La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 25 aprile 2017

Partiginai in Calabria significa lottare per la Nuova S.S.106

 
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel ricordare che ancora oggi la strada Statale 106 in Calabria, sulla costa jonica, è ancora rimasta invariata nel suo complesso rispetto a quella concepita nel 1928 dal Regime Fascista; nel ricordare che resta ancora oggi l’unica via di comunicazione (è la seconda arteria viaria più importante della regione Calabria), e grazie ad essa diversi centri abitati possono essere raggiunti e, senza questa, gli stessi restano isolati; e nel ricordare che sulla tristemente nota e famigerata “strada della morte” la Calabria ha pagato e paga un contributo, in termini di vite umane, molto alto e non più accettabile; augura a tutti una buona Festa della Liberazione con la speranza che la Repubblica Democratica Italiana, prima o poi, possa capire le ragioni per le quali nella regione più povera d’Europa esiste la più forte organizzazione criminale presente nel nostro Paese. Oggi essere Partigiani in Calabria significa lottare contro il fascismo che esiste nelle Istituzioni Repubblicane, nella criminalità organizzata, nella censura applicata su "potenti quotidiani" alla nostra Associazione da alcuni capo redattori della Provincia di Cosenza che scrivono libri contro la ‘Ndrangheta ma predicano l'omertà; incapaci di dare finalmente libertà e diritti negati alla nostra terra.

domenica 23 aprile 2017

5X1000 e raccolta fondi per l'Albero della Vita




“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” chiede ai calabresi il 5x1000 ed avvia la terza raccolta fondi

5X1000 E RACCOLTA FONDI PER L’ALBERO DELLA VITA

PER IL 5X1000 ALL’ASSOCIAZIONE È FONDAMENTALE IL CONTRIBUTO DI TUTTI: OCCORRE DESTINARE IL PROPRIO E IMPEGNARSI AFFINCHÈ ANCHE ALTRI LO FACCIANO. INIZIA ANCHE LA TERZA RACCOLTA FONDI PER FINANZIARE L’ALBERO DELLA VITA.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” informa che è partita oggi la campagna “Destina il 5 PER MILLE all'Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" attraverso cui si chiede ad ogni cittadino di donare, mediante la denuncia dei redditi, il proprio 5 per mille inserendo il codice fiscale 97032230787.

L’Associazione è convinta che non mancherà l’aiuto di tutti non solo nel voler donare il proprio 5 per mille ma anche e, soprattutto, nel voler divulgare a più persone possibile questo messaggio. Dare una mano non costa nulla al contribuente poiché la quota verrà detratta dalle tasse già pagate e farlo diventa molto importante anche perché quanti non destinano il loro 5x1000 lo lasciano, di fatto, nelle mani dello Stato.

Cinque i motivi principali per destinare il 5 per mille all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: 1) perché anche attraverso questo impegno i cittadini aiutano chi vuole fermare la strage stradale sulla strada Statale 106 ionica calabrese; 2) per sostenere iniziative volte a ricordare le vittime della "strada della morte" e le loro Famiglie; per supportare azioni necessarie a rivendicare il diritto ad una Nuova strada Statale 106 in Calabria; 3) per condividere la lotta per la messa in sicurezza subito della S.S.106; 4) per incentivare l’informazione, lo studio, l’analisi e la ricerca sulla S.S.106 in Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, avvia, inoltre la sua terza raccolta fondi: quella prevista nel 2017 inizia oggi e si concluderà il 30 di giugno. La Campagna di quest’anno avrà come titolo “L’ALBERO DELLA VITA”, si tratta di un monumento che si vuole finanziare per donarlo al Comune di Badolato, colpito nel cuore, nel corso dello scorso anno, a seguito di un incidente che ha visto l’intera Calabria commossa di fronte alla morte di quattro giovani ragazzi di questa comunità che ha visto tante vite spezzate sull’asfalto della S.S.106.

Il Consiglio Comunale di Badolato, che ringraziamo, ha già approvato all’unanimità con la Delibera n.31 dell’8 novembre 2016, la realizzazione del monumento “L’Albero della Vita” in memoria di tutto coloro i quali hanno perso la vita sulla strada Statale 106 da Taranto fino a Reggio Calabria ed ha messo a disposizione un’area adiacente alla famigerata “strada della morte” affinché ogni passante possa attraverso il ricordo tenere in vita le migliaia di vite spezzate sulla S.S.106.

