Nato appena il 9 maggio scorso
dopo circa un anno il Gruppo presente sul noto social network Facebook – che rappresenta
il principale canale di informazione
della ormai nota Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” –
ha visto moltissimi giovani e meno giovani aderire dalle diverse parti della
Calabria, dell’Italia e d’Europa tanto da aver superato proprio ieri le 25.000 adesioni.
Il Gruppo “Basta Vittime Sulla
S.S.106”, attivissimo ogni giorno, informa migliaia di iscritti su tutto ciò
che riguarda la strada Statale 106. Molte sono le persone che leggono,
partecipano, commentano, segnalano, condividono, ecc. all’interno del Gruppo.
Questo risultato ha, inoltre, dell’incredibile perché è amministrato da un gruppo di volontari sparsi per il mondo ma
uniti dalla rete che oggi possono festeggiare questo risultato storico.
Tino Marino ci spiega che «l’impegno da amministratore del
Gruppo non sempre è semplice perché spesso bisogna valutare i contenuti
scegliendo quelli opportuni e scartando quelli che nulla hanno a che fare con
il tema in oggetto che è e resta la
S.S.106» mentre Daniela
Giuranna afferma che «l’impegno di amministrare il Gruppo è tutto
sommato facile» ed aggiunge che «bisognerebbe avere più tempo» infine, la più
piccola ma anche la mascotte del Gruppo, Maria
Chimenti dice che «la nostra forza è il nostro segreto è semplice: in
questa causa noi ci crediamo tutti».
«Il gruppo “Basta Vittime sulla
S.S.106” – afferma Pugliese, presidente dell’Associazione e fondatore del
Gruppo – è ormai un movimento culturale presente e vivo in Calabria. Il
messaggio del gruppo è chiarissimo: noi non
dimentichiamo le vittime e le famiglie della “strada della morte”, noi ci
batteremo affinché sia chiaro a tutti quali sono i responsabili della più
grande Strage di Stato della storia della Repubblica Italiana. Noi
vogliamo una Nuova Statale 106 e siamo convinti che qualcosa si può fare,
qualcosa è possibile fare, basta solo volerlo! Sono certo – conclude Pugliese –
che tantissimi altri cercheranno su facebook questo gruppo e si uniranno perché
condividono insieme a noi l’esigenza di rilanciare,
affrontare e risolvere un problema ormai atavico che vede la nostra Calabria
penalizzata da una strada importantissima ed indegna di un Paese civile».
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