La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

sabato 29 agosto 2015

Basta Vittime Sulla S.S.106: cordoglio per la perdita della Prof. Caterina Petrone




L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" apprende con sgomento e tristezza della tragica morte della Prof. Cateria PETRONE, docente di lettere in pensione e vicina alla Nostra Associazione. Caterina, 60 anni, è travolta da un’auto sotto casa ed e poi deceduta nell’ospedale di Rossano mentre stava per essere sottoposta ad una tac.

Ricordiamo la sua sensibilità, la sua solarità insieme a tutte le preziose qualità che Caterina possedeva insieme all’impegno per la S.S.106 manifestato anche grazie alle sue poesie donate alla Nostra Associazione (peraltro inserite nel nostro sito web nella sezione "Strada Statale 106 -> Poesie").

Versi come: “Somiglia a un cimitero / questa strada / adornata da fiori sbiaditi /  su altarini e lapidi / con nomi sconosciuti. / Si stritola il cuore / e labbra sussurrano / un requiem sul lungo / filare di volti e date. / Parlano sconsolate le storie / annerite dal tempo, / le inutili domande / ormai tacciono / annegate in pozze di lacrime, / la rabbia non può dare / consolazione” così come “Se la curva non c’era … / ha brividi il cuore / la mente rifiuta / i perché, / sulla strada della morte / non hanno senso.” non saranno mai dimenticati così come non sarà dimenticata la Prof. Caterina Petrone.

Valido esempio nel panorama culturale dell’alto jonio, nei tanti commenti di cordoglio registrati sul web e nel gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” (oltre 30.000 calabresi iscritti), viene dipinta come una donna speciale, un'insegnante capace di insegnare l'amore per lo studio, una donna solare e semplice. La Nostra Associazione intende ricordarla anche come validissimo esempio di cittadina attiva che, con poco, attraverso i suoi componimenti, ha voluto evidenziare l’importanza che per lei aveva la questione S.S.106 in Calabria e nell’alto jonio in particolare.

Il Presidente dell'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" Ing. Fabio Pugliese, i componenti del Direttivo e gli iscritti tutti esprimono profondo dispiacere per la perdita della Prof. Caterina Petrone ed esprimono sincero e sentito cordoglio alla Famiglia.

giovedì 27 agosto 2015

I NOMADI aderiscono: “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto che ha incassato l’adesione dei Nomadi, il famosissimo gruppo musicale pop rock italiano, fondato nel 1963 dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio. L’incontro informale, avvenuto tra il presidente Fabio Pugliese e Beppe Carletti ha visto peraltro i due confrontarsi sui temi legati alla viabilità, alla vita, alla sicurezza ed alla educazione stradale, ecc.

«Alberto Bertoli – dichiara Beppe Carletti - mi aveva parlato molto dell’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106”. Credo che questa Associazione vada sostenuta per la sua battaglia che è in difesa della vita. I Nomadi – continua Carletti – non possono che sostenere questa Associazione perché già in tempi non sospetti abbiamo dimostrato con i fatti e con la musica di essere vicini al tema dell’incidentalità e della mortalità stradale”».

«Siamo davvero felici – afferma Beppe - di vedere che in Calabria, sulla costa jonica, è nato un grande movimento che ha l’ambizione, attraverso una battaglia democratica e civile, di ammodernare la “strada della morte”! 30.000 iscritti non sono pochi e si può crescere molto di più: da oggi ci siamo anche noi… Anche i Nomadi dicono “basta vittime sulla S.S.106”».

