La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

sabato 19 marzo 2016

Massimo sostegno e solidarietà al Segretario Sap Gianni Tonelli




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nella persona del Presidente Fabio Pugliese, del Direttivo e di tutti i suoi iscritti esprime la massima solidarietà e la vicinanza più sentita al Segretario Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), Gianni Tonelli, in sciopero della fame in segno di protesta contro le condizioni in cui sono costrette ad operare le forze di polizia da 60 giorni!

È allarmante l’indifferenza del Governo che si rifiuta di discutere delle problematiche legate alla sicurezza delle forze di polizia! È intollerabile che uomini e donne delle Forze dell’ordine continuino ad essere mortificate, nonostante il loro ruolo di garanzia, di democrazia, sicurezza e libertà. La polizia non può affrontare il proprio lavoro senza un adeguato equipaggiamento e senza un’adeguata formazione professionale.

L’Associazione continuerà a sostenere la battaglia di Gianni Tonelli per difendere e tutelare anche la dignità delle forze di polizia che operano sulla S.S.106 in Calabria in condizioni vergognose e mortificanti ed invita tutta la società civile calabrese ad unirsi ed a sostenere la battaglia del Segratario Nazionale del Sap in difesa di chi rappresenta, difende e garantisce lo Stato!

venerdì 18 marzo 2016

Parlamentari calabresi incapaci di rappresentare i problemi della S.S.106




Nelle ultime ore l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ricevuto diverse e svariate segnalazioni che riescono ad evidenziare chiaramente quanto la S.S.106 sia ormai inadatta ad assolvere il ruolo di seconda arteria viaria della Regione Calabria. La “strada della morte”, infatti, è ancora oggi la sola e l’unica via di comunicazione sulla costa jonica calabrese e ciò diventa un serio problema quando, per diverse cause, non è possibile percorrerne un tratto.

Il maltempo di queste ultime ore ha creato molti danni su una strada concepita male, inadatta a gestire volumi di traffico elevati e, soprattutto, mantenuta male da una Anas Spa che è sempre più presente sui network di informazione per le note vicende di corruzione e malaffare che trovano riscontro nelle opere che realizza e che sono sotto gli occhi di tutti.

L’Associazione per queste ragioni ha richiesto diverse volta, tramite diverse comunicazioni avvenute con posta certificata, ai parlamentari calabresi l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla S.S.106 con il fine, appunto, di ricercare, evidenziare, affrontare e risolvere problemi la cui responsabilità è ascrivibile solo e soltanto alla conformazione della strada che presenta lacune e criticità.

Nessuno, ancora oggi (fatta eccezione per il Senatore Francesco Molinari), ha risposto alla nostra richiesta: c’è stato solo un comunicato dei parlamentari del Pd che sostenevano sulla stampa (…), di aver avviato iniziative utili a far nascere una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla S.S.106 ma non c’è, ad oggi, alcun fatto concreto o informazione formale che ci spinge a ritenere quel comunicato propagandistico credibile.

Ancor peggio i parlamentari del M5S che risposero, sempre sui network di informazione (…), affermando che una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla S.S.106 è inutile e costosa e che però, come abbiamo dimostrato, hanno investito non poco impegno per richiedere Commissioni parlamentari sulle Banche e sulla Xilella, queste sì certamente inutili e costose!

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto, anche dopo le difficoltà sorte sulla mobilità lungo la S.S.106 a causa del maltempo nelle scorse ore, intende denunciare pubblicamente l’incapacità ed il disinteresse che tutta la classe politico-parlamentare calabrese ha manifestato in passato e continua a manifestare ancora oggi nei confronti della S.S.106 in Calabria.

Costoro sono responsabili morali delle tante vite umane che avrebbero potuto salvare semplicemente svolgendo il loro dovere e sono irresponsabili e indegni di rappresentare la nostra regione nelle sedi parlamentari dove, fatta eccezione per la propaganda ed i proclami, non riescono a svolgere nessun ruolo, ad ottenere nessun risultato ed a difendere gli interessi generali della nostra regione e, nello specifico, il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” infine, rivolge l’appello a tutti i cittadini calabresi a NON VOTARE nessuno di questi incapaci ed inetti manifestando il rifiuto più totale a partecipare alla vita democratica di un Paese che non garantisce il diritto alla mobilità dei propri cittadini costretti a percorrere la “strada della morte civile”!

martedì 15 marzo 2016

35.000 iscritti per il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”




Il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”, organo ufficiale di informazione sui social network dell’Associazione omonima, nel pomeriggio ha superato i 35.000 iscritti. Un risultato storico ed incredibile raggiunto da una Associazione che attraverso il web ha intrapreso una battaglia di civiltà che si pone un obiettivo molto chiaro: l’urgente e necessaria messa in sicurezza della S.S. 106 ed il suo ammodernamento.

