La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 8 agosto 2023

Presentati 4 esposti: il Giudice di Pace annulla 4 multe su 5 di quelle fatte sulla Statale 106

 

Inviati alle Procure della Repubblica di Castrovillari, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria

PRESENTA 4 ESPOSTI: IL GIUDICE DI PACE ANNULLA 4 MULTE SU 5 DI QUELLE FATTE SULLA STATALE 106

CALIGIURI: «LA SICUREZZA STRADALE RIMANE L'OBIETTIVO PRINCIPALE DELLA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO MA QUESTA DEVE VIAGGIARE DI PARI PASSO CON LA NECESSARIA LEGITTIMITÀ DELL'OPERATO DEGLI ENTI SANZIONATORI»

 

 

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha presentato quattro esposti, rispettivamente, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro ed al Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli esposti sono stati inviati per conoscenza anche al sig. Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al sig. Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, al sig. Ministro degli interni Matteo Piantedosi, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, alla Direzione generale per la sicurezza stradale e l'autotrasporto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed all’Ufficio II, Direzione affari giuridici e legati del Ministero della Giustizia. Per tutti i quattro esposti l’oggetto è il medesimo: “esposto denuncia in merito ai sistemi di rilevamento della velocità”.

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” attraverso il suo Comitato Scientifico ha svolto un immane lavoro al fine di verificare l’esito dei ricorsi presentati dai cittadini a seguito di una sanzione ricevuta a fronte di una violazione del codice della strada.  È emerso che nel primo semestre del 2023, nel tratto di Statale 106 lungo tutta la costa jonica regionale, ben 953 cittadini (100%), hanno presentato un ricorso presso il Giudice di Pace di Oriolo, Trebisacce, Corigliano, Rossano, Cariati, Cirò, Crotone, Petilia Policastro, Catanzaro, Locri e Reggio Calabria.

I ricorsi presentati dai cittadini accolti dal Giudice di Pace sono stati ben 741 (77,8%), mentre quelli rigettati sono stati 202 (22,2%). In sostanza su 10 cittadini che hanno presentato ricorso a circa 8 è stata annullata la sanzione mentre solo 2 hanno dovuto pagarla.

Il sodalizio che da anni si batte per l’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria e che nello Statuto annovera anche la difesa e la tutela dei diritti del cittadino ha fatto rilevare, inoltre, che il numero di cittadini ricorrenti è notoriamente molto basso (non supera il 4% al massimo).

Questo significa che se 953 cittadini calabresi nel primo semestre 2023 hanno deciso di ricorrere contro la sanzione ricevuta probabilmente 22.872, nel caso migliore, hanno deciso di pagare la sanzione senza fare un ricorso e, tra questi, molto probabilmente 17.795 potrebbero aver pagato una multa illegittima.

A tutto ciò si unisce il fatto che gli Enti sanzionatori quasi mai utilizzano i proventi ottenuti da questi strumenti la manutenzione delle strade e la loro messa in sicurezza nonché per potenziare le attività di controllo per come previsto dalla legge ma, quasi sempre, queste risorse sono utilizzate per altri scopi che nulla hanno a che fare con la sicurezza stradale.

«Il grande lavoro svolto dal nostro sodalizio - afferma Leonardo Caligiuri, Presidente dell'O.d.V. "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" - è finalizzato a tutelare i diritti del cittadino. Ritengo che sia una enormità che su 10 cittadini che in Calabria sulla Statale 106 hanno presentato ricorso contro una sanzione rilevato per la violazione del codice della strada ben 8 hanno avuto ragione e solo 2 hanno dovuto pagare la sanzione».

«La sicurezza stradale - continua il Presidente Caligiuri - rimane l'obiettivo principale dell'attività dell'Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" ma questa deve viaggiare di pari passo con la necessaria legittimità dell'operato degli Enti sanzionatori ed è per questo che abbiamo inteso informare le 4 Procure della Repubblica interessate al fine di verificare la regolarità e la legittimità di queste attività lungo la strada Statale 106».

«S’intuisce da questa vicenda che – conclude il Presidente di Basta Vittime sulla 106 – probabilmente ad uscirne danneggiati sono soprattutto i cittadini che hanno ricevuto la sanzione pagandola. Spero che quanto emerso grazie al nostro impegno riesca a far riflettere soprattutto i legali calabresi al fine di far nascere la necessaria consapevolezza circa la necessità di creare strumenti e strutture che possano al meglio e più facilmente tutelare i cittadini automobilisti certamente vessati da questi sistemi che spesso nulla hanno a che vedere con la sicurezza stradale e la legalità».

