La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 28 aprile 2015

La giovane Ilaria è la sesta vittima della S.S.106 in Calabria nel 2015




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è addolorata per l’ennesima giovane vittima della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Ilaria Geremicca di 22 anni, ha perso oggi la vita a Crotone sulla strada Statale 106 in seguito ad uno scontro verificatosi  all’altezza del bivio per la frazione Papanice. La giovane stava conducendo una Fiat Panda gialla in direzione nord quando, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo della vettura andando ad impattare contro un camion fermo al lato della carreggiata. Ilaria, dipendente di un call center che si trova nella zona dell'incidente, è stata estratta viva dalle lamiere della vettura ma le sue condizioni sono apparse da subito gravi. E' deceduta a bordo dell'ambulanza.

Ilaria Geremicca è così la sesta vittima della S.S.106 nel 2015 dopo Matteo Brigandì di 38 anni e  Giuseppe Leonardo Farini di 47 anni deceduti il 18 gennaio 2015 a Bocale fraz. di Reggio Calabria; Sing Jaswinder di 36 anni deceduto il 21 febbraio 2015 a Sant'Ilario dello Jonio in provincia di Reggio Calabria; Antonio Pugliese di 24 anni deceduto il 04 aprile 2015 aSaline Joniche in vincia di Reggio Calabria e Paolo Foti di 59 anni deceduto sempre il 04 aprile 2015 a Palizzi in provincia di Reggio Calabria.

L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Geremicca, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra giovane donna dalle belle speranze vittima della S.S.106, un’altra vita spezzata lungo la “strada della morte”, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima giovane vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia

giovedì 23 aprile 2015

Ora partono i lavori sulla S.S.106 per ridurre le vittime ed i feriti




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” informa i cittadini calabresi che sono già iniziati i lavori di messa in sicurezza sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Tali lavori (si tratta di rotatorie, svincoli, interventi su ponti, sostituzioni di guard-rail, ecc.), interesseranno tutte le province calabresi.

I comuni toccati saranno: Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Cirò Marina (dove sono già iniziati i lavori per la realizzazione delle rotatorie), Cirò, Torre Melissa e Crucoli nella provincia di Crotone; Mandatoriccio (dove è già iniziata la realizzazione dello svincolo con rotatoria nei giorni scorsi), Calopezzati, Rossano, Cariati e Scala Coeli in provincia di Cosenza; Reggio Calabria, Motta San Giovanni, Montebello Jonico e Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria.

Nella provincia di Catanzaro, invece, presto saranno avviati i lavori relativi ai ponti in corrispondenza dei torrenti “Ponzo”, “Vodà”, “Munita”,”Gallipari” e “Alaco”, così come ampiamente discusso anche con la Nostra Associazione nel merito dell’incontro (dicembre 2014), svolto in Prefettura e partecipata dall’Ex Prefetto di Catanzaro Dott. Cannizzaro.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto si ritiene soddisfatta del grande impegno che l’Anas Spa in Calabria grazie anche alla sensibilità dell’Ing. Vincenzo Marzi ha iniziato ad avviare per migliorare la sicurezza della “strada più pericolosa d’Italia”, realizzando lavori di messa in sicurezza che saranno certamente utili per evitare vittime e feriti.

Siamo, inoltre, grati al tutte le istituzioni perché quando esse eseguono, come devono, il loro dovere, evitano ritardi, lungaggini e “paludi burocratiche” che non permettono l’avvio dei lavori nei tempi stabiliti. La Nostra Associazione, pertanto, nel rivendicare il proprio contributo all’immediato avvio dei lavori si augura che questi ultimi siano eseguiti nel migliore dei modi e conferma l’inizio di una nuova stagione sulla S.S.106 in Calabria volta alla realizzazione di diversi e svariati interventi di messa in sicurezza subito.

mercoledì 22 aprile 2015

Pugliese: «Importante approvare l’ordine del giorno per la Nuova S.S.106 per almeno tre motivi»




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con il suo Presidente Ing. Fabio Pugliese era presente ai lavori del Consiglio Regionale di ieri che ha visto l’approvazione all’unanimità dell’Ordine del giorno “sulla cantierizzazione dei lavori sulla S.S. 106”.

Questa le reazioni di Pugliese che afferma subito di essere «soddisfatto per una approvazione di un Ordine del Giorno che richiede al Governo italiano l’avvio urgente dei lavori per la Nuova S.S.106 e, più in generale, l’inizio dell’ammodernamento della “strada della morte” in Calabria.

«In realtà – continua Pugliese – ritengo che insieme ai soliti e, se vogliamo, banali motivi per i quali la Regione Calabria chiede subito l’inizio dei lavori ci sono, a mio avviso, almeno tre motivi principali per cui era importante richiedere al Governo l’avvio urgente della Nuova S.S.106».

