La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 13 aprile 2023

Proponiamo ai sindaci reggini di incatenarsi sulla Statale 106

L’O.d.V. fa notare le contraddizioni tra i fatti e l’evidente mancanza di volontà politica

PROPONIAMO AI SINDACI REGGINI DI INCATENARSI SULLA STATALE 106

SI CERCANO ANCORA SCUSE QUALI LA MANCANZA DI PROGETTAZIONI VALIDE PER GIUSTIFICARE LA VOLONTÀ POLITICA DI NON VOLER AMMODERNARE LA STATALE 106 IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

 

Nell’incontro di ieri a Caulonia è emersa l’ennesima tragicomica iniziativa indetta dai sindaci reggini nell’ambito della quale l’unico ad aver restituito il senso della realtà è stato stranamente il Commissario Straordinario per la Statale 106 Massimo Simonini.

Egli, infatti, ha illustrato i 12 interventi previsti per la Statale 106 in Calabria tra Sibari e Reggio Calabria e di questi, solo 3, nella provincial reggina: Variante di Caulonia; Lavori di realizzazione dell'asta di collegamento tra la SS 106 VAR/B (svincolo Gerace) e la SS 106 (Prolungamento Locri) ed i lavori per la variante di Palizzi.

I restanti 9 interventi si concentrano tutti tra Sibari e Catanzaro e non solo assorbono la quasi totalità delle risorse ad oggi disponibili (tra quelle effettive e quelle presunte), ma determino lavori che si protrarranno per almeno 15 anni.

Pertanto appare ridicolo che il problema relativo alla Statale 106 in provincia di Reggio Calabria sia dovuto alla mancanza di progetti. Questo può dirlo chi è in mala fede oppure chi vuole semplicemente azzardare una motivazione alla semplice mancanza di volontà politica che – a partire dai sindaci – determina la scelta di non ammodernare la “strada della morte” tra Locri e Reggio Calabria e tra Caulonia e Squillace.

Se guardiamo ai fatti, è bene chiarirlo, lo scorso 1° marzo è stata discussa nell’adunanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il progetto dell’itinerario in variante su nuova sede della S.S.106 tra Catanzaro e Crotone mentre il 22 marzo è toccato alla Sibari – Corigliano-Rossano.

Mentre lo scorso 31 marzo l’Anas Spa ha pubblicato il bando di gara per i primi 16 chilometri di nuova Statale 106 tra Crotone e Cutro (“Stralcio 1 – Lotto 2”).

Ciò è avvenuto nonostante il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul progetto di fattibilità tecnico economico ha espresso un parere colmo di rilievi: in ordine agli aspetti archeologici, paesaggistici e ambientali, urbanistici, architettonici, percettivi, geologici, geotecnici, idrologici ed idraulici, viari, strutturali, impiantistici, ecc. ecc..

In parole povere è stato mandato in gara un progetto fatto malissimo. Tant’è vero che adesso chi si aggiudicherà la progettazione definitiva ed esecutiva dovrà realizzare un buon progetto che rispetti le norme ed i pareri evidenziati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Non solo. C’è di più. Seppure questo primo Stralcio mandato in gara non ha un progetto (perché di fatto è così), non ha neanche una completa copertura finanziaria. Nei fatti, dei 346 milioni di euro necessari secondo l’Anas Spa per la realizzazione della Crotone-Cutro, ad oggi solo una parte è coperta da un finanziamento.

Ciò è vero a tal punto che si legge “il Commissario Straordinario Ing. Massimo Simonini, ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Dispositivo di approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnico economica con espressa possibilità di annullamento della procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata l’integrale copertura finanziaria dell’importo dell’intervento, attualmente solo parzialmente finanziato”.

Quindi, mentre in altre latitudini si avviano processi senza valide progettualità e coperture finanziarie nell’area reggina due anni fa servivano i fantomatici 51 milioni di euro tanto decantati dall’On. Cannizzaro per la progettazione ma di fatto mai visti ed oggi servono altri 3 anni per progetti validi da mandare in gara.

A tal proposito l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che, da sempre, informa correttamente e con serietà tutti i cittadini calabresi, si chiede: ma non sarebbe più utile far cessare queste congregazioni di sindaci (buone solo per creare passerelle), per decidersi, finalmente, di occupare la Statale 106 con la fascia tricolore magari decidendo di incatenarsi fino a quando lo Stato non decide concretamente di fare qualcosa per l’ammodernamento della “strada della morte” in provincia di Reggio Calabria?