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 8 agosto 2023

sabato 13 maggio 2023

Stop per la Statale 106 tra Sibari e Corigliano-Rossano

 

Progetto basato "su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche"

STOP PER LA STATALE 106 TRA SIBARI E CORIGLIANO-ROSSANO

L’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO TORNA A CHIEDE ALLA POLITICA CALABRESE DI RIMUOVERE I DIRIGENTI DELLA STRUTTURA TERRITORIALE DI ANAS IN CALABRIA.

 

In ordine al processo di ammodernamento della Statale 106, l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende informare correttamente i cittadini calabresi sugli sviluppi relativi ai progetti prioritari indicati dall’Ing. Massimo Simonini, Commissario Straordinario per la Statale 106: il tratto Crotone-Catanzaro (progetto bandiera), ed il tratto Sibari-Corigliano-Rossano.

Lo scorso 1 marzo, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso un parere sul progetto di fattibilità tecnico economico del tratto Crotone-Catanzaro. Sul progetto diverse sono le prescrizioni in ordine agli aspetti generali, all'analisi costi benefici, agli aspetti archeologici, urbanistici, ambientali, paesaggistici, architettonici, geologici, geotecnici, idrologici ed idraulici, viari, strutturali, impiantistici, acustici, ecc. ecc.

L’Anas Spa,  che rappresenta il soggetto proponente, ha quindi già provveduto a pubblicare la gara di appalto integrato per la realizzazione del primo Stralcio di 16Km da Crotone fino a Cutro per un importo complessivo di 350 milioni di euro “con espressa possibilità di annullamento della procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata la copertura finanziaria dell’importo indicato e quindi di effettuare tutti gli adempimenti di competenza per la tempestiva realizzazione dell’opera in oggetto”.


Per il tratto compreso tra Sibari-Corigliano-Rossano, il progetto ha ottenuto diverse prescrizioni e dovrà, quindi, anch’esso essere rielaborato. La specificità di questa valutazione risiede però nello spessore delle prescrizioni. Basti pensare che "l’attuale livello di conoscenza delle interferenze – si legge nel parere – è modesto e potrebbe incidere sulla fattibilità dell’intervento". Mentre meritano attenzione le evidenti e rilevanti constatazioni riportate nel verbale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Il progetto esaminato non risulta corredato da valutazioni approfondite ed è caratterizzato da una serie di carenze rilevanti dal punto di vista impiantistico, geotecnico, di sicurezza delle gallerie ecc., che non giustificano né la scelta tecnica operata, che potrebbe essere ulteriormente ottimizzata per conseguire dei risparmi, né il dimensionamento corretto dei costi”.

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici va giù duro e specifica che il progetto presentato dall’Anas Spa non può “basarsi su dichiarazioni generiche o puramente apodittiche, ma devono contenere descrizioni dettagliate, in coerenza con il livello progettale considerato, degli interventi selezionati, che consenta di pervenire ad una corretta valutazione dei costi e, di conseguenza, ad una valida Analisi Benefici Costi a tutela dell’interesse generale dei cittadini”.

Oltre le rilevanti considerazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non si comprendono le ragioni per le quali l’Anas Spa abbia deciso di dividere in due Stralci i 51Km della Catanzaro-Crotone (uno da 16Km e l’altro da 35Km), mentre i 32 Km della Sibari-Corigliano-Rossano sono stati divisi addirittura in tre stralci (lo stralcio A di 12,5Km, B da 8,4Km e C da 11,1Km).

L’altro elemento rilevante è questo: viene promossa a progetto bandiera la tratta Crotone-Catanzaro che poi è anche la prima ad andare in gara d’appalto per i primi 16Km. Viene premiato, quindi, un progetto realizzato dal basso grazie al lavoro delle province e dei comuni sul territorio nell’ambito di un percorso partecipato e condiviso dai territori ormai da anni.


Infine, è emerso che per la realizzazione della Catanzaro-Crotone occorrono 3.016 milioni di euro mentre per la Sibari-Corigliano-Rossano ne serviranno 1.147 milioni. I due interventi, insieme quindi, avranno un costo complessivo pari a 4,1 miliardi di euro.

A tal proposito l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende avanzare a tutta la classe dirigente politica calabrese due proposte. La rimozione degli attuali dirigenti della struttura territoriale dell’Anas Spa in Calabria. Riteniamo che per il rilancio delle infrastrutture nella regione meno dotata d’Italia siano necessari i migliori dirigenti dell’Anas Spa che operano nel Paese e non quelli attuali.

