL (che si sono aggiunti da poco), che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è già da tempo impegnata a creare sul 3° Megalotto della S.S.106 nell’alto jonio la più ampia rete di consensi e di adesioni ma voglio chiedere a Venulejo ed alla CISL due gentili cortesia.

La Prima: di non predicare bene e razzolare male. Perché tacciare la più importante ed informata Associazione calabrese di “dichiarazioni poco probabili” o peggio “infondate e senza alcune ragione” non è un modo per evitare polemiche o per creare unità.

La Seconda: un richiamo forte alla serietà. Perché non credo sia più possibile che la CISL possa lanciarsi attraverso le dichiarazioni (queste sì, poco probabili!), del segretario Venulejo in improbabili scenari che vedono, addirittura, il progetto approvato entro la fine del mese o, comunque, nell’ambito del prossimo CIPE atteso che il progetto “si farà”!

Spero e confido che già da domani la CISL e non solo ma anche la CIGL e la UIL possano concretamente impegnarsi per riuscire ad avviare un progetto che ad oggi – lo ribadisco – non sarà mai approvato perché è stato definitivamente eliminato dall’agenda di Governo e, soprattutto, spero che sia le forze sindacali che i sindaci dell’Alto Jonio (troppo impegnati a pretendere ancora svincoli….), possano prima o poi avviare quelle tanto paventate “azioni di protestain difesa del diritto alla vita prima ancora che del diritto alla mobilità ed al lavoro e confido che ciò possa accadere prima che sia troppo tardi.

Io e l’Associazione che ho l’onore di presiedere non smetteremo di lottare e di informare con serietà e verità tutto ciò che accade e che accadrà non rinunciando mai all’onesta intellettuale e morale che da sempre ci contraddistingue.



Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

domenica 25 ottobre 2015

L’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” aderisce alla Marcia Contro i Diritti Negati




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” condivide, aderisce e partecipa all'iniziativa del 26 ottobre a Reggio Calabria indetta dal Movimento #ilTitoMinnitinonsitocca  con l’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” di Melito Porto Salvo e con l’ANCADIC Onlus ed il Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto” di Motta San Giovanni nostri aderenti.

Nel luglio del 2015 il rapporto Svimez ha rappresentato una Calabria fanalino di coda in Europa (che soffre addirittura più della Grecia): cresce la povertà ed il sottosviluppo, diventano sempre di più i disoccupati, aumenta l’emigrazione e lo spopolamento. Tutto ciò è dovuto principalmente alla carenza infrastrutturale che sta letteralmente uccidendo il futuro della nostra regione ed al quale occorrerebbe dare una risposta in termini di investimenti concreti e mirati e non di dichiarazioni, propaganda e promesse politiche di fatto come sempre mai mantenute (basti vedere la legge di stabilità 2016 dove sono sempre più profondi e laceranti i tagli agli investimenti in Calabria ad opera di un Governo mai come oggi anti-meridionalista).

Così la Calabria si sveglia e si ritrova a vivere un incubo costituito da diritti negati: su tutti il diritto alla salute, il diritto al lavoro ed il diritto alla mobilità. Questi diritti non hanno colore politico e per questa ragione è necessario difenderli. Noi calabresi dobbiamo convincerci della dura realtà: solo e soltanto noi possiamo risolvere i nostri problemi! Abbiamo una classe politica distratta e disattenta ai problemi e totalmente distante dagli interessi generali della nostra Calabria. Incapaci di rappresentare le nostre istanze, di capire e studiare i problemi e, quindi, di affrontarli e risolverli.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto rivolge un appella a tutti i cittadini calabresi che ogni giorno si lamentano per le carenze legate al nostro indecoroso sistema sanitario ancora oggi Commissariato e mal governato; a quanti vivono disagi a causa dell’assenza di collegamenti ferroviari o di treni fatiscenti ed indecorosi; a chi vive e tocca con mano quotidianamente la morte civile che esiste sulla viabilità stradale in Calabria; a chi come noi lotta per ottenere una strada della vita al posto dell’attuale famigerata e tristemente nota “strada della morte”; a chi vive con rabbia la gestione dei rifiuti in Calabria che è da “terzo mondo” ed e chi non vuole perdere il proprio aeroporto.

A tutti costoro ribadiamo con convinzione e determinazione che #unitinoncifermanessuno! Partecipiamo e manifestiamo tutti con civiltà ed indignazione: domani a Reggio Calabria facciamo conoscere all’Europa intera la Calabria più bella che è costituita da semplici donne e uomini che amano questa terra e difendono il futuro di questa regione con le unghie e con i denti! Iniziamo a riprenderci i nostri diritti, tutti insieme.  

venerdì 23 ottobre 2015

Basta Vittime Sulla S.S.106 aderisce al sit in “Ridatemi il mio treno”




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da tempo evidenzia e denuncia il crescente spopolamento in atto nella regione Calabria. Si tratta di donne e uomini (soprattutto giovani), che decidono di abbandonare il proprio paese o la propria città per andare a vivere altrove per non ritornare mai più decidendo di restare a vivere in luoghi che hanno alti standard di vita: una migliore sanità, una migliore viabilità, maggiori opportunità e, più in generale, una migliore complessiva rete di servizi.

Lo spopolamento e l’impoverimento drammatico dipinto nel rapporto Svimez del luglio 2015 vede la regione Calabria ultima in Europa: non c’è lavoro (abbiamo la disoccupazione più alta in Italia),  cresce l’emigrazione, diminuiscono le presenze turistiche. Tutto ciò ha una causa ben precisa: l’assenza di infrastrutture che oggi sono sempre più condizione imprescindibile per ogni sviluppo. In Calabria abbiamo solo un’autostrada (peraltro interrotta ed in molti tratti fatisciente…), una rete stradale costituita da Statali fatiscenti ed indecorose che versano in condizioni comatose ed una rete ferroviaria che seppure è sufficientemente buona sulla costa tirrenica sulla jonica è praticamente in dismissione.