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 13 aprile 2023

mercoledì 5 aprile 2023

S.S.106, CZ-KR: Primi passi di un processo che seguiremo con attenzione

L’O.d.V. evidenzia ogni aspetto di un processo finalmente avviato tra diverse criticità

S.S.106, CZ-KR: PRIMI PASSI DI UN PROCESSO CHE SEGUIREMO CON ATTENZIONE

NECESSARIO UN COMPLETAMENTO DEL FINANZIAMENTO SULLO STRALCIO 1. MENTRE SERVONO FINANZIAMENTI VINCOLATI SULLO STRALCIO 2. NESSUN FINANZIAMENTO NELL’ULTIMO CIPESS

 

Lo scorso 1° marzo, è stato discusso, nell’adunanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il progetto dell’itinerario in variante su nuova sede della S.S.106 tra Catanzaro e Crotone. L’Opera che si vuole realizzare “risponde a esigenze di sicurezza nazionale” tanto è vero che “nei casi di emergenza sarà determinante per la raggiungibilità ed il soccorso”.

Il tracciato oggetto dell’adunanza è stato diviso in due stralci.

Lo Stralcio 1 di 16Km comprende il tratto da Cutro a Crotone: qui sono previsti 12 Viadotti (per un’estensione totale di circa 3000m) e 2 Gallerie Naturali (per una estensione totale di circa 1100m). Lo Stralcio 2 di 35Km il tratto da Simeri Crichi (Catanzaro), a Cutro: qui sono previsti 16 Viadotti (per una estensione totale di circa 6950m) e 8 Gallerie Naturali (per una estensione totale di circa 4000m). Ne risulta, per lo Stralcio 1, un’estensione di circa 12.600m tra rilevati e scavi e, per lo Stralcio 2, un’estensione di circa 24km tra rilevati e scavi.

L’intera Opera presenta una lunghezza totale di 51,1Km. La durata stimata per la realizzazione dello Stralcio 1 è pari a 1570 giorni (4 anni e 3 mesi), mentre per lo Stralcio 2 è pari a 2403 giorni (6 anni e 5 mesi).

Lo “Stralcio 1 – Lotto 2”, nel caso migliore, sarà realizzato in 4 anni e 2 mesi (per come si apprende dal bando di gara già pubblicato). C’è da sperare che nell’anno in corso parta anche lo “Stralcio 2”. Se ciò accadrà, perché è più probabile che lo “Stralcio 2” partirà in seguito, per realizzare entrambi gli stralci saranno necessari non meno di 15 anni (ovviamente nel caso migliore).

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in ordine agli aspetti archeologici ha fatto rilevare che non risulta conclusa la procedura concernente la verifica dell’interesse archeologico. In merito agli aspetti paesaggistici e ambientali ha ritenuto la documentazione progettuale ben strutturata ed argomentata e sugli aspetti urbanistici ha valutato i documenti inviati argomentati e valutati ben oltre a quanto richiesto. Sugli aspetti architettonici ha raccomandato alla successiva fase progettuale di ridurre gli impatti degli aspetti percettivi dei ponti e viadotti nel paesaggio aperto e rurale.

Per quanto riguarda gli aspetti geologici, invece, ha ritenuto il progetto carente raccomandando un maggiore dettaglio. Sugli aspetti geotecnici sono state chieste integrazioni al progetto con un congruo numero di indagini atteso che quelle riportate sono “largamente insufficienti” così come sono state richieste importanti implementazioni per quanto attiene agli aspetti idrologici ed idraulici.

Anche la documentazione relativa agli aspetti viari deve essere integrata e qui, il Consiglio, ha voluto precisare che è necessario che ciò avvenga poiché tali aspetti possono far variare anche in modo consistente il costo globale dell’Opera. Sugli aspetti relativi alla sicurezza delle gallerie stradali mancano le Analisi di Rischio. In riferimento agli aspetti strutturali il Consiglio ha fatto rilevare che mancano la sezione relativa alle valutazioni del sistema di isolamento mentre sugli aspetti impiantistici ha chiesto delle integrazioni.

