È andato il onda lunedì 30 marzo in
seconda serata la trasmissione “Petrolio” su Rai Uno dedicata alle
infrastrutture ed in particolare alla strada Statale 106 ionica in Calabria. Il
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” commenta
la trasmissione.
«Anche io – dichiara l’Ing. Fabio
Pugliese – ho molto apprezzato la trasmissione e soprattutto la grandissima
verità con cui ha saputo parlare al Paese. Infondo, ritengo che la Calabria possa darci
atto, che i temi ascoltati nella perfetta trasmissione Rai l’altra sera sono in
realtà gli stessi che noi diciamo da anni inascoltati da tutti e da tutto».
«Ho apprezzato particolarmente la
provocazione del giornalista che, sulle immagini di un mare bellissimo, dice ai
potenziali turisti: “se volete vedere
questo mare tocca fare questa strada”. Ancora di più ho apprezzato due
osservazioni verissime ed amarissime: quella in cui si mette in relazione la S.S.106 in quanto strada lenta
che rallenta la crescita della Calabria, ovvero della regione che ha il doppio
del tasso di disoccupazione nazionale, e poi quella sulle sui dati struggenti e
terrificanti della “strada della morte”: due morti e 50 feriti al mese, perché
questa è la media, è la verità».
«Ho poi condiviso le osservazioni
del magistrato antimafia Nicola Gratteri sui soldi spesi male dell’Anas
(peraltro punita, non a caso, dalla corte dei conti come si evince dal
servizio), ed ancora di più ho apprezzato e condiviso le parole di Raffaele
Cantone presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione».
«Raffaele Cantone, infatti, non poteva scegliere momento più
opportuno per dire a tutti – soprattutto a chi può e deve difendere oggi gli
interessi generali della Calabria – quello che sta accadendo a Roma in questi
giorni dove in nome del malaffare (nel caso specifico presunto), si trova
l’alibi per non ammodernare la S.S.106,
per lasciare ancora una volta la
Calabria senza infrastrutture e, quindi, per lasciare la Calabria senza futuro».
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