«Il primo: perché dalla presentazione del progetto (febbraio 2014), sono pervenute sul progetto una serie di osservazioni che, fatta eccezione per le osservazioni pervenute dai Comuni (in pratica meno di 5), presentavano due anomalie: il 27% delle osservazioni preveniva dalla Calabria mentre il 73% dal resto d’Italia e di queste ultime addirittura il 67% provenivano da Ferrara e Provincia. Inoltre l’insieme di queste osservazioni presentava un altro dato anomalo: l’intero pacchetto, ovvero il 100%, di queste osservazioni si riassumeva in 5 formati di “osservazioni fotocopia” che si distinguevano, in termini di contenuti, di pochissimo l’una dall’altra ed avevano, peraltro, lo stesso ciclostile. È vero che queste osservazioni anche grazie alle Associazioni, ai Sindaci dei comuni interessati (che ne hanno preso le dovute distanze), e della Regione Calabria non sono poi state prese in considerazione ma è altrettanto vero che per la Legge Obiettivo i Ministeri hanno dovuto contro dedurle causando mesi e mesi di ritardo per dire che l’opera, in sostanza, non provocava in verità nessun “disastro ambientale”».

«Il secondo: perché dalle diverse relazioni dei sindacati, della Confindustria, del rapporto Svimez, ecc. sono diverse ed autorevoli le fonti che ci spiegano che “senza infrastrutture non c’è attività produttiva che tenga – sia industriale, turistica, culturale, agricola, ecc. – e senza attività produttiva non può esserci lavoro”. In altri termini, le infrastrutture vengono indicate come le condizioni imprescindibili per ogni sviluppo nella nostra Calabria. Quindi, è impossibile fare a meno della Nuova S.S.106».

«Il terzo: ho voluto lasciarlo per ultimo perché credo sia in assoluto il più importante! Perché credo che la politica doveva dare finalmente una risposta unitaria (quindi senza distinzioni di carattere politico-ideologico), alle tante, troppe vittime ed ai feriti della S.S.106 in Calabria. Si tratta nel primo caso di tanti, troppi figli di Calabria che su quella fetta d’asfalto hanno perso ciò che ogni uomo ha di più caro: la vita. Mentre nel secondo caso si tratta di quanti sono rimasti traumatizzati, spesso lo restano per una vita intera, da un incidente ida cui ne sono usciti illesi davvero per miracolo».

«Ringrazio – conclude Pugliese – tutti gli onorevoli consiglieri della Regione Calabria che ieri hanno approvato all’unanimità l’ordine del giorno ed in particolare vorrei ringraziare l’On. Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti), e l’On. Giovanni Arruzzolo (Nuovo Centro Destra), per le loro posizioni esternate in Consiglio poiché esse sono davvero in linea con le esigenze del popolo calabrese».  

La Regione Calabria vota unita la richiesta per l’avvio urgente dei lavori sulla S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” accoglie con grande soddisfazione l’approvazione dell’Ordine del giorno presentato ieri in Consiglio Regionale e sottoscritto da tutti i Capigruppo che chiedono al Governo di avviare immediatamente i lavori del 3° Megalotto della Nuova S.S.106 che collegherà Sibari a Roseto.

È stato approvato, quindi, all’unanimità un ordine del giorno “sulla cantierizzazione dei lavori sulla S.S. 106” che impegna il Consiglio Regionale, di richiedere l’avvio urgente dei lavori relativi ad una grande opera per la quale le procedure necessarie all’avvio dei lavori sono state ormai definite da mesi; che prevede l’impiego immediato di un miliardo di euro; che garantirà notevoli risvolti positivi in termini occupazionali e la possibilità d’avviare un processo capace d’intervenire sul sistema infrastrutturale della Calabria che presenta incredibili ritardi e lacune; che contribuirà a frenare l’ondata di emigrazione e di perdita di comunità nella nostra regione.

L’Ordine del Giorno ha visto l’intervento dell’On. Arruzzolo Giovanni (Nuovo Centro Destra) e dell’On. Giuseppe Giudiceandrea ed è stato approvato con il voto unanime della Maggioranza e della Opposizione. Ieri è stata scritta una bella pagina di buona politica in Calabria che ha visto l’unità nell'approvazione di una opera infrastrutturale di importanza strategica per la nostra regione, per la nostra vita, per il nostro futuro. La politica, quindi, è anche bella quando pone al centro del mondo i problemi dei cittadini e trova l'unità sui problemi di tutti.

