La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 31 maggio 2016

Ripristinata la sciarpa del F.C. Crotone: il tempo non logora il ricordo delle vittime della S.S.106




L’Associazione posa la sciarpa del Crotone sul guardrail che ricorda Bruno Vetere

RIPRISTINATA LA SCIARPA DEL F.C. CROTONE: IL TEMPO NON LOGORA IL RICORDO DELLE VITTIME DELLA S.S.106

 AFFINCHÈ SIA CHIARO A TUTTI CHE L’ASSOCIAZIONE “BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106” NON DIMENTICA TUTTE LE GIOVANI VITTIME DELLA S.S.106!

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dall’inizio dell’ultimo campionato di calcio di serie B ha voluto sostenere ed incoraggiare il Football Club Crotone nella sua storica corsa verso la massima serie del calcio italiano. Riteniamo che la promozione in serie A dell’F.C. Crotone sia un fatto straordinario ed auspichiamo che possa risultare di buon augurio segnando l’inizio di una rinascita non solo calcistica ma anche politica, economica e culturale per la Calabria e per la costa jonica in particolare.

L’Associazione non dimentica l’incidente avvenuto il 9 gennaio del 2011 a Bruno Vetere, un giovane di 21 anni di Rocca di Neto deceduto in un incidente stradale in contrada Gabella a Crotone. Bruno è sbandato perdendo il controllo della sua moto di grossa cilindrata, proprio nei pressi del tratto in cui cominciano le quattro corsie. Probabilmente ha sbattuto contro un guardrail oppure contro un cartellone. Il corpo del giovane è stato sbalzato a diversi metri sull'altra corsia. La moto, poi, ha continuato la sua corsa, incendiandosi. Il giovane è morto sul colpo dopo un violento impatto sul suolo stradale.

A seguito della sua morte i familiari e gli amici nel luogo dell’incidente posarono dei fiori ed una sciarpa del F.C. Crotone che il tempo ha logorato a tal punto che è stato necessario rimuoverla. Bruno, infatti, era un grande tifoso della formazione pitagorica e, quando poteva, la seguiva allo stadio E. Scida.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto nella giornata di lunedì 30 maggio ha ritenuto opportuno, in seguito alla storica promozione del F.C. Crotone in serie A, ripristinare la sciarpa affinché sia chiaro a tutti che per noi il tempo non logora il ricordo delle vittime della “strada della morte” e per ricordare idealmente tutte le giovani vite spezzate sulla S.S.106 in Calabria, ed insieme, tutti i giovani tifosi del F.C. Crotone che sull’asfalto di questa strada maledetta hanno perso la vita.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 31 Maggio 2016

sabato 28 maggio 2016

Basta Vittime Sulla S.S.106: Appello ai 7 candidati a sindaco di Rossano




L’Associazione propone il rilancio del tavolo permanente sulla S.S.106 che può e deve essere rafforzato

BASTA VITTIME SULLA S.S.106: APPELLO AI 7 CANDIDATI A SINDACO DI ROSSANO

 FORMALIZZARE IL TAVOLO CON UNA DELIBERA CHE REGOLA LA PERIODICITÀ CON CUI LO STESSO SI RIUNISCE, ALLARGARE AI CAPIGRUPPO DI OPPOSIZIONE, AI SINDACATI ED ALLA CHIESA, SONO SOLO ALCUNI PUNTI DELLA PROPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” guarda con attenzione a tutte le amministrative prossime che avranno luogo il 5 giugno nei comuni della Calabria jonica. Evidenziamo che il Nostro ruolo ci impone di non partecipare attivamente e di non prendere parte alle diverse campagne elettorali poiché l’Associazione (apolitica ed apartitica), è profondamente incompatibile con qualsiasi carica politica in Calabria.

Tuttavia, non nascondiamo di guardare con particolare interesse alle elezioni che si svolgeranno il prossimo 5 giugno nel Comune di Rossano. Tale interesse è dovuto alla esistenza di un tavolo permanente istituito informalmente dall’Amministrazione Antoniotti che oggi ovviamente è sospeso per via delle elezioni ma che noi riteniamo particolarmente importante e, senza ombra di dubbio, da rilanciare, migliorare e potenziare.

Per questa ragione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende proporre a tutti i 7 candidati a sindaco la conferma del tavolo permanente e l’accettazione delle modifiche che intendiamo proporre al fine di rilanciarlo e migliorarlo: 1) l’istituzione del tavolo (che informalmente è già esistente), con una delibera congiunta dei comuni che ne fanno parte in modo da formalizzarne l’esistenza; 2) l’allargamento del tavolo che oggi prevede la presenza dei soli sindaci dei comuni del basso jonio cosentino anche ai capi gruppo di minoranza degli stessi 15 comuni coinvolti poiché riteniamo che i problemi afferenti alla S.S.106 siano di tutti (opposizioni comprese); 3) l’allargamento del tavolo anche alle Forze dell’ordine che con la loro esperienza possono dare un contributo importante e determinante; 4) l’allargamento del tavolo alle forze sindacali provinciali CGIL, CISL e UIL; 5) l’allargamento del tavolo all’arcidiocesi di Rossano-Cariati poiché riteniamo che il contributo dei cattolici è fondamentale per la fasi di analisi e proposte sulla “strada della morte”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto dopo questo appello pubblico rivolto ai 7 candidati attende una adesione formale da ottenere rigorosamente via e-mail all’indirizzo info@bastavittime106.it entro giovedì 2 giugno e garantisce di diramare con un comunicato stampa l’elenco dei candidati che aderiranno al nostro appello.