Esprime soddisfazione anche il presidente Fabio Pugliese poiché «il sostegno dei Nomadi non solo ci onora in quanto questo è un gruppo musicale molto famoso in Italia ed in Calabria ma ci onora ancora di più perché è una adesione convinta e sentita. I Nomadi come anche la Nostra Associazione sono vicini al tema della vita che deve essere sempre salvaguardata soprattutto sulle strade e, soprattutto, sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Grazie ai Nomadi – conclude Pugliese – e come sempre, sempre Nomadi!”».

martedì 25 agosto 2015

Le fiaccole della speranza illuminano la S.S.106




Ha avuto luogo ieri a Sellia Marina la Fiaccolata in ricordo di Matteo Battaglia e di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria fortemente voluta dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Sellia Marina. L’iniziativa ha previsto una Santa Messa nella Chiesa Stella Maris presieduta dal Parroco Don Raffaele e poi di seguito una fiaccolata all’insegna della preghiera molto sentita e partecipata: presenti anche Don Giuseppe ed il Sindaco di Sellia Marina.

Commossi e sentiti gli interventi: quello del Sindaco di Sellia Marina che sulla “strada della morte” ha perso il papà all’età di 33 anni e che ha voluto rivolgere un appello alle istituzioni “affinché al più presto possano risolvere i problemi legati alla S.S.106 che nel tratto di Sellia Marina è pericolosissima e che proprio per questo ha visto di recente la realizzazione di rotonde e di altre iniziative per la messa in sicurezza e che “presto vedrà – ha dichiarato il sindaco – l’avvio dei lavori per l’istituzione del semaforo al bivio pericolosissimo di Calabricata”.

Il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese ha voluto, invece, lanciare un appello ai presenti: “Voi conoscete la Nuova SS 106 tra Simeri Crici e Soverato, occorre lottare ed impegnarsi affinché si possa avere la Nuova SS 106 su tutta la costa jonica calabrese. Segnalate alla nostra Associazione tutto ciò che non va sulla “strada della morte" perché noi lotteremo affinché ogni illegalità ed ingiustizia sia cancellata!”.

“Ricordatevi – ha concluso Pugliese – di rispettare le regole, di rispettare la vostra vita e quella degli altri quando guidate sulla SS 106 perché anche in questo modo sarà possibile onorare la memoria del piccolo Matteo e di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria”.

venerdì 21 agosto 2015

Una Fiaccolata per ricordare Matteo e tutte le vittime della S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Sellia Marina ha organizzato il prossimo 24 agosto una Fiaccolata in ricordo del piccolo Matteo Battaglia e di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria. L’iniziativa avrà luogo a Sellia Marina a partire dalle ore 19:00 nella Chiesa Stella Maris a due anni esatti dalla scomparsa di Matteo. Inizierà, presieduta dai Parroci Don Raffale e Don Giuseppe, la Santa Messa. A seguire avrà luogo la fiaccolata che terminerà con gli interventi istituzionali previsti.

L’Associazione invita alla partecipazione numerosa al fine di dimostrare in modo pacifico e civile quanto sia importante difendere la vita sulla famigerata “strada della morte”: è importante la massima adesione dei cittadini, della Associazioni, della Istituzioni, ecc. al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica non solo sulla necessità di ammodernare una strada definita dall’Istat la più pericolosa d’Italia ma anche gli automobilisti ad un comportamento più corretto e rispettoso delle regole sulla S.S.106.

All’iniziativa, voluta dall’Amministrazione Comunale di Sellia Marina che ha dimostrato una grande attenzione ed una sensibilità molto alta rispetto al problema dell’incidentalità e della mortalità stradale sulla S.S.106, parteciperà il Primo Cittadino Francesco Mauro.

L’Associazione, infine, tiene a precisare che l’intera iniziativa è stata definita e coordinata con l’assenso della Famiglia Frangipane che ringraziamo per il supporto, per le idee e per la grandissima collaborazione fornita ma anche per la sensibilità e l’attenzione rivolta ad un evento che avrà un importante impatto socio-culturale ed educativo soprattutto nei confronti dei giovani.

giovedì 20 agosto 2015

Fiaccolata a Monasterace: la luce della speranza sulla S.S.106




Ha avuto luogo ieri, nel centro storico di Monasterace, la Fiaccolata in ricordo di Francesco Paparo e di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria fortemente voluta dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Monasterace. L’iniziativa ha previsto una Santa Messa nella Chiesa Matrice presieduta dal Rev. Parroco Don Nicola Commisso e poi di seguito una fiaccolata molto sentita e partecipata soprattutto dai tanti giovani amici di “Ciccio” Paparo. 