L’Associazione anche attraverso questa adesione intende invitare tutti i cittadini alla partecipazione ed alla condivisione dell’iniziativa perché convinti, lo ribadiamo, che il periodo difficilissimo in cui viviamo impone la piena consapevolezza da parte della comunità calabrese rispetto ad una evidente ovvietà: solo e soltanto noi, insieme, possiamo risolvere i nostri problemi.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto aderisce al Sit In “Ridatemi il mio treno” non solo perché condivide le ragioni della protesta ma anche perché condivide e fa proprie le ragioni delle proposte che questo straordinario movimento avanza e cerca di illustrare ai cittadini che hanno l’opportunità di partecipare e di portare alla causa il proprio personale contributo.

Ai cittadini calabresi, agli aderenti alla nostra Associazione, agli iscritti al gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” diciamo convinti che quanti non hanno il coraggio di ribellarsi civilmente non hanno il diritto di lamentarsi. Per questa ragione domani invitiamo tutti all’adesione nelle stazioni FS toccate dalla protesta e confermiamo che alle ore 17:30 nella stazione di Rossano sarà presente il nostro presidente Ing. Fabio Pugliese.

giovedì 22 ottobre 2015

L’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” aderisce alla Mostra Fotrografica di Filippo Romano




Domenica prossima 25ottobre nella Galleria Fotografica Cine Sud di Montepaone Lido (in provincia di Catanzaro), all’interno del centro Commerciale “Le vele” sarà esposto il prestigioso lavoro del fotografo Filippo Romano, intitolato “Strada Statale 106”. Un lavoro che ha già ottenuto i riconoscimenti dei critici del settore e che sarà oggetto di una prossima pubblicazione. L’evento culturale ambisce a sensibilizzare, attraverso l’arte della fotografia, la popolazione e le istituzioni sui temi legati all’eterna incompiuta e tristemente nota “ strada della morte”.

In occasione dell’inaugurazione della mostra (ospitata anche nel padiglione Italia di Expo 2015), sarà presente il fotografo Filippo Romano che si è reso disponibile a realizzare un evento nell’evento con la collaborazione di tutti i sindaci  e le associazioni dei comuni che vengono attraversati dalla SS 106. Il fotografo dalle 10.30 alle 18 ritrarrà tutte le persone che si recheranno nella Galleria Fotografica  con una qualsiasi foto scattata lungo la 106, (una foto storica, una foto scattata in questi anni o un ritratto o autoritratto di una persona ambientato lungo la strada), che diverranno, così, parte attiva del progetto culturale.

L’idea è quella di accendere i riflettori attorno ad un tema  che a noi sta molto a cuore ed è per questa ragione che aderiamo con grande entusiasmo con una delegazione a questa importante iniziativa insieme all’Associazione “Amici di Danilo Lentini” di Badolato (CZ), aderente all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Siamo certi, infatti, che sia importante ed utile raccontare attraverso la fotografia come il sublime e lo sfregio possano coesistere nella stessa narrazione regalandoci momenti di lirismo alternato a denuncia. La bellezza del paesaggio è sempre molto forte e la S.S. 106 è un racconto fatto di episodi eclatanti, di denuncia ma anche di “tenerezze”.

Pertanto l’Associazione aderisce ed invita tutti gli associazioni presenti nella regione ed insieme tutti gli iscritti al Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” a partecipare a questa importante iniziativa che ha, tra le altre, l’ambizione di poter rilanciare in Italia, attraverso un artista di eccellenza che ringraziamo per il suo ottimo operato e per la sua sensibilità, il tema delicato della famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

lunedì 19 ottobre 2015

Il 3° Megalotto della S.S.106 si farà perché lo dice la CISL.




In riferimento alla realizzazione del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto, accolgo con fiducia ed ottimismo le dichiarazioni apparse ieri sulla stampa del segretario della CISL Mario Venulejo il quale fondamentalmente ritiene “poco probabile” la possibilità che i lavori di ammodernamento possano essere stati cancellati  dal Governo così come paventato nei giorni scorsi dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che mi onoro di presiedere.

Voglio precisare sin da subito – con la stessa serietà che da sempre contraddistingue l’Associazione che presiedo – che sulla vicenda non credo che nessuno possa affermare di avere la verità in tasca ma ritengo significative ed importanti le parole emerse dal comunicato della CISL che meritano certamente di essere riprese ed analizzate. C’è, infatti, un non precisato Dipartimento del Ministero alle infrastrutture che afferma che del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto (riporto il virgolettato), “ai fini dell’approvazione del progetto definitivo, se ne discuterà nella prossima riunione utile di ottobre” anche perché “l’inter procedurale è quasi completo” e quindi “salvo imprevisti dell’ultimo minuto, il progetto riceverà l’ok dal CIPE entro questo mese”.

È evidente che abbiamo finalmente per la CISL un dato certo: tra circa 12 giorni (“salvo imprevisti dell’ultimo minuto”), sarà finalmente approvata la Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto. Non credo sia questo il luogo in cui discutere o, peggio, polemizzare con il segretario della CISL Venulejo, rispetto a queste dichiarazioni, sarà l’Associazione e non il suo presidente a prendere posizione il prossimo 1 novembre senza rinunciare – a quel punto – ad esprimere un giudizio sincero e vero anche sull’operato, in questa complessa vicenda del 3° Megalotto della S.S.106, del sindacato calabrese nella sua interezza compresa la CISL qualora i fatti non saranno quelli descritti, però credo sia doveroso da parte mia difendere l’Associazione che presiedo – questa volta mettendoci la faccia in prima persona – dall’idea che su una questione serie e fondamentale come l’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio possano essere sfuggite dichiarazioni “poco probabili” e, quindi, inesatte.