Questo risultato si unisce agli altri che non sono certamente da meno: basti pensare, infatti, che nel solo 2015 il gruppo ha ottenuto in totale 301.292 mi piace, 99.426 condivisioni e 2.982 commenti mentre il Blog dell’Associazione ha pubblicato 223 post ottenendo 430.546 visualizzazioni (in media ogni post ottiene 1.930 visualizzazioni). Sempre nel solo 2015 sono stati 188 sono gli articoli usciti sui giornali calabresi mentre il sito web dell’Associazione ha ottenuto poco meno di 100.000 visite. Se nel motore di ricerca Google si scrive “basta vittime 106” si otterranno circa 248.000 risultati.

Dietro a questi numeri si nasconde il ritrovato interesse e la grande attenzione della comunità calabrese sui diversi e svariati problemi che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” ma anche una strategia mediatica sviluppata esclusivamente sul web e progettata dal Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese che è un ingegnere informatico con competenze e conoscenze in marketing e comunicazione digitale. 

Viviamo in una terra "abbandonata" e che non sentiamo più nostra dove la S.S.106 diventa l’emblema di quanto, i grandi problemi d’interesse generale, restano avvolti nel disinteresse di una certa classe politica calabrese miope e disinteressata. Ciò impone di dover tenere alta l’attenzione sulla “strada della morte” anche perché il silenzio e l'ignoranza rischiano di portarci ad affossare completamente i nostri diritti.

Guard rail non a norma, segnaletica a volte contraddittoria e spesso non rispettabile nella pratica. I limiti di velocità di 30 km/h sono o dimenticati o messi per evitare future diatribe legali viste le condizioni del manto stradale. Incroci a raso continui, ponti dell'era fascista, linee continue per decine di km senza soluzione di continuità. Nessuna via di fuga, carreggiate al limite della praticabilità per una strada a doppio senso di marcia. E chi più ne ha più ne metta. I nostri politici assenti. E noi a piangere giovani vite spezzate. Quanti morti potevano e dovevano essere evitate attraverso l’impegno di tutti e soprattutto attraverso l’impegno di coloro che sono i responsabili della sicurezza delle strade statali?

Il gruppo e l’associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” è tutto questo e per questo motivo giorno dopo giorno continua a crescere. Ogni iscritto, infondo, è un “folle”, un sognatore cosciente che occorre andare piano perché oltre a non essere ammodernata , essendo l'unica strada che abbiamo e che collega la costa ionica, sulla S.S.106 passa di tutto e poi perché chi va piano va sano e va lontano! Molto lontano: infatti la Calabria è avanti in ogni cosa…

lunedì 14 marzo 2016

Nuova S.S.106 Sibari - Roseto: inizio lavori rinviato alla fine del 2017




L’articolo del’11 marzo scritto dal giornalista Adriano Mollo su “Il Quotidiano della Calabria” dal titolo “Macrolotto 106, Armani rassicura, Entro luglio sui parte con i cantieri” nasconde nel titolo un significato che, nel corpo dell’articolo, è destinato a scomparire. Il presidente dell’Anas Spa Armani, parlando ad una delegazione dei sindaci dell’alto jonio, avrebbe spiegato “le difficoltà emerse dopo che è stato chiesto di modificare il progetto originario che era stato già finanziato nel 2007. Armani ha spiegato – continua l’articolo – che il suo obiettivo è quello di aprire i cantieri entro luglio, ma realisticamente ci vorrà fine anno per lungaggini burocratiche. Due i passaggi tre le questioni aperte: una nuova conferenza dei servizi, un parere del ministero delle Infrastrutture e il via libera del Cipe”.

In verità occorre dire che Armani, presidente di una Anas Spa sempre più in odore di corruzione e di illeciti, è certamente molto ottimista. È un dato di fatto che il progetto in questo momento è al vaglio (l’ennesimo!), del Consiglio Superiore dei Lavori Puibblici dal quale uscirà (ottimisticamente a maggio), molto realisticamente a giugno per entrare nella Conferenza dei Servizi che era stata chiusa il 28 luglio del 2014 ed ora verrà riaperta (ottimisticamente a luglio), molto realisticamente a settembre o ottobre.

