La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 31 agosto 2021

Il Governo scegli di non investire sulla Statale 106 in Calabria

Pubblicato l’Allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza 2021

IL GOVERNO SCEGLIE DI NON INVESTIRE SULLA STATALE 106 IN CALABRIA

NESSUN INTERVENTO SULLA S.S.106. IL PRESIDENTE CALIGIURI: «NOI CALABRESI PAGHIAMO UNA CLASSE POLITICA PARLAMANTARE INCAPACE ED INETTA»

 

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica ai cittadini calabresi che, dallo scorso 11 agosto 2021, è disponibile online sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze l’Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2021.

L'importante Allegato, approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, racchiude le scelte del Governo in materia di infrastrutture e mobilità, oltre a definire le opere prioritarie per lo sviluppo del Paese, anche in considerazione degli investimenti e delle riforme previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Il Comitato Scientifico dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nella giornata di ieri ha terminato l’analisi e lo studio dell’Allegato (che si trasmette a tutti gli organi di informazione al fine di informare come sempre correttamente tutti i cittadini), nell’ambito del quale sono programmate e finanziate le infrastrutture stradali di nuova realizzazione previste in Italia nei prossimi anni.

Nell’Allegato infrastrutture del DEF vi è l’ampliamento alla quarta corsia dell’autostrada A1 nella tratta Milano sud – Lodi; dell'autostrada A14 nella tratta nuovo svincolo di Ponte Rizzoli - Diramazione per Ravenna; del tratto Grosseto - Siena: lotto 4° e 9°; del tratto Siena – Bettolle (A1); del tratto Siena – Ruffolo.

Ampliamento alla terza corsia anche per l’autostrada A13 nella tratta Monselice – Padova sud e nella tratta Bologna – Ferrara sud; sull’autostrada A12 nella tratta Cerveteri – Torrimpietra in carreggiata sud; sulla tangenziale di Catania dove è previsto anche l’adeguamento delle barriere di sicurezza; sull’autostrada A4 mediante nelle tratte tra San Donà di Piave ed Alvisopoli e tra Gonars e Villesse.

Sono previsti lavori per la realizzazione di nuovi collegamenti autostradali: la Pedemontana Lombarda; la Pedemontana Veneta1; la Nuova Autostrada Regionale Cispadana; l’autostrada Campogalliano – Sassuolo tra l’autostrada A22 e la S.S. 467; la realizzazione della nuova tratta, Piovene Rocchette – Valle dell’Astico, di prosecuzione a nord dell’autostrada A31.

Sono programmati anche gli interventi per il nuovo collegamento stradale costa – entroterra della Valfontanabuona (GE), per la realizzazione del raccordo Autostradale Parma – Terre Verdiane e per il nuovo collegamento Terre Verdiane – SP10.

Questi, in sintesi, sono solo alcuni dei principali interventi infrastrutturali programmati e finanziati nell’Allegato infrastrutture al DEF 2021 dove, purtroppo emerge, l’assoluta inesistenza di interventi infrastrutturali programmati e finanziati per la realizzazione dell’ammodernamento della Statale 106 in Calabria. Nell’Allegato, infatti, viene solo riportato il Megalotto 3 (Sibari – Roseto Capo Spulico), già finanziato, approvato ed ormai avviato e, comunque, già inserito nel DEF 2019 e 2020.

«L’atteggiamento del Governo – dichiara Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. – è davvero inaccettabile: decide di non investire nell’ammodernamento e nella messa in sicurezza della Statale 106 in Calabria e, ormai da due anni, inserisce nel DEF il 3° Megalotto quasi a far capire che c’è già un intervento e, quindi, possiamo ritenerci soddisfatti. Il problema da far capire al Governo è molto semplice: il Megalotto 3 ammodernerà solo 39 chilometri di Statale 106 tra Roseto Capo Spulico e Sibari ma restano da ammodernare oltre 300 chilometri da Sibari fino a Reggio Calabria».