Certi di una ampia e condivisa adesione l’Associazione rivolge a tutti i candidati presenti in tutti i comuni della Calabria jonica un sincero augurio per le imminenti elezioni amministrative con la speranza che questo momento di confronto politico possa risultare proficuo per il territorio e per la regione intera.  


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 28 Maggio 2016

martedì 24 maggio 2016

Tutti i comuni espongano la bandiera a mezz’asta in segno di solidarietà e cordoglio




Apprezzamento per l’istituzione del lutto cittadino a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio

TUTTI I COMUNI ESPONGANO LA BANDIERA A MEZZ’ASTA IN SEGNO DI SOLIDARIETÀ E CORDOGLIO

L’ASSOCIAZIONE INVITA TUTTI I SINDACI DEI COMUNI ATTRAVERSATI ED INTERESSATI DALLA S.S.106 AD ESPORRE LE BANDIERE A MEZZ’ASTA IN SEGNO DI SOLIDARIETÀ E DI CORDOGLIO NEI CONFRONTI DELLA COMUNITÀ DI SANT’ANDREA E DEI FAMILIARI DI TUTTE LE VITTIME DELLA “STRADA DELLA MORTE” IN CALABRIA.  


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende esprimere la propria gratitudine al Sindaco Nicola Ramogida ed all’intera Amministrazione di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio per la decisione di istituire tramite ordinanza (n°21 del 2016), il lutto cittadino in occasione dei funerali della giovane Deborah Ranieri vittima, domenica scorsa 22 maggio, di un tragico incidente avvenuto sulla S.S.106.

L’Amministrazione comunale attraverso questa ordinanza intende inoltre voler testimoniare la forte preoccupazione per il perdurare della pericolosità della S.S.106 e di non voler più assistere impotenti a questa sequela di tragici incidenti” e quindi ordina oltre al lutto cittadino “l’esposizione delle bandiere a mezz’asta negli edifici comunali” ed invita tutti i cittadini e le Associazioni si Sant’Andrea Apostolo dello Jonio “a stringersi in un abbraccio di solidarietà alla Famiglia Ranieri e le imprese artigianali e gli esercizi commerciali alla chiusura delle attività durante il corso della cerimonia”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel rinnovare la propria vicinanza ideale ed il proprio sincero cordoglio alle Famiglie Ranieri e Liotta per la perdita di Deborah e di Vittorio invita tutti i Sindaci dei Comuni attraversati ed interessati dalla strada Statale 106 in Calabria ad esporre le bandiere a mezz’asta nel giorno dei funerali di Deborah in segno di solidarietà e di vicinanza alla comunità di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio ed a tutte le Famiglie delle vittime della “strada della morte”.

L’Associazione auspica una grande adesione da parte di tutte le Amministrazioni comunali calabresi attraversate o interessate dalla S.S.106 che sono pregate di volerlo comunicare a mezzo stampa o più semplicemente alla Nostra Associazione scrivendo all’indirizzo e-mail info@bastavittime106.it


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 24 Maggio 2016

Pugliese: «Lo Stato è moralmente responsabile delle vittime della S.S.106 in Calabria»





Il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” dopo l’incidente di Sant’Andrea

PUGLIESE: «LO STATO È MORALMENTE RESPONSABILE DELLE VITTIME DELLA S.S.106 IN CALABRIA»

SECONDO PUGLIESE È NECESSARIA ED IMPROCRASTINABILE UNA IMMEDIATA MESSA IN SICUREZZA DELLA “STRADA DELLA MORTE” INSIEME AD UNA VISIONE PROSPETTRICA CHE POSSA FARCI AVERE AL PIÙ PRESTO L’AMMODERNAMENTO DELLA S.S.106.

Deborah e Vittorio sono le ultime vittime della “strada della morte” in Calabria. I due giovani sono anche rispettivamente la 502esima e 503esima vittima della S.S.106 dal primo gennaio del 1996 fino ad oggi se consideriamo solo le vittime sul colpo. Se, invece, stimiamo anche le vittime della S.S.106 decedute già qualche ora dopo in ospedale con grande ottimismo possiamo considerare le vittime della “strada della morte” in circa 700 negli ultimi venti anni.

Inoltre dal primo gennaio del 2013 fino ad oggi sulla strada Statale 106 abbiamo avuto in totale 66 vittime: 19 nel tratto compreso nella provincia di Reggio Calabria, 18 in provincia di Crotone, 18 in provincia di Cosenza e 11 in provincia di Catanzaro. Tra questi solo 17 sono donne mentre sono 49 gli uomini. Infine, di queste 66 vittime, 17 hanno un’età compresa tra 0 e 30 anni; 19 tra 20 e 50 anni; 30 hanno oltre 50 anni.