Quando l’Associazione che presiedo concede delle dichiarazioni peraltro importanti come quelle dei giorni scorsi in cui ribadisce che nel Pre-CIPE di venerdì scorso non c’era la Nuova S.S.106 e che quindi nel prossimo CIPE che avrà luogo presumibilmente nella prossima settimana non si discuterà della realizzazione di quest’opera che ad oggi è certamente cancellata dall’agenda del Governo lo fa perché ha più di un elemento indubitabile e garantito. Così come siamo certi che difficilmente ci saranno due CIPE da qui a fine ottobre.

Siamo impegnati, con la solita serietà, nel reperimento delle informazioni ufficiali, precise e necessarie per dimostrare quanto abbiamo sostenuto nei giorni scorsi e riteniamo di poter far capire già nei prossimi giorni con grande senso di responsabilità la gravità di quanto sta accadendo.

È il DIPE – come di certo Venulejo saprà – che dovrebbe pronunciarsi sul parere del Ministero delle Infrastrutture e sulla possibilità di realizzare uno stralcio, per come da sempre previsto fin dalla delibera 103 del 2007. Però se il DIPE che poi – come di certo Venulejo saprà – è espressione del Governo da cui recepisce le volontà politiche commutandole in scelte decide, tutto ad un tratto, che è impossibile approvare lo stralcio, in virtù di un qualche cavillo inserito (ad hoc!), nelle pieghe di certi pareri in cui si dice che il progetto deve essere approvato nella sua “interezza ed unitarietà” cosa accadrà?

Accadrà che non ci sono i soldi per l’approvazione dell’intero 3° Megalotto e che il Proponente (Anas Spa), che è l’unico che potrebbe pretendere il rispetto della delibera 103 del 2007 per come si evince dall’intervista rilasciata proprio questa settimana a “L’Espresso” del suo neo presidente amministratore Gian Vittorio Armani (ovviamente nominato da Renzi in persona), non farà un bel nulla per pretendere il rispetto della delibera e l’avvio di questa importante infrastruttura. A tal proposito riporto integralmente le sue affermazioni: “I tracciati difficili, come la Orte-Mestre e la statale 106 Taranto-Reggio, saranno riqualificate con interventi di manutenzione straordinaria e previsioni di spesa di molto inferiori".

Nessuno ha la verità in mano. Tuttavia, tra una decina di giorni capiremo chi si è lasciato scappare affermazioni “poco probabili” e chi, invece, ha cercato di illustrare i fatti per quelli che sono; chi ha agito e chi, invece, non ha fatto nulla; chi ha delle responsabilità rispetto a quanto – nel bene o nel male – accadrà; chi ha difeso con ogni forza il futuro dei giovani in questa terra e chi, invece, li ha cacciati a pedate fuori dalla Calabria; chi, infine, ha lavorato duro per la difesa dell’interesse generale e la tutela dei diritti di tutti i cittadini calabresi contro chi, invece, quegli interessi e quei diritti li ha traditi preferendo i propri interessi e quelli di qualche amico.



Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

sabato 17 ottobre 2015

Il Partito Democratico sui treni offende l’intelligenza della calabria jonica senza strade!




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” stigmatizza l’iniziativa della delegazione del Partito Democratico rappresentata dal presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, dall’On. Nicodemo Oliverio, dall’On. Mimmo Bevacqua e da pochissimi sindaci e amministratori locali. La delegazione ha percorso in treno la tratta Catanzaro lido Cariati con lo scopo “di segnalare la grave condizione di abbandono della fascia jonica calabrese, che vede una fortissima carenza delle infrastrutture stradali e ferroviarie”.

L’On. Mimmo Bevacqua in Consiglio Regionale e l’On. Nicodemo Oliverio che in parlamento ricordiamo per una interrogazione contraria all’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio che porta la sua firma insieme a quella dell’On. Stefania Covello e dell’On. Realacci secondo la nota stampa “presenteranno adeguate proposte per sostenere un adeguato piano di investimenti”.

L’Associazione ritiene tutto ciò davvero pazzesco a tal punto da essere nel dubbio se quanto è avvenuto rappresenti un Film di fantascienza, un Film di orrore oppure se questa è davvero la triste e miserevole realtà che ci offre il panorama politico calabrese.

Abbiamo voluto interrogare gli iscritti al Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” per comprendere il loro pensiero circa l’accaduto: alla domanda “Gli onorevoli Bevacqua, Irto, Nicodemo Oliverio e Laratta del Pd oggi hanno percorso in treno la fascia jonica da Catanzaro Lido fino a Cariati. Tu cosa ne pensi?” il 64,4% “Questa azione demagogica offende l'intelligenza dei cittadini calabresi”; il 13,2% “Sarebbe stato meglio se avessero percorso la S.S.106: ma non la conoscono”; l’11% “Proprio per questo modo di agire propagandistico e poco serio non meritano alcun voto”; il 9,4% “Come sempre non otterranno nessun risultato per la Calabria ed i cittadini” e solo il 2% “Sono da ammirare”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ricorda agli “onorevoli” del Partito Democratico Bevacqua, Nicodemo Oliverio, Irto e Laratta che per vincere la “condizione di abbandono” legata alla “fortissima carenza infrastrutturale” presente sulla fascia jonica calabrese sarebbe servito un loro impegno determinato e forte per l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto. Tale impegno che non solo da parte loro non c’è mai stato ma abbiamo registrato e documentato addirittura un impegno opposto che ha contribuito a fare in modo che 1,5 miliardi di euro necessari a rendere più sicura e moderna  la S.S.106 nell’alto jonio cosentino non venissero più investiti dal Governo di cui loro stessi fanno parte.