Commossi e sentiti gli interventi: quello di Andrea Anania, lo zio di Francesco Paparo, che ha rivolto un appello ai giovani, invitandoli a percorrere la S.S.106 con grande attenzione e altrettanta prudenza “per evitare tragici eventi che fanno sprofondare nella disperazione e nel dolore intere famiglie”. Il Primo Cittadino Cesare Deleo, invece, ha voluto ricordare “Ciccio” Paparo e poi ha rivolto un appello alle istituzioni “affinché al più presto possano risolvere i problemi legati alla S.S.106 che nel tratto che va da Riace fino a Soverato è la stessa ormai da sempre”.

Il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese ha voluto, invece, lanciare un appello ai giovani di Monasterace: “Voi conoscete la Nuova SS 106 tra Riace e Locri – ha detto Pugliese - lottate ed impegnatevi affinché si possa avere la Nuova SS 106 su tutta la costa jonica calabrese. Segnalate alla nostra Associazione tutto ciò che non va sulla “strada della morte" perché noi lotteremo affinché ogni illegalità ed ingiustizia sia cancellata! Ricordatevi di rispettare le regole, di rispettare la vostra vita e quella degli altri quando guidate sulla SS 106”.

All’iniziativa, peraltro molto partecipata, erano presenti anche l’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” di Melito Porto Salvo, il Comitato Torre Oliveto di Motta San Giovanni e l’Associazione Stefania Sità di Agnana Calabra: organizzazioni da sempre impegnate sulla S.S.106.  Di grande emotività, infine, il concerto della “Healing Christian Band” che ha scelto per l’occasione brani di musica sacra.























lunedì 17 agosto 2015

Una Fiaccolata per ricordare Francesco e tutte le vittime della S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Monasterace ha organizzato il prossimo 19 agosto una Fiaccolata in ricordo di Francesco Paparo e di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria. L’iniziativa avrà luogo nel centro storico di Monasterace a partire dalle ore 20:30 quando, nella Chiesa Matrice, inizierà, presieduta dal Rev. Parroco Don Nicola Commisso, la Santa Messa. A seguire avrà luogo la fiaccolata che terminerà con gli interventi istituzionali previsti e solo dopo ci sarà il concerto della Healing Cristian Band.

L’Associazione invita alla partecipazione numerosa al fine di dimostrare in modo pacifico e civile quanto sia importante difendere la vita sulla famigerata “strada della morte”: è importante la massima adesione dei cittadini, della Associazioni, della Istituzioni, ecc. al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica non solo sulla necessità di ammodernare una strada definita dall’Istat la più pericolosa d’Italia ma anche gli automobilisti ad un comportamento più corretto e rispettoso delle regole sulla S.S.106.

All’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Monasterace che ha dimostrato una grande attenzione ed una sensibilità molto alta rispetto al problema dell’incidentalità e della mortalità stradale sulla S.S.106, parteciperà il Primo Cittadino Cesare Deleo ed i molti giovani amici di Francesco che hanno fortemente voluto questa iniziativa.

L’Associazione, infine, tiene a precisare che l’intera iniziativa è stata definita e coordinata con l’assenso della Famiglia Paparo rappresentata da Andrea Anania che ringraziamo per il supporto, per le idee e per la grandissima collaborazione fornita ma anche per la sensibilità e l’attenzione rivolta ad un evento che avrà un importante impatto socio-culturale ed educativo soprattutto nei confronti dei giovani.

mercoledì 12 agosto 2015

Disagi per la Viabilità sull’intera S.S.106: Responsabilità è dei Parlamentari Calabresi a Roma



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” denuncia lo stato comatoso in cui versa nelle ultime ore l’intera S.S.106 sulla Calabria jonica a causa del maltempo. Stiamo parlando dell’unica e la sola via di comunicazione presente sulla costa jonica calabrese interrotta in più parti a causa di allagamenti d’acqua fango.