L’Associazione, infine, intende EVIDENZIARE con forza e determinazione che l’avvio dei lavori per la Nuova S.S.106 nell’alto jonio non solo avrà un “enorme importanza per il forte impatto economico”, per l’occupazione per e le “relazioni, sotto il profilo delle comunicazioni con altre realtà del Paese” ma soprattutto le avrà sulle vittime, i feriti ed i sinistri che sulla STRADA PIÙ PERICOLOSA D’ITALIA si registrano ogni anno.

I lavori per la Nuova S.S.106 nell’alto jonio debbono iniziare soprattutto per ridurre il numero tragico e spaventoso di vittime e feriti della “strada della morte”; per onorare la memoria della vittime e delle loro Famiglie e per dire alla Calabria ed ai calabresi che lo Stato e le Istituzioni finalmente intendono scrivere la parola “fine” sulla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana!

Iniziano i lavori per le nuove rotatorie sulla S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto l’avvio – ormai da giorni – della rotatoria sulla S.S.106 nel comune di Cirò Marina, dell’avvio dei cantieri per lo svincolo con rotatoria sulla S.S.106 nel comune di Mandatoriccio e annuncia l’avvio di altre rotonde e svincoli per la messa in sicurezza subito della S.S.106 nei comuni di Crosia e Rossano e, più in generale, nelle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro.

L’Associazione si batte da sempre per l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria e, quindi, per la realizzazione di una strada nuova e moderna con quattro corsie (due per ogni senso di marcia), con  spartitraffico centrale, con la consapevolezza che il processo di ammodernamento di questa importante arteria viaria che tra pochi mesi sarà avviato nell’alto ionio cosentino durerà per anni e ne serviranno altri ancora per completare l’ammodernamento della “strada della morte” da Sibari a Reggio Calabria.

Per questo motivo, ormai da tempo, l’Associazione è determinata nella richiesta subito dei lavori per la messa in sicurezza della S.S.106 e, sempre per questa ragione, ormai da mesi, siamo impegnati attivamente nel sollecitare gli enti preposti a cantierare subito quei lavori già finanziati ed approvati ma che, per ragioni burocratiche, in Italia ed ancora di più in Calabria non partono mai.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è quindi soddisfatta dell’inizio dei cantieri per la realizzazione delle rotatorie, dei nuovi svincoli, dei nuovi guard-rail, ecc. perché riteniamo che queste misure riusciranno a far diminuire vittime e feriti sulla strada più pericolosa d’Italia e, sottolinea che questo è senza alcuna ombra di dubbio anche il frutto di una grande attenzione che i cittadini calabresi iniziano a dare – anche grazie alla nostra Associazione ed al Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” alla strada Statale 106 ionica calabrese.

Questa unità e soprattutto questo ritrovato interesse per il problema della S.S.106, l’Associazione ne è convinta, produrrà certamente utili risultati: è finita ormai l’epoca e la stagione dell’indifferenza, dell’occultamento e dell’inerzia di fronte a questo grave ed atavico problema che investe la mobilità e la vita in Calabria.

lunedì 20 aprile 2015

Oltre il ponte, in Calabria, resistiamo da partigiani sulla S.S.106




A 70 anni ha un senso, e quale senso, ricordare la Resistenza e la guerra di Liberazione?
E ancora. Questa celebrazione assume, a volte, l’aspetto di riti e cerimonie stanche e datate, che non interessano soprattutto le nuove generazioni, le quali danno l’impressione di vivere il presente senza memoria storica?

Personalmente ritengo che ricordare per noi vuol dire fare del 25 aprile una data che porta – per i valori che esso rappresenta – un suo contributo agli elementi fondativi non solo dello Stato, ma anche dell’intero popolo italiano.

Quali sono, però, i valori che rappresenta il 25 aprile?

Certamente i valori della libertà, dell'uguaglianza, della giustizia sociale, della pace. Quanti si riconoscono in questi valori possono ritenersi democratici ed antifascisti.

Basta solo questo oppure è fondamentale anche una buona dose di verità per rendere necessaria l’importanza del ricordo?

Il poeta dice:
L’unica dignità
Della nostra storia
È la memoria
Della verità.

Allora se dobbiamo parlare del 25 aprile con la voce della verità dobbiamo dire che in Calabria, ancora di più che in ogni altra parte d’Italia è necessario ricordare e celebrare il 25 aprile perché oggi, nella nostra regione, non c’è giustizia sociale, non c’è uguaglianza, non c’è pace e, ancor più grave, non c’è, per alcuni versi, libertà!

Non c’è uguaglianza tra cittadini che, pur vivendo nella stessa regione, non hanno alcuna uguaglianza per quanto riguarda il diritto alla mobilità: non possiamo e non dobbiamo nasconderci che seppure la Calabria tirrenica ha una ferrovia, una rete portuale ed aeroportuale ed una rete autostradale non paragonabili a quelle italiane (ed in particolare del Nord Italia), la Calabria jonica versa in una condizione di oggettiva arretratezza che rappresenta un danno non solo alla Calabria nel suo insieme ma all’intero Paese.