Allo stesso modo confidiamo nella possibilità che sia sollecitato il Governo affinché possa al più presto approvare una Delibera CIPESS che vincoli i 3 miliardi di euro previsti nell’ultima legge di bilancio per la Statale 106 evitando che tale intenzione economica-programmatica possa essere disattesa nei prossimi anni.   

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 13 maggio 2023

giovedì 13 aprile 2023

Proponiamo ai sindaci reggini di incatenarsi sulla Statale 106

L’O.d.V. fa notare le contraddizioni tra i fatti e l’evidente mancanza di volontà politica

PROPONIAMO AI SINDACI REGGINI DI INCATENARSI SULLA STATALE 106

SI CERCANO ANCORA SCUSE QUALI LA MANCANZA DI PROGETTAZIONI VALIDE PER GIUSTIFICARE LA VOLONTÀ POLITICA DI NON VOLER AMMODERNARE LA STATALE 106 IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

 

Nell’incontro di ieri a Caulonia è emersa l’ennesima tragicomica iniziativa indetta dai sindaci reggini nell’ambito della quale l’unico ad aver restituito il senso della realtà è stato stranamente il Commissario Straordinario per la Statale 106 Massimo Simonini.

Egli, infatti, ha illustrato i 12 interventi previsti per la Statale 106 in Calabria tra Sibari e Reggio Calabria e di questi, solo 3, nella provincial reggina: Variante di Caulonia; Lavori di realizzazione dell'asta di collegamento tra la SS 106 VAR/B (svincolo Gerace) e la SS 106 (Prolungamento Locri) ed i lavori per la variante di Palizzi.

I restanti 9 interventi si concentrano tutti tra Sibari e Catanzaro e non solo assorbono la quasi totalità delle risorse ad oggi disponibili (tra quelle effettive e quelle presunte), ma determino lavori che si protrarranno per almeno 15 anni.

Pertanto appare ridicolo che il problema relativo alla Statale 106 in provincia di Reggio Calabria sia dovuto alla mancanza di progetti. Questo può dirlo chi è in mala fede oppure chi vuole semplicemente azzardare una motivazione alla semplice mancanza di volontà politica che – a partire dai sindaci – determina la scelta di non ammodernare la “strada della morte” tra Locri e Reggio Calabria e tra Caulonia e Squillace.

Se guardiamo ai fatti, è bene chiarirlo, lo scorso 1° marzo è stata discussa nell’adunanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il progetto dell’itinerario in variante su nuova sede della S.S.106 tra Catanzaro e Crotone mentre il 22 marzo è toccato alla Sibari – Corigliano-Rossano.

Mentre lo scorso 31 marzo l’Anas Spa ha pubblicato il bando di gara per i primi 16 chilometri di nuova Statale 106 tra Crotone e Cutro (“Stralcio 1 – Lotto 2”).

Ciò è avvenuto nonostante il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul progetto di fattibilità tecnico economico ha espresso un parere colmo di rilievi: in ordine agli aspetti archeologici, paesaggistici e ambientali, urbanistici, architettonici, percettivi, geologici, geotecnici, idrologici ed idraulici, viari, strutturali, impiantistici, ecc. ecc..

In parole povere è stato mandato in gara un progetto fatto malissimo. Tant’è vero che adesso chi si aggiudicherà la progettazione definitiva ed esecutiva dovrà realizzare un buon progetto che rispetti le norme ed i pareri evidenziati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Non solo. C’è di più. Seppure questo primo Stralcio mandato in gara non ha un progetto (perché di fatto è così), non ha neanche una completa copertura finanziaria. Nei fatti, dei 346 milioni di euro necessari secondo l’Anas Spa per la realizzazione della Crotone-Cutro, ad oggi solo una parte è coperta da un finanziamento.

Ciò è vero a tal punto che si legge “il Commissario Straordinario Ing. Massimo Simonini, ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Dispositivo di approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnico economica con espressa possibilità di annullamento della procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata l’integrale copertura finanziaria dell’importo dell’intervento, attualmente solo parzialmente finanziato”.

Quindi, mentre in altre latitudini si avviano processi senza valide progettualità e coperture finanziarie nell’area reggina due anni fa servivano i fantomatici 51 milioni di euro tanto decantati dall’On. Cannizzaro per la progettazione ma di fatto mai visti ed oggi servono altri 3 anni per progetti validi da mandare in gara.

