La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

mercoledì 16 febbraio 2022

Fate qualcosa, fate in fretta per evitare ad altri ciò che è accaduto a Teresa e Valentina ed a tanti come noi

 

L’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da voce ad un Familiare di una vittima

FATE QUALCOSA, FATE IN FRETTA PER EVITARE AD ALTRI CIÒ CHE È ACCADUTO A TERESA E VALENTINA ED A TANTI COME NOI

ANTONELLA FIORE RICORDA LE SORELLE TERESA DI 25 ANNI E VALENTINA DI 21 ANNI A 9 ANNI DALLA LORO TRAGICA SCOMPARSA INVIANDO UNA LETTERA AL PRESIDENTE LEONARDO CALIGIURI

 

 

Il Presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Leonardo Caligiuri ha ricevuto oggi, nel 9° anniversario di morte di Teresa e Valentina Fiore, due giovani sorelle che hanno perso la vita sulla Statale 106, una lettera dalla sorella Antonella che ha inteso condividere con l’intera comunità calabrese:

 

 

Caro Leonardo, nei giorni scorsi ho avuto modo di apprendere che, nel prossimo Consiglio Regionale della Calabria, la Statale 106 sarà tra i punti all’ordine del giorno.  Trovo la forza e coraggio di scrivere questa lettera per dire che, secondo il mio personale giudizio, al presidente Occhiuto, come a tutta la classe dirigente politica calabrese, non importa un fico secco delle persone che sono morte sulla 106, poiché per loro sono solo altri numeri...

Non sono loro parenti, non sono loro amici e per loro non significano nulla le lacrime che genitori, fratelli, sorelle, nonni, parenti ed amici hanno versato e del dolore che ancora vivono quotidianamente per la loro scomparsa. Perché non vanno a chiedere a mia madre come si sente senza due figlie oppure a mio padre come sta? Il dolore atroce e tremendo che ha lacerato le nostre vite per sempre nessuno di loro lo ha provato. Giudici, avvocati, Regione e Stato, nessuno si è messo nei panni di mia mamma o di mio padre o di noi sorelle! Ti chiedo: dalle mie parole si comprende il mio ed il nostro dolore?

Vorrei tanto far vedere loro mia figlia di tre anni come saluta le zie dal cielo oppure come le bacia dalle foto che abbiamo a casa. Quando avrebbe potuto stringerle forte e giocare con loro! Il dolore che proviamo noi vorrei che loro riuscissero a capirlo. Io soffro solo a guardare le loro foto e questa lettera la sto scrivendo tra le lacrime ma non sai cosa darei per far sentire ai vertici politici della Calabria la mia sofferenza e quella della mia famiglia.

Oggi ricorre il 9° anniversario della morte delle mie sorelle Teresa di 25 anni e Valentina di 21 anni e da allora sulla Statale 106 le cose sono peggiorate ed altre persone hanno perso la vita. Questa è una sconfitta per la Calabria, ma ancora di più per l'Italia che ha perso giovani che in un futuro avrebbero potuto dare al Paese un contributo importante!

Le mie sorelle hanno trovato una morte prematura nel fiore della loro età. Avevano un lavoro e tanti hobby che coltivavano, oltre ad avere molti amici. Purtroppo il 16 febbraio del 2013 sono state uccise su quella maledetta strada e giustizia non abbiamo avuto ma ciò che è peggio è che da nove anni sulla Statale 106 continuano a morire ancora molte persone, tra cui tanti giovani.

Vorrei tanto che la classe politica dirigente regionale riuscisse a capire quanto è importante eseguire i lavori sulla 106. Perché si possono salvare tante vite, evitare a tante mamme e tanti papà di versare lacrime all'infinito. Il dolore che si prova è immenso. Le domande che ci poniamo sono tante e una riecheggia nella nostra mente: verrà mai la fine della sofferenza per noi familiari delle vittime della 106? Rifare la strada non ci ridarà i nostri cari ma servirà ad altre famiglie a non vivere mai più quello che purtroppo stiamo vivendo noi.

Sono convinta che nessuno di quelle persone terrà in considerazione ciò che scrivo, perché purtroppo è così. A costoro però vorrei fare delle domande: avete pensato che magari sistemando la 106 tanti genitori potrebbero dormire più tranquilli? Avete pensato che se siete lì e perché avete fatto promesse che non avete mai mantenuto? Vi chiedo: ma non vi vergognate guardandovi allo specchio nel vedere tutti noi familiari soffrire? Tutto questo non vi basta? Avete percorso almeno una volta la 106?