«Purtroppo paghiamo – conclude il Presidente Caligiuri – una classe politica parlamentare incapace ed inetta che non è riuscita fino ad oggi ad ottenere alcun risultato se non quello di scaldare la sedia a Roma. Ciò, purtroppo, avrà conseguenze drammatiche dal momento che con il passare degli anni aumentano sinistri, vittime e feriti sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 31 agosto 2021

domenica 29 agosto 2021

Il Brigadiere Silvestro Romeo undicesima vittima sulla S.S.106 nel 2021

Tragico scontro sulla strada Statale 106: una vittima e tre feriti di cui due in gravi condizioni

IL BRIGADIERE SILVESTRO ROMEO UNDICESIMA VITTIMA SULLA S.S.106 NEL 2021

CONTINUA LA STRAGE DI STATO SULLA S.S.106 IN CALABRIA MENTRE IL GOVERNO PENSA AL PONTE SULLO STRETTO! ENNESIMA TRAGEDIA NELL’INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI



L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore ed altrettanta tristezza comunica l’ennesimo tragico incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la statale 106 jonica, nel comune di Riace, in provincia di Reggio Calabria. Tre i mezzi coinvolti nell’ambito di un sinistro stradale di cui si cerca di ricostruire la dinamica: due moto ed una autovettura. 

Nell’impatto perde la vita il Brigadiere Silvestro Romeo, undicesima vittima sulla Statale 106 nel 2021 dopo Francesco Cannistrà, Akrem Ajarì, Eleonora Recchia, Michela Praino, Altea Morelli, Raffale Misuraca, Anna Maria Concetta Cutuli, Kawsu Ceesay, Maria Mammone e Valentino Pò.

L’O.D.V. intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politica: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.



Un messaggio di "profondo cordoglio e di sincera solidarietà" è stato inoltrato dal Presidente della nostra O.d.V. al Comando Provinciale della Benemerita Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria. Nel messaggio il Presidente Leonardo Caligiuri ha voluto rendere noto dei "tanti messaggi di dolore ricevuti in queste ore dalla nostra O.d.V. da parte di cittadini ed amici raccontano di un Brigadiere della Benemerita Arma dei Carabinieri che ha lasciato in molti un ricordo straordinario grazie al suo esempio, all’operato esemplare ed al rispetto sempre alto nei confronti della Divisa". Allo stesso modo il Presidente Caligiuri ha evidenziato quanto questa perdita è sentita dall'intera O.d.V. poiché "le Forze dell’Ordine tutte, sono ormai l’unico Stato presente sulla strada Statale 106 in Calabria".

Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non accetta che si possa pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, per un investimento di oltre 10 miliardi di euro destinati alla criminalità organizzata, mentre 415 chilometri di costa jonica calabrese hanno una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico che semina morte e disperazione da circa un secolo nell’assoluta indifferenza di uno Stato indegno e colluso.



L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, si stringe attorno alle Famiglie delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste giovani vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.



Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 29 agosto 2021

giovedì 19 agosto 2021

La politica "politicante" deve tacere: sulla S.S.106 siete tutti dei farabutti!

 

Le imminenti elezioni regionali ripropongono le solite strumentalizzazioni sulla S.S.106

LA POLITICA “POLITICANTE” DEVE TACERE: SULLA S.S.106 SIETE TUTTI DEI FARABUTTI!

AFFONDO DELL’O.D.V. CHE RIVOLGE UN APPELLO AI CITTADINI CALABRESI

 

 

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” negli ultimi giorni, a seguito dei tragici eventi che purtroppo abbiamo di nuovo registrato lungo la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, con sdegno ed un alto senso di vomito ha rilevato le ennesime incredibili dichiarazioni e dei soliti annunci della politica politicante.

Vi sono le dichiarazioni di candidati alla carica di governatore o di consigliere nell’ambito delle prossime imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria ma non mancano neanche le incredibili dichiarazioni di qualche segretario di partito nazionale o di qualche esponente politico calabrese che siede peraltro tra i banchi del Governo.