L’Associazione, infine, rinnova la propria campagna “NO S.S.106 – NO VOTO” a partire dalle elezioni Governative che non possono – a nostro avviso – vedere i calabresi attivi nella partecipazione democratica di uno Stato assassino che uccide i figli di Calabria sulla “strada della morte” fino a giungere alle figure di primo piano della politica regionale che affiancano e supportano “onorevoli” che non hanno saputo rappresentare gli interessi generali dei cittadini calabresi in parlamento.

venerdì 16 ottobre 2015

Al Pre-CIPE di oggi non c’è il 3° Megalotto della S.S.106: l’infrastruttura non sarà più realizzata


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” al fine di ristabilire la verità intende ribadire che nella riunione del Pre-CIPE – che avrà luogo oggi a Roma – non sarà presente nell’ordine del giorno l’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico così come erroneamente riferito da alcuni organi di stampa.

Il Capo del Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica Cons. Ferruccio Sepe ha di fatto convocato la seduta di questa mattina a Roma attraverso un Telegramma di Stato inviato il 14 ottobre 2015 inviato, tra gli altri, a Ignazio Visco (Governatore della Banca d'Italia), Giorgio Alleva (Presidente ISTAT), ed al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti che malgrado abbia assunto con il Senatore Francesco Molinari l’impegno di “sbloccare i fondi per il 3° Megalotto della S.S.106” questa volta non potrà davvero fare nulla.

Nell’ordine del giorno del Pre-CIPE di oggi, infatti, saranno discussi i seguenti argomenti: 1) Copertura finanziaria del concorso al risanamento della finanza pubblica della Regione Sicilia; 2) Riqualificazione dei Porti di Bari; 3) Relazioni concernenti: a) Il Nuovo Programma irriguo nazionale nelle Regioni del Sud Italia per l'anno 2014; b) Operazioni effettuate dall'Istituto sviluppo agroalimentare nell'anno 2013; c) Modifiche intervenute negli elenchi delle regioni Umbria e Friuli Venezia Giulia relativamente agli interventi in materia di difesa del suolo.

Tutto ciò permette alla Nostra Associazione di poter esternare alcune considerazioni significative.

Innanzitutto il disinteresse del Governo Renzi nei confronti della Calabria: nei fatti il Pre-CIPE di oggi anticipa il CIPE che si avrà a Roma nella prossima settimana dopo oltre due mesi dall’ultimo (6 agosto 2015), nel merito del quale furono approvate solo e soltanto tutte le infrastrutture del Nord. Oggi, vediamo, all’ordine del giorno del prossimo CIPE questioni attinenti la Regione Sicilia e la Puglia mentre è confermata l’assenza della Nuova S.S.106 nonostante l’iter procedurale è concluso e la disponibilità economica necessaria alla realizzazione del primo stralcio del progetto è disponibile da anni.

Poi la disinformazione diffusa ad arte da parte di chi è fortemente interessato a far saltare per aria il progetto oppure, ancora peggio, da chi pur di ottenere l’ennesimo svincolo “chiedendo paglia per cento cavalli” non si fa scrupolo di far saltare per aria la realizzazione di una infrastruttura che sarebbe fondamentale per la nostra Calabria e, sottolineiamo, per la regione tutta (non solo l’alto jonio cosentino).


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nell’evidenziare che le volontà politiche (e non solo), di non approvare un progetto da sempre fortemente osteggiato sono da rintracciare nella nostra Calabria (ed in particolare nell’alto jonio cosentino), così come nei deputati calabresi alla Camera di ogni forza politica e nell’irresponsabilità diffusa sottolinea la propria preoccupazione per una infrastruttura che rischia fortemente, a questo punto, anche dopo la legge di stabilità che non vede tra le opere da cantierare il 3° Megalotto della S.S.106, di non essere più approvata.

giovedì 15 ottobre 2015

Nuova S.S.106: se il Governo non approva il progetto siamo pronti alle manifestazioni di protesta!




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che domani, venerdì 16 ottobre 2015, è convocata la riunione del Pre-CIPE alle ore 9.00 presso la sala 32 della sede di via della Mercede n. 9 in Roma. Il cosiddetto Pre-CIPE non è altro che una riunione preparatoria alla quale partecipano il Segretario del CIPE (che la presiede), e i Sottosegretari di Stato delle Amministrazioni interessate con lo scopo di esaminare gli schemi dei provvedimenti e degli altri atti di competenza del Comitato.

L’Associazione ricorda che il progetto del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico ha ottenuto tutti i pareri favorevoli (Ministeri dell’Infrastrutture, dell’Ambiente e dei Beni Culturali, gli otto Comuni interessati, la Regione Calabria); ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che peraltro non è, per legge, vincolante; ha una pratica ormai definitivamente istruita. In pratica l’iter procedurale della Nuova S.S.106 nell’alto jonio è praticamente ultimato.

L’Associazione ricorda altresì che per il 3° Megalotto della S.S.106 è previsto un investimento di circa 1,5 miliardi di euro di cui sono già immediatamente disponibili 960 milioni di euro che andrebbero ad essere investiti nella regione oggi più povera d’Italia e con il tasso di disoccupazione più alto (fonte Istat – Svimez 2015). Rinviare un tale investimento significherebbe mortificare ancora di più una delle regioni più economicamente sofferenti d’Europa: appunto, la Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ricorda con ancora più forza che l’ammodernamento della 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto significherebbe l’ingresso, in Calabria, della Nuova S.S.106 che ad oggi è presente solo nel tratto Pugliese e Lucano (ormai definitivamente e completamente ammodernati).

Tale opera, in Calabria, inizierebbe a rendere più sicura la tristemente nota “strada della morte”: una arteria viaria fondamentale per la nostra regione (l’unica presente sulla costa jonica), che dal primo gennaio del 2013 fino ad oggi ha provocato 55 vittime e di queste solo 20 le abbiamo avuto dal primo gennaio del 2015 fino ad oggi (una vittima ogni 14 giorni).

