VINCENZO
BALBI, 13ESIMA VITTIMA SULLA S.S.106
L’ennesimo
incidente mortale avvenuto nella tarda serata di ieri sulla strada Statale 106
nel comune unico di Corigliano Rossano (CS), ha strappato alla vita Vincenzo
Balbi di 75 anni. Si tratta purtroppo della tredicesima vittima dal primo gennaio 2018 sulla famigerata e
tristemente nota “strada della morte”.
L’Associazione
ricorda Vincenzo Gatto (46 anni), Antonella Tripodi (34), Pasquale Sgotto (43),
Andrea Forciniti (32), Felice Santernecchi (70), Antonio Conia (42), Rosario
Abate (38), Pasquale Miceli (59), Vincenzo Conforti (48), Antonio Caligiuri (64),
Banna Jallow (19) e Natale Sapia (78 anni).
In media una vittima ogni 13 giorni nel 2018 fino ad oggi.
«Abbiamo
sempre detto e continuiamo a dire – afferma Giovanni Buono, Vice Presidente
dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che la S.S.106 è
una strada molto pericolosa e sulla quale è importante rispettare le regole del codice della strada oltre a
quelle del buon senso».
«Tuttavia
– continua Giovanni Buono – è evidente che puntare sulla sensibilizzazione
degli automobilisti e, quindi, sulla possibilità di “educare” ognuno di loro è
praticamente impossibile mentre è più logico riuscire ad intervenire sulla
infrastruttura: ricordo che l’Associazione
lotta per l’ammodernamento della S.S.106 ma, allo stesso modo, è cosciente che
questo è un processo lungo e che richiede anni e, quindi, pretende interventi
di messa in sicurezza subito».
«Anche
qui – dichiara il Vice Presidente – c’è da evidenziare il grande impegno dei
vertici dell’Anas Gruppo FS Italiane. Sia il Capo Area Ing. Ferrara che il Capo
Compartimentale Moladori, che ricoprono questi ruoli da un anno e mezzo, sono
riusciti ad avere una grande capacità di ascolto nei confronti delle nostre
segnalazioni tanto è vero che nel
tratto della S.S.106 nell’ex comune di Corigliano Calabro sono già riusciti a
realizzare un fatto mai accaduto nella storia».
«Sono
stare già progettate – continua Buono – tre importanti rotatorie (approvate
dall’amministrazione Geraci all’ultimo minuto prima del commissariamento, altro
fatto storico), che interessano punti pericolosissimi della S.S.106 non di quel
comune ma dell’intera Calabria. Del resto basta
semplicemente leggere i numeri dell’incidentalità per capire dove sono i
problemi, cioè dove da decenni non si interviene. Auspichiamo, quindi, che
questi interventi possano essere realizzati al più presto anche perché la
popolazione li vuole e li ritiene necessari per la propria sicurezza».
«In
questo contesto – afferma a muso duro il Vice Presidente – non possiamo fare a meno di stigmatizzare il comportamento della
politica politicante. Quella che a giorni alterni parla di sicurezza e grandi
opere. Magari con incontri per pochi
intimi in Prefettura a Cosenza dove siamo fieri di non essere stati invitati nell’inutile
passerella istituzionale che discute sul nulla mentre la gente continua a
morire».
«Confidiamo
– conclude Giovanni Buono – nella concretezza e nel buon senso di chi, invece,
ha ben chiara la complessità del problema ed intende risolvere con serietà e competenza i diversi e svariati
problemi presenti sulla S.S.106 con la convinzione che ciò possa essere
veramente importante per l’interesse generale della collettività. A nome mio e dell’intera Associazione –
conclude il Vice Presidente – voglio rivolgere i sentimenti più sinceri di
cordoglio alla famiglia Balbi colpita nel dolore per la perdita del caro
Vincenzo».
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 27 Giugno 2018
0 commenti:
Posta un commento