«L’attenta lettura di questi numeri – afferma Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – ci permette di riaffermare che lo Stato italiano sta’ palesemente uccidendo la voglia di vivere dei calabresi. Nessuno si occupa del degrado in cui versa la Calabria, nessuno s’impegna affinché ciò che ci spetta per diritto ci sia riconosciuto. Noi riteniamo che lo Stato debba finalmente capire che la Calabria esiste, che noi calabresi esistiamo e che non si può vivere più di speranza perché ormai la Calabria necessita subito di certezze».

«Bisogna mettere immediatamente in sicurezza e provvedere in prospettiva ad ammodernare al più presto – continua Pugliese – questa strada Statale 106 jonica. Non è possibile che ogni giorno apprendiamo con dolore che qualcuno è morto. La vita è un dono unico per tutti e su questa strada maledetta diventa solo un attimo per molti. Siamo un popolo in ombra e tutto ciò è intollerabile… Altro che gente buona solo a piangersi addosso!»

«Per queste ragioni - conclude Pugliese – in pieno accordo con l’Associazione che presiedo – ritengo che lo Stato e chi lo rappresenta a tutti i livelli, fatta eccezione per le Forze dell’Ordine, è moralmente assassino ed è moralmente responsabile per ogni vita stroncata sulla S.S.106 che non è più solo la “strada della morte” umana ma è diventata ormai soprattutto la “strada della morte civile” qui in Calabria».



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 24 Maggio 2016

domenica 22 maggio 2016

9 vittime sulla S.S.106 nel 2016: continua la strage di Stato




Nell’ennesimo tragico incidente stradale sulla “strada della morte” perdono la vita due giovani ragazzi

9 VITTIME SULLA S.S.106 NEL 2016: CONTINUA LA STRAGE DI STATO

VITTORIO DI 25 ANNI E DEBORAH DI 21 SONO LE ULTIME VITTIME DELLA “STRADA DELLA MORTE”: LA PIÙ GRANDE STRAGE DI STATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA.   


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” affranta dal dolore comunica l’ennesima tragedia stradale avvenuta stamani nel tratto della strada Statale 106 Jonica all’altezza del km 156,300 in località Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in provincia di Catanzaro. Il sinistro ha coinvolto due autovetture provocando il decesso di due persone. Al momento sul posto le autoambulanze del 118, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco che si stanno adoperando per estrarre i cadaveri dalle lamiere delle vetture.

Hanno perso la vita nell''incidente Vittorio Leotta di 25 anni, originario di Stilo, che era a bordo del suo furgoncino per effettuare le consegne del mattino presso un caseificio, e Deborah Ranieri, 21 di 21 anni di Sant'Andrea dello Jonio. Dai primi rilievi effettuati, non ci sarebbero segni di frenate sull'asfalto per cui l'impatto è stato immediato e fatale. 

Vittorio e Deborah sono rispettivamente l’ottavo e la nona vittima della “strada della morte” in Calabria nell’anno 2016 dopo Eugenio Vadalà (28 anni) e Giuseppe Barone (18) deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati (29) deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo (66) deceduta il 6 febbraio a Rossano (CS), Francesco Gaetano (62) deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS), Maria Cristina Brancatisano (53) deceduta il 15 maggio a Montebello Jonico (RC) e Pasquale Scarano (67) deceduto il 16 maggio a Brancaleone (RC).

In pratica sulla S.S.106 dall’inizio dell’anno fino ad oggi abbiamo avuto quattro vittime in provincia di Reggio Calabria, due in provincia di Catanzaro, due in provincia di Cosenza ed una vittima in provincia di Crotone. Inoltre, sulla S.S.106 dal gennaio del 2016 ad oggi abbiamo in media due vittime ogni mese.

L’Associazione, inoltre, informa del pauroso incidente che si è verificato questa notte intorno alle 02:00 sulla S.S.106 a San Leo nella periferia sud di Reggio Calabria e che ha interessato una mini Cooper che ha effettuato una carambola andando a sbattere sullo spartitraffico provocando due giovani, uno è ricoverato in gravi condizioni.

L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il Governo nazionale e regionale, la classe parlamentare calabrese a Roma, le amministrazioni locali e provinciali, le forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.

È grave ciò che accade da sempre sulla S.S.106 ma è gravissimo il silenzio e l’indifferenza delle istituzioni che non riescono ad affrontare e risolvere con determinazione e volontà la strage infinita delle vittime e dei feriti sulla tristemente nota “strada della morte”: mentre in altri luoghi del Paese già dotati di infrastrutture si continua ad investire nella realizzazione di nuove opere che non servono qui in Calabria si lasciano morire i cittadini nel silenzio di un sistema viario che versa in condizioni comatose!

L’Associazione  “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel denunciare le responsabilità morali dello Stato assassino che uccide i calabresi sulla “strada della morte” esprime, con grande dolore e ideale vicinanza, cordoglio sincero alle Famiglie Leotta e Ranieri, ai parenti ed agli amici tutti.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 22 Maggio 2016

venerdì 20 maggio 2016

Ottimo successo per l'iniziativa nelle scuole




L’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” capofila in un progetto in rete con altre Associazioni

OTTIMO SUCCESSO PER L’INIZIATIVA NELLE SCUOLE

AGLI STUDENTI È STATO SPIEGATA L’IMPORTANZA DEL VOLOTARIATO E DELL’ASSOCIAZIONISMO, DELLA CITTADINANZA ATTIVA E DELLA SICUREZZA STRADALE  


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nei giorni scorsi insieme alle Associazioni “25 Aprile – Marco De Simone” di Rossano e “U Varrile” Onlus di Calopezzati con il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza ha realizzato un progetto all’interno delle scuole volto a promuovere l’importanza del volontariato e dell’associazionismo ma anche la cultura della cittadinanza attiva e della sicurezza stradale.

