Il giovane di venti anni vittima della S.S.106 in un
impatto contro un palo dell’illuminazione
FRANCESCO MANOIERO È L’UNDICESIMA VITTIMA
DELLA “STRADA DELLA MORTE” NEL 2016
DALL’UNO GENNAIO DI QUEST’ANNO FINO AD OGGI SULLA
“STRADA DELLA MORTE” ABBIAMO AVUTO UNA VITTIMA OGNI QUATTORDICI GIORNI. LO
STATO ASSASSINO CONTINUA AD UCCIDERE I GIOVANI CITTADINI CALABRESI NEL SILENZIO
DI TUTTI.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” apprende con dolore è sgomento della morte di Francesco Manoiero,
20 anni, deceduto in seguito ad un incidente avvenuto nella notte sulla S.S.106 a
Catanzaro Lido.
Francesco è la undicesima vittima della “strada
della morte” nel 2016 dopo Eugenio Vadalà (28 anni) e Giuseppe
Barone (18) deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco
Nicola Dati (29) deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo
(66) deceduta il 6 febbraio a Rossano (CS), Francesco Gaetano (62) deceduto il
13 aprile a Corigliano Calabro (CS), Maria Cristina Brancatisano (53) deceduta
il 15 maggio a Montebello Jonico (RC) e Pasquale Scarano (67) deceduto il 16
maggio a Brancaleone (RC), Vittorio Leotta di 25 anni e Deborah Ranieri di 21
anni deceduti il 22 maggio a Sant'Andrea dello Jonio (CZ) e Dmytro Lazarenko di
27 anni deceduto il 29 maggio a Ferruzzano (RC).
Sulla famigerata
e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, dall’uno di gennaio 2016 fino ad oggi, abbiamo esattamente una
vittima ogni 14 giorni ed a ciò dobbiamo aggiungere centinaia di feriti
i quali, non pochi, dopo l’incidente resteranno per sempre con danni
permanenti. Pertanto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
nell’evidenziare l’ennesima tragedia sull’asfalto della strada più pericolosa
d’Italia intende denunciare le responsabilità
di quanti restano ancora indifferenti di fronte alla più grande Strage di Stato
della storia della Repubblica Italiana.
L’Associazione
intende ribadire e sottolineare che quanto accade purtroppo da sempre sulla
S.S.106 ha delle chiare ed evidenti
responsabilità politiche: il Governo nazionale e regionale, la classe
parlamentare calabrese a Roma, le amministrazioni locali e provinciali, le
forze sindacali. Tutti, nessuno
escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali sono moralmente responsabili
dell’olocausto sulla S.S.106.
È grave ciò che
accade da sempre sulla S.S.106 ma è gravissimo
il silenzio e l’indifferenza delle istituzioni che non riescono ad affrontare e
risolvere con determinazione e volontà la strage infinita delle vittime e dei
feriti sulla tristemente nota “strada della morte”: mentre in altri
luoghi del Paese già dotati di infrastrutture si continua ad investire nella
realizzazione di nuove opere che non servono qui in Calabria si lasciano morire
i cittadini nel silenzio di un sistema viario che versa in condizioni comatose!
Alla classe
politica dirigente calabrese ad ogni livello, quindi, esterniamo il nostro più
vivo disprezzo per la incapacità di fronteggiare un problema gravissimo ed
ormai improcrastinabile ed, insieme, la
nostra condanna ferma per aver voluto da sempre occultare un problema che
emerge ogni giorno nella sua drammaticità.
L’Associazione
sinceramente e profondamente addolorata per la scomparsa di Francesco Manoiero manifesta ai familiari, ai parenti, agli
amici ed a tutti i sentimenti di profondo cordoglio e si associa al lutto dei
familiari.
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