Ai candidati per le prossime elezioni regionali (consiglieri e governatori), raccomandiamo di tacere: siamo stanchi delle solite promesse che puntualmente, una volta eletti, sono sistematicamente disattese da questi farabutti di professione. Tacete! Parlate solo dopo che riuscirete a fare qualcosa di concreto se ne siete capaci.

Per quanto riguarda i rappresentanti regionali e nazionali dei partiti che sostengono il Governo Draghi vogliamo evidenziare i fatti fin qui certificati.

Nei tre CIPE del Governo Draghi non vi è una sola delibera che stanzia anche solo un centesimo di euro sulla Statale 106 “J[u1] onica” in Calabria. Negli oltre 200 miliardi di Recovery Fund non è stato destinato alla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria neanche un centesimo di euro. Nell’allegato sulle infrastrutture del DEF (documento di economia e finanza), non c’è neanche un centesimo di euro destinato alla S.S.106 calabrese.

Eppure questi farabutti hanno il coraggio di affermare che hanno “chiesto”, hanno “preteso”, hanno “previsto”, ecc. ecc. Ciò che risulta ancora più grave è che non c’è una sola prova, una sola carta firmata o protocollata, una sola dichiarazione in seno alla Camera dei Deputati o nel Senato della Repubblica Italiana di questi politici politicanti e farabutti che oggi, a poche settimane dalle elezioni regionali, vogliono prendere in giro i calabresi con le solite chiacchiere, farneticazioni, propagande e annunci.

L’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” confida nel senso di serietà e di responsabilità dei cittadini calabresi e rivolge a tutti i cittadini calabresi un appello: non bisogna votare quanti, senza arte né parte, strumentalizzano in questi giorni le tragedie avvenute sulla Statale 106 al fine di promuovere la solita propaganda ed i solti annunci che offendono l’intelligenza di tutti e di ognuno. Ancor meno occorre sostenere e votare quanti, pur sostenendo il Governo Draghi, non solo non hanno prodotto alcun risultato sulla Statale 106 ma, anzi, hanno fatto di tutto affinché la famigerata e tristemente nota “strada della morte” non ottenesse neanche un centesimo di euro di finanziamento.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 19 agosto 2021

sabato 14 agosto 2021

9 vittime sulla S.S.106 dal primo gennaio 2021: lo Stato assassino continua ad uccidere sulla "strada della morte"

Tragico il bilancio dell’ennesima tragedia stradale sulla strada Statale 106 in Calabria

9 VITTIME SULLA S.S.106 DAL PRIMO GENNAIO 2021: LO STATO ASSASSINO CONTINUA AD UCCIDERE SULLA “STRADA DELLA MORTE”

3 RAGAZZI MORTI E 4 FERITI. IL BILANCIO DELL’ENNESIMO TRAGICO SINISTRO AVVENUTO QUESTA MATTINA SULLA S.S.106. CONTINUA LA STRAGE DI STATO SULLA S.S.106 IN CALABRIA MENTRE IL GOVERNO PENSA AL PONTE SULLO STRETTO!




L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore ed altrettanta tristezza comunica l’ennesimo tragico incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la statale 106 jonica, nel comune di Cassano All’Ionio, in provincia di Cosenza. Due le vetture coinvolte nell’ambito di un sinistro stradale di cui si cerca di ricostruire la dinamica. 

Tre le giovani vittime che si uniscono ad Altea Morelli, Raffale Misuraca, Anna Maria Concetta Cutuli, Kawsu Ceesay, Maria Mammone e Valentino Pò. 9 in tutto le vittime sulla “strada della morte” in Calabria dal primo gennaio 2021.

L’O.D.V. intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politica: il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.

Non è più possibile che ancora oggi nel 2021, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come non è più tollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 determinando investimenti salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto nel silenzio della Politica.

Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non accetta che si possa pensare alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, per un investimento di oltre 10 miliardi di euro destinati alla criminalità organizzata, mentre 415 chilometri di costa jonica calabrese hanno una strada inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico che semina morte e disperazione da circa un secolo nell’assoluta indifferenza di uno Stato indegno e colluso.