In seno alla nuova Conferenza dei Servizi saranno effettuati dei “tagli” al progetto nell’ottica di una “spending review” che – a parere del Ministero alle Infrastrutture – si rende necessaria perché il progetto non può costare 1.460 milioni di euro ma, al massimo, 1.200. Quello che la delegazione dei sindaci avrebbe potuto chiedere ad Armani è molto semplice: perché è necessaria un taglio al progetto se è già disponibile un finanziamento di 512 milioni (Piano Pluriennale Anas Spa 2016-2019), più i 970 milioni di euro già disponibili da tempo?

La risposta sarebbe stata molto chiara ma anche molto amara. Perché tutti – tranne i sindaci – sono a conoscenza del fatto che i 970 milioni oggi non sono più quelli e che nei mesi scorsi sono state detratte parte delle risorse ora divenute 700 milioni circa che, sommati ai 512 milioni del Piano Pluriennale, fanno ottenere, appunto, i 1200 milioni che il Governo vuole investire sul 3° Megalotto.

Riteniamo innaturale che dei sindaci siano da sempre meno informati di una Associazione riguardo al progetto del 3° Megalotto ma evidentemente ciò è dovuto al fatto che non hanno mai richiesto informazioni alle istituzioni poiché hanno sempre preferito informarsi dalla politica politicante o, come nell’ultimo caso, dal presidente “ottimista” dell’Anas Spa Armani.

La riapertura della Conferenza dei Servizi sposterà l’avvio dei lavori realisticamente (l’ottimismo lo lasciamo agli sciocchi), almeno alla fine del 2017. Senza contare che i tagli sul progetto porteranno – a nostro avviso – più di un sindaco che oggi su Facebook rivendica un “cauto ottimismo” ad obiettare scelte e decisioni relative a modifiche e tagli sul progetto.

Riteniamo, quindi, necessario stabilire già da ora, precise responsabilità politiche: quelle di chi rispetto alla possibilità di realizzare il progetto uscito dalla Conferenza dei Servizi del 28 luglio del 2014 oggi avalla e subisce l’idea dei tagli e delle modifiche al progetto e, soprattutto, della dilatazione dei tempi. Loro e soltanto loro saranno responsabili del fallimento di un progetto che Anas Spa e Governo vogliono certamente realizzare (in economia), con modalità e tempi che riteniamo certamente insopportabili, irricevibili e, soprattutto, fuori dalla realtà.

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

sabato 12 marzo 2016

La S.S.106 in Calabria, come i nostri parlamentari: un disastro




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in questo sabato di marzo è stata letteralmente sommersa da una valanga di segnalazioni circa le diverse e svariate condizioni in cui versa la S.S.106 lungo tutta la costa jonica calabrese. È bastata un po’ di pioggia a mettere letteralmente a tappeto una strada Statale: allagamenti, fondi d'acqua ed asfalto sdrucciolevole, masse d’acqua e fango ad invadere la carreggiata, ecc. Autentici pericoli su una arteria viaria che versa ormai da circa un secolo in uno stato comatoso.

Ovviamente tutto ciò ha delle responsabilità.

In uno stato comatoso, infatti, versano i primi responsabili di ciò che sta accadendo oggi sulla S.S.106: la nostra rappresentanza politica parlamentare! Ricordiamo che da oltre un mese, fatta eccezione per il Senatore Molinari, nessuno dei parlamentari calabresi ha risposto alla nostra richiesta di istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla S.S.106 che, alla luce di quanto sta accadendo in queste ore, sarebbe stata certamente provvidenziale per rintracciare le responsabilità di quello che purtroppo vediamo e che potrebbe causare (speriamo non accada!), vittime o feriti.

