SALVINI, LA LEGA, PIETRO MOLINARO ED UNA
MEMORIA MORTA SULLA S.S.106
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
Nei giorni scorsi la Calabria ha
ricevuto la visita del “nostro” Onorevole Ministro Matteo Salvini. “Nostro”
perché – come è noto – egli è stato di fatto eletto in Calabria (quindi con i voti dei calabresi), sottraendo
peraltro, in modo poco chiaro, il posto che occupa in Parlamento ad una donna
calabrese, Fulvia Caligiuri, a cui di certo sarà restituito, mi auguro al più
presto, il maltolto.
Mi hanno profondamente ed intimamente
scosso le dichiarazioni dell’On. Ministro Salvini: egli ha affermato che in Calabria – cito testualmente
– “bisogna votare la Lega” perché in questo modo “si darà peso a Bruxelles” ad
una forza politica che tra un anno si presenterà alla guida della Regione
Calabria per realizzare tra le altre cose “strade ed autostrade che
mancano”.
Non
avrei di certo mai scritto questa riflessione se, qualche anno addietro, non
avessi ricevuto in dono dal Prof. Francesco Filareto (che ringrazio), già
sindaco dell’ex comune di Rossano, una
copia del carteggio intercoso tra l’Amministrazione di Rossano da luigi guidata,
il Ministero delle Infrastrutture, il Governo allora in carica e la Presidenza
della Repubblica italiana (carteggio che custodisco gelosamente e che metto a
disposizione di tutti).
Un
carteggio che dimostra che il Governo Prodi, con l’allora Ministro delle
Infrastrutture Antonio Di Pietro, stanziò ben 7 miliardi di euro per l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria.
Risorse subito prelevate dal Governo Berlusconi (nemmeno un anno dopo), per via
dell’imposizione dell’allora Lega
Nord che, con Salvini in testa, chiese ed ottenne l’utilizzo di quei fondi per
pagare le quote latte degli allevatori del Nord.
Oggi,
la Calabria, avrebbe sulla costa jonica un cantiere da 7 miliardi di euro ed
invece attende solo le briciole: l’avvio del Megalotto 3, un progetto già
definitivamente approvato ed aggiudicato per un importo complessivo di 1,3
miliardi di euro già stanziati da anni per l’ammodernamento di un tratto di
S.S.106 di circa 40
chilometri che, precisamente un anno fa, fu oggetto di una durissima contestazione
organizzata dell’allora presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro
che ideò una manifestazione contro la realizzazione di questa importante
infrastruttura insieme ai proprietari terrieri da sempre in opposizione
all’Opera.
Lo
stesso Pietro Molinaro che, non rivestendo da pochi mesi la carica di presidente
della Coldiretti, poiché sembra che questa è incompatibile con una candidatura
regionale, è già impegnato a raccogliere consensi per sé in vista delle
prossime elezioni regionali dal momento che – le coincidenze a volte sono
stucchevoli – egli oggi rappresenta
il riferimento di Salvini in Calabria a tal punto che già oggi è assessore
della prossima futura giunta regionale.
Insomma, che dire: c’è da augurarsi
che questi Signori siano cambiati e che oggi, dopo un ravvedimento, abbiano
capito che in Calabria servono infrastrutture e la più immediata ed importante
da realizzare è l’ammodernamento della S.S.106.
Nel
frattempo mi sia consentito di ricordare due grandi citazioni. Quella di Luis
Sepulveda: “Un popolo senza memoria è
un popolo senza futuro”. Quella del nostro Indro Montanelli: “Un popolo che ignora il proprio passato
non saprà mai nulla del proprio presente”. Chissà se questa volta la
Calabria avrà la stessa memoria esposta sui tanti balconi della Città di
Catanzaro nei giorni scorsi oppure deciderà di fidarsi di nuovo dell’ennesimo incantatore di serpenti che promette
“strade ed autostrade che mancano” e dimentica che oggi in Calabria mancano
perché ieri bisognava pagare le quote latte degli allevatori del Nord con i
soldi destinati alle infrastrutture per i calabresi.
13 Maggio 2019
Carissimo Fabio, nonostante ad alcuni non piacciano i tuoi toni, sei tra le rare voci libere e disinteressate che CONCRETAMENTE si da da fare x migliorare la viabilità in Calabria, rifiutando varie candidature!! I calabresi degni delle antiche e gloriose origini magnogreche non si faranno infinocchiare. Ma occorre sempre tenere alta la guardia!! Avanti cosi!!!
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