Per sostenere l’Associazione nella Realizzazione dell’Albero della Vita è possibile inviare un libero contributo tramite bonifico bancario:
Intestato a: BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106
IBAN: IT14 U070 6280 7000 0000 0129 995
Banca: Credito Cooperativo Mediocrati
Filiale: Filiale di Crosia - Mirto
Causale: Raccolta Fondi 2017 – Albero della Vita


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 23 Aprile 2017

sabato 22 aprile 2017

Giovedì 27 Aprile Conferenza Stampa a Trebisacce







A seguito del ritiro, a febbraio scorso, del Progetto di ammodernamento del 3° Megalotto della strada Statale 106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico, sono pervenute al Ministro alle Infrastrutture cinque Interrogazioni Parlamentari.

L’Associazione intende INFORMARE la comunità calabrese sull’esito di queste importanti azioni e, più specificatamente, illustrare le risposte, peraltro significative, pervenute dal Ministro alle Infrastrutture per avanzare delle proposte affinché possano nascere delle azioni serie e concrete necessarie per riprendere un progetto che può e deve essere avviato in tempi brevissivimi.

La Conferenza Stampa, la più importante nella storia dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ed insieme la prima nell’Alto Jonio Cosentino, sarà moderata ed introdotta da Franco Maurella (Giornalista), ed avrà luogo nella Sala Consiliare del Comune di Trebisacce giovedì 27 aprile alle ore 15:30.

La Conferenza Stampa è aperta a tutti gli organi di informazione, a tutti i Sindaci ed agli amministratori, a tutti i rappresentati delle forze politiche locali e regionali, alle forze sociali ed a tutti i cittadini.

Tutti coloro i quali tengono al progetto ed alla verità che oggi si apprende per iscritto dalle risposte pervenute sulle interrogazioni dal Ministro alle Infrastrutture sono invitate a partecipare.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 22 Aprile 2017

venerdì 21 aprile 2017

Il 6 maggio tutti a Rossano per la Libertà e per la Sicurezza




IL 6 MAGGIO TUTTI A ROSSANO PER LA LIBERTÀ E PER LA SICUREZZA 


La Sicurezza è un argomento che dovrebbe unirci tutti senza distinzione alcuna. Quando parliamo di sicurezza, parliamo allo stesso tempo di Libertà , ovvero di poter vivere spensierati per i nostri territori, senza avere la preoccupazione di incappare in spiacevoli eventi. Quando parliamo di Sicurezza, il nostro pensiero va a tutte le Forze dell’Ordine che quotidianamente aiutano chiunque si trovi in difficoltà.

Sulla Strada Statale 106 sono i primi a recarsi sul luogo di un incidente e gli ultimi ad andare via.

Le nostre Forze dell’Ordine sono l’unico, il solo vero Stato presente sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

Parlare di Sicurezza significa, anche e sopratutto, dipingere un futuro migliore per i nostri figli; per chi verrà dopo di noi.

Il Governo centrale, invece, da anni è impegnato – senza distinzione politica alcuna – in un processo di graduale impoverimento delle strutture adibite a garantire la Sicurezza: gli uomini delle Forze dell’Ordine, ormai diventati EROI, sempre più di frequente sono in carenza di organico, i distaccamenti e le caserme hanno difficoltà di vario genere, spesso, è triste dirlo, mancano le risorse persino per le esigenze più elementari.

Per queste ragioni, senza esitare, accogliamo l’invito a partecipare alla MANIFESTAZIONE PUBBLICA organizzata dalla POLIZIA DI STATO il prossimo 6 Maggio allore 10:00 a Rossano Calabro: per dimostrare il nostro attaccamento alla Libertà ed alla Sicurezza; per difendere il NOSTRO FUTURO; per ringraziare gli EROI delle Forze dell’Ordine; per dire BASTA AD UN GOVERNO CHE NON DIFENDE LO STATO IN CALABRIA.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” INVITA alla MOBILITAZIONE GENERALE tutti i cittadini e tutte le ISTITUZIONI LOCALI: la partecipazione a questa iniziativa è fondamentale per ribadire il Primo Articolo contenuto nella Dichiarazione dei Diritti Umani “Tutti gli Esseri Umani nascono liberi ed UGUALI in dignità e DIRITTI”

