Si è concluso il X° Motoraduno “Rebel Soul – Danilo
Lentini” dedicato al giovane bikers di Badolato
ONORARE LA MEMORIA DI DANILO VITTIMA
DELLA S.S.106
PUGLIESE: «OCCORRE ONORARE LA MEMORIA DI QUESTO RAGAZZO, VITTIMA
DELLA STRADA, CHE NON PUÒ E NON DEVE ESSERE SPORCATA E DISONORATA RISPETTO A
QUELLA CHE È LA VERITÀ. SPERO CHE SIA FATTA PIENA LUCE SULL’ACCADUTO»
Sono oltre 40 i moto club che hanno
partecipato al X° Motoraduto “Rebel Soul – Danilo Lentini” ieri a Badolato. Oltre
500 bikers provenienti da tutta la Calabria ed anche da fuori regione
per ricordare Danilo ed onorarne la memoria, per ritrovarsi insieme a Sostene
ed a Mariangela, i genitori di questo sfortunato ragazzo che ormai sono
diventati il papà e la mamma dei bikers calabresi.
Il
centro storico di Badolato ha così ospitato uno dei motoraduni più partecipati ed emozionanti che ogni anno ha
luogo in Calabria. Ad animare il borgo badolatese donne e uomini che
hanno una grande passione per la moto che neanche la pioggia è riuscita a
fermare.
Il
Motoraduno, anche quest’anno, è stato patrocinato dall’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106”
che per il decennale ha voluto
ricordare Danilo, la sua morte e le responsabilità della strada mai accertate
seppure evidenti: per fortuna la perizia fu disposta dalla Famiglia
prima che l’Anas intervenisse con l’asfalto per cancellare una delle tante
vergogne che sulla S.S.106 hanno provocato morte e dolore.
L’Associazione, per l’occasione, ha
anche voluto donare a Sostene un giubbotto per motociclisti mentre a Mariangela
una targa in argento, acquistata
con le donazioni ricevute con il 5X1000 e realizzata a mano dal Maestro Orafo
Domenico Tordo da sempre vicino e sensibile al sodalizio che si batta da anni
per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria.
«Bisogna ricordare Danilo – ha dichiarato Fabio
Pugliese, presidente dell’Associazione – perché un popolo che non ha memoria
non ha coscienza ma occorre ancora di
più onorare la memoria di questo ragazzo, vittima della strada, che non può e
non deve essere sporcata e disonorata rispetto a quella che è stata la verità ».
«Anche perché – continua Pugliese – ogni volta che
perde la vita un motociclista l’opinione pubblica ha già in mano la verità: ha
bevuto, correva, era drogato, ecc. Mentre non sempre è così ed, anzi, non è
così quasi mai. Anche perché i bikers
sono persone appassionate ed anche molto attente sulla strada».
«È sempre un onore tornare a Badolato per questo
motoraduno – conclude Pugliese – che ogni anno continua a crescere sempre di
più. Sono certo che il prossimo anno sarà ancora più partecipato e mi auguro che prima o poi sarà fatta
piena luce su ciò che veramente è accaduto 10 anni fa a Danilo sulla salita
della S.S.106 che porta a Sant’Anna».
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 25 Giugno 2018
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