Sugli aspetti acustici ha richiesto studi specialistici approfonditi che nella documentazione progettuale non sussistono. Sulle interferenze ha fatto rilevare che il livello di conoscenza è modesto e potrebbe incidere sulla fattibilità dell’intervento. Infine, è stato evidenziato che nelle zone oggetto d’intervento non ci sono depositi tali da soddisfare i fabbisogni di inerti e, quindi, sono necessarie delle aperture di cave di prestito per le quali, gli uffici regionali, dovranno rilasciare le necessarie autorizzazioni nel rispetto della tempistica di progetto.

Il Consiglio di Amministrazione di Anas con Delibera n.21 del 21/03/2022, ha approvato in linea tecnica ed economica il progetto di fattibilità tecnica ed economica.  Il 31 marzo 2023 l'Anas Spa, sul proprio sito web ufficiale, ha pubblicato il bando di gara lo Stralcio 1 Lotto 2: dallo Svincolo di Papanice (incluso) a Crotone (Svincolo di Passovecchio).

L'appalto integrato ha per oggetto sia la progettazione definitiva e la progettazione esecutiva che la realizzazione dei lavori (per questo è integrato). Poiché questa procedura avviene in deroga delle leggi ordinarie, il Commissario Straordinario ha deciso che il Progetto Fattibilità Tecnica ed Economica messo a gara sarà lo stesso presentato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

L’importo complessivo dell’investimento di Euro 346.457.336,79, di cui Euro 272.153.944,38 per lavori e servizi (Euro 253.574.372,57 per lavori, Euro 8.075.099,57 per spese tecniche relative alla progettazione definitiva, compreso il SIA, ed esecutiva, Euro 1.341.948,79 per monitoraggio ambientale ante operam e in corso d’opera, Euro 9.162.523,45 per costi della sicurezza), Euro 45.696.823,32 per somme a disposizione ed Euro 28.606.569,09 per oneri di investimento (9%);

Il Commissario Straordinario Ing. Massimo Simonini, ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Dispositivo di approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnico economica con espressa possibilità di annullamento della procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata l’integrale copertura finanziaria dell’importo dell’intervento, attualmente solo parzialmente finanziato.

Per l’approvazione e aggiudicazione definitiva saranno necessari 180 giorni (6 mesi).  La durata del servizio di redazione del progetto definitivo è di 60 giorni (2 mesi), e consecutivi decorrenti dall’apposito Ordine di Servizio del RUP. La durata del servizio di redazione del progetto esecutivo è di 120 giorni (4 mesi) e consecutivi decorrenti dall’apposito Ordine di Servizio del RUP. La durata dei lavori oggetto dell’appalto (escluse le eventuali opzioni) è di 1150 giorni (3 anni e 2 mesi).

Per quanto concerne gli aspetti economici è bene evidenziare che secondo il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici l’intera Opera avrà un costo di € 3.016.155.876,13 IVA inclusa. L’Anas mette a gara il progetto di fattibilità tecnico-economico per lo “Stralcio 1 – Lotto 2” per un importo di € 272.153.944,38 ancora in corso di validazione.

È bene ricordare che l’Opera è stata divisa in 2 stralci perché lo “Stralcio 1” (quello messo a gara), risulta parzialmente finanziato con una Delibera CIPESS con 220 milioni di euro. Lo “Stralcio 2”, invece, non è proprio finanziato. Quindi occorre auspicare che sia approvata una Delibera CIPESS che determini il finanziamento complessivo dello “Stralcio 1” ed un’altra Delibera CIPESS che finanzi lo “Stralcio 2”. Infine, è necessario che ciò avvenga il prima possibile.

A tal proposito l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che, da sempre, informa correttamente e con serietà tutti i cittadini calabresi, fa presente che nella seduta del CIPESS del 29 marzo scorso, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), presieduto dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, con la presenza del Segretario del CIPESS, Sottosegretario Alessandro Morelli, ha approvato una serie di provvedimenti in materia di infrastrutture: con Delibere CIPESS ha dato l’autorizzazione, relativamente alla linea ferroviaria AV/AC Verona-Vicenza-Padova, del nuovo limite di spesa del secondo lotto funzionale dell’attraversamento di Vicenza, di 2.180 milioni di euro ed ha autorizzato, l'avvio della realizzazione e l’assegnazione delle relative risorse disponibili per il lotto costruttivo n. 3 “Tunnel di base (completamento)” dell'intervento Nuova linea ferroviaria Torino-Lione - sezione internazionale - parte comune italo-francese. Sezione transfrontaliera», dal costo di competenza italiana pari a 1.274,32 milioni di euro.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 5 aprile 2023