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, si stringe attorno alle Famiglie delle vittime, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste giovani vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.


Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 14 agosto 2021


sabato 7 agosto 2021

Infrastrutture: il Governo vara ulteriori 13,5 miliardi d'investimenti ma per la Statale 106 neanche un euro

 

Firmato ieri il DCPM per la nomina di altri 20 commissari straordinari per 45 opere infrastrutturali

INFRASTRUTTURE: IL GOVERNO VARA ULTERIORI 13,5 MILIARDI D’INVESTIMENTI MA PER LA STATALE 106 NEANCHE UN EURO

NESSUN INTERVENTO O FINANZIAMENTO PREVISTO SULLA STATALE 106: MANCA LA VOLONTÀ POLITICA DEL GOVERNO, DELLE FORZE POLITICHE E DEI PARLAMENTARI CALABRESI D’INTERVENIRE SULLA “STRADA DELLA MORTE” IN CALBRIA

 

 

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato i DCPM per 45 opere con la nomina di 20 commissari straordinari.

Con la firma da parte del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dei Dpcm relativi a 45 opere e con la nomina di 20 Commissari straordinari, salgono in totale a 102 le opere finora commissariate per un valore complessivo di 96 miliardi di euro.

In particolare, delle 45 opere oggetto dei Dpcm firmati ieri, 18 riguardano interventi relativi alle infrastrutture stradali per un valore 4,2 miliardi di euro, 15 infrastrutture ferroviarie per 6,9 miliardi di euro, 2 interventi per il trasporto rapido di massa per 1,8 miliardi di euro e 10 presidi di pubblica sicurezza per un valore di 0,596 miliardi di euro), per un totale di 13,5 miliardi di euro.

Complessivamente, gli investimenti oggetto dei diversi commissariamenti approvati quest’anno sono così distribuiti per area territoriale: al Nord 28 opere per 28,7 miliardi di euro (30% del totale), al Centro 29 opere per 27,1 miliardi di euro (28%), al Sud 45 opere per 40,3 miliardi di euro (42%).

L’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che sui 13,5 miliardi stanziati sulle infrastrutture nella giornata di ieri nessun intervento, nomina commissariale o finanziamento è previsto sulla Statale 106. Ciò evidenzia ancor di più la totale incapacità e volontà politica del Governo, delle forze politiche che lo sostengono e di tutti i parlamentari calabresi d’intervenire sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 7 agosto 2021


giovedì 5 agosto 2021

Ponte sullo Stretto: 10 miliardi per realizzarlo. Un colpo di grazia per la mobilità sulla costa jonica calabrese

 

Ieri l’audizione del Ministro delle Infrastrutture alle Commissioni riunite di Ambiente e Trasporti

PONTE SULLO STRETTO: 10 MILIARDI PER REALIZZARLO. UN COLPO DI GRAZIA PER LA MOBILITÀ SULLA COSTA JONICA CALABRESE

NESSUN PARLAMENTARE CALABRESE HA CHIESTO AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE SE È PIÙ UTILE IL PONTE OPPURE L’AMMODERNAMENTO DELLA STATALE 106 SU CUI, ORMAI DA MESI, ASSISTIAMO SOLO AD ANNUNCI E PROPAGANDA

 


L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto che nella giornata di ieri il Ministro delle Infrastrutture Giovannini è stato audito sull’Attraversamento dello Stretto di Messina dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati (Guarda il VIDEO: clicca qui).

Giovannini ha iniziato alle 8:35 spiegando che sul Ponte sullo Stretto di Messina furono istituite presso il Ministero delle Infrastrutture addirittura due gruppi di lavoro: uno il 27 agosto 2020 e l'altro il 3 settembre 2020 dall'Ex Ministro del Partito Democratico Paola De Micheli.

Ha poi evidenziato che le motivazioni alla base della realizzazione di quest'opera sono riconducibili al "trend negativo della popolazione", al "trend negativo dell'occupazione" ed al "trend negativo del PIL" parametri che - secondo il Ministro - grazie all'avvio del Ponte possono invece tornare a crescere.