Inutile ribadire che molti di questi allagamenti d’acqua e fango provengono da quegli accessi abusivi, fuori norma e non segnalati che danno l’accesso a terreni privati: uliveti, agrumeti, ecc. Così come è inutile ribadire l’elenco dei tanti sinistri segnalati alla Nostra Associazione nelle ultime 24 ore: sono circa 30 da Roseto Capo Spulico (in provincia di Cosenza), fino a Reggio Calabria.

Per fortuna non abbiamo decessi ma riscontriamo in alcuni sinistri diversi feriti che versano in gravi condizioni e che, questa volta di certo, non erano ubriachi, non violavano il codice della strada, non erano distratti, ecc. ma erano solo automobilisti che percorrevano la famigerata “strada della morte”, ovvero “la strada più pericolosa d’Italia” secondo l’Istat.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene RESPONSABLE una intera classe politica parlamentare calabrese che ancora oggi è incapace di ottenere l’Ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto per dotare la Calabria jonica di una seconda strada moderna, veloce e sicura nonostante siano già disponibili 1,5 miliardi di euro ed il progetto ha ottenuto il parere favorevole di tutte le parti interessate.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene RESPONSABLE una intera classe politica parlamentare calabrese che è incapace di ottenere anche un solo risultato concreto sulla S.S.106 che necessita di un’azione seria ed immediata di messa in sicurezza.

lunedì 10 agosto 2015

Nuova S.S.106: Renzi è d’accordo con noi, i lavori non partono per colpa dei parlamentari calabresi




NESSUN MEDIA HA RIPORTATO IL NOSTRO ULTIMO COMUNICATO SUI PARLAMENTARI CALABRESI A ROMA, PAGATI CON  I SOLDI DEI CONTRIBUENTI ED INCAPACI DI OTTENERE L’AVVIO DEI LAVORI GIÀ FINANZIATI DEL 3° MEGALOTTO SULLA S.S.106 TRA SIBARI E ROSETO EPPURE ANCHE IL PREMIER RENZI È D’ACCORDO CON NOI: LE REPONSABILITÀ SONO DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI A ROMA.  

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto che è avvenuta il 6 agosto la seduta del CIPE. Il Governo Renzi in materia di infrastrutture ha assunto tra le altre queste decisioni: 1) Ha autorizzare la realizzazione del 3° lotto costruttivo dell’opera ferroviaria del “Terzo valico dei Giovi”, con un costo di 607 milioni di euro in Liguria; 2) Ha assegnato circa 76 milioni di euro per i porti di Genova, Trieste e La Spezia;  Ha destinato al collegamento autostradale Bre.Be.Mi 260 milioni di euro, cui si aggiungono ulteriori 60 milioni di euro a carico della Regione Lombardia; Ha  approvato ex novo, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità il progetto definitivo del collegamento ferroviario Arcisate-Stabio (in Lombardia), del costo aggiornato di 261 milioni di euro, comprensivo del ”progetto di sistemazione ambientale della messa a dimora definitiva delle rocce e terre da scavo.

L’Associazione intende evidenziare che attraverso queste scelte il Governo Renzi inaugura una stagione di fatti che è in netto contrasto con le sue dichiarazioni che vergognosamente riportano i media nazionali e che vedono il Presidente del Consiglio parlare di un “masterplan per il Sud a settembre”. Fa specie leggere il contenuto dell’ultima seduta del CIPE e poi sentire Renzi affermare che “d'ora in poi sul Sud "l'hashtag deve essere #mezzogiornozerochiacchiere”.

Così come la Nostra Associazione precisa al Premier Renzi che se “il numero di turisti che dall'estero vengono al sud è l'11%, senza la Sardegna e questa percentuale è la stessa di chi va in provincia di Bolzano”, probabilmente è anche per le responsabilità del Governo che continua ad investire solo al Nord.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” condivide solo e soltanto due dichiarazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: “La classe dirigente del Mezzogiorno non può esimersi dall'assumersi le proprie responsabilità”. In questo, la Nostra Associazione, ricorda che ha anticipato già nei giorni scorsi il Premier: sono pagati da noi contribuenti senza riuscire ad ottenere un solo risultato sulla S.S.106.