Così come non c’è, in verità, giustizia sociale in una regione che, per esempio, presenta una disomogeneità in termini reddituali così fortemente sproporzionata tra la Calabria tirrenica e quella jonica da sembrare uguale a quella che c’è ed esiste tra la Calabria e la Lombardia.

La verità ci impone di ricordare e di riaffermare che senza infrastrutture non c’è attività produttiva che tenga – sia industriale, turistica, culturale, agricola, ecc. – e senza attività produttiva non può esserci lavoro atteso che le infrastrutture vengono indicate come le condizioni imprescindibili di ogni sviluppo.

Senza lavoro, per una famiglia e, più in generale per una comunità, non c’è pace.

Non ho dubbi che in molti, leggendo questa mia riflessione, possano pensare che la mia è una provocazione che sfocia nell’assurdo quando addirittura mi spingo a dire che in Calabria non c’è nemmeno libertà.

Voglio però riflettere su un dato certo: la S.S.106 tra Taranto e Catanzaro è stata inserita nella rete globale dei trasporti europei TEN-T, vigente dal primo gennaio 2014 e adottata dal "Regolamento (UE) n.1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete trans-europea dei trasporti e che abroga la decisione n.661/2010/UE".

Perché è negata la libertà di avere una strada moderna a quanti risiedono sulla costa jonica calabrese tra Catanzaro e Reggio Calabria? Perché a queste popolazioni viene negato il diritto alla mobilità?

Sono trascorsi 70 anni dalla guerra di Liberazione eppure, un cittadino di Badolato oppure di Locri per raggiungere Soverato, deve oltrepassare un ponte che è rimasto uguale da prima della liberazione. Un ponte, se vogliamo, con un passato che non è mai stato superato per ricostruire un futuro pienamente antifascista e democratico.

Continuiamo la nostra resistenza, quindi! Continuiamo la nostra lotta per la liberazione qui in Calabria. Facciamolo unendo tutti i calabresi e parlando ai più giovani e cantando loro “Oltre il ponte”, un brano musicale scritto da Italo Calvino nel 1958 e musicato da Sergio Liberovici nel 1959 che recita:

Vedevamo a portata di mano
oltre il tronco il cespuglio il canneto
l'avvenire di un mondo piu' umano
e più giusto più libero e lieto.

Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'è in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.


Fabio Pugliese
Presidente Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

domenica 19 aprile 2015

Viva la Calabria unita che vuole subito la Nuova S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” accoglie con grande soddisfazione l’Ordine del giorno presentato in Consiglio Regionale e sottoscritto da tutti i Capigruppo che chiedono al Governo di avviare immediatamente i lavori del 3° Megalotto della Nuova S.S.106 che collegherà Sibari a Roseto.

L’Associazione sottolinea, infatti, che le procedure necessarie all’avvio dei lavori sono state ormai definite da mesi, che questa opera prevede l’impiego immediato di un miliardo di euro e che ciò garantirà notevoli risvolti positivi in termini occupazionali ma, soprattutto, la possibilità d’avviare un processo capace d’intervenire sul sistema infrastrutturale della Calabria che presenta incredibili ritardi e lacune ed, insieme, la possibilità di frenare l’ondata di emigrazione e di perdita di comunità nella nostra regione.

Accogliamo, inoltre, con enorme contentezza l’unità assoluta delle forze politiche calabresi presenti nel Parlamento Regionale che INSIEME hanno sottoscritto questo ordine del giorno perché riteniamo che sul tema dell’ammodernamento della S.S.106 in Calabria non debba esistere alcuna divisione tra la maggioranza e l’opposizione che sulle questioni che riguardano l’interesse generale dei calabresi debbono essere unite e determinate.

L’Associazione, infine, intende EVIDENZIARE con forza e determinazione che l’avvio dei lavori per la Nuova S.S.106 nell’alto jonio non solo avrà un “enorme importanza per il forte impatto economico”, per l’occupazione per e le “relazioni, sotto il profilo delle comunicazioni con altre realtà del Paese” ma soprattutto le avrà sulle vittime, i feriti ed i sinistri che sulla STRADA PIÙ PERICOLOSA D’ITALIA si registrano ogni anno.