La novità più interessanti che ha avuto modo di esternare il Ministro Giovannini sono essenzialmente due: la prima è quella relativa ai costi poiché, da ciò che emerge, il Ponte sullo Stretto di Messina potrà essere realizzato per importo totale di oltre 10 miliardi di euro; è stato già disposto con la Legge di Bilancio del 2021 un finanziamento di 50 milioni di euro per la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica al fine di confrontare le due soluzioni di collegamento che potrebbe concludersi entro la primavera del 2022, così da avviare un dibattito pubblico sull’opera ed ha, infine, annunciato l’istituzione di un nuovo gruppo di lavoro dedicato a supportare e coordinare l’intero processo, con la partecipazione di esperti e rappresentanti dei Ministeri coinvolti.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Paolo FICARA (M5S) che osserva che il contenuto della 158 pagine della relazione sul Ponte sullo Stretto è parecchio lacunosa su molti aspetti; Stefania PRESTIGIACOMO (FI) chiede al Ministro perché viene dato peso al lavoro dei due Gruppi di Lavoro istituiti dalla Ex Ministra del PD De Micheli e non, invece, all'iter procedurale dell'Opera che dura da decenni ed è - dal punto di vista legale - l'unico faro da seguire; Chiara BRAGA (PD) rivendica la straordinario importanza del lavoro svolto dai due Gruppi di Lavoro; Edoardo RIXI (LEGA) chiede al Ministro quanto è costato allo Stato il lavoro svolto dai due Gruppi di Lavoro; Luciano NOBILI (IV) chiede di partire subito; Tommaso FOTI (FDI) afferma che Fratelli d'Italia è favorevole al Ponte; Rossella MURONI (M-MAIE-PSI-FE) chiede ulteriori approfondimenti su un'opera che è molto complessa; Matilde SIRACUSANO (FI) asserisce che lo sviluppo del Mezzogiorno passa dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto; Giulia GRILLO (M5S) chiede al Ministro una analisi costi-benefici sul Ponte sullo Stretto; Alessandro PAGANO (LEGA) afferma che son serviti 8 mesi e due gruppi di lavoro per leggere informazioni che erano già note; Roberto MORASSUT (PD) chiede approfondimenti sulla questione ambientale legata alla realizzazione dell'opera.

Insieme gli interventi della lombarda Braga, dell’emiliano romagnolo Foti, della pugliese Muroni, del ligure Rixi, dei laziali Morassut e Nobili, e dei siciliani Prestigiacomo, Siracusano, Grillo e Pagano vi sono anche quelli di due parlamentari calabresi: Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) che ricorda la mozione firmata dai 21 parlamentari del PD in cui si chiedeva di realizzare il Ponte sullo Stretto e rivendica la carenza infrastrutturale ad oggi esistente da Salerno a Reggio Calabria e Domenico FURGIUELE (LEGA) che propone al Ministro di chiedere all'Europa il 20% del costo del Ponte sullo Stretto e propone di realizzare senza perdite di tempo il progetto a tre campate.

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato evidenzia, infine, quanto emerga chiaramente - dal contenuto dell’audizione – l’importanza del Ponte sullo Stretto per lo sviluppo e la mobilità della regione Sicilia. Ciò implicitamente conferma l’impianto da sempre sostenuto dal nostro sodalizio: il Ponte sullo Stretto non è assolutamente un’opera infrastrutturale d’interesse prioritario per la Regione Calabria. A tal proposito è sconfortante che i parlamentari calabresi tutti nelle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati non abbiano osservato al Ministro Giovannini che con la metà dell’investimento necessario per realizzare il Ponte sullo Stretto è possibile ammodernare su un tracciato a 4 corsie ex novo la Statale 106 da Sibari (CS) fino a Locri (CS). Allo stesso tempo, dopo l’investimento di 9,4 miliardi di euro sull’alta capacità/alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria è fondamentale sottolineare ed evidenziare quanto le scelte del Governo e dei parlamentari calabresi tutti sono concretamente e realmente indirizzate nella direzione di voler rendere ancor maggiore il divario infrastrutturale tra la costa jonica calabrese e quella tirrenica ma anche con il resto del Mezzogiorno, del Centro-Nord Italia e con l’Europa. Queste scelte politiche, è evidente, daranno il colpo di grazia al futuro della costa jonica calabrese.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 5 agosto 2021