Così come condividiamo Renzi quando afferma che “Non è più il Sud ad avere bisogno dell'Italia: è l'Italia che ha bisogno del Sud perché la ripresa in atto sia strategica e decisiva”. Ma a questa considerazione devono seguire i fatti! Mentre Renzi nei fatti al CIPE investe in infrastrutture solo al Nord mentre al Sud riserva solo le sue inutili ed incredibili parole.

Il Premier Renzi stia sereno: la Nostra Associazione non dimentica!

mercoledì 5 agosto 2015

Nuova S.S.106: milioni di euro per gli stipendi dei parlamentari calabresi al governo




Il 22 Maggio 2014 si tenne la prima riunione della fantomatica “cabina di regia per la regione Calabria”, istituita con Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, per il coordinamento dell’azione di governo nelle materie economico-sociali nei confronti della regione Calabria e del Comune di Reggio Calabria. Inutile dire che si trattò solo di una delle più grandi prese per i fondelli per la Regione Calabria che oggi – rapporto Svimez alla mano – è diventata la regione più povera d’Europa tanto da raggiungere l’incredibile record di essere peggiore della Grecia.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non si stupisce che lo stesso governo Renzi non abbia avviato i lavori per il 3° Megalotto della S.S.106 che collegherebbero Sibari a Roseto attraverso una Nuova strada a due corsie per senso di marcia ed uno spartitraffico centrale: si tratta di un lavoro di cui c’è già un progetto che ha ottenuto tutti i pareri favorevoli degli Enti interessati e che ha già la copertura economica di 1,5 miliardi di euro.

Questo lavoro è fondamentale per la Calabria! Lo è per ovvie ragioni di sicurezza: sarebbe bastato avere la Nuova S.S.106 per evitare il gravissimo incidente di ieri a Villapiana e per contribuire a rendere meno pericolosa la “strada della morte”! 14 vittime nel 2015, una vittima ogni 15 giorni, centinaia di incidenti e migliaia di feriti che spesso subiscono danni permanenti che lo Stato dovrà pagare come è giusto che sia. Tuttavia, questa strada è importante anche per ragioni economiche: legate prevalentemente allo sviluppo ed al progresso di una regione che soffre più di tutti in Europa.

In questo scenario la Nostra Associazione ritiene sorprendente che la classe politica parlamentare calabrese tutta – senza alcuna distinzione – sia totalmente incapace di ottenere anche un minimo risultato peraltro insignificante qual è l’avvio urgente ed immediato dei lavori per il 3° Megalotto della S.S.106 nell’alto jonio cosentino.

Purtroppo in Calabria sono finiti i bei tempi di Mancini, Misasi, ecc. ed oggi abbiamo dei parlamentari che a Roma contano meno di niente che nei fatti ottengono il nulla più assoluto e che però paghiamo noi contribuenti peraltro anche non poco. Si tratta di 20 deputati e 10 senatori per un costo totale che va ben oltre di 10 milioni di euro l’anno e che non producono quasi niente per la nostra Calabria. Per la S.S.106 producono zero!

Per queste ragioni l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pur stigmatizzando le centinaia di migliaia di iscritti al Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” che ritengono sia necessario che “muoia uno di loro sulla S.S.106” affinché cambi qualcosa e pur prendendo le distanze dalle non poche offese che liberamente e democraticamente sono quotidianamente indirizzate alla classe politica parlamentare calabrese dai cittadini della nostra regione (che poi vengono opportunamente rimosse dagli amministratori), intendiamo avvalorare e sostenere la scelta democratica e civile del non voto quale rimedio contro un Governo ed una classe politico-parlamentare calabrese che nei fatti è contrario al Sud ed alla Calabria e che non garantisce ai cittadini calabresi il diritto alla mobilità decidendo di non avviare i lavori per la Nuova S.S.106 in Calabria.