In uno stato comatoso versa l’Anas Spa che da mesi è ormai nel vortice di una indagine che finalmente rappresenta le diverse e svariate corruttele legate a mazzette che le imprese hanno pagato con i soldi destinati ai lavori che ora, lo vediamo in queste ore, danno i primi segni di cedimento provocando autentici pericoli all’incolumità dei cittadini automobilisti. Non è solo necessario che la Magistratura identifichi i responsabili della corruzione ma è importante che controlli anche come hanno realizzato i lavori per i quali hanno “vinto” gli appalti rimediando ai problemi che questo sistema perverso ha realmente provocato.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto intende denunciare lo stato comatoso in cui versa la famigerate e tristemente nota “strada della morte” senza rinunciare a ribadire quando già da tempo affermiamo: le responsabilità sono dei nostri rappresentati politici ad ogni livello e dell’Anas Spa entrambi incapaci di dare risposte serie ed immediate ai problemi legati alla viabilità ed alla sicurezza dei cittadini.

mercoledì 9 marzo 2016

Renzi in Calabria per informarci che la Nuova S.S.106 non è stata inserita neanche al pre-Cipe di oggi




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che è stata convocata oggi la riunione preparatoria del Cipe. Tale incontro, concluso pochi minuti fa, ed iniziato alle 9:30 di questa mattina presso la sala 32 della sede di Via della Mercede 9, non ha visto il 3° Megalotto della S.S.106 compreso tra Sibari e Roseto tra gli argomenti all’ordine del giorno.

Ricordiamo che la Conferenza dei Servizi relativa all’opera è stata definitivamente conclusa il 28 luglio del 2014 e che tutti i pareri favorevoli (Comuni, Regione, Ministeri), sono stati già da oltre un anno acquisiti così come ricordiamo che, ancora oggi, la Nostra Associazione non ha ottenuto alcuna risposta dai parlamentari calabresi in vacanza a Roma circa la richiesta di istituita una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla S.S.106 jonica calabrese.

L’ Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” evidenzia che ancora oggi non si conoscono le ragioni per le quali questo importante progetto è stato bloccato dal Governo, sottolinea che ancora oggi non si ha una data certa per l’inizio dei lavori, denuncia la mancata chiarezza sull’avvio dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto e si dice convinta che è in atto un tentativo del Governo Renzi di sottrarre parte dei finanziamenti destinati all’opera (1,5 miliardi di euro), verso altre la realizzazione di altre infrastrutture.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” -  9 Marzo 2016

martedì 8 marzo 2016

8 Marzo Festa della Donna




In questo giorno di festa che istituzionalizza la rivendicazione necessaria e continua dei diritti delle donne l’Associazione ed il Gruppo “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intendono legare idealmente delle mimose ad ogni tratto di guardrail che ricorda una donna vittima della famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Nel ricordo ancora fresco e vivo dei tanti sorrisi delle donne vittime della S.S.106 auspichiamo con forza che la cultura, la politica, l'informazione di questo Paese e della nostra regione possano ritornare a trovare il tempo ed il coraggio necessario per affrontare e risolvere i problemi legati alla S.S.106 perché siamo convinti che una strada è un diritto per ogni donna. L’Associazione, infine, in questo giorno abbraccia idealmente ogni donna che ha riportato ferite permanenti a causa di un sinistro sulla S.S.106 ed, insieme, tutte quelle donne che hanno perso un figlio sull’asfalto della “strada della morte”.

8 Marzo 2016
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

lunedì 7 marzo 2016

Nuova S.S.106: I sindaci dell’alto jonio continuano ad essere sordi




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nelle scorse settimane ha evidenziato l’incapacità di ascolto dei sindaci degli otto comuni dell’alto jonio circa le vicende ascrivibili ai lavori di ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto. Anche in quella occasione abbiamo rinnovato ai sindaci la nostra proposta: riunire i consigli comunali in tempi strettissimi ed approvare una delibera congiunta in cui chiedono formalmente al Ministro ed al Governo lo state dell’arte sull’opera e, soprattutto, una data certa entro cui partiranno i lavori.

L’Associazione apprende che i sindaci si riuniranno mercoledì 9 marzo alle ore 17:00 presso la Sala Convegni del Centro Polivalente di Villapiana dopo un lunghissimo periodo di torpore al fine di studiare una strategia condivisa da presentare al Ministero delle Infrastrutture.

Rileviamo l’enorme lentezza relativa ai tempi della politica: dalla nostra proposta sono trascorsi 15 giorni e, se i sindaci decideranno di accoglierla, ne trascorreranno altrettanti per convocare i consigli comunali con urgenza immediata ed approvare una delibera congiunta da inviare al Ministero delle Infrastrutture ed al Governo.