Sono state tre le scuole interessate dal progetto: il 7 maggio al Liceo Classico – Artistico di Rossano, il 12 maggio all’IPSIA di Cariati con la collaborazione dell’Associazione “Capodanno in Paradiso” ed 13 maggio all’Istituto Tecnico per Geometra “Falcone Borsellino” di Corigliano Calabro. Le date sono state scelte all’interno della settimana che va dal 6 al 13 maggio anche perché quest’anno proprio in quei giorni ricorre la “Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale” istituita dall’ONU.

Ai giovani studenti è stato illustrata, con esempi pratici e concreti, l’importanza dell’associazionismo e del volontariato ma anche il significato delle parole “cittadinanza attiva” e, soprattutto, in ogni incontro è stato creato un momento dedicato alla sicurezza stradale che ha coinvolto tutti i partecipanti di tutte le scuole.

Il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” capofila del progetto Fabio Pugliese si è detto “molto soddisfatto per l’esito di queste iniziative che sono state molto gradite dagli studenti: lo dimostrano i tanti messaggi privati pervenuti dagli studenti alle associazioni (la mia in particolare). Ritengo che il merito sia dunque da attribuire non solo alle associazioni ma anche e soprattutto al CSV di Cosenza che ha creduto in questo progetto e nei Dirigenti Scolastici che ci hanno supportato ed aiutato in tutti i modi. A loro rivolgo un grande ringraziamento ed uno, in particolare, al Dirigente Alfonso Costanza dell’ITG “Falcone-Borsellino” di Corigliano Calabro per la straordinaria sensibilità e partecipazione”.

“Certo – conclude Pugliese – resta solo un po’ di amarezza dovuta alla convinzione che seppure questi momenti sono molto importanti sarebbe fondamentale farli diventare costanti: c’è il rischio che i ragazzi, ad esempio sulla sicurezza stradale, possano “abbassare la guardia” da qui a pochi mesi. Sarebbe utile poter avere di nuovo la possibilità di ripetere questa iniziativa nel prossimo anno scolastico per dare costanza ad un tema che non è inutile se consideriamo che può concorrere a salvare non poche giovani vite umane”.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 20 Maggio 2016

giovedì 19 maggio 2016

Basta Vittime Sulla Strada Statale 106: l’Avv. Morero è un’eroe




Giustizia è fatta in un contenzioso legale che vede corresponsabile l’Anas per un sinistro sulla S.S.106

BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106: L’AVV. MORERO E’ UN’EROE

È FONDAMENTALE CHE I CITTADINI CALABRESI SI RIVOLGANO AI PROPRI LEGALI PER DENUNCIARE GLI ENTI PROPRIETARI O GESTORI DELLE STRADE CIRCA LE GRAVI RESPONSABILITÀ CHE ESSI HANNO NEI DIVERSI SINISTRI CHE AVVENGONO SULLA S.S.106

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende esprimere i propri complimenti all’Avv. Giuseppe Morero, del foro di Castrovillari il quale, dopo 20 anni, nel dicembre 2015, ha ottenuto una sentenza, emessa dalla Corte d'Appello di Catanzaro che ha riconosciuto una corresponsabilità dell'ANAS nella causazione del sinistro occorso ad un cittadino di Cassano Jonio mentre percorreva la S.S. 106, in prossimità del camping "Raganello".

L’Associazione precisa che la suddetta sentenza è stata ottenuta dopo che il Tribunale di Castrovillari prima e la Corte d'Appello di Catanzaro poi, avevano rigettato la domanda di risarcimento danni proposta dagli eredi del defunto. La Corte di Cassazione, però, con una sentenza che farà giurisprudenza, ha riconosciuto l'errore che aveva commesso la Corte d'Appello di Catanzaro e ha cassato con rinvio alla Corte d'Appello di Catanzaro in diversa composizione che, con la sentenza del dicembre 2015, ha riconosciuto la corresponsabilità dell'ANAS nella causazione del detto incidente.

Il presidente Fabio Pugliese ha subito contattato – per esprimere la massima soddisfazione dell’intera Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – l’Avv. Giuseppe Morero il quale ha affermato che “i motivi preminenti che mi hanno fatto accettare il mandato per la detta causa sono stati due: quella di far ottenere giustizia ad una delle tante vittime che da tempo immemore causa la maledetta S.S. 106; la grande convinzione che ho nella giustizia che, fortunatamente, nel dicembre 2015, è stata fatta”.