L’ultima delle vittime della S.S.106 è Giampiero Scalercio, militare e servitore dello Stato, carabiniere di 55 anni in forza alla Stazione locale di Cirò Marina: proprio ieri sono stati celebrati i funerali in una comunità commossa che ha visto uno dei suoi figli, dopo 19 giorni di ospedale, morire a seguito dell’ennesimo incidente sulla “strada della morte”. Lascia una moglie e due figli di 24 e 27 anni.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene che sia ormai dirimente e necessario onorare la memoria di tutte le vittime della “strada della morte” con l’assunzione di scelte politiche chiare e forti che vadano nella direzione dell’ammodernamento della S.S.106 a partire immediatamente da quei Megalotti già pronti per essere avviati.

Pertanto ci riserviamo di valutare quali saranno le scelte del Governo in seno al prossimo CIPE e subito dopo avvieremo manifestazioni pacifiche e civili di dissento e di protesta nei confronti del Governo, della classe politica parlamentare calabrese, dei sindacati e degli amministratori che in merito a questa importante e fondamentale vicenda sono silenti, indifferenti ed incapaci di ottenere quanto è necessario per la sicurezza, per lo sviluppo e per il progresso dell’intera Regione Calabria.

martedì 13 ottobre 2015

Non partecipiamo alla vita democratica di uno Stato assassino. No S.S.106 – No Voto!



QUARTA LETTERA APERTA AI CALABRESI: NON PARTECIPIAMO ALLA VITA DEMOCRATICA DI UNO STATO ASSASSINO! NO S.S.106, NO VOTO!
di Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


L’impietoso rapporto della Confcommercio sulla dotazione infrastrutturale, vede l’Italia al 17° posto in Europa mentre la Calabria è al 211° posto staccata – addirittura! – da 167 posizioni dalla Lombardia che è al 44° posto. Tutto ciò – afferma Confcommercio – ha delle conseguenze sull’inefficienza logistica: se la Calabria avesse avuto una rete infrastrutturale più consona insieme alle altre regioni del Mezzogiorno e, quindi, se l’Italia avesse avuto ad esempio lo stesso indice Lpi (logistic performance index), della Germania dello scorso anno, avrebbe avuto 42 miliardi di euro in più sul PIL (prodotto interno lordo).

Nella scorsa settimana è stata presentata una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio da parte dei senatori Molinari, Caridi, Vacciano, Pepe, Bencini, Simeoni e Mastrangeli. Nella interrogazione i senatori evidenziano come l’attuale Governo abbia deciso “in Calabria, delle 68 opere previste nel DEF 2014” di confermarne nel DEF 2015 “soltanto 3, 2 ricomprese nell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (il macrolotto 4, secondo stralcio, Rogliano-Altilia, e lo svincolo di Laureana di Borrello) e l’altra costituita dal macrolotto 3 Sibari-Roseto capo Spulico sulla strada statale 106 Jonica”.

Scrivono i senatori che “si è passati dalla previsione dei quasi 19 miliardi di euro di investimenti del 2014 a poco più di 1,4 miliardi previsti su 3 sole opere per il 2015”. Gli stessi aggiungono che “il progetto esecutivo del macrolotto 3 Sibari-Roseto capo Spulico, concluso l’iter procedurale con il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici del 30 luglio 2015, continua ad essere all’attuazione del CIPE” e chiedono “di sapere quali siano i motivi che continuano a bloccare la cantierabilità dell’opera impedendo quei lavori di ammodernamento necessari a prevenire la perdita di ulteriori vite umane”.

Ovviamente non possiamo che ringraziare questi senatori per la loro prezioso operato che ci consentirà – vogliamo sperarlo – di apprendere presto quali sono le motivazioni che il peggior ministro alle infrastrutture della storia d’Italia illustrerà nel merito della risposta che dovrà dare ai senatori interroganti con la speranza che prima o poi una risposta – qualunque essa sia – possa esserci.

Certo, colpisce che l’interrogazione sia maturata in Senato (un luogo che proprio oggi verrà finalmente privato di molte delle sue funzioni), e non alla Camera dove i deputati contano molto di più ma sono tutti evidentemente interessati ad altro oppure sono impegnati a promuovere delle mozioni che sono “aria fritta”: inutili come l’operato della Santelli e di Occhiuto che potevano essere esaltati solo da chi come Antonio Stasi è “giovane di FI” e quindi inesperto a tal punto da non sapere che la mozione non serve a nulla e non capisce (o peggio, ignora), che l’interrogazione avrebbe avuto ben altro rilievo. La domanda, però è altra: ma questi “onorevoli” di cosa si occupano? A cosa sono realmente interessati?

Per esempio i deputati calabresi sono informati del fatto che sabato 10 ottobre intorno alle 10:00 sulla S.S.106 nei pressi di Copanello nel comune di Stalettì in provincia di Catanzaro si è verificato un doppio impatto? Il primo riguarda un camioncino che ha perso il controllo, forse a causa del manto stradale bagnato, finendo la sua corsa sul guard-rail all’interno della galleria. Nei pressi della discoteca Rebus, invece, in direzione Catanzaro, un’auto si è scontrata con un furgoncino per cause in corso di accertamento. Per fortuna solo feriti ma certamente non passerà inosservata una anomalia: quello che lascia rabbrividire è che gli incidenti si registrano sempre nelle stesse due curve e chi ha di competenza la sicurezza della strada o fa finta di non capire la gravità della situazione oppure non la comprende proprio.