Sono anni che parlano di mettere in sicurezza e di ammodernare la strada ma nessuno fa mai niente. Vorrei tanto portare i nostri politici a vedere dove si trovano ora le mie sorelle per farli rendere conto di ciò che hanno fatto. Si, hanno fatto! Perché la colpa è la loro e di tutti gli altri che negli anni si sono succeduti…

Fate qualcosa. Fatela in fretta. Se ne siete capaci…

 

Antonella Fiore

16 febbraio 2022

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 16 Febbraio 2022

lunedì 14 febbraio 2022

Accolta la proposta di inserire la Statale 106 nella Rete Ten-T

 

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” chiarisce la vicenda

ACCOLTA LA PROPOSTA DI INSERIRE LA STATALE 106 NELLA RETE TEN-T

IL DIRETTIVO HA AVVIATO TUTTE LE AZIONI PER CAPIRE QUALI SONO GLI ATTORI DECISIONALI E LE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI DOVRÀ ESSERE RECEPITA LA PROPOSTA E QUALI SONO I TEMPI NECESSARI

 

 

In riferimento alle informazioni apprese dalla stampa circa l’inserimento della Statale 106 all’interno della rete transeuropea dei trasporti TEN-T tra Catanzaro e Reggio Calabria il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende, come sempre, informare correttamente tutti i cittadini calabresi esponendo la verità riscontrata.

La risposta di Adina Vălean a nome della Commissione europea all’europarlamentare On. Vincenzo Sofo dello scorso 10 febbraio 2022 chiarisce che “l'intero tracciato della SS106 tra Catanzaro e Reggio Calabria è stato incluso come parte della rete globale nella proposta di revisione del regolamento sulla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) del 14.dicembre 2021”.

Questo significa che seppure l’intero tracciato della Statale 106 tra Catanzaro e Reggio Calabria è stato proposto per essere incluso nelle Rete TEN-T ancora, di fatto, non c’è. A tal proposito il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha avviato tutte le azioni del caso per capire quali sono gli attori decisionali e le modalità attraverso cui dovrà essere recepita la proposta affinché sia ratificata e quali sono i tempi necessari.

Detto ciò il Direttivo intende ringraziare l’On. Vincenzo Sofo per il suo impegno costante e determinato frutto anche di diverse interlocuzioni e confronti con la nostra Organizzazione di Volontariato. Se oggi questo risultato è divenuto a portata di mano non possiamo non evidenziare il suo impegno unitamente a quello degli amici di Fratelli d’Italia.

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” continuerà a battersi affinché l’intero tracciato della Statale 106 possa essere inserito nella rete transeuropea dei trasporti TEN-T Core e non esiterà ad informare correttamente i cittadini calabresi, come accade da sempre, circa gli eventuali futuri sviluppi legati a questo importante e fondamentalmente obiettivo.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 14 Febbraio 2022


giovedì 10 febbraio 2022

Uno striscione sulla S.S.106 per ricordare Luca ad un mese dalla sua morte

 

Singolare iniziativa dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

UNO STRISCIONE SULLA S.S.106 PER RICORDARE LUCA AD UN MESE DALLA SUA MORTE

IL GESTO, IN POCO TEMPO, HA FATTO IL GIRO DELLA TERZA CITTÀ DELLA CALABRIA COMMUOVENDO MOLTE PERSONE CHE ATTENDONO PAZIENTEMENTE CHE QUESTO RAGAZZO POSSA AVERE GIUSTIZIA.



Oggi ricorre un mese esatto dalla tragica morte di Luca Laudone, il giovane 19enne di Corigliano-Rossano che ha perso la vita lo scorso 10 gennaio sulla Statale 106. È un mese che manca all’affetto dei genitori Cosimo e Caterina, dei fratelli Cristiano e Rosa Antonia, degli zii, dei cugini, dei parenti e di tutti gli amici.

Proprio quest’ultimi nelle scorse settimane hanno deciso di ricordare Luca con uno striscione che hanno riposto sul luogo in cui è avvenuto l’incidente: “Giustizia per Luca”. Striscione prima rimosso da ignoti e poi per ragioni di sicurezza stradale.