A tal proposito l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che, da sempre, informa correttamente e con serietà tutti i cittadini calabresi, si chiede: ma non sarebbe più utile far cessare queste congregazioni di sindaci (buone solo per creare passerelle), per decidersi, finalmente, di occupare la Statale 106 con la fascia tricolore magari decidendo di incatenarsi fino a quando lo Stato non decide concretamente di fare qualcosa per l’ammodernamento della “strada della morte” in provincia di Reggio Calabria?

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 13 aprile 2023

mercoledì 5 aprile 2023

S.S.106, CZ-KR: Primi passi di un processo che seguiremo con attenzione

L’O.d.V. evidenzia ogni aspetto di un processo finalmente avviato tra diverse criticità

S.S.106, CZ-KR: PRIMI PASSI DI UN PROCESSO CHE SEGUIREMO CON ATTENZIONE

NECESSARIO UN COMPLETAMENTO DEL FINANZIAMENTO SULLO STRALCIO 1. MENTRE SERVONO FINANZIAMENTI VINCOLATI SULLO STRALCIO 2. NESSUN FINANZIAMENTO NELL’ULTIMO CIPESS

 

Lo scorso 1° marzo, è stato discusso, nell’adunanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il progetto dell’itinerario in variante su nuova sede della S.S.106 tra Catanzaro e Crotone. L’Opera che si vuole realizzare “risponde a esigenze di sicurezza nazionale” tanto è vero che “nei casi di emergenza sarà determinante per la raggiungibilità ed il soccorso”.

Il tracciato oggetto dell’adunanza è stato diviso in due stralci.

Lo Stralcio 1 di 16Km comprende il tratto da Cutro a Crotone: qui sono previsti 12 Viadotti (per un’estensione totale di circa 3000m) e 2 Gallerie Naturali (per una estensione totale di circa 1100m). Lo Stralcio 2 di 35Km il tratto da Simeri Crichi (Catanzaro), a Cutro: qui sono previsti 16 Viadotti (per una estensione totale di circa 6950m) e 8 Gallerie Naturali (per una estensione totale di circa 4000m). Ne risulta, per lo Stralcio 1, un’estensione di circa 12.600m tra rilevati e scavi e, per lo Stralcio 2, un’estensione di circa 24km tra rilevati e scavi.

L’intera Opera presenta una lunghezza totale di 51,1Km. La durata stimata per la realizzazione dello Stralcio 1 è pari a 1570 giorni (4 anni e 3 mesi), mentre per lo Stralcio 2 è pari a 2403 giorni (6 anni e 5 mesi).

Lo “Stralcio 1 – Lotto 2”, nel caso migliore, sarà realizzato in 4 anni e 2 mesi (per come si apprende dal bando di gara già pubblicato). C’è da sperare che nell’anno in corso parta anche lo “Stralcio 2”. Se ciò accadrà, perché è più probabile che lo “Stralcio 2” partirà in seguito, per realizzare entrambi gli stralci saranno necessari non meno di 15 anni (ovviamente nel caso migliore).

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in ordine agli aspetti archeologici ha fatto rilevare che non risulta conclusa la procedura concernente la verifica dell’interesse archeologico. In merito agli aspetti paesaggistici e ambientali ha ritenuto la documentazione progettuale ben strutturata ed argomentata e sugli aspetti urbanistici ha valutato i documenti inviati argomentati e valutati ben oltre a quanto richiesto. Sugli aspetti architettonici ha raccomandato alla successiva fase progettuale di ridurre gli impatti degli aspetti percettivi dei ponti e viadotti nel paesaggio aperto e rurale.

Per quanto riguarda gli aspetti geologici, invece, ha ritenuto il progetto carente raccomandando un maggiore dettaglio. Sugli aspetti geotecnici sono state chieste integrazioni al progetto con un congruo numero di indagini atteso che quelle riportate sono “largamente insufficienti” così come sono state richieste importanti implementazioni per quanto attiene agli aspetti idrologici ed idraulici.

Anche la documentazione relativa agli aspetti viari deve essere integrata e qui, il Consiglio, ha voluto precisare che è necessario che ciò avvenga poiché tali aspetti possono far variare anche in modo consistente il costo globale dell’Opera. Sugli aspetti relativi alla sicurezza delle gallerie stradali mancano le Analisi di Rischio. In riferimento agli aspetti strutturali il Consiglio ha fatto rilevare che mancano la sezione relativa alle valutazioni del sistema di isolamento mentre sugli aspetti impiantistici ha chiesto delle integrazioni.