I lavori per la Nuova S.S.106 nell’alto jonio debbono iniziare soprattutto per ridurre il numero tragico e spaventoso di vittime e feriti della “strada della morte”; per onorare la memoria della vittime e delle loro Famiglie e per dire alla Calabria ed ai calabresi che lo Stato e le Istituzioni finalmente intendono scrivere la parola “fine” sulla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana!

venerdì 17 aprile 2015

Stiamo cambiando tutto sulla S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende informare tutti i cittadini calabresi dell’imminente inizio dei lavori relativi alla realizzazione di opere di messa in sicurezza sulla S.S.106 in Calabria. Si tratta, in pratica, di una serie di interventi che seguono a quelli realizzati sulla S.S.106 già nei mesi scorsi nelle province calabresi attraversate dalla famigerata “strada della morte” e che vedranno la realizzazione di diverse rotonde; la sostituzione dei vecchi guard-rail con i nuovi; l’allargamento, l’illuminazione di ponti che, in alcuni casi, saranno anche soggetti ad interventi necessari per migliorare la loro stabilità.

La Nostra Associazione sottolinea, inoltre, che dalla sua nascita si è sempre distinta per aver indicato due priorità necessarie sulla S.S.106: 1) Ammodernamento che preveda un nuovo tracciato diverso dall’esistente e provvisto di quattro corsie, due per ogni senso di marcia e spartitraffico centrale; 2) Messa in sicurezza subito del vecchio, obsoleto e pericoloso tracciato esistente.

È fuori da ogni dubbio – intendiamo sottolineare con serietà anche questo aspetto – che i meriti dell’Ammodernamento del 3° Megalotto che collegherà Sibari a Roseto così come l’impegno assunto dal Governo nel DEF 2015 (Documento Economico Progammatico), di investire sulla S.S.106 ben 6 miliardi di euro insieme ai lavori di messa in sicurezza non sono certamente ascrivibile solo alla Nostra Associazione.

Siamo però assolutamente certi nel poter affermare che il processo ormai così determinato di cambiamento della S.S.106 in termini di ammodernamento e di messa in sicurezza è anche ascrivibile alle continue, costanti e perspicaci sollecitazioni, segnalazioni ed incoraggiamenti avanzati con ogni mezzo dalla Nostra Associazione.

Riteniamo di aver avviato ormai in Calabria una nuova consapevolezza ed insieme a tutti quei soggetti che sono convinti come noi che qualcosa si può fare, qualcosa che è possibile fare, basta solo volerlo, stiamo cambiando tutto e, ciò che conta ancora di più, non ci fermeremo!

«Siamo soddisfatti – dichiara Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – del lavoro e dell’impegno delle varie istituzioni con le quali stiamo collaborando finalizzato ad ammodernare ed a mettere in sicurezza la “strada della morte”. In poco tempo e con una determinazione probabilmente mai vista tutti insieme stiamo concretamente cambiando la storia di questa regione cambiando di fatto la storia di una strada più o meno ferma agli anni del fascismo… Certo, si poteva fare qualcosa di meglio o si poteva scegliere una tempistica migliore visto che molti cantieri inizieranno prima e durante la stagione estiva provocando non pochi disagi ma ritengo sia importante iniziare un cambiamento concreto e deciso e noi, tutti insieme, lo stiamo facendo. Quando dico noi tutti – conclude Pugliese – mi riferisco anche al Popolo calabrese: finalmente vedo una partecipazione ed un coinvolgimento della gente che non è più rassegnata e pessimista ma è diventata ormai anch’essa parte attiva e determinata verso un cambiamento che è divenuto necessario e vitale per tutta la nostra Calabria».

mercoledì 15 aprile 2015

Un gruppo minoritario di cittadini dell’alto jonio si rassegni: la Nuova S.S.106 si farà!




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” prende atto della incredibile e costante azione di un gruppo minoritario di cittadini calabresi circoscritto al territorio dell’alto jonio che, anche dopo l’inserimento del 3° Megalotto all’interno del DEF 2015 (il documento che indica le opere infrastrutturali prioritarie per il Governo), continuano ed insistono nel rivendicare scelte ormai utopica e senza dubbio scellerate finalizzate semplicemente a far saltare un’opera che ormai sarà realizzata.

Ricordiamo che questo gruppo minoritario di cittadini dell’alto jonio è lo stesso che sosteneva che il progetto avrebbe causato un “impatto ambientale devastante” ed è sempre il medesimo a far parte di quel 27% che ha voluto inviare sul Progetto Definitivo delle “osservazionicon il preciso scopo di far saltare per aria il progetto atteso che i testi delle loro osservazioni “fotocopia” era identici al restante 73% delle osservazioni che erano provenienti da tutta Italia e di queste, lo ricordiamo, il 67% proveniva da Ferrara e Provincia.

Costoro, avrebbero potuto spiegare alla comunità calabrese come mai in tutta Italia solo i cittadini di Ferrara e provincia erano contrari al progetto sostenendo che “devastava la natura dell’alto jonio cosentino” e come mai non hanno inteso partecipato alla manifestazione dello scorso 28 marzo a Corigliano Calabro contro le trivellazioni evidenziando un anomalo “ambientalismo a giorni alterni”. Hanno spronato più forze politiche parlamentari nell’intraprendere azioni di ogni tipo al fine di osteggiare la realizzazione dell’opera e, come se non bastasse, non hanno esitato a presentare un esposto nel settembre del 2014 di 48 pagine in cui c’era scritto tutto ed il contrario di tutto.