L’Associazione evidenzia, oltre ai meriti conseguiti dall’Avvocato in campo legale, anche quelli umani: per una serie di ragioni Morero già dalla fine degli anni 90' ha deciso di anticipare di tasca propria le spese vive senza nulla chiedere ai propri assistiti fino all'emissione delle sentenza.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, vuole sottolineare la grande importanza di ciò che è accaduto rinnovando l’invito a tutti gli organi di stampa alla diffusione di queste notizie che riteniamo di vitale importanza: se i cittadini quasi sempre rassegnati e disillusi non iniziano a lottare affinché i loro diritti non vengano continuamente calpestati sulla S.S.106 non cambierà mai nulla mentre, invece, se ognuno di noi farà la propria parte riusciremo certamente a dar vita, tutti insieme, ad un grande processo di cambiamento che muterà la “strada della morte” in una strada della Vita, dello sviluppo e della giustizia.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 19 Maggio 2016

mercoledì 18 maggio 2016

Pugliese risponde alle Famiglie delle ragazze vittime della S.S.18




Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla S.S.106” risponde alle Famiglie delle ragazze

RISPONDE ALLE FAMIGLIE DELLE RAGAZZE VITTIME DELLA S.S.18

LA PROPOSTA DI ISTITUIRE UN OSSERVATORIO SULLA S.S.18 NELLA LETTERA DI RISPOSTA ALL’APPELLO CHE IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106” HA INVIATO ALLE FAMIGLIE DELLE TRE RAGAZZE DECEDUTE SULLA S.S.18


Care Famiglie di Sara, Ida e Filomena,
ho molto apprezzato il Vostro appello che giudico – insieme al Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che presiedo e chi mi ha delegato a scriverVi – di grande altruismo e di smisurato amore verso il prossimo.

Senza voler scadere in alcuna retorica consentitemi di pensare che le Vostre figlie – ne sono certo – sono fiere di avere delle Famiglie che a seguito della grande tragedia accaduta hanno deciso di chiedere “la collaborazione” di quanti sono stati vicini affinché si faccia “qualcosa di concreto per migliorare le condizioni di viabilità e della sicurezza della S.S.18”. Nel Vostro gesto è racchiuso tanto amore ed altruismo poiché è chiaro che il Vostro scopo è quello di evitare che accada ad altri quanto è successo a Voi. “Alla realizzazione di questo obiettivo” dedicherete tutte le Vostre forze ed energie “affinché altri genitori, altre famiglie non debbano più patire” la Vostra sofferenza ed il Vostro “immenso ed inconsolabile dolore”.

Sento per questa Vostra scelta d’amore e di altruismo di doverVi ringraziare e, inoltre, di manifestarVi ancora una volta la più ampia e sincera vicinanza per la grande perdita che purtroppo avete subito anche a nome del Direttivo e di tutti gli iscritti all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

Voglio però già da subito essere chiaro ed onesto con Voi affermando che il vostro appello, la vostra nobile ambizione, non incontrerà pochi ostacoli e, quindi, deve essere ancor di più vigorosa e determinata.


Tra gli ostacoli, intendo evidenziare, l’indifferenza che normalmente prende piede dopo la commozione e la partecipazione che nell’immediato avvolgono le Famiglie. La Calabria è colma di fatti dolorosissimi come quelli che purtroppo oggi Voi state vivendo e non sono poche le Famiglie lasciate sole subito dopo le grandi perdite subite sulle tante strade calabresi.

Dopo l’indifferenza c’è l’egoismo: un sentimento che Voi non conoscete (il Vostro gesto lo testimonia), ma che nella nostra Calabria purtroppo c’è ed è tanto a tal punto che non sono pochi – posso assicurarlo – quanti ignorano ciò che è successo a Sara, Ida e Filomena per il semplice fatto di non conoscerle. Prevale, purtroppo, un sentimento di egoismo che spesso lascia posto al più pericoloso dei pensieri: “non m’interessa, tanto non è accaduto a me oppure ai miei cari”!

L’indifferenza e l’egoismo generano, in ultimo, la rassegnazione. Quella di chi – vendendosi solo, emarginato e perduto – decide di abbandonare i propri obiettivi. La Calabria non ha solo il problema dell’incidentalità e della mortalità stradale (che resta comunque uno dei principali), ma ne ha diversi altri: dal mio speciale osservatorio ho maturato ormai la convinzione che essi siano solo il frutto della grande rassegnazione che c’è nei calabresi tutti, dell’indifferenza e dell’egoismo che ci anima e che ora, invece, possiamo e dobbiamo cancellare.

Allora consentitemi di rispondere al Vostro appello con una proposta.

Chiedete un incontro al Presidente dell’Associazione Vittime della Strada “Ada Cruglietta” di Amantea presieduta dall’Ing. Aurelio Longo ed ai ragazzi dell’Associazione “4Sics – Sicurezza Stradale” di Paola di cui è responsabile l’Ing. Antonio Cioni ed insieme contattate i sindaci dei comuni del tirreno cosentino attraversati dalla S.S.18 per dare vita ad una delibera unitaria che istituisca e regolamenti l’OSSERVATORIO SULLA S.S.18.
All’Osservatorio invitate a partecipare stabilmente la Regione Calabria, l’Anas Spa, i Dirigenti Scolastici e gli studenti rappresentanti d’Istituto, le Forze dell’Ordine e, soprattutto, le autorità ecclesiastiche che non possono pensare di difendere il valore della vita solo con le solite “ingerenze” sui Governi quando c’è da approvare una legge sull’eutanasia ma dovrebbero iniziare a difendere il valore della vita anche sulle strade e, più in generale, sulle strade calabresi tutte (nessuna esclusa!), con l’impegno straordinario che solo i cattolici sono capaci di spendere quando è necessario.