Sugli aspetti acustici ha richiesto studi specialistici approfonditi che nella documentazione progettuale non sussistono. Sulle interferenze ha fatto rilevare che il livello di conoscenza è modesto e potrebbe incidere sulla fattibilità dell’intervento. Infine, è stato evidenziato che nelle zone oggetto d’intervento non ci sono depositi tali da soddisfare i fabbisogni di inerti e, quindi, sono necessarie delle aperture di cave di prestito per le quali, gli uffici regionali, dovranno rilasciare le necessarie autorizzazioni nel rispetto della tempistica di progetto.

Il Consiglio di Amministrazione di Anas con Delibera n.21 del 21/03/2022, ha approvato in linea tecnica ed economica il progetto di fattibilità tecnica ed economica.  Il 31 marzo 2023 l'Anas Spa, sul proprio sito web ufficiale, ha pubblicato il bando di gara lo Stralcio 1 Lotto 2: dallo Svincolo di Papanice (incluso) a Crotone (Svincolo di Passovecchio).

L'appalto integrato ha per oggetto sia la progettazione definitiva e la progettazione esecutiva che la realizzazione dei lavori (per questo è integrato). Poiché questa procedura avviene in deroga delle leggi ordinarie, il Commissario Straordinario ha deciso che il Progetto Fattibilità Tecnica ed Economica messo a gara sarà lo stesso presentato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

L’importo complessivo dell’investimento di Euro 346.457.336,79, di cui Euro 272.153.944,38 per lavori e servizi (Euro 253.574.372,57 per lavori, Euro 8.075.099,57 per spese tecniche relative alla progettazione definitiva, compreso il SIA, ed esecutiva, Euro 1.341.948,79 per monitoraggio ambientale ante operam e in corso d’opera, Euro 9.162.523,45 per costi della sicurezza), Euro 45.696.823,32 per somme a disposizione ed Euro 28.606.569,09 per oneri di investimento (9%);

Il Commissario Straordinario Ing. Massimo Simonini, ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Dispositivo di approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnico economica con espressa possibilità di annullamento della procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia autorizzata l’integrale copertura finanziaria dell’importo dell’intervento, attualmente solo parzialmente finanziato.

Per l’approvazione e aggiudicazione definitiva saranno necessari 180 giorni (6 mesi).  La durata del servizio di redazione del progetto definitivo è di 60 giorni (2 mesi), e consecutivi decorrenti dall’apposito Ordine di Servizio del RUP. La durata del servizio di redazione del progetto esecutivo è di 120 giorni (4 mesi) e consecutivi decorrenti dall’apposito Ordine di Servizio del RUP. La durata dei lavori oggetto dell’appalto (escluse le eventuali opzioni) è di 1150 giorni (3 anni e 2 mesi).

Per quanto concerne gli aspetti economici è bene evidenziare che secondo il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici l’intera Opera avrà un costo di € 3.016.155.876,13 IVA inclusa. L’Anas mette a gara il progetto di fattibilità tecnico-economico per lo “Stralcio 1 – Lotto 2” per un importo di € 272.153.944,38 ancora in corso di validazione.

È bene ricordare che l’Opera è stata divisa in 2 stralci perché lo “Stralcio 1” (quello messo a gara), risulta parzialmente finanziato con una Delibera CIPESS con 220 milioni di euro. Lo “Stralcio 2”, invece, non è proprio finanziato. Quindi occorre auspicare che sia approvata una Delibera CIPESS che determini il finanziamento complessivo dello “Stralcio 1” ed un’altra Delibera CIPESS che finanzi lo “Stralcio 2”. Infine, è necessario che ciò avvenga il prima possibile.

A tal proposito l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che, da sempre, informa correttamente e con serietà tutti i cittadini calabresi, fa presente che nella seduta del CIPESS del 29 marzo scorso, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), presieduto dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, con la presenza del Segretario del CIPESS, Sottosegretario Alessandro Morelli, ha approvato una serie di provvedimenti in materia di infrastrutture: con Delibere CIPESS ha dato l’autorizzazione, relativamente alla linea ferroviaria AV/AC Verona-Vicenza-Padova, del nuovo limite di spesa del secondo lotto funzionale dell’attraversamento di Vicenza, di 2.180 milioni di euro ed ha autorizzato, l'avvio della realizzazione e l’assegnazione delle relative risorse disponibili per il lotto costruttivo n. 3 “Tunnel di base (completamento)” dell'intervento Nuova linea ferroviaria Torino-Lione - sezione internazionale - parte comune italo-francese. Sezione transfrontaliera», dal costo di competenza italiana pari a 1.274,32 milioni di euro.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 5 aprile 2023

domenica 5 marzo 2023

Scuot Speed sulla S.S.106 a Motta San Giovanni: strumento utile per fare cassa.