Inutile ricordare che questo sparuto gruppo di cittadini ha perso su tutta la linea: non poteva essere altrimenti quando si decide di sposare una causa ingiusta, immotivata e, soprattutto, decisamente a sfavore dell’interesse generale. Così come occorre evidenziare che ogni azione di questo sparuto gruppo di cittadini è stata fortemente stigmatizzata non solo dalla Nostra Associazione ma anche e soprattutto dai loro concittadini (la stragrande maggioranza), che attraverso i social network sono riusciti a far capire all’intera Calabria quali sono i veri interessi che hanno spinto questo “sodalizio minoritario” a spingersi a tal punto da osteggiare l’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio nella vana speranza di far saltare per aria la realizzazione dell’opera.

Così oggi ritorna l’antico cavallo di battaglia: perché realizzare la Nuova S.S.106 se è possibile raddoppiare l’esistente? Semplice: per tre motivi chiarissimi: Perché l’esistente attraversa alcuni centri abitati dove è ampiamente dimostrato che non si può raddoppiare la S.S.106. Perché i costi lieviterebbero di molto atteso che prima di “raddoppiare” e quindi di costruire il nuovo tracciato occorrerebbe demolire l’esistente con evidenti costi aggiuntivi di demolizione e poi di smaltimento (come riportato in numerosi documenti del progetto). Perché è necessario che la costa jonica calabrese sia provvista di due arterie viarie e non una sola peraltro obsoleta, indecente e vergognosa.

Questo sparuto gruppo di cittadini dell’alto jonio – ne siamo certi – è perfettamente consapevole delle ragioni per le quali non è possibile raddoppiare il tracciato esistente della S.S.106 nell’alto jonio anche perché tale scelta è stata già bocciata dal proponente nel lontano 2004. Così come è evidente che la Nostra Associazione non rinuncerà mai a sottolineare il vero tentativo di questa sodalizio nonostante sia ormai chiaro ed evidente a tutti: adoperarsi con ogni mezzo per far saltare la realizzazione del 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria.

martedì 14 aprile 2015

La delusione per la sentenza sul caso del piccolo Matteo è unanime nel gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”




Migliaia di calabresi increduli ed indignati per la sentenza che condanna l’assassino del piccolo Matteo ad una pena di 2 anni e 4 mesi. In molti dichiarano di non avere più fiducia nella giustizia. L’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” si dice delusa. Numerosi gli attestati di solidarietà e di affetto alla Famiglia.

Sono migliaia i calabresi che nel gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” (presente nel noto social network Facebook), commentano increduli la “sentenza shock” emessa dalla Procura della Repubblica di Catanzaro che ha condannato il “pirata della strada” Epurei, che ha ucciso il piccolo Matteo Battaglia di 11 anni, ad una pena di 2 anni e 4 mesi.

All’incredulità si somma l’indignazione popolare ampiamente condivisa dai tantissimi calabresi che da quando è stata annunciata la sentenza continuano incessantemente ad esprimere la loro contrarietà ad una sentenza che risulta incomprensibile.

L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" ha sempre rispettato (e continuerà a rispettare), le sentenze ma non rinuncia ad esternare la propria profonda delusione circa una sentenza che vede condannato per meno di 30 mesi chi ad una velocità spropositata e sprovvisto di patente (sequestrata mesi prima poiché in stato di ebbrezza), avrebbe meritato una pena esemplare e senza nessuna attenuante.

Nel gruppo (che ricordiamo ha oltre 25.000 aderenti), la delusione è unanime e coinvolge tutti: giovani, anziani, uomini, donne. Tutti increduli, indignati e sgomenti per una scelta che risulta incomprensibile e che – scrivono in moltissimi – “non rende giustizia alla memoria del ragazzo”.

Gli stati d’animo sono chiari: nessuno, in verità, pretendeva una pena eccessiva ma ci si attendeva (come minimo…), il massimo della pena prevista in questi casi che, purtroppo, non c’è stata. Tantissimi commenti, a tal proposito, di quei cittadini che dichiarano di non aver più nessuna fiducia nei confronti della giustizia.