Eppure circa un mese fa, proprio in quelle due curve, abbiamo assistito all’incidente mortale nel quale ha perso la vita un giovane regista catanzarese poco più che quarantenne. C’è forse da rivedere il manto autostradale? Bisogna intervenire con un asfalto sdrucciolevole e relativa pulizia dei bordi della strada? Sono a conoscenza, i nostri parlamentari, del fatto che in quelle curve sono molti quelli che purtroppo hanno perso la vita in un “incidente”?

Ed ancora: i deputati calabresi sono a conoscenza dell’ennesima vittima della S.S.106 in Calabria? Sanno, costoro, che Giampiero Scalercio, carabiniere di 50 anni in servizio presso la Stazione di Cirò Marina, è deceduto dopo 19 giorni trascorsi in ospedale a lottare per sopravvivere e per ritornare a casa dove ad attenderlo c’era una moglie e due figli di 27 e 24 anni?

Giampiero ritornerà a casa domani mattina ma solo per dare ai propri cari l’ultimo saluto.

Domani a Cirò Marina avranno luogo i funerali del militare che è la ventesima vittima della S.S.106 in Calabria dall’1 gennaio 2015 dopo Claudio Modafferi (di 33 anni), Giuseppe Alosa (60 anni), Maddalena Bandi (72 anni) ,Matteo Brigandì (38), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36) Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Ilaria Geremicca (22), Maria Grillone (61), Francesco Paparo (24), Giovanni Zappavigna (57), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45) e Gaetano Aiello (80). Una vittima ogni 14 giorni.

Allora è fondamentale onorare anche la memoria dell’ultima vittima dell’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 decidendo, con vigore ancora più intenso, nella nostra battaglia di civiltà “NO S.S.106 – NO VOTO”: affinché il numero maggiore di calabresi possa decidere liberamente di non votare per le elezioni governative.

Non sussistano in Calabria le condizioni per partecipare alla vita democratica di uno Stato assassino che uccide i calabresi sulla S.S.106 tramite l’indifferenza, l’irresponsabilità e l’incapacità di agire per porre un rimedio concreto alla più grande Strage di Stato della storia italiana attuando un programma serio e determinato di ammodernamento e messa in sicurezza della “strada della morte”.

No S.S.106 – No Voto!

domenica 11 ottobre 2015

Giampiero Scalercio, ventesima vittima della S.S.106 in Calabria nel 2015




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con profondo sincero dolore ed infinita tristezza rende nota l'ennesima tragedia sulla S.S.106. Giampiero Scalercio di 50 anni, originario del cosentino e carabiniere in servizio presso la caserma di Cirò Marina, è morto in ospedale esattamente diciannove giorni dopo l’incidente stradale avvenuto lo scorso 21 settembre in un frontale sulla “strada della morte” nei pressi di Cutro in provincia di Crotone.

Il militare era rimasto coinvolto a bordo della sua Ford Focus mentre viaggiava in direzione Catanzaro. Nell’impatto erano rimaste ferite tre persone e proprio Giampiero era stato estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco e consegnato alle cure dei sanitari del 118 per essere trasportato all’ospedale di Crotone, riportando fratture multiple. Si è spento ieri mattina intorno alle 11:00, lascia la moglie e due figli. Il sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, ha annunciato che il giorno del suo funerale le bandiere del Comune saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto.

L’Associazione nel ringraziare il sempre ottimo e qualificato giornalismo professionale de “IlCirotano.it” per aver seguito con costanza la tragica vicenda informando tutti i calabresi dell’accaduto intende ricordare che Giuseppe Scalercio è la ventesima vittima della S.S.106 in Calabria dall’1 gennaio 2015 dopo Claudio Modafferi (di 33 anni), Giuseppe Alosa (60 anni), Maddalena Bandi (72 anni) ,Matteo Brigandì (38), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing Jaswinder (36) Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Ilaria Geremicca (22), Maria Grillone (61), Francesco Paparo (24), Giovanni Zappavigna (57), Malena Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79), Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45) e Gaetano Aiello (80).

Sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, dall’uno di gennaio 2015 fino ad oggi, abbiamo esattamente una vittima ogni 14 giorni ed a ciò dobbiamo aggiungere centinaia di feriti i quali, non pochi, dopo l’incidente resteranno per sempre con danni permanenti. Pertanto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nell’evidenziare l’ennesima tragedia sull’asfalto della strada più pericolosa d’Italia intende denunciare le responsabilità di quanti restano ancora indifferenti di fronte alla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica Italiana.

L’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 ci spinge con più forza a continuare la nostra battaglia di civiltà “NO S.S.106 – NO VOTO” affinché il numero maggiore di calabresi possa decidere liberamente di non votare per le elezioni governative. L’Associazione, infatti, ritiene che non sussistano in Calabria le condizioni per partecipare alla vita democratica di uno Stato assassino che uccide i calabresi sulla S.S.106 tramite l’indifferenza, l’irresponsabilità e l’incapacità di agire per porre un rimedio concreto alla più grande Strage di Stato della storia italiana attuando un programma serio e determinato di ammodernamento e messa in sicurezza della “strada della morte”.

Alla classe politica dirigente calabrese ad ogni livello, quindi, esterniamo il nostro più vivo disprezzo per la incapacità di fronteggiare un problema gravissimo ed ormai improcrastinabile ed, insieme, la nostra condanna ferma per aver voluto da sempre occultare un problema che emerge ogni giorno nella sua drammaticità.

L’Associazione sinceramente e profondamente addolorata per la scomparsa di Giuseppe Scalercio manifesta ai familiari, ai parenti, agli amici ed a tutti i colleghi della Benemerita i sentimenti di profondo cordoglio e si associa al lutto dei familiari.

sabato 3 ottobre 2015

Il letame, la puzza, il silenzio....sulla "strada della morte" - NO S.S.106, NO VOTO!