 

L’O.d.V. apprezza solo la scelta di pubblicare il calendario dei giorni in cui avverranno i rilevamenti

SCOUT SPEED SULLA S.S.106 A MOTTA SAN GIOVANNI: STRUMENTO UTILE PER FARE CASSA

IL COMITATO SCIENTIFICO: «QUESTI SISTEMI NON INCIDONO SUL DECREMENTO DELL’INCIDENTALITÀ E DELLA MORTALITÀ STRADALE. SINDACI INCAPACI DI LOTTARE PER UNA MODERNA E SICURA S.S.106»

 

I dati dell’ACI pubblicati lo scorso mese di dicembre nel rapporto annuale del Centro Studi e Ricerche ha messo in evidenza che seppure sulle strade italiane «le morti rapportate agli incidenti stradali sono molte di meno» questa tendenza, purtroppo, non riguarda la «Statale 106 “Jonica” in Calabria che invece fa registrare incidenti e decessi in percentuale più alti rispetto al resto d’Italia nonostante vi sia stata comunque una diminuzione sia di incidenti (-37%), che di morti (-28%) per via delle diverse restrizioni dovute al covid-19».

I dati dell’ACI pongono, quindi, la strada Statale 106 in Calabria, dopo tre anni di assenza, tra le strade extraurbane più pericolose d’Italia (dopo la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nel tratto in provincia di Monza Brianza, la SS 207 Nettunense in provincia di Latina, la SP 227 di Portofino in provincia di Genova e l’Asse interurbano di Bergamo), e mettono in evidenza che ciò è dovuto principalmente ad una «mancata attuazione di interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione» ed alla «carente realizzazione di interventi di messa in sicurezza».

Infine, l’ACI fa osservare – riportiamo anche qui testualmente - «che i rilevatori di velocità, gli scout speed e le postazioni fisse per il controllo della velocità non hanno inciso in maniera significativa al decremento dell’incidentalità e della mortalità stradale». Questo dato, per quanto riguarda la Calabria, assume un valore tra i più alti del Paese e determina la quasi inutilità di questi sistemi.

Persino nella Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Stradale dello scorso 14 giugno a Brescia è stato ribadito che questi sistemi, nella quasi totalità dei casi, non rappresentano una soluzione al problema dell'incidentalità e della mortalità stradale. In pratica è emerso quanto già ribadito dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti: «è più facile intervenire su una infrastruttura al fine di renderla più sicura che sulle singole teste delle persone che la percorrono».

A tal proposito i dati sulla Statale 106 in provincia di Cosenza sono inoppugnabili se paragonati a quelli della Statale 106 nel tratto lucano. In Basilicata rispetto al quinquennio antecedente all’ammodernamento della Statale 106 i dati rilevati nel quinquennio successivo hanno fatto rilevare una diminuzione di vittime dell’80%, una diminuzione dei feriti del 75% e una diminuzione dei sinistri del 63%.

Tutto ciò consente al Comitato Scientifico dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” di motivare le ragioni per le quali ormai da anni si dice contraria a questi sistemi che – numeri alla mano – non hanno contribuito in alcun modo a far diminuire l’incidentalità e la mortalità stradale ma, anzi, in alcuni casi, hanno avuto l’effetto contrario determinando negli automobilisti comportamenti scorretti nei tratti immediatamente successivi rispetto a quelli controllati da questi sistemi di rilevamento della velocità determinando addirittura un incremento dell’incidentalità e della mortalità stradale  – come è ben evidenziato nel rapporto ISTAT 2021.

Colpisce, infine, quanto i sindaci dei comuni interessati dalla Statale 106 siano stranamente interessati all’utilizzo di questi sistemi mentre non riescono in alcun modo ad agire al fine di determinare azioni sinergiche e dirimenti per ottenere la realizzazione di una moderna (e certamente più sicura) Statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria.

Il Comitato Scientifico resta altresì basito dall’incapacità dei sindaci di fare fronte comune anche al fine di ottenere quanto meno degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione oppure, ancora meglio, degli interventi ormai improcrastinabili di messa in sicurezza.