Commoventi e numerosissime, infine, gli attestati di affetto, di vicinanza e di sincera solidarietà delle migliaia di iscritti alla Famiglia del giovane Matteo ed in particolare alla mamma, ai nonni ed agli zii a cui è unanime l’appello a “non mollare”, ad “andare avanti” e, soprattutto a “non scoraggiarsi”.

lunedì 13 aprile 2015

Il Popolo calabrese esulta sul web per la Nuova S.S.106




Il Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” negli ultimi giorni è stato letteralmente preso d’assalto dai migliaia di calabresi (e non solo), che si sono prodigati nel commentare la decisione del Governo di finanziare il 3° Megalotto della S.S.106 che collegherà Sibari con Roseto Capo Spulico.

Diversi e svariati i punti di vista: Ambiente E Vita Strongoli scrive “la cosa grave e frustrante è che noi del crotonese sembriamo fuori dal mondo, tagliati da tutto, tranne che dal pagare e da fungere da cavie dell'industria” mentre Rocco Cataldo Romeo precisa che “la vera urgenza è Rossano-Crotone” e Luca aggiunge “io spero facciano il megalotto n° 9 Madatoriccio-Crotone” mentre Vito Marasco chiede sconsolato “E tutto il resto?”.

Molti i commenti in cui si chiede quando sarà ammodernata la S.S.106 da Sibari fino a Reggio Calabria ma altrettante le risposte di chi, come Gino Madeo, scrive “dobbiamo continuare a lottare per arrivare fino a Reggio” mentre Gaetano Fabio Grande aggiunge “Però, non siamo mai contenti! Cavolo! È un primo passo questo... Non capisco perché non bisogna gioire ogni tanto se ci illudono che anche la Calabria esiste! È un primo passo, è ovvio che non possono rifare tutta la 106 in una notte! Secondo me bisogna gioire senza cullarci  ma senza critiche! Anzi continuare la battaglia per la restante parte di strada!”.

A questi poi fanno eco gli scettici come Leonardo Santoro che scrive “preferisco esultare dopo aver visto l'opera realizzata e il traffico scorrervi in entrambi sensi di marcia” o come Caterina Petrone che, come San Tommaso, dice “ci crederò quando la mia auto la percorrerà!”.

Marco Arto precisa che l’ammodernamento della S.S.106 nell’alto jonio è una scelta del Governo “dedicata alle famiglie che hanno perso una persona cara.... certo una piccola vittoria confronto al loro dolore!” mentre Annamaria Bruzzese aggiunge “non ci farà riavere in dietro le persone che abbiamo perso! Perciò vi prego di tenere ancora e sempre alta l'attenzione sulla prevenzione incidenti stradali (che passa anche da una nuova strada, ci auguriamo, più sicura)!”

Prevalgono, tuttavia, gli innumerevoli commenti positivi di chi come Mario Fontana scrive che l’ammodernamento della S.S.106 è una “Bella notizia”, di Lina Librandi che aggiunge “era ora che qualcosa si muovesse, sono contenta”, o Spaccarotella Antonio che dice “6,3 miliardi per la 106, complimenti, un grosso risultato per la Calabria”. Gino Salerno scrive con decisione “Era ora!” mentre Gregorio Scarpino aggiunge “ Finalmente qualcosa di buono...bravi a tutti” e Gino Ruperto “Finalmente un grandissimo risultato per la nostra bellissima regione”.

Non mancano i commenti di chi, come Domenico Tredici, rivolge anche i “complimenti al gruppo” e poi aggiunge “pronti per le prossime battaglie” mentre Michelangelo Minnicelli sottolinea che “quando si lotta per le proprie istanze, i risultati arrivano! Uniti e avanti!” mentre  Francesco Spadafora si rivolge all’Associazione e scrive “siete riusciti a farvi sentire siete la prova che l'associazionismo se fatto bene funziona”.

Chiudono i tantissimi commenti Marcello Romano che scrive “io sono un turista che ha una casa sullo ionio, comprata dai miei nel 1980, ancora oggi tutte le estati sono presente. Viva la Calabria” e Roberto Gistaro che scrive “era ora che si muovesse qualcosa anche qua da noi, speriamo che non dimentichino tutto il resto

Basta Vittime Sulla S.S.106: solidarietà, vicinanza ed affetto alle Famiglie Frangipane-Battaglia




L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106", tutti gli iscritti, il Gruppo "Basta Vittime Sulla S.S.106" intende esprimere sentimenti di solidarietà, vicinanza ed affetto alle Famiglie Frangipane-Battaglia che dopo aver perso il piccolo Matteo, di 11 anni, oggi apprendono che l'assassino ha ottenuto una condanna di 2 anni e 4 mesi.

L'Associazione ricorda di aver aderito al movimento in favore della introduzione della legge sull'Omicidio Stradale e si determinerà già nei prossimi giorni per inviare alle più alte cariche dello Stato un documento in cui - illustrando il caso del piccolo Matteo - solleciterà l'introduzione di una pena più severa per chi, in modo irresponsabile, diviene un assassino sulla S.S.106 e, più in generale su ogni strada.