lunedì 2 agosto 2021

Rotatoria di Santa Lucia: ci siamo ma ora tocca al Comune di Corigliano-Rossano

Dopo anni di battaglia arriva la comunicazione tanto attesa dal Ministero delle Infrastrutture

ROTATORIA DI SANTA LUCIA: CI SIAMO MA ORA TOCCA AL COMUNE DI CORIGLIANO-ROSSANO

L’Anas Gruppo FS Italiane pronta alla consegna dei lavori: ma prima serve la dichiarazione di pubblica utilità dal comune di Corigliano-Rossano. Caligiuri: «speriamo non perdano tempo!»

 

ß COMUNICATO STAMPA à

 

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto che lo scorso venerdì è pervenuta una comunicazione dalla Direzione Generale per la Sicurezza Stradale del Ministero delle Infrastrutture che finalmente, dopo anni di ritardi, comunica che i lavori per la realizzazione della rotatoria di Santa Lucia sono ormai “di prossimo avvio”.

La Direzione Generale, sollecitata nelle scorse settimane dalla Segreteria Generale della Presidenza della Repubblica a seguito della missiva inviata dal Presidente Leonardo Caligiuri, ha inoltre inviato tutti gli elaborati relativi al progetto definitivo esecutivo specificando che lo stesso è stato trasmesso al Comune di Corigliano-Rossano per la dichiarazione di pubblica utilità.

Solo dopo tale dichiarazione sarà possibile per l’Anas Gruppo FS Italiane procedere con la consegna dei lavori e quindi all’avvio di un intervento che risulta finanziato già dal novembre del 2018 e che è stato per anni fortemente voluto dall’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” e dall’Ex Amministrazione Comunale di Corigliano Calabro.

«Siamo davvero contenti – afferma il Presidente Leonardo Caligiuri – per questa buona notizia che aspettavamo da anni. Questo intervento vanta ritardi incredibili e, per questa ragione, al fine di sollecitarlo nelle scorse settimane avevo inviato una comunicazione alla Presidenza della Repubblica che ringrazio poiché debbo dire che ha incalzato il Ministero delle Infrastrutture e da qui l’Anas Calabria affinché non perdesse altro tempo!»

«Ora tocca al Comune di Corigliano-Rossano – continua il Presidente Caligiuri – che deve esprimere una dichiarazione di pubblica utilità senza la quale non sarà possibile per l’Anas effettuare avviare gli espropri e procedere con la consegna dei lavori e, quindi, l’avvio dell’opera. Comprendo molto bene che siamo ad agosto e molti dipendenti comunali vanno in ferie ma voglio auspicare che l’amministrazione di Corigliano-Rossano non perda tempo per adempiere a questo suo compito».

«La realizzazione di questo intervento – va avanti Caligiuri – determinerà un miglioramento per lo standard di sicurezza stradale sulla Statale 106 ma, soprattutto, eliminerà le forti criticità che negli ultimi anni abbiamo avuto allo svincolo di Santa Lucia molto spesso accentuate dal mancato funzionamento dell’impianto semaforico».


«Siamo, infine, molto soddisfatti – conclude il Presidente – per aver finalmente sbloccato un intervento che dopo la rotatoria di Insiti, ormai in via di ultimazione, rappresenta il secondo più importante intervento di messa in sicurezza della Statale 106 nella storia dell’area urbana di Corigliano Calabro nel comune unico di Corigliano-Rossano. Prima di noi, dal ’48 ad oggi, a Corigliano Calabro nulla di significativo era mai stato fatto sulla Statale 106».

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 2 agosto 2021