Sul comportamento di guida degli automobilisti – sia chiaro – noi siamo i primi a ritenere che esso sulla Statale 106 così come sulle alter strade italiane è il principale motivo dell’incidentalità e della mortalità stradale: ma per intervenire sulla testa di chi guida e percorre la “strada della morte” serve una riforma dello Stato (come ad esempio è accaduto in Francia, Svezia e Norvegia), che introduca l’educazione stradale come materia scolastica.

Non siamo d’accordo e non sosterremo mai ma, anzi, ci opponiamo a sistemi che non producono una diminuzione dell’incidentalità e della mortalità stradale e che servono, in molti casi, solo e soltanto ai comuni per fare cassa provocando danni economici ai cittadini e danni ancor più gravi al territorio.

Apprezziamo, infine, la scelta del comune di Motta San Giovanni, di pubblicare sul proprio sito internet istituzionale il calendario dei giorni in cui avverranno i rilevamenti.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 6 marzo 2023

lunedì 27 febbraio 2023

Il fallimento totale è sulla Sibari-Coserie. Ma ormai bisogna farla!

 

Il Direttivo evidenzia che il territorio non ha partecipato alle scelte sul nuovo tracciato

IL FALLIMENTO TOTALE È SULLA SIBARI – COSERIE. MA ORMAI BISOGNA FARLA!

IL NUOVO TRACCIATO COSTERÀ DI PIÙ DEL VECCHIO TRACCIATO DEL MEGALOTTO 8 NELLO STESSO TRATTO

 

Nell’ambito dell’iniziativa "Il Futuro delle Infrastrutture Joniche - Idee e proposte concrete" organizzata dalle Associazioni "Il Serratore" in collaborazione con l'Organizzazione di Volontariato Basta Vittime Sulla Strada Statale 106, l’Associazione Ferrovie in Calabria e il Comitato Magna Graecia lo scorso sabato 25 febbraio al Castello Ducale di Corigliano sono emerse diverse questioni.

È stato presentato un focus sulla mortalità stradale negli ultimi 10 anni sul tratto Sibari – Crotone; poi è stato evidenziato come mai come oggi la carenza di infrastrutture è la principale causa della perdita di occupazione, dello spopolamento giovanile, della chiusura e/o l'accorpamento degli istituti scolastici, della drastica diminuzione della natalità, della soppressione di servizi essenziali, ecc.

Assenti tutti i sindaci ed i consiglieri regionali del territorio invitati. Tranne il Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, il quale ha confermato che negli ultimi 3 anni vi sono stati «numerosi incontri tra ente comunale, assessorato regionale ai lavori pubblici ed Anas» alla fine dei quali si è pervenuti ad una scelta di tracciato «condivisa».

Il Sindaco Stasi, inoltre, ha aggiunto due ulteriori elementi al dibattito: il primo riguarda il fatto che oltra all’approvazione del nuovo tracciato proposto Anas chiede la deroga al dibattito pubblico che il Consiglio Comunale potrà valutare solo nel caso in cui le modifiche richieste nel progetto dall’ente comunale verranno recepite. Infine, ha chiarito che ad oggi il costo del progetto preliminare della Sibari – Coserie ammonta a 1.000 milioni di euro.

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in merito alla Sibari – Coserie intende oggi esprimere alcune considerazioni in modo chiaro e netto.

Innanzitutto evidenziamo che il progetto «condiviso» è stato definito nel corso degli ultimi 3 anni negando all’intero territorio ogni forma di partecipazione. Ormai, quindi, non c’è più tempo per pensare ad eventuali alternative. Per questa ragione, non essendoci più tempo da perdere la nostra posizione sul progetto «condiviso» sarà di approvarlo senza alcun dubbio insieme alla deroga del dibattito pubblico altrimenti non avremo nulla e ciò rappresenterà una sconfitta colossale in termini di sicurezza stradale!

Infine, evidenziamo che il nuovo progetto «condiviso» che sarà realizzato, costerà certamente molto di più del vecchio progetto del Megalotto 8 nel medesimo tratto compreso tra Sibari e Coserie.

Dimostrare ciò è molto semplice.