TERZA LETTERA APERTA AI CALABRESI: IL LETAME, LA PUZZA, IL SILENZIO… SULLA “STRADA DELLA MORTE”! NO S.S.106, NO VOTO!
di Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


Ha avuto luogo oggi, alla rotonda della statale 106 nel comune di Strongoli, la singolare protesta dell’amico Ferdinando Amoruso, per gli amici “Nando”, presidente del Comitato Vita (Viabilità, infrastrutture, trasporti e ambiente), storico, temerario ed eroico crotonese che da sempre denuncia le pessime condizioni della principale arteria stradale della fascia ionica calabrese.

Nando, famoso per i suoi incatenamenti ma anche per aver realizzato un parco con 200 croci nei pressi del monumento dei Fratelli Bandiera proprio vicino Crotone, oggi ha deciso di farsi seppellire dal letame e dopo aver indossato una maschera antigas, davanti a numerosi cittadini, è rimasto sotto la puzzolente coltre per una decina di minuti. Un gesto simbolico per denunciare le condizioni della S.S.106 paragonabili ad un letamaio e poi per dire che “Il crotonese da sempre privo di infrastrutture è diventato un letamaio che lentamente sommergerà tutti”.

Amoruso ha anche contestato duramente il deputato Nicodemo Oliverio e l’ex parlamentare Franco Laratta che si trovavano in un bar nei pressi della manifestazione ma non si sono fermati ad ascoltare le ragioni della protesta preferendo recarsi ad un’iniziativa sull’agricoltura.

Ovviamente, tutto ciò non sorprende. Voglio ricordare, infatti, che il deputato Nicodemo Oliverio è lo stesso che insieme all’On. Stefania Covello ed all’On. Realacci nato a Sora (provincia di Frosinone), nella Seduta n. 257 della Camaera dei Deputati di venerdì 4 luglio 2014 senza rispettare la volontà dei calabresi che vogliono l’ammodernamento della S.S. 106 tra Sibari e Roseto hanno presentato una nuova interrogazione (la prima era datata 16 aprile 2014), al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti contro la realizzazione del 3° Megalotto della S.S. 106.

In quella folle interrogazione, infatti, essi sostenevano il “rischio di dissesto ambientale per l'Alto Jonio cosentino a causa del predetto intervento infrastrutturale”; avanzavano una serie di dati sul progetto (viadotti, svincoli, gallerie, “livelletta”, ecc.), assolutamente inesatti; ricostruivano il quadro storico del finanziamento relativo al progetto condannando la scelta di chi aveva ritenuto opportuno realizzare un progetto con più strada in superficie perché loro ritenevano opportuno che – per non “distruggere il paesaggio” – si dovesse ritornare ad un progetto stracolmo di gallerie.

Per fortuna quella interrogazione cadde nel nulla: i Ministeri all’Ambiente ed a i Beni Culturali accolsero diverse osservazioni tra le quali non c’erano, ovviamente, quelle degli illustri Onorevoli firmatari dell’Interrogazione salvo qualche piccola eccezione che però poi venne rigettata nelle contro-osservazioni del Ministero delle Infrastrutture che, nell’ambito dell’istruttoria disposta per il CIPE riportò il progetto del 3° Megalotto sostanzialmente a quello concordato e deciso dai Ministeri e da Anas Spa in sede di conferenza dei servizi a Roma alla presenza dei sindaci dei comuni dell’alto jonio e della Regione Calabria.

Sono rammaricato che Nando Amoruso sia rimasto male ed abbia contestato l’On. Nicodemo Oliverio: da questi signori ci si aspettava una ferma presa di posizione con parole e fatti per l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria e soprattutto nell’alto jonio cosentino dove c’è già un progetto pronto ed i soldi per avviarlo mentre, invece, è fermo al CIPE nel silenzio complessivo di tutti quei parlamentari calabresi (NESSUNO ESCLUSO), che utilizzano la Calabria come trampolino di lancio per arrivare a Roma salvo poi dimenticarsi dei problemi atavici che colpiscono duramente la nostra terra; del coraggio che serve ed è necessario per affrontarli e risolverli; delle conseguenze drammatiche che questi problemi determineranno per il futuro della nostra Calabria.

Per fortuna tra il letame che oggi ha ricoperto Nando Amoruso e il cattivo odore che proviene dal discutibile operato dei nostri parlamentari a Roma buoni solo a produrre “aria fritta” (per citare l’On. senatore Antonio Gentile), ci sono anche belle notizie: gli assessori regionali, alle “Infrastrutture”, prof. Roberto Musmanno, ed alla “Logistica e “sistema Gioia Tauro” Prof. Francesco Russo, sono intervenuti all’Expo, a Milano, sul tema “Gioia Tauro, cuore del Mediterraneo”. Nel corso dell’intervento i due Assessori hanno discusso lo stato attuale dell’area portuale di Gioia Tauro e, più in generale, delle infrastrutture calabresi affermando che “Il Ponte sullo Stretto è certamente un’opera strategica per il sistema dei trasporti nazionale. Tuttavia, esistono interventi infrastrutturali in Calabria che non possono essere procrastinati ulteriormente, ad esempio, il raddoppio della SS 106, l’alta velocità sulla linea ferroviaria tirrenica, la messa in sicurezza di importanti arterie statali, oltre al completamento della A3.”

Per fortuna almeno loro guardano agli interessi dei calabresi.

Per fortuna almeno loro sperano che qualcosa cambi.

Per fortuna almeno loro non sono uomini di…”partito”!

No S.S.106 – No Voto!

giovedì 1 ottobre 2015

ALLE MOZIONI DEMAGOGICHE ED INUTILI SULLA S.S.106, PRETENDIAMO I FATTI! NO S.S.106, NO VOTO!