L’Associazione tutta, infine, intende abbracciare idealmente la mamma del piccolo Matteo. A Giusi esprimiamo il nostro più vivo e forte sostegno affinché il suo dolore, la sua rabbia e la sua profonda delusione possano diventare un motivo in più per andare avanti.

domenica 12 aprile 2015

L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 chiede giustizia per Matteo Battaglia




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sarà presente, domani, al processo di Matteo Battaglia che si terrà presso il Tribunale di Catanzaro. Matteo era un bambino di 12 anni che perse la vita il 24 agosto del 2013 mentre era seduto su una panchina davanti al negozio di frutta del nonno situato lungo la S.S.106 quando il guidatore Andrei Valentin, privo di patente (ritirata qualche mese prima dai carabinieri che lo avevano scoperto alla guida in stato d’ebbrezza), ed in violazione assoluta del codice della strada (percorreva famigerata “strada della morte” ad una velocità spropositata), perdeva il controllo del mezzo e strappava la giovane vita all’affetto dei famigliari, dei parenti e degli amici tutti.

L’Associazione nel merito della vicenda esprime la più ampia fiducia nella magistratura atteso che riteniamo evidente l’impossibilità di poter far valere una qualsiasi attenuante al caso specifico ed, inoltre, auspica che il processo – dopo già tre rinvii – possa finalmente celebrarsi domani nel rispetto assoluto dei Familiari e dei parenti (ormai provati dal dolore che si perpetua ormai da mesi).

Per queste ragioni, quindi, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” confida nella Corte di Appello di Catanzaro affinché possa avviare domani il processo ed adottare una giusta pena che onori la memoria del giovane Matteo anche nel rispetto del dolore dei familiari, dei parenti e degli amici e di quanti hanno perso i propri cari sulla S.S.106 in Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - conclude la nota - non è giustizialista! È solo garante dei diritti di tutti e pretende una giusta pena! Aspetteremo il terzo grado di giudizio e, se sarà necessario, non esiteremo, nel rispetto assoluto di Matteo, ad interessare del caso, semmai dovesse occorrere, la Corte Europea dei Diritti Umani.

Standing Ovation per il cantautore calabrese Donato Mingrone che canta e musica la S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha partecipato al concerto di musica dal vivo avuto organizzato ieri dall’Associazione “I Teatranti” presso il Teatro Comunale di Cariati che ha visto l’artista cantautore calabrese Donato Mingrone presentare il suo primo lavoro discografico “Piacere Donato” realizzato dalla casa discografica Roka Produzioni di Tarsia.

 

Donato Mingrone (Voce e Ukulele), ha eseguito dal vivo tutti i brani del suo CD accompagnato sul palco da Roberto Cannizzaro (Chitarre, Voce, Loop),  Francesco Guido (Batteri), il Prof. Bruno Gioffrè (Basso), e con il supporto dell’audio e delle luci dirette da Francesco Servidio e di una grafica realizzata da Fausto SaveMorini (Alfadev).

 

Nell’ambito del concerto Donato Mingrone, prima di eseguire uno dei suoi brani dal titolo “Ma chi ti dice” dedicato alla S.S.106 jonica calabrese, ha invitato sul palco Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” per un saluto e per parlare brevemente di un problema sociale che riguarda tutti i calabresi come del resto Donato fa nel suo CD che affronta i temi sociali della nostra regione in una chiave artistica davvero notevole ed originale nei testi e nelle musiche.

 

Prima di eseguire la canzone Donato si è poi commosso ricordando l’amico Giuseppe Trento, vittima della S.S.106 a soli 26 anni ed ha poi concluso il suo primo concerto sommerso dagli applausi del pubblico che ha chiesto il bis tributandogli un applauso meritatissimo e frutto di un lavoro raffinato e di grande ricerca musicale.



«Donato Mingrone non è solo un grande cantautore calabrese – dichiara Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 – ma è anche un giovane amico della nostra Associazione che ha voluto investire la sua vita in questa nostra Calabria decidendo di non scappare via e dedicandosi a fare buona musica. Sono rimasto colpito – continua Pugliese – dall’intensità dei suo testi che affrontano i temi della disoccupazione giovanile, dell'accoglienza e del razzismo, delle elezioni comunali nei paesi che ancora oggi nel terzo millennio in Calabria "spaccano le famiglie", della S.S.106, ecc. il tutto accompagnato da una musica originale e stupenda. L’Associazione che ho l’onore di presiedere – continua Pugliese – intende esprimere i più sinceri auguri a Donato per un futuro che lo possa ripagare del successo che merita ed invita tutti ad ascoltare i suoi brani che sono figli di quella passione musicale ma anche di una attenta ricerca e di uno studio propri di un grande artista».