L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” con profondo sincero dolore ed infinita tristezza
rende nota l'ennesima tragedia sulla
S.S.106. Dopo neanche 24 ore dalla morte di Giuseppe Alosa di 60 anni,
in un incidente frontale sulla S.S.106 a Cirò Marina in provincia di Crotone,
perde la vita in un tragico incidente sulla S.S.106 nella periferia sud di
Reggio Calabria tra S. Elia e Lazzaro a Saline Joniche il giovane Claudio
Modafferi di 33 anni. L’impatto si è verificato questa mattina un incidente tra
due auto, una Smart e una Clio. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso. Ancora
la dinamica non è chiara ma dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che una delle
due macchine abbia perso il controllo finendo quindi frontalmente sull’altra
auto.
La morte di Claudio adesso sconvolge
tutta la città di Reggio Calabria perché era molto noto in città e sulla
Jonica. Aveva una casa a Saltolavecchia, frazione di San Lorenzo Marina. Su
facebook il saluto di Don Giovanni Zampaglione: “in questi anni (da quando sono
prete) ho perso tanti figli a causa di incidenti stradali. Oggi ho perso
un’altro … R.I.P“.
Claudio Modafferi è la diciannovesima vittima della S.S.106 in
Calabria nell’anno 2015 dopo Giuseppe Giuseppe Alosa (60 anni), Maddalena
Bandi (72 anni) ,Matteo Brigandì (38), Giuseppe Leonardo Farini (47), Sing
Jaswinder (36) Antonio Pugliese (24), Paolo Foti (59), Ilaria Geremicca (22),
Maria Grillone (61), Francesco Paparo (24), Giovanni Zappavigna (57), Malena
Simona (45), Nicastro Maria (81), Grasso Caterina (93), Malena Giuseppe (79),
Luigi Caliò (90), Giuseppe Petitto (45) e Gaetano Aiello (80).
Sulla famigerata e tristemente
nota “strada della morte” in Calabria, dall’uno di gennaio 2015 fino ad oggi,
abbiamo esattamente una vittima ogni
14 giorni ed a ciò dobbiamo aggiungere centinaia di feriti i quali, non pochi, dopo l’incidente resteranno per sempre con danni permanenti.
Inoltre, è una la vittima della S.S.106 in provincia di Cosenza nel 2015; sei
in provincia di Crotone; quattro in provincia di Catanzaro; otto in provincia
di Reggio Calabria. A dimostrazione del fatto che sulla S.S.106 si muore
ovunque e che la famigerata “strada della morte” è – come dice l’Istat – la
strada più pericolosa d’Italia.
L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” nell’evidenziare l’ennesima tragedia sull’asfalto
della strada più pericolosa d’Italia intende denunciare le responsabilità di
quanti restano ancora indifferenti di fronte alla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica Italiana.
L’ennesimo tragico incidente
sulla S.S.106 ci spinge a richiedere l’intervento
immediato del Governo italiano che non può più rimanere inerme ma deve dare ai
calabresi delle risposte serie e concrete ripristinando il diritto alla
mobilità che sulla S.S.106 jonica calabrese è violentato, tradito ed
inesistente anche per merito di quei funzionari del Ministero delle
Infrastrutture che hanno letteralmente fermato ogni processo di ammodernamento
e di intervento di messa in sicurezza della S.S.106 in Calabria
nell’indifferenza di quei parlamentari calabresi che a Roma non riescono a
rappresentare gli interessi dei cittadini.
Alla classe politica dirigente
calabrese ad ogni livello, invece, esterniamo il nostro più vivo disprezzo per
la incapacità di fronteggiare un
problema gravissimo ed ormai improcrastinabile ed, insieme, la nostra
condanna ferma per aver voluto da sempre occultare un problema che emerge ogni
giorno nella sua drammaticità.
L’Associazione vivamente e sinceramente addolorata per scomparsa del
giovane Claudio Modafferi manifesta ai familiari, ai parenti ed agli amici
tutti i sentimenti di profondo cordoglio e si associa al lutto dei familiari.
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