Resta forte, tuttavia, il desiderio di giustizia di molti che non capiscono le ragioni per le quali l’Anas Spa a seguito di un incidente stradale avvenuto prima di quello avuto dal giovane Laudone non ha provveduto a rimettere il luogo in sicurezza posizionando delle inutili barriere in plastica senza neanche riempirle d’acqua o di sabbia e consentendo al 19enne di precipitare in un fossato posto al di sotto della strada senza aver alcuna possibilità di rimanere sulla carreggiata della strada.

Ancor di più ha colpito ed indignato molte persone le modalità attraverso cui l’Anas Spa ha messo in sicurezza l’area dopo la morte di Luca. In pratica ha effettuato un sopralluogo quasi ogni giorno ed ha installato un guard-rail in pochissimo tempo…

Per queste ragioni oggi il Presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Leonardo Caligiuri ha voluto onorare la memoria di questo giovane ragazzo recandosi sul luogo dell’incidente per incollare un adesivo sul guard-rail con la scritta “Giustizia per Luca”. Il gesto, in poco tempo, attraverso i social ha fatto il giro della terza città della Calabria commuovendo molte persone che attendono pazientemente che questo ragazzo possa avere giustizia.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 10 Febbraio 2022

martedì 8 febbraio 2022

Evento storico: partono i lavori per la realizzazione di un intervento di messa in sicurezza della Statale 106 tra Davoli e Guardavalle

 

L’Anas Spa avvia l’intervento dopo due recenti tragici incidenti avvenuti lo scorso mese di gennaio

EVENTO STORICO: PARTONO I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI UN INTERVENTO DI MESSA IN SICUREZZA DELLA STATALE 106 NEL TRATTO DAVOLI GUARDAVALLE

OCCORRE REALIZZARE BENE L’INTERVENTO PREVEDENDO L’INSTALLAZIONE DEI GUARDRAIL A NORMA SU ENTRAMBI I LATI DELLA CARREGGIATA STRADALE

 

Nella giornata di ieri sono finalmente partiti i lavori per la realizzazione della rotatoria al bivio di Santa Caterina dello Ionio (in provincia di Catanzaro), che collega la strada Statale 106 con la strada provinciale 138. Questo fatto ha dello straordinario per almeno due motivi.

Innanzitutto perché finalmente l’Anas Spa, dopo decenni, inizia a realizzare un’opera di messa in sicurezza nel tratto di strada Statale 106 compreso tra Davoli e Guardavalle. Sembrava impossibile che potesse accadere mentre, invece, è proprio successo… Poi perché ciò avviene a seguito dell’ennesima strage stradale in cui hanno perso la vita due giovani, avvenuta lo scorso 30 gennaio poco distante da lì, a San Sostene, dove per la verità era avvenuto un altro incidente lo scorso 8 gennaio a seguito del quale, dopo qualche giorno (nella sera del 10 gennaio), aveva perso la vita un uomo di 74 anni.

L’Anas Spa, quindi, interviene celermente rispetto ad un intervento già previsto e nonostante gli incredibili ritardi degli scorsi anni che, proprio a seguito dei recenti incidenti mortali, determinano un’accelerazione e consentono finalmente al sud soveratese di poter beneficiare di questo prezioso intervento.

Un intervento, questo, fortemente voluto dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che ha sempre ritenuto (e continua a ritenere), quell’area posta tra il Km 145+600 ed il Km 145+800 della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, tra le più pericolose.

Sollecitammo l’intervento già nel settembre del 2016 quando proprio in quel punto persero la vita, in un tragico incidente, quattro giovani ragazzi di Badolato: Lorena Lopilato di 24 anni, Vittoria Lopilato di 23 anni, Francesca Bressi di 23 anni e Pasquale Papaleo di 25 anni.

Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sollecitò già da allora la necessità che venisse messa in sicurezza quell’area mediante la realizzazione di una rotatoria ma anche attraverso la sostituzione dei guard-rail ad una onda posti al lato destro della strada (per chi viaggia in direzione Catanzaro), con quelli a doppia onda: in modo da evitare la possibilità che un mezzo in transito possa finire al di sotto della strada dove è posta la strada che porta ad un sottopasso. Allo stesso modo chiedemmo l’installazione di un guard-rail sul lato sinistro dove ad oggi manca e potrebbe causare pericoli nel caso in cui un mezzo in transito dovesse uscire fuori dalla carreggiata stradale.