L’Associazione, tuttavia, è convinta che tutto ciò non avverrà. Siamo certi, infatti, che i sindaci in questa riunione continueranno a perdere tempo. Decideranno di inviare l’ennesima “letterina” al Ministro (a cui magari chiederanno l’ennesimo incontro), oppure partoriranno l’ennesimo “topolino” col fare demagogico, poco determinato e non risolutivo che li ha contraddistinti fin qui.

Notiamo che neanche le forze politiche aiutano i sindaci. L’unica pervenuta è quella del Delegato Regionale PD Calabria/Segretario GD Villapiana Adolfo De Santis che invece di dimettersi dal partito che oggi può, senza alcun dubbio, vantare i maggiori meriti sui ritardi relativi all’avvio dei lavori, invita tutti i sindaci a farlo dimenticando che “i cittadini sono stanchi di promesse e slogan”, ma anche della demagogia e della politica politicante messa in atto da più tempo dal suo famigerato Partito Democratico e da diversi suoi esponenti parlamentari.

Pertanto rivolgiamo un appello ai sindaci ed a chi davvero vuole risolvere i problemi: si vada alla convocazione di un consiglio comunale e si deliberi il disagio politico istituzionale rispetto ai ritardi sul progetto avanzando insieme la pretesa di poter ottenere una data chiara e certa per l’inizio dei lavori.

L’Associazione è cosciente che alla base di ogni processo evolutivo dell’uomo ci sia un cambiamento. Per questa ragione auspichiamo fortemente che i sindaci dell’alto jonio (che sul tema hanno perso un anno e continuano a perdere tempo…), possano finalmente cambiare idea ed evolversi decidendo di accettare una volta per tutte la nostra proposta e scegliendo di convocare immediatamente i consigli comunali per andare ad una delibera congiunta da inviare non solo al Ministro Delrio ma anche e soprattutto al Governo, al Cipe ed a tutti i parlamentari calabresi in vacanza a Roma. 

martedì 1 marzo 2016

Parlamentari calabresi sulla S.S.106: “Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti!”




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nei mesi scorsi (e con più vigore nelle scorse settimane), ha più volte rappresentato il grido di disperazione che viene dalla società calabrese circa le diverse e svariate problematiche che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” richiedendo alle forze parlamentari calabresi una forte ed immediata iniziativa parlamentare per l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla S.S.106.

Precisiamo che, dopo tre comunicazioni formali, ancora oggi nessuno ha risposto alla richiesta fatta eccezione per il Senatore Francesco Molinari che, invece, si è subito distinto per aver accolto la nostra proposta ed ideato un Disegno di Legge sul quale anche la Nostra Associazione ha invitato tutti i parlamentari alla massima condivisione.

L’Associazione, altresì, denuncia l’inerzia dei parlamentari calabresi ed, insieme, la delusione dei cittadini che si vedono portare via i diritti in una democrazia che poggia le sue basi sulla partecipazione che in questo momento è il malato grave e che potrebbe essere guarito solo da una classe politica attenta e predisposta ad ascoltare.

È difficile comprendere le parole prive di significato della politica politicante sulla “distanza tra la politica e i cittadini” che ha assunto dimensioni tali da “mettere a rischio la democrazia stessa” se la ricetta proposta dai nostri parlamentari calabresi è l’assoluto disinteresse nei confronti dei problemi d’interesse generale quali sono quelli legati alla S.S.106 in Calabria.

È facile capire, invece, le ragioni per le quali cresce a dismisura nei calabresi la sfiducia verso le più importanti realtà istituzionali del Paese e traccia una spaccatura nel loro sentire più profondo. In Calabria, dal nostro speciale osservatorio, rileviamo da una parte una distanza quasi incolmabile nei confronti delle Istituzioni della Repubblica, ma anche dai politici e dai partiti, dai sindacati; e dall’altra, il riconoscimento pressoché unanime nei confronti delle Forze dell’Ordine e di sicurezza e del volontariato.

La distanza che i nostri parlamentari calabresi riservano alle nostre istanze è l’antitesi di ciò che dovrebbe essere il loro impegno a costruire e progettare il futuro della nostra Calabria. Sono nei fatti del tutto autoreferenziali ed appaiono profondamente incapaci. Con il loro silenzio e disinteresse, sono certamente moralmente coinvolti anche se loro si credono assolti, nella più grande strage di stato della storia della Repubblica italiana: quella che avviene ogni giorno, ormai da sempre, sulla S.S.106.