Le dichiarazioni del Presidente dell’Associazione a
seguito del sopralluogo nei giorni scorsi
PUGLIESE: «DA REGGIO AD ARDORE LA S.S.106
È IN UNO STATO COMATOSO»
PUGLIESE: «ASUPICO CHE IN QUESTO TERRITORIO POSSA
RITORNARE AL PIÙ PRESTO LO SPIRITO CHE ANIMÒ I MOTI DI REGGIO CALABRIA TRA IL
’70 E IL ’71. PERCHÉ SERVE UN ATTO RIVOLUZIONARIO PER DIFEDENRE IL DIRITTO ALLA
DIGNITÀ ED ALLA CIVILTÀ CHE NELL’AREA REGGINA È STATA UCCISA SOTTO I COLPI DI
UNO STATO ASSENTE»
Ha avuto luogo nei giorni scorsi il
sopralluogo che il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106”
Fabio Pugliese ha voluto fortemente effettuare nel tratto di strada Statale 106
compreso tra Reggio Calabria e Locri,
uno dei più affascinanti ed inaccessibili tratti di S.S.106 in Calabria e,
purtroppo, uno dei tratti più famigerati
e tristemente noti della “strada della morte” in provincia di Reggio Calabria:
qui, negli ultimi 5 anni, da Ardore a Reggio Calabria sono avvenuti 23 dei complessivi
29 incidenti mortali.
Durante
il sopralluogo il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese ha avuto modo di
verificare personalmente una serie di interventi che l’Anas Spa ha realizzato a seguito delle segnalazioni che sono
pervenute dalle Associazioni del territorio ed in particolare dall’ANCADIC
Onlus di Motta San Giovanni, guidata dal Presidente Vincenzo Crea e
dall’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” di Melito di Porto Salvo guidata
dal Presidente Carmelo Fedele.
«Sono
soddisfatto – dichiara Fabio Pugliese – dell’esecuzione dei lavori di
ricostruzione del muro di Bova Marina così come dell’avvio dei cantieri della
Variante di Palizzi. Sono interventi,
questi, per cui la nostra Associazione ha lottato (e continua a lottare),
insieme agli amici dell’Associazioni ANCADIC Onlus e Amici di Raffaele Caserta.
Gli amici Presidenti di queste Associazioni Vincenzo Crea e Carmelo Fedele sono
dei leoni: perché con coraggio e grande sacrificio si sono sostituiti alle Istituzioni ed hanno intrapreso con impegno
un lavoro che oggi inizia a dare piccoli ma significativi frutti».
«Per
il resto – continua il Presidente – esco da questo sopralluogo con grande
sconforto e profondamente ferito nel più profondo del mio essere calabrese: la strada Statale 106 a Palizzi, Brancaleone,
Africo Nuovo, Bianco e Ardore, solo per fare qualche esempio, versa in
condizioni comatose ancora oggi nel 2019, dopo due anni che mancavo da
questi luoghi. A Bava Mrina abbiamo
gallerie non illuminate oppure illuminate poco e sono diverse le criticità
riscontrate su tutta la tratta che rendono pericolosissima la S.S.106 in questi
luoghi».
«Questo territorio – conclude il
Presidente Fabio Pugliese – ha una strada Statale 106 da terzo mondo, indegna
di un Paese civile e vorrei sapere come sia possibile che ci sia un
Governo che ancora investe risorse nel TAV, per realizzare l’ennesima inutile
infrastruttura al Nord Italia, mentre qui si continua ad avere una mulattiera
che d’estate diventa una trappola infernale nell’indifferenza della politica,
delle istituzioni. Spero – conclude Fabio Pugliese – che al più presto possa
ritornare in questo territorio lo spirito che animò i Moti di Reggio Calabria
tra il ’70 ed il ’71: perché serve un atto rivoluzionario per difendere il
diritto alla dignità ed alla civiltà che nell’area Grecanica reggina è morta
sotto i colpi di uno Stato assente».
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 28 Febbraio 2019