Ha avuto luogo oggi il primo giorno di rilievi da
parte dell’Anas in vista della realizzazione dell’Opera
ASSOCIAZIONE INFURIATA: LA ROTATORIA
SULLA S.S.106 AD INSITI SIA REALIZZATA CON LE FORZE DELL’ORDINE!
L’ASSOCIAZIONE NEI PROSSIMI GIORNI SCRIVERÀ AL NUOVO
PREFETTO, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, AI VERTICI DI ANAS, ALLA QUESTURA ED
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA: PRETENDIAMO CHE NON SIANO TOLLERATE RESISTENZE
DEI PRIVATI
Hanno avuto luogo oggi in Contrada
Insiti, nel comune di Corigliano Rossano, le operazioni di rilievo per la
realizzazione di una rotatoria fortemente voluta dall’Associazione per ragioni
di sicurezza ma anche necessaria
per il collegamento dell’Ospedale Unico della Sibaritide. Tali operazioni sono
state comunicate dall’Anas Gruppo FS Italiane ai privati con modalità e prassi
contrassegnate dal rispettano assoluto della legge.
Occorre
dire in verità che la maggioranza dei
privati non si è opposta ai rilievi realizzati dagli uomini di Anas Gruppo FS
Italiane anche nel loro interesse: così consentono a chi dovrà
progettare l’Opera di capire esattamente quanta terrà sarà necessaria e,
soprattutto, se ciò sarà veramente necessario (potrebbe anche non servire ed in
questo caso i privati non saranno espropriati).
Altri privati, invece, si sono
opposti a tal punto da impedire agli uomini di Anas Gruppo FS Italiane di poter
effettuare i rilievi che – tuttavia – sono stati effettuati dall’esterno e,
quindi, malissimo. Ciò, infatti,
potrebbe comportare una progettazione inadeguata e, quindi, l’Associazione è
fortemente preoccupata da ciò che è accaduto e che pone i privati suddetti
nella condizione di essere soggetti ad azioni legali.
Proprio
per questa ragione l’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nei prossimi giorni chiederà un incontro
specifico all’Anas e solo dopo aver capito la gravità di quanto
accaduto provvederà ad assumere le iniziative dovute a tutela della
collettività e dell’interesse generale.
L’Associazione,
in merito a quanto accaduto, è già intenzionata ad informare nei prossimi
giorni il nuovo Prefetto di Cosenza, il Presidente della Regione Calabria, i
vertici di Anas Gruppo FS Italiane, la Questura e, soprattutto, la Procura
della Repubblica. Non è possibile che
sulla S.S.106 non si possono effettuare interventi di messa in sicurezza che
sono necessari a salvare vite umane perché i soliti privati non vogliono cedere
poche decine di metri di terra che peraltro saranno espropriati con somme di
denaro più che adeguate.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 19 Luglio 2018
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