Presentato ieri a Catanzaro uno studio con l’obiettivo
di fornire un contributo alle istituzioni
106 VITTIME IN 5 ANNI, COSTI SOCIALI PER
160 MILIONI: I TRAGICI NUMERI DELLA STRADA DELLA MORTE IN CALABRIA
Centosei vittime in cinque anni, la
maggior parte delle quali giovani, e con punte drammatiche d’estate; costi
sociali per 160 milioni di euro. Sono solo alcuni dei tragici numeri contenuti
nel primo rapporto sugli incidenti stradali mortali nel periodo 2013-2017 sulla
S.S. 106 in
Calabria realizzato dall’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” , presentato ieri a
Catanzaro.
COMUNICATO STAMPA
Ormai da anni l’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106”
presieduta dall’ing. Fabio Pugliese, si batte per l’ammodernamento della
S.S.106 e per sollecitare interventi urgenti di messa in sicurezza di un’arteria tra le più pericolose d’Italia e che
taglia tutta la Calabria per circa 415 Km: la Statale Jonica è tristemente nota
come “strada della morte”.
Quest’attività
di sensibilizzazione delle istituzioni e di presa di coscienza della grave
problematica, tuttavia, non è svolta in modo “estemporaneo” ma metodico e
altamente qualificato. L’Associazione, oltre ad essere sostenuta da migliaia di
calabresi e non solo, e a poter contare su tantissimi volontari iscritti, si è
dotata di un Centro Analisi e Ricerca e di un Comitato Scientifico, nella consapevolezza che la conoscenza
dei dati e delle dinamiche del fenomeno rappresenti un elemento fondamentale
per poter intervenire con maggior efficacia sui fattori e le situazioni di
maggiore rischio.
In
quest’ottica si inquadra il progetto e la predisposizione del Rapporto
assolutamente innovativo e unico, almeno per la Calabria, presentato ieri a
Catanzaro e che costituisce un prezioso strumento per tutti gli Enti preposti
alla gestione e alla sicurezza della S. S. 106 e che peraltro si rivela anche più completo ed
esaustivo delle fonti ufficiali come l’Istat che, com’è noto, non considera i
morti oltre il trentesimo giorno dal sinistro.
L’elaborato,
invece, non solo conta tutte le vittime, ma le ricorda anche per nome e cognome
perché dietro a ognuno di questi
incidenti mortali non ci sono solo nude cifre ma tragedie personali e
familiari, ci sono volti, vite e sogni spezzati. Come quella di Grazia Cittadino,
appena sei anni, la più giovane delle ben 106 vittime – ironia del destino –
registrate sulla 106 nel quinquennio 2013-2017: un numero enorme, 21 di media
ogni anno (quasi due al mese), con un picco di 32 nel 2016.
Quanto alla distribuzione territoriale, 24 (il 23%) sono le morti nella provincia di
Catanzaro, dove la Statale si estende per 76 km , 33 (il 31%) in quella di Cosenza, che
conta un’estensione della 106 per 113 km , 20 (il 19%) nella provincia di Crotone,
dove la strada corre per 84 km ,
e infine 29 (il 27%) nel Reggino, la provincia maggiormente attraversata dalla
S.S. (per 132 km ).
I tratti più pericolosi,
caratterizzati dalla più alta mortalità, identificati con il bollino rosso, e
quindi quelli dove urgono i principali interventi di messa in sicurezza, sono risultati quello da Trebisacce a Corigliano
Rossano (28 vittime), quello da Cirò Marina a Isola Capo Rizzuto (20), quello
da Catanzaro a Guardavalle (20) e quello da Reggio Calabria a Portignola (23).
Il rapporto analizza anche la
distribuzione delle vittime per sesso (77 uomini, 29 donne) e per età: il 36% ha tra 0 e 34 anni e il 27% tra i 35 e i 55,
per cui si può concludere che a perdere la vita sulla “strada della morte” in
Calabria sono per lo più persone giovani. Ci
si sofferma anche sui periodi dell’anno più esposti agli incidenti mortali e
quest’analisi conferma che i mesi più a rischio sono quelli estivi: si
muore di più in agosto (20 vittime) e luglio (16), e dunque nella stagione
estiva che coincide con un aumento del traffico dovuto ai turisti e agli
immigrati che tornano nella loro terra d’origine per le vacanze.
Infine,
l’associazione, utilizzando metodi di calcolo ufficiali del Ministero delle
Infrastrutture, ha voluto anche calcolare il
costo sociale totale legato a questi 106 decessi in cinque anni, che risulta
pari a qualcosa come 159 milioni e 422mila 940 euro: una cifra imponente, più
del triplo dei 50 milioni di euro scarsi spesi dall’Anas per interventi sulla
Statale nel quinquennio in esame.
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” , infine, ringrazia gli oltre 5.000
cittadini che hanno deciso di prenotare gratuitamente il Rapporto sul sito www.rapportovittime106.it e che ne
hanno ricevuto copia via e-mail in formato .pdf, tutti gli organi di
informazione della Calabria che hanno dedicato spazio a questo importante e significativo documento che
– proprio oggi – in condizioni meteo estreme, concorre a far comprendere ancora
di più, l’inadeguatezza di una strada statale indegna di un Paese che si dice
civile.
L’Associazione è convinta e vuole
sperare che il Primo Rapporto sugli Incidenti Stradali Mortali possa finalmente
rappresentare una base di conoscenza che sia capace di favorire una nuova coscienza
nell’intera comunità calabrese e, soprattutto, italiana.
NOTA: Chiunque voglia una
copia del rapporto in formato digitale può richiederla compilando il modulo
presente sul sito www.rapportovittime106.it
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 23 ottobre 2018
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