Per questa ragione, il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla strada Statale 106” seppure accoglie con soddisfazione l’avvio dei lavori per la rotatoria di Santa Caterina dello Jonio ed auspica che presto l’Anas Spa possa avviare anche gli altri interventi di messa in sicurezza già previsti sulla Statale 106 tra Davoli e Guardavalle. Si augura e confida, inoltre, nella possibilità che siano risolti anche i diversi problemi già sollevati da anni e che riguardano una reale e concreta necessità d’intervenire in modo corretto al fine di mettere veramente in sicurezza i punti più pericolosi come quello posto nel tratto di Statale 106 al Km 145+600 mediante l’installazione di guard-rail moderni ed a norma di legge.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 9 Febbraio 2022

giovedì 3 febbraio 2022

Fermate questa strage infinita, mettetevi la mano sulla coscienza. Svegliatevi politici! Basta con le parole e passate ai fatti!

 

L’Organizzazione di Volontariato apprezza e fa proprie le parole di Don Francesco Carlino

FERMATE QUESTA STRAGE INFINITA, METTETEVI LA MANO SULLA COSCIENZA. SVEGLIATEVI POLITICI! BASTA CON LE PAROLE E PASSATE AI FATTI!

CALIGIURI: «SONO PAROLE DURE COME LA PIETRA E VERE COME LA VITA CHE NOI, COME ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO, NON POSSIAMO NON APPREZZARE, NON CONDIVIDERE E NON RENDERE NOSTRE PERCHÉ CI APPARTENGONO»

 

Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ascoltato ed apprezzato l’omelia che ieri, il parroco padre Franceso Carlino, ha rivolto ai fedeli presenti durante il rito funebre nella Chiesa Matrice di Roccella Jonica, per l’ultimo saluto a Davide e Gabriele Origlia, due giovani vittime della strada Statale 106.

 

Parole che condividiamo e che proprio per queste ragioni riportiamo di seguito.

«Dio non può sostituirsi all’inefficienza dello Stato che ha colpevolmente abbandonato al degrado le infrastrutture della costa ionica calabrese che quanto a viabilità – e parlo dell’ormai famigerata “strada della morte”, la 106 sulla quale hanno perso la vita Davide e Gabriele – è rimasta tale e quale ai tempi del fascismo.

Fermate questa strage infinita, mettetevi la mano sulla coscienza e ricordatevi che la Calabria non è la terra da menzionare solo per i problemi della malavita organizzata. Ricordatevi che già l’impero romano aveva capito che il progresso di un popolo passa attraverso vie di comunicazione sicure ed efficienti.

Basta con le parole e passate ai fatti. Da molti anni l’associazione “basta vittime sulla strada statale 106” lo grida alle orecchie sorde di chi vuole ignorare il problema. La nuova 106 non è un optional secondario, ma questione di vita o di morte. Svegliatevi politici! Nessuno può lavarsi le mani come Ponzio Pilato o, peggio, usare la 106 solo per rimpinguare le casse dei comuni con ridicoli autovelox, installati non certo per garantire la sicurezza dei cittadini ma per fare cassa! E questo è sciacallaggio e non ricerca della sicurezza!

Se vogliamo davvero la sicurezza che lo Stato metta come priorità assoluta la nuova 106! Lo gridino i sindaci della costa jonica, con tutti i modi e con tutti i mezzi alle orecchie del ministro per le infrastrutture Giovannini! Uno Stato colpevolmente latitante crea convivenza sociale degradata e degradante! Non è colpa di Dio se Davide e Gabriele hanno perso la vita su quel tratto di strada, ma dell’inefficienza della politica e dello Stato!»

«Le parole di Don Francesco – dichiara Leonardo Caligiuri – sono il risultato di quello che la comunità roccellese sta vivendo nell’ultimo periodo: non possiamo dimenticare che oltre a Gabriele e Davide hanno perso in sei mesi sulla Statale 106 Giusy Bruzzese, Silvestro Romeo ed Alfredo Fregomeni. Sono parole dure come la pietra e vere come la vita che noi, come organizzazione di volontariato, non possiamo non apprezzare, non condividere e non rendere nostre perché ci appartengono».

 

 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 3 Febbraio 2022