martedì 4 agosto 2015

Pugliese: «L’inerzia della burocrazia sulla Nuova S.S.106 è causa dell’incidente di Villapiana»




PUGLIESE A TG1: L’INCIDENTE DI OGGI A VILLAPIANA È CAUSA DELL’INERZIA DELLA BUROCRAZIA ITALIANA INCAPACE DI AVVIARE LA NUOVA S.S.106 NELL’ALTO JONIO, DEI PARLAMENTARI CALABRESI A ROMA CHE NON OTTENGONO RISULTATI CONCRETI ANCHE MINIMI E DEI CITTADINI DELL’ALTO JONIO INDIFFERENTI AI PROBLEMI SULLA SICUREZZA STRADALE E SULLA MOBILITÀ.

«L’incidente gravissimo avvenuto questa mattina a Villapiana ha delle chiarissime responsabilità che sono riferibili solo e soltanto all’inerzia di una burocrazia che è incapace di far fronte ai reali, seri ed urgenti interessi generali quali ad esempio i lavori per il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto, 1,5 miliardi di euro già pronti per essere investiti su una strada moderna e sicura e che, invece, per chissà quale motivo non partono».

È quanto dichiarato oggi in una intervista alla RAI poi trasmessa al TG1 sul canale nazionale dall’Ing. Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 dopo il gravissimo incidente di questa mattina sulla S.S.106 a Villapiana che ha visto lo scontro tra una autoambulanza ed un autoarticolato causando 3 vittime di cui una, pare essere in gravi condizioni.

«Ritengo che sia inammissibile – dichiara Pugliese – anche dopo il rapporto Svimez che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sostenga “il piano per il sud” dopo aver preso in giro i calabresi con la fantomatica “cabina di regia per la Calabria” se poi lo stesso Governo non riesce ad investire i soldi che già sono pronti sulla famigerata “strada della morte”».

«Per non parlare – continua Pugliese – dei parlamentari calabresi a Roma che non sono capaci in nessun modo di interloquire con il Ministro alle Infrastrutture Delrio per portare “a casa” il 3° Megalotto della S.S.106, un risultato anche minimo e, se vogliamo, ridicolo: l’avvio di un progetto perfetto e fondamentale per la sicurezza stradale e la mobilità che è già finanziato e deve solo essere avviato peraltro al più presto!»

«Voglio altresì ribadire – conclude Pugliese – che il silenzio assordante del popolo dell’Alto Jonio in merito a queste vicende non è più tollerabile: manca una coscienza collettiva e soprattutto la volontà di quel popolo di capire che questa strada non è loro ma è di tutta la regione e, soprattutto, di capire che senza azioni eclatanti non si potrà ottenere mai nulla!»

lunedì 3 agosto 2015

Grazie Gabriella Libero: ricostruita la memoria delle vittime sulla S.S.106 a Crosia



 

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ringraziare la Signora Gabriella Libero che volontariamente ha voluto ricostruire e poi inviarci la memoria delle vittime della S.S.106 nel comune di Crosia.

Diciannove le vittime segnalate  Rosalinda Falcone (5 anni), deceduta nel 1975, Vincenzo Giuseppe Capristo (53 anni), deceduto nel 1984, Natalino Salvatore (25 anni), e Stefano Forciniti (20 anni), deceduti nel 1995, Gianluca Muraca (7anni), deceduto nel 1997, Antonio Comite (17 anni), deceduto nel 1998, Salvatore Antonio Tavernise (27 anni), Giuseppe Mazziotti (29 anni), Isidoro Nigro (28 anni), Antonio Nigro (1 anni), deceduti nel 1998, Fabrizio Citterni (39 anni), Stefano Torrioni (41 anni), e Pietro Borghi (40 anni), deceduti nel 1999, Cataldo Oriolo (23 anni), deceduto nel 2002, Antonio Porro (70 anni) ed Eugenio Graziano (63 anni), deceduti nel 2003, Eugenio Mammoliti (83 anni), deceduto nel 2006, Salvatore Tordo (81 anni), deceduto nel 2010 e Francesco Graziano (29 anni), deceduto nel 2012.