Partecipa insieme a noi a difesa dei POLIZIOTTI scrivici a: lespoliziarossano@gmail.com





Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 21 Aprile 2017

martedì 18 aprile 2017

S.S.106: le evidenti responsabilità di un fallimento totale



Ritirato il Progetto di ammodernamento, nel DEF non sono previsti nuovi finanziamenti per la S.S.106
S.S.106: LE EVIDENTI RESPONSABILITÀ DI UN FALLIMENTO TOTALE
IN UNA REGIONE DIVERSA AVREMMO ASSISTITO ALLE DIMISSIONI DEI PARLAMENTARI, DELLE CARICHE REGIONALI, DEI SINDACI E DEI SEGRETARI DEL SINDACATO: IN CALABRIA SEMBRA CHE NON SIA ACCADUTO NULLA. SOLO SILENZIO E INDIFFERENZA!

Ciòbotaru Gheorghe, 26 anni, deceduto il 15 aprile a Rossano (CS), è la terza vittima della S.S.106 in Calabria dal primo gennaio 2017 dopo Bianca Grande di 70 anni e Vincenzo Mercurio di 74 anni deceduti entrambi dopo essere stati investiti rispettivamente il 28 gennaio ed il 23 febbraio a Botricello (CZ). Queste tre vittime si sommano alle vittime del 2016 (anno nero), e diventano 35: in pratica due vittime ogni mese è la media sulla “strada della morte”.

I numeri sono impietosi ma ancora di più lo è la politica: questo, ovviamente, nei fatti.

A gennaio il Governo guidato dal Partito Democratico ha ritirato dal CIPE il Progetto del 3° Megalotto dalla S.S.106: si tratta dell’unico tratto finanziato e con un ottimo progetto definitivo che meritava solo di essere avviato così come avevano annunciato ad agosto scorso l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Ministro alle Infrastrutture Delrio ed il Governatore della Regione Calabria Mario Oliverio.

Nei giorni scorsi, invece, abbiamo appreso amaramente che nell’Allegato Infrastrutture al DEF (Documento Economico e Finanziario redatto dal Governo Gentiloni), è praticamente scomparsa ogni traccia di nuovo investimento sulla S.S.106.

Tutto ciò accade in un Paese, l’Italia, in cui tra le uniche grandi infrastrutture in corso di realizzazione compare la Galleria di Base del Brennero (Trentino Alto Adige), l’asse ferroviario Ventimiglia-Genova-Novara-Milano meglio noto come il “Terzo Valico dei Giovi” (Lombardia, Piemonte e Liguria), la Metro Blu di Milano, ecc. ecc. in pratica sempre al Nord perché è qui che il Governo del Partito Democratico – in continuità con quelli di centro-destra degli ultimi 20 anni – continua ad investire.

In questo quadro alienante c’è poi la Calabria che nel Mezzogiorno è la meno accessibile, è la meno sviluppata, ma in compenso è la più povera d’Europa (più della Grecia), per la mancanza di infrastrutture.

Qui viene meno il diritto alla mobilità, ma anche quello al lavoro (che ha spinto negli ultimi 10 anni migliaia di calabresi a dover emigrare per non ritornare mai più), e che, proprio a causa della carenza infrastrutturale, determina il grande fenomeno di spopolamento e di perdita di comunità in atto.

In una regione diversa i Parlamentari che rappresentano la Calabria, il Governatore della Calabria, i Consiglieri Regionali, i Sindaci delle principali città, tanto più quelli che sono organici al Governo anti meridionalista e contro l’ammodernamento della S.S.106 (nei fatti, che sono poi quello che contano), si sarebbero dimessi prima ancora di lottare per cambiare questa autentica vergogna.


Purtroppo siamo in Calabria. Una regione che sta in silenzio e subisce. Una regione incapace di agire, che sembra morta. Senza più la volontà di difendere i propri diritti. Esattamente come i sindacati: CGIL, CISL e UIL. Tutti. Un autentico fallimento.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 18 Aprile 2017