Il
2016 non è iniziato per niente bene. Tre vittime nei primi 21 giorni di gennaio:
Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l’8 gennaio a
Bocale (fraz. di Reggio Calabria), e Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto
il 21 gennaio a Cirò Marina (in provincia di Crotone). Ieri, invece, un
terribile scontro sulla S.S.106 a Villapiana (in provincia di Cosenza), ha
provocato 6 feriti. Tra questi in tre hanno riportato ferite leggere mentre ai
restanti tre è andata diversamente. Due versano in gravi condizioni (ad uno sarà
ricostruito un piede), mentre il terzo ha riportato
un preoccupante trauma cranico.
Sull’accaduto di questo inizio anno, sulla S.S.106, è
intervenuto il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale
106” con parole mai tanto chiare affermando che «la famigerata e tristemente
nota “strada della morte” non perdona niente e spesso uccide anche chi assume
un corretto comportamento alla guida. Essere coscienti di ciò è importante –
continua Pugliese – perché ci permette di comprendere le ragioni per le quali è
importante rispettare le regole e, tra queste, la prima è quella relativa alla
velocità che su questa strada non può essere eccessiva perché altrimenti
diventa pericoloso non solo per la propria incolumità ma anche per quella degli
altri».
«L’altro elemento sconfortante – va avanti Pugliese – è rappresentato
dalla incapacità di una classe politica parlamentare calabrese di affrontare il
problema. Nessuno chiede miracoli: quindi, a loro non chiediamo demagogicamente
di ammodernare la S.S.106
da Rocca Imperiale fino a Reggio Calabria. A loro, invece, chiediamo solo di
fare ciò che è possibile fare: iniziare una volta per tutte ad affrontare il
problema atteso che non hanno mai fatto neanche questo».
«È sconfortante – dichiara Pugliese – che tutti gli onorevoli
deputati calabresi siano stati invitati dall’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106” ad intraprendere una iniziativa politica per promuovere la
nascita di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulla più grande strage di
stato della storia della Repubblica Italiana che è rappresentata dalla S.S.106
e nessuno abbia risposto nonostante siano stati raggiunti da una comunicazione
di posta certificata inviata ai loro indirizzi e-mail istituzionali peraltro
pubblici sul sito web della Camera dei Deputati».
«Questo loro silenzio, questa loro inerzia è vergognosa. Così
come è vergognoso – insiste Pugliese – che alcuni di loro ancora oggi, dopo circa
una settimana, non abbiano controllato la posta, lo ripeto, dell’indirizzo
istituzionale che gli è dato dalla Camera dei Deputati e, quindi, non abbiano
risposto alla nostra richiesta. Cosa fanno? Qual è il loro impegno? E
soprattutto quali sono i loro risultati?».
«Questa classe politica parlamentare – conclude Pugliese –
deve darsi una svegliata! Iniziare a rappresentare, a difendere ed a tutelare
concretamente e seriamente i diritti dei cittadini calabresi e deve farlo con i
fatti e non con le parole e la demagogia! Noi continueremo ad aspettare una
risposta alla nostra richiesta perché vogliamo l’istituzione di una Commissione
Parlamentare d’Inishciesta sulla “strada della morte”».
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