Questi nominativi, grazie a Gabriella, si uniranno agli altri già presenti nell’area “L’Angolo della Memoria presente sul sito web della Nostra Associazione. In questa area “virtuale” è possibile leggere l'elenco parziale (ad oggi 180 nominativi), delle vittime della tristemente nota "strada della morte" in Calabria.

Quanti vogliono collaborare con la Nostra Associazione al fine di ricostruire una memoria che diversamente corre il rischio di essere dispersa possono collegarsi al sito www.bastavittime106.it, cliccare sulla voce “Strada Statale 106” e poi selezionale “vittime”: verrà visualizzato l’elenco parziale delle vittime della S.S.106 e, quindi, ogni visitatore potrà segnalare il nominativo, l’età, la data dell’incidente ed il luogo dove è avvenuto.

La Nostra Associazione è convinta che nella battaglia per il superamento della triste e tragica vicenda della S.S.106 in Calabria è fondamentale la condivisione delle esperienze e delle conoscenze ed è necessario far fronte comune per essere tutti uniti per far valere i nostri diritti e per far crescere una nuova coscienza pubblica su questa tragedia continua. Nulla più della memoria che non deve e non può essere persa è più importante. 

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ringrazia Graziella Libero ed, insieme, quanti hanno collaborato e continuano ad aiutarci a ricostruire una memoria che, diversamente, andrebbe perduta: il suo gesto ha commosso anche noi che gli siamo riconoscenti perché oggi, grazie a lei quelle persone non saranno mai più dimenticate e resteranno per sempre parte della nostra memoria collettiva.

domenica 2 agosto 2015

Luigi Caliò quattordicesima vittima della “strada della morte” nel 2015




A seguito di un impatto avvenuto nei pressi del ponte sul fiume Grizzo a Montepaone in provincia di Catanzaro, sabato 1 agosto nel cuore della notte e, più precisamente intorno alle due, è deceduto Luigi Caliò di novanta anni. L’incidente è avvenuto in seguito ad un’auto che avrebbe perso il controllo, per motivi che sono in fase di accertamento, andando a sbattere contro il muro di cemento armato ai lati del ponte. A bordo dell’auto, pur non essendo l’autista, c’era anche Luigi Caliò che proprio a seguito dello scontro ha perso la vita. Feriti gli altri viaggiatori a bordo.

Luigi Caliò è la quattordicesima vittima della S.S.106 in Calabria nel 2015 dopo Matteo Brigandì (38 anni), Giuseppe Leonardo Farini (47 anni), Sing Jaswinder (36 anni), Antonio Pugliese (24 anni), Paolo Foti (59 anni), Ilaria Geremicca (22 anni), Maria Grillone(61 anni),  Francesco Paparo (24 anni), Giovanni Zappavigna (57 anni), Malena Simona (45 anni), Nicastro Maria (81 anni), Grasso Caterina (93 anni), e Malena Giuseppe (79 anni).

Luigi, inoltre, è la terza vittima nel 2015 della “strada della morte” nella provincia di Catanzaro mentre sei sono le vittime nella provincia di Reggio Calabria e cinque quelle nella provincia di Crotone.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende evidenziare la frequenza inquietante con cui accadono tragedie sulla S.S.106 e non intende esimersi dal sottolineare lo stato di abbandono in cui versa la “strada della morte” anche grazie all’Anas Spa ed alla politica regionale e nazionale.

Queste morti non possono e non devono passare, ancora una volta, come il frutto di un semplice incidente. Tutte queste morti potevano e dovevano essere evitate attraverso l’impegno di tutti e soprattutto attraverso l’impegno di coloro che sono i responsabili della sicurezza delle strade statali. L’Anas Spa e la politica non hanno più alibi e giustificazioni: i lavori di ammodernamento e di messa in sicurezza devono essere immediatamente avviati.

L’Associazione, infine, intende esprimere sentimenti di sincero cordoglio alla Famiglia Caliò, ai parenti ed agli amici tutti per la perdita del caro Luigi.