Invitate ad ogni incontro dell’Osservatorio tutti i tecnici ed i legali affinché partecipino e diano un contributo. Pretendete soprattutto dai legali l’impegno ad aiutarvi a tutelare il diritto alla mobilità che è palesemente e castamente negato sulle strade calabresi tutte compresa la S.S.18. Prevedete che l’Osservatorio si riunisca un certo numero di volte all’anno ed attraverso questo strumento adoperatevi affinché non accada ad altri ciò che purtroppo è accaduto a Voi ma, soprattutto, cogliete l’occasione di utilizzare questo strumento anche per rompere il muro della rassegnazione, dell’indifferenza e dell’egoismo che mortifica da sempre questa nostra Calabria attraverso l’adozione di iniziative concrete e, nel caso occorra, anche forti.

Sono il Presidente di una Associazione che difende la vita sulla più lunga strada di Calabria. Lungo i 415 chilometri di S.S.106 ho visto ingiustizia, dolore, illegalità, abusi, la morte civile, infiniti cippi funerei, l’assenza dello Stato e della politica, ecc.

Il mio, il nostro, non è un impegno facile!
Non è un impegno che ci permetterà di raccogliere a breve dei risultati.
Non è un impegno condiviso da molti, da tanti!

Però è un impegno giusto. È un impegno che ci deve convincere di essere dalla parte giusta della storia. Quella storia che potrà permetterci, se ci crediamo, di poter riuscire a salvare anche una sola vita umana. Allora conviene crederci, allora conviene impegnarsi se c’è in gioco la possibilità di salvare la vita ad altre tre ragazze di 19 anni….
           
Già da quanto accaduto è nato qualcosa di bello: la scelta voluta dalla Famiglia Frangella ha commosso una intera regione, la Calabria, tra le ultime in Italia in fatto di donazione di organi. Ora avete, abbiamo, insieme la possibilità di salvare la vita di diverse persone. Adoperiamoci senza perdere tempo!

Voglio augurarVi di riuscirci e per quanto riguarda l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sappiate che il mio ed il nostro sostegno ed il nostro aiuto non mancherà mai così come la nostra attenzione nei Vostri confronti.


Ora, quindi, tocca a Voi, a noi….

Un abbraccio sincero con la speranza e l’augurio che possiate, che possiamo in qualche modo riuscirci….

Per il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
Il Presidente Ing. Fabio Pugliese



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 18 Maggio 2016

martedì 17 maggio 2016

Pasquale Scarano, settima vittima della più grande vergogna di Stato




L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" con profondo e sincero dolore comunica l'ennesima vittima della S.S.106 in Calabria. Si tratta di Paquale Scarano, vittima della "strada della morte" in seguito al sinistro verificatosi domenica sera a Brancaleone in provincia di Reggio Calabria.

L’uomo, di 67 anni, prontamente soccorso e trasportato agli Ospedali Riuniti di Reggio, dopo qualche ora di lotta è purtroppo deceduto. Nell'impatto sono rimasti feriti due carabinieri che versano in condizioni non gravi. In condizioni gravi, invece, versano i tre feriti dell’incidente avvenuto ieri sulla S.S.106 a Corigliano Calabro (CS), i quali hanno riportato danni rilevanti e consistenti, in particolare una ragazza, estratta dalle lamiere della propria auto.

Pasquale Scarano è la settima vittima della S.S.106 in Calabria nell’anno 2016 dopo Maria Cristina Brancatisano di 53 anni decedutail 15 maggio a Montebello Jonico (RC), Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo di 66 anni deceduta il 6 febbraio a Rossano (CS) e Francesco Gaetano di 62 anni deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS).

Sulla strada Statale 106 nel 2016 abbiamo avuto una vittima ogni 19 giorni mentre continuiamo a registrare quotidianamente sinistri gravi e meno gravi nelle quattro province attraversate dalla “strada della morte”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel ricordare le vittime della S.S.106 nel 2016 non intende sottacere le responsabilità morali di quanto, ormai da decenni, avviene sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Affermiamo e ribadiamo che in Calabria esiste, nella completa indifferenza delle Istituzioni Politiche, la più grande STRAGE DI STATO DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA ITALIANA!

Rivendichiamo interventi urgenti ed improcrastinabili. Siamo convinti che serva una COMMISSIONE PARLAMENTARE d’INCHIESTA che faccia chiarezza sulla strage da sempre presente sulla S.S.106! Siamo indignati per l’ennesima vita spezzata e strappata agli affetti dei propri cari e degli amici. Pretendiamo azioni concrete ed immediate dalla politica che è totalmente incapace di difendere la vita dei cittadini tutelando il loro diritto alla mobilità preferendo scelte discutibili e deplorevoli che non intendiamo anche qui ricordare.

La S.S.106 è la più grande vergogna della Calabria, è la più grande vergogna d’Italia, è la morte della società civile calabrese. La Nostra Associazione è inorridita dalla incapacità della Rappresentanza Politica dello Stato ad ogni livello di affrontare e risolvere questo problema.