Il progetto preliminare della Crotone – Catanzaro costerà 1.500 milioni di euro per un tracciato di 48 chilometri. In pratica 31,2 milioni di euro per chilometro. Poiché si tratta del progetto preliminare il costo per chilometro sarà certamente più basso rispetto a quello che sarà il costo del progetto definitivo esecutivo. Infatti, il progetto definitivo esecutivo del Megalotto 3, costa 1.335 milioni di euro per un tracciato di 39 chilometri. In pratica 34,2 milioni di euro per chilometro. Per la Sibari – Coserie il solo progetto preliminare è oggi arrivato a costare 1.000 milioni di euro per un tracciato di circa 25 chilometri. In pratica per ogni chilometro, saranno necessari almeno 40 milioni di euro.

Che dire: ogni altro commento è inutile e superfluo. Del resto non si poteva certamente pensare che con questi dirigenti di Anas Spa in Calabria si poteva raggiungere un buon risultato… Una domanda però è necessaria: qual è il costo della progettazione fin qui impegnato per il “nuovo progetto” della Sibari – Coserie…?

O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”  – 27 Febbraio 2023

lunedì 20 febbraio 2023

L'iniziativa: l'indifferenza di oggi può negare un futuro al territorio jonico. Servono infrastrutture subito.

Le Associazioni organizzano un momento di confronto sabato 25 febbraio al Castello di Corigliano

L’INIZIATIVA: L’INDIFFERENZA DI OGGI PUÒ NEGARE UN FUTURO AL TERRITORIO JONICO. SERVONO INFRASTRUTTURE SUBITO.

INVITATI ALL’INIZIATIVA TUTTI I RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI DEL TERRITORIO. LE CONCLUSIONI SARANNO AFFIDATE AI MASSIMI RAPPRESENTANTI DELL’ARCO JONICO IN SENO AL GOVERNO.

 

 

La carenza di infrastrutture sulla costa jonica cosentina e crotonese mai come oggi è la principale causa della perdita di occupazione, dello spopolamento giovanile, della chiusura e/o l'accorpamento degli istituti scolastici, della drastica diminuzione della natalità, della soppressione di servizi sanitari essenziali, ecc.

Il recente rapporto di Unioncamere, i dati Istat, il rapporto Svimez 2022 chiedono subito infrastrutture per questo territorio specificando che servono soluzioni alle carenze infrastrutturali non più rimandabili.

Proprio per questi motivi l'Associazione "Il Serratore" in collaborazione con l'Organizzazione di Volontariato Basta Vittime Sulla Strada Statale 106, l’Associazione Ferrovie in Calabria e il Comitato Magna Graecia hanno inteso organizzare un evento fissato per il prossimo 25 febbraio al Castello Ducale di Corigliano alle ore 17:00 dal titolo "Il Futuro delle Infrastrutture Joniche - Idee e proposte concrete".

Considerata l'importanza del tema all'iniziativa sono stati invitati tramite posta certificata l'assessore regionale ai trasporti, tutti i sindaci, i consiglieri regionali ed i parlamentari del territorio.

Il programma dell'iniziativa prevede i saluti di Giorgio Tricarico (Presidente dell'Associazione "Il Serratore"), e di Leonardo Caligiuri (Presidente dell'O.d.V. Basta Vittime Sulla Strada Statale 106), a seguire gli interventi di relazione di Fabio Pugliese (Responsabile del Comitato Scientifico - Centro Studi Analisi e Ricerca dell'O.d.V. Basta Vittime Sulla Strada Statale 106), Roberto Galati (Ass. Ferrovie in Calabria), e Domenico Mazza (Presidente dell'Ass. Jonia Comitato Magna Graecia). A seguire sono previsti gli interventi dei partecipanti. Concluderanno l'iniziativa i rappresentanti del Governo: l'On. Domenico Furgiuele, deputato alla Camera e componente della Commissione Trasporti e l'On. Ernesto Rapani, senatore della Repubblica. Anna Maria Brunetti introduce e modera il dibattito.

Attraverso questa iniziativa le Associazioni intendono avanzare proposte concrete e realizzabili necessarie allo sviluppo infrastrutturale di questo territorio condividendo questo obiettivo con quanti vorranno partecipare e contribuire.

«L’unità delle Associazioni che hanno voluto organizzare questa iniziativa – afferma il Presidente Leonardo Caligiuri – può far comprendere quanta condivisione e unità di intendi vi sia sui temi che riguardano le infrastrutture. L’ obiettivo è quello di dar vita ad un momento di confronto nel quale avanzeremo proposte fattibili e concrete in materia di infrastrutture. Auspichiamo – conclude il Presidente Caligiuri – che la stessa unità e condivisione possa esserci anche da parte dei rappresentanti istituzionali chiamati a partecipare».

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”  – 20 Febbraio 2023