SECONDA LETTERA APERTA AI CALABRESI: ALLE MOZIONI DEMAGOGICHE ED INUTILI SULLA S.S.106, PRETENDIAMO I FATTI! NO S.S.106, NO VOTO!
di Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



Nella giornata di ieri abbiamo registrato l’esultanza dell’On. Dorina Bianchi per una mozione di cui lei è prima firmataria (e firmata anche dai parlamentari Garofalo, Piso, Sammarco e Scopelliti) sui trasporti in Calabria. L’On. Bianchi in una nota stampa ha affermato la necessità di “rafforzare gli investimenti sulla strada statale n. 106, sbloccando quelli già disponibili e programmandone di nuovi dove servono, anche per intervenire sull'elevata incidentalità mortale che si riscontra su quell'arteria

Sempre ieri, all’On. Bianchi i deputati del M5S. Inneggiando, trionfanti, all’approvazione della mozione del M5S alla Camera. La mozione che vede primo firmatario l’On. Paolo Parentela, insieme ai colleghi Dalila Nesci e Federica Dieni, avrebbe ottenuto “l’importante vittoria sulla progettazione della nuova 106, che sarà costruita tenendo maggiormente conto dell’impatto ambientale sui luoghi che attraverserà”. 

Ed, infine, sempre ieri, la notizia che alla Camera è stata approvata una mozione favore al potenziamento del sistema infrastrutturale dei trasporti in Calabria che vede come prima firmataria l’On. Enza Bruno Bossio insieme a Magorno, Aiello, Battaglia, Censore, Covello, D'Attorre, Oliverio, Stumpo.

Ora se ad affermare che tutte queste mozioni sono semplicemente aria fritta fosse stato l’inutile ed inascoltato Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” probabilmente sarebbe stato poco credibile mentre invece proprio oggi, sulla stampa, ad intervenire ed a bocciare le demagogiche mozioni dei parlamentari calabresi è intervenuto il Senatore Antonio Gentile.

Voglio riportare solo alcune dichiarazioni dell’On. Gentile che rispondono peraltro ad una sacrosanta verità: “mi viene da ridere a vedere i colleghi del Pd e di Forza Italia che si accapigliavano per prendersi il merito di un niente”.

Continua Gentile: “Invece di chiedere al CIPE perché tiene fermo l’appalto sulla 106 già aggiudicato si è discusso di genericità, di ovvietà, approvando per l’ennesima volta una mozione. Ai colleghi di Crotone dico che va bene difendere il sistema aeroportuale ma solo in una logica di potenziamento: la priorità sarebbe sempre la 106 che è una strada vergognosa e pericolosa”.

Gentile conclude affermando che “Bisogna fare in modo che la Regione attraverso il presidente Oliverio, chiamasse a raccolta tutti i parlamentari e chiedesse coesione rispetto al governo nazionale. Tutto questo non è accaduto e continuiamo a perdere tempo inutilmente, disputandoci la primogenitura di atti che storicamente non hanno mai prodotto nulla di concreto per la Calabria”.

Ora è evidente che non intendo assolutamente tirare le fila dell’On. Gentile – che pure apprezzo per l’onesta intellettuale e la serietà con cui ha commentato le diverse inutili mozioni con cui i parlamentari calabresi tentano di far credere di aver ottenuto chissà quale grande successo – anche perché continuo a sostenere, insieme all’Associazione che ho l’onore di Presiedere, che è necessario e dirimente il non voto per tutti, nessuno escluso, questi signori.

Voglio però far notare che di fronte ad un problema enorme qual è quello che riguarda la “strada della morte” i nostri rappresentanti alla Camera invece di pretendere con forza l’avvio immediato di un progetto che è già approvato, che ha già le coperture finanziarie e che costituirebbe un importante risultato per la sicurezza stradale e per lo sviluppo economico della nostra Calabria ci offendono – pensando che siamo degli stupidi – vantandosi l’approvazione d’inutili e ridicole mozione che nulla hanno a che vedere con i fatti concreti che sono altri!

I fatti concreti sono semplici: c’è l’istruttoria di un progetto di 1,5 miliardi di euro già ultimata che aspetta una Delibera del Governo (CIPE), che ne avvii i lavori. C’è una regione piegata dal dolore per le continue perdite (soprattutto di giovani), a causa della strada più pericolosa d’Italia! C’è una Regione che vanta in Europa il primato della disoccupazione, dello spopolamento e della povertà e questi parlamentari invece di battersi come leoni per l’avvio istantaneo di un progetto che è fermo solo per volontà politiche perverse ed incomprensibili davanti ad una Associazione che lotta per l’interesse generale e suggerisce il non voto si coagulano e diventano “Casta” e provano a convincerci che loro, invece, hanno ottenuto un risultato.

Cari parlamentari calabresi a Roma l’unico risultato che potete e dovete portare a casa è questo: l’avvio del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto! Perché non solo si parla di un’opera che riuscirà a salvare la vita di molte persone ed a evitare che altre restino per sempre segnate da danni fisici permanenti; non solo perché è necessario uscire dall’isolamento drammatico in cui è caduta questa Calabria; non solo per ragioni relativi, allo sviluppo, al progresso, al lavoro che in questa nostra regione mancano; non solo perché è fondamentale dare entusiasmo ad una comunità regionale depressa con la realizzazione della più grande infrastruttura prevista in Calabria per i prossimo 10 anni.

Non solo per questo!

Ma anche per una ragione etico-morale: voi siete stati eletti per rappresentare i nostri interessi!

I nostri e basta!

Allora, già da domani, fate capire a Renzi e Delrio che siete tutti pronti (On. Antonio Gentile compreso), a non sostenere il Governo quando chiederà la fiducia se non sarà approvata già dal prossimo CIPE la Nuova S.S.106 nell’alto jonio cosentino oppure dimostrateci diversamente di cosa siete capaci.

Ma portate a casa i fatti!

Perché alle parole o alle mozioni che peraltro offendono la memoria di chi non c’è più è impossibile credere!

No S.S.106 – No Voto!