L’Associazione  “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, nel ringraziare la Polstrada e l’Arma dei Carabinieri per il loro esemplare servizio e ricordando che loro rappresentano, a nostro giudizio, l’unico ed il solo Stato presente sulla “strada della morte” esprime i più sinceri e sentiti sentimenti di vicinanza e cordoglio alla Famiglia della Signor Pasquale, ai parenti ed gli amici tutti per la grave perdita subita.

lunedì 16 maggio 2016

Maria Cristina Brancatisano, sesta vittima della S.S.106 nel 2016




L’incidente avvenuto ieri sera sulla strada Statale 106 a Montebello Jonico in provincia di Reggio Calabria ha provocato una vittima, Maria Cristina Brancatisano di 53 anni, un ferito grave, suo Marito, ed una terza persona rimasta lievemente ferita. Maria Cristina è la sesta vittima della “strada della morte” in Calabria nell’anno 2016 dopo Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo di 66 anni deceduta il 6 febbraio a Rossano (CS) e Francesco Gaetano di 62 anni deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS).

In pratica, nel 2016, ogni 22 giorni abbiamo una vittima sulla S.S.106. Inoltre, nell’anno in corso, la metà delle vittime della “strada della morte” sono localizzate nel tratto di S.S.106 che ricade in provincia di Reggio Calabria seguendo una tendenza che continua sempre a peggiorare negli ultimi anni. Basti pensare che nel 2015 delle 22 vittime complessive della S.S.106 ben 9 sono avvenute nella provincia reggina.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è addolorata ma è anche consapevole che quanto accaduto nel pomeriggio di ieri purtroppo continuerà a verificarsi di nuovo. Non dimentichiamo, infatti, che è stato istituito presso la Prefettura di Reggio Calabria l’Osservatorio sulla S.S.106: un organismo inutile e lento. Fino ad oggi poche riunioni e tragicamente inutili sul piano operativo e concreto.

Il tavolo permanente istituito dal Presidente della Provincia Giuseppe Raffa ha visto nella giornata del suo primo insediamento pochi sindaci presenti e, come se non bastasse, successivamente non è riuscito ad assolvere agli impegni assunti delineando un disinteresse ed una indifferenza verso i problemi che afferiscono alla S.S.106 che l’Associazione ritiene inconcepibile ed intollerabile.

Così come il “parallelo” tavolo dei sindaci andato in scena mesi fa nel comune di Motta San Giovanni: una operazione politica di contrapposizione alla provincia che ad oggi, al netto delle solite inutili promesse, non ha portato nessun risultato concreto se non quello di farci capire chiaramente che per certi politici reggini la S.S.106 è solo un utile terreno per dar vita a scontri e divisioni politiche.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ricordare che in provincia di Reggio Calabria, per fortuna, esistono da anni le Associazioni “Amici di Raffaele Caserta” ed ANCADIC Onlus impegnate per la messa in sicurezza della S.S.106. È necessario che un numero sempre maggiore di cittadini inizino a sostenere i loro sforzi finalizzati al miglioramento della “strada della morte” visto e considerato che, nei fatti, alla politica politicante non interessa affrontare e risolvere questo problema.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto nel denunciare lo stato comatoso in cui versa la S.S.106 in Calabria e nel tratto reggino in particolare e nel ribadire che la “strada della morte” rappresenta in Calabria la più grande vergogna di Stato esprime i sentimenti di cordoglio e di vicinanza più sinceri alla Famiglia, ai Parenti ed a tutti gli Amici di Maria Cristina insieme agli auguri di buona guarigione al marito gravemente ferito nell’incidente con la speranza che ciò che è accaduto a loro possa non accadere mai più.

giovedì 12 maggio 2016

Destina il 5x1000 all'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106"




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” informa che è partita oggi la campagna “Destina il 5 PER MILLE all'Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" attraverso cui si chiede ad ogni cittadino di donare, mediante la denuncia dei redditi, il proprio 5 per mille alla Nostra Associazione inserendo il codice fiscale 97032230787.

L’Associazione è convinta che non mancherà l’aiuto di tutti non solo nel voler donare il proprio 5 per mille ma anche e, soprattutto, nel voler divulgare a più persone possibile questo messaggio. Dare una mano non costa nulla al contribuente poiché la quota verrà detratta dalle tasse già pagate e farlo diventa molto importante anche perché quanti non destinano il loro 5x1000 lo lasciano, di fatto, nelle mani dello Stato.

Cinque i motivi principali per destinare il 5 per mille all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: 1) perché anche attraverso questo impegno i cittadini aiutano chi vuole fermare la strage stradale sulla strada Statale 106 ionica calabrese; 2) per sostenere iniziative volte a ricordare le vittime della "strada della morte" e le loro Famiglie; per supportare azioni necessarie a rivendicare il diritto ad una Nuova strada Statale 106 in Calabria; 3) per condividere la lotta per la messa in sicurezza subito della S.S.106; 4) per incentivare l’informazione, lo studio, l’analisi e la ricerca sulla S.S.106 in Calabria.

«Prima di due anni fa – afferma Fabio Pugliese – la S.S.106 era diventato un problema dimenticato da tutti. Oggi, invece, inizia a diventare un problema centrale nell’agenda politica (e non solo), del Paese. Credo che ora la palla passa ai cittadini: ritengo che sia importante che loro si sentano protagonisti di un cambiamento che possono e devono sostenere anche perché non costa nulla! Donare il 5 per mille all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” significa non restare indifferente ma aiutarci ad aiutarvi, sostenere un impegno in favore della vita, fare qualcosa di buono per noi stessi e per le persone che amiamo». 

venerdì 6 maggio 2016

Sulla strada ha vinto Sara a cui dedichiamo la settimana mondiale per la sicurezza stradale




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con sincera commozione esprime profonda gratitudine nei confronti della Famiglia di Sara Frangella, vittima della S.S.18, nell’incidente del 29 aprile scorso in cui purtroppo persero la vita Ida Oliva e Filomena Santoro: tutte di 19 anni ed amiche tra loro.

I genitori di Sara, infatti, hanno deciso, nel rispetto della volontà di Sara, di donare gli organi della giovane e sfortunata ragazza. Sono otto gli organi donati per altrettanti trapianti che di fatto permetteranno a Sara di continuare a vivere non solo nei ricordi di chi l’ha conosciuta ed amata.

Questo gesto d’amore, ma anche civile e di grande altruismo, inaugura in Calabria, a nostro giudizio, nel migliore dei modi la Settimana Mondiale per la Sicurezza Stradale indetta dalle ONU per sensibilizzare l’intero pianeta su un tema sempre più importante e fondamentale qual è quello sulla incidentalità e mortalità stradale e su come essa debba essere prevenuta ed evitata.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, a tal proposito, rende noto che insieme alle Associazioni “25 Aprile – Marco De Simone” e “U Varrile” Onlus ed in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza promuoverà in alcune scuole della costa jonica cosentina il valore e l’importanza del volontariato e dell’associazionismo prevedendo anche un momento dedicato alla sicurezza stradale ed al ricordo di questa giovane ragazza e del suo gesto.

Nello specifico le Associazioni saranno presenti il 7 maggio al Liceo Classico ed Artistico di Rossano, il 12 all’IPSIA-ITI di Cariati con la speciale partecipazione dell’Associazione “Capodanno in Paradiso” ed il 13 maggio all’Istituto Tecnico per Geometra di Corigliano Calabro. Fabio Pugliese – presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” capofila del progetto si dice “contento e soddisfatto perché questa iniziativa consolida ed arricchisce il rapporto già solido tra le associazioni della rete e poi felice perché attraverso questa iniziativa riusciremo a spiegare ai giovani studenti l’importanza del volontariato, l’operato e le iniziative delle tre associazioni rivolte alla nascita di una cittadinanza attiva, alla sicurezza stradale e, più in generale, all’associazionismo”.

mercoledì 4 maggio 2016

S.S.106 - Appello ai media ed ai cittadini calabresi: ora tocca a noi denunciare!




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene doveroso sottolineare ed evidenziare la grande importanza rivestita dalla circolare inviata dal ministero dell’Interno a Prefetture, Questure, Carabinieri, Polizia e Finanza, la quale sostiene che: “Il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade… anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli”.

L’importanza della circolare ministeriale unita all’articolo 14 del Codice della strada diventano insieme lo strumento che determina i “poteri e compiti degli enti proprietari delle strade” e quelle che sono le responsabilità che gli competono: “garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedendo: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi b) al controllo tecnico della efficienza delle strade e relative pertinenze c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta”.

Pertanto le novità introdotte dalla nuova legge sull’omicidio stradale combinate con ciò che prevede il Codice della strada significano una cosa precisa: per non incorrere in guai giudiziari molto seri che prevedono perfino l’arresto, tutti i soggetti investiti dall’obbligo di curare al meglio le strade (oltre che i costruttori di auto) dovranno intensificare i loro interventi per evitare di incappare nell’accusa di omicidio colposo in caso di incidenti gravi avvenuti per i difetti evidenti delle strade o resi più gravi dalle carenze delle strade stesse.

L’Associazione, al fine di rendere più chiara l’importanza di quanto detto, assume come esempio il ragazzo ubriaco che alle prime luci dell’alba entra in auto e guida al volante dopo la discoteca. Se questo, in completa assenza di lucidità, perde il controllo della vettura originando un sinistro con vittime e feriti è possibile stabilire, qualora si riesca a dimostrare, che l’entità del danno in una certa percentuale è ascrivibile anche alla strada se questa non è perfettamente mantenuta, pulita, arredata in modo pertinente con le opportune segnalazioni, ecc.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in conclusione invita tutti i cittadini, che purtroppo saranno coinvolti in sinistri gravi e meno gravi sulla S.S.106 jonica Calabrese, ad affidare immediatamente il mandato per la tutela esclusiva dei propri diritti al proprio legale di fiducia al fine di verificare, se esistono, delle responsabilità ascrivibili all’ente proprietario e/o gestore della strada in modo da perseguire l’assoluto rispetto della legge che da oggi sulle strade non può più essere violato in alcun modo! Non farlo significherebbe essere complici silenziosi ed indifferenti di ciò che è successo ad ognuno di noi ma, soprattutto, di ciò